Grazie, mi fanno piacere questi complimenti rivolti al colore, perchè, in effetti, l'ho cercata volutamente così. Sul Duetto amo le tonalità chiare, che ritengo più consone ad esaltare la eleganza e la classe della vettura. E' curioso che questo colore sia diventato un pò raro, se si pensa, infatti, che l'Alfa, nel 1983, scelse proprio il celeste metallizzato (detto erroneamente verde acquamarina) per la presentazione della nuova serie di duetto, la Terza, appunto.
Forse alla maggioranza di appassionati il colore chiaro non ha trasmesso quella sportività e cattiveria che si richiede di solito ad una vettura della Casa di Arese.
C'è da aggiungere che la particolarità del modello con questa livrea non si ferma all'esterno, ma riguarda pure gli interni, che, infatti, sono di un color blu, che, a distanza di due anni non sono ancora riuscito a definire con esattezza. Pensate che nemmeno il tintometro dei carrozzieri è riuscito a identificarlo con assoluta precisione, tanto che, dopo inutili tentativi con le vernici (ho dovuto ricondizionare il cruscotto e la plancia), ho optato per il loro rivestimento con lo skai del colore originale (cod. 562), quello che ho utilizzato per rifare la selleria, i pannelli porte e le modanature.