Allora ragazzi, mi sono documentato un pò sulla storia della mia 595. la
vettura viene immatricolata per la prima volta il 19-07-1968, il libretto
porta come modello fiat 110F/abarth 595SS.Primo intestatario della vettura
il sig D... T.... Paolo Carlo nato nel 1924 e residente a Vedano al
Lambro.La vettura era stata ordinata con cruscotto supllementare Abarth e
cerchi in lamiera sportivi originali. Dopo 9 mesi circa di felice convivenza
l'ABARTHina gli viene rubata e successivamente ritrovata parzialmente
deufradata. Forse perchè scocciato dalla "violazione" o forse per
superstizione decide di non ripararla ma di darla dentro ad un officina
autorizzata. A quel punto entra in gioco mio zio che vede la vettura e
decide di acquistarla come normale usato e siamo nel maggio del 1969. La
vettura però è stata riassemblata alla bene e meglio. Per coprire il foro
nel cruscotto non si può più rimontare il gruppo tachimetro contakm della"F"
quindi l'officina monta al suo posto il cruscotto della "L", l'unico adatto
a coprire il buco lasciato dalla"combinata Abarth" oltretutto intervengono allargando i fori degli interruttori perchè alcune posizioni non corrispondono
all'esterno paraurti tubolari e cerchi con calotte cromate della 500L
e per
motore un bel bilicindrico proveniente da una "D"
mio zio oltretutto, come
direbbe Camilleri, ci mette pure "il carrico da undici" e grazie alla guida
un pò...disinvolta riesce anche a mettersela per cappello
ed a tamponare in un altra occasione
a questo punto la piccolina si ritrova riparata ( non proprio finemente) e con il muso della "L"
arriviamo così al 1978, anno in cui mio padre decide di acquistarla dallo zio al prezzo di una Vespa GS.
detto così sembra un affarone, in verità la vettura è talmente marcia che sul fondo lato guida è stato applicato un ritaglio di lamiera proveniente da un bidone
di olio castrol per evitare di fare la doccia quando piove, piove copiosamente anche da parabrezza e lunotto ed il sedile posteriore è tutto macchiato. i sedili
anteriori sono in fintapelle marrone di una"L" il motore è sbagliato e "va
ad olio" e la carrozzeria è piena di ammaccature e colate di ruggine dalle
scritte, insomma non proprio un capolavoro
mio padre con estrema pazienza carteggia-gratta-stucca e resina e la rimette
insieme per farne l'auto per tutti i giorni e tenere a riposo la bellissima
ed onerosa Giulia 1300 super color amaranto che è l'auto della domenica e
mio motivo di vanto quando a viene a prendermi il sabato mattina con i miei
compagni di classe! la vettura arriva rabberciata sino alla fine degli anni
80, nel frattempo ritornano al suo posto i cerchi, un motore "F" da mio
padre preparato secondo le specifiche dell'originale, la coppa olio è
marchiata "Alquati" (allora era difficile trovare le Abarth originali o
rifatte) il coperchio punterie è in alluminio, lo scarico è artigianale e la
piccola ricomincia a correre, la meccanica infatti ora è Ok e solo per
citare un episodio ricordo uno sparo con una Dyane che voleva stare
davanti e mio padre a c**o per un pò di km...in TERZA, dopodiche QUARTA marcia e viso che sbianca del Citroenista!!!
purtroppo così incattivita la piccola comincia a correre un pò troppo e a farsi notare e...viene rubata la seconda volta. Solo una botta di fondoschiena vuole che quando viene rubata sia tornato al suo posto il motore della "D" perchè del preparato si era addirittura rotto l'albero motore ( collo d'oca per gli appassionati)
le circostanze del ritrovamento effetivamente lasciano pensare che la vettura "debba" rimanere nostra. i ladri l'avevano portata in una zona dove la città lascia il posto ai campi e li avevano smontato cerchi, mascherina e batteria, cioè quel poco di buono che c'era sulla vettura e che era stato faticosamente e costosamente recuperato, una signora che abitava nell'ultima villetta della via aveva visto i fari nottetempo e sapendo che li ci portavano la vetture rubate il giorno seguente era andate a vedere, guardando in vettura aveva trovato il libretto, cercato il tel. sulla guida e chiamato i miei perchè, testuali parole, "ho visto che la macchina è bella e se la lasciate quà i ragazzini poi vengono e le disfano a calci e saltandoci sopra, ne ho già viste tante distrutte così!" inutile dire che mio padre il giorno stesso armato di crick-4 gomme usate da rottamaio e batteria nuova era già a recuperarla con enorme scatola di cioccolatini per la signora
..altri tempi ed altre persone
arriviamo così al finire deglia anni 80, non ricordo se 87 od 88 in cui mio padre dietro le mie logoranti insistenze
decide di affidarla ad un carrozziere per un restauro completo. il MI BABBO aveva già cambiato sottoporta e fondi ma non se la sentiva di rifarla completamente (frontale-parafanghi ant-passaruota-vano batteria etc) purtroppo visti i risultati- vedi pagine precedenti -il lavoro è stato si sostanziale, ma ben poco curato dal punto di vista di assemblaggio e finiture, tanto è vero che 3 nni fa decidiamo di rismontarla tutta ( e per tutta intendo esterno-interno vetri e motore-cambio e di dagli una ripassata in bianco 233/67 invece del bianco "panda" 254 usato da quel c*****e di carrozziere!
tirando le somme un esemplare che ha avuto una vita travagliata, un telaio e un libretto originale, accessori in parte "rifatti" ai giorni nostri e un motore "mezzo originale". mi piacerebbe un giorno riportarla alla piena originalità, un pò perchè persino ai raduni ufficiali ho visto dei tarocchi che di abarth avevano giusto le scritte ( e spesso anche sbagliate
) un pò per il legame affettivo con la vettura (tra l' altro mio zio è scomparso da tempo e non ha fatto nemmeno in tempo a vederla nella sua bellezza) e un pò perchè ho rotto talmente i c****i a mio padre per mantenere quest'auto che adesso sarebbe una mancanza di rispetto venderla se non per comprare qualcosa che gli piace di più tipo l'Abarth 1000 che ha avuto sino al 1969!
insomma penso che salute, fortuna e soldi permettendo tra un pò di anni ricomincerò l'opera dove l'ha lasciata mio padre e riuscirò, spero, a riportarla allo splendore che aveva quando uscì dalla fabbrica di Corso Marche nel 1968!