un commento riguardo ai radiatori realizzati dal nostro amico orso:
quando un anno fa recuperai l'intero muso di una 500 N per farne un mobile, mandai le foto dei lamierati malconci ad orso e mi rispose che nemmeno Andy Warhol li avrebbe presi per farci qualcosa, poi quando vide il risultato gli piacque
quando mi ha mostrato ciò che aveva realizzato, gli ho detto: "e poi dici a me che riciclo tutto"
non finisce mai di stupirmi
Riguardo all'edizione 2014 dei racconti,
confesso.... sono io
il mio mio racconto era questo:
La 500 della zia Pierangela
Erano gli anni 70, io andavo all’asilo e mia zia Pierangela possedeva una piccola 500 L di colore blu scuro, ricordo ancora gli interni beige, le tasche portaoggetti, gli interruttori sul cruscotto di plastica e quanto fosse per me “grande” e accogliente. Ricordo con chiarezza anche quel particolare odore di vinilpelle che si respirava al suo interno, distintivo per le auto di quegli anni.
Conservo nella mia memoria alcune “istantanee” legate a quei momenti: quando stavo seduta sul lato passeggero mentre lei mi portava a spasso, il panorama che si godeva da quella strana posizione, date le mie piccole dimensioni. Era affascinante.
Ricordo un giorno mentre stavo giocando nel giardino, approfittai della loro disattenzione e mi misi al volante per guidare, mossi la leva del cambio e l’auto iniziò a spostarsi per via di una lieve pendenza, lentamente stavo per finire sui fiori della nonna, quando, con un balzo, la zia arrivò, aprì lo sportello e, tirando rapidamente il freno a mano, ferma la piccola vettura.
Purtroppo, non ho alcuna fotografia cartacea di me con quella 500, se non una sola, dove se ne vede una piccolissima porzione del paraurti anteriore; conservo invece, vivide nella mia mente, “le foto” più belle, corredate di suoni, odori e sensazioni.
Un’altra peculiarità che ho sempre apprezzato, era la sua forma, o meglio, quell’insieme di volumi tondeggianti che la rendevano così particolare, una sorta di perfetta armonia melodica.
Quella’auto non esiste più, ma credo che il suo ricordo mi abbia portato ad acquistarne una al compimento dei miei 18 anni. All’inizio cercai la versione con porte a vento, contachilometri tondo e cruscotto in metallo, mi piaceva questa “diversità” rispetto alle successive versioni.
Per qualche mese girai per tutta la lomellina alla ricerca di una 500 ben messa e con l’aiuto di un amico meccanico ne andammo a vedere alcune, ma purtroppo erano malmesse o la richiesta era esosa.
Dopo tanto girare invano, ero ormai rassegnata al fatto che dovevo abbandonare quest’idea quando, una sera, mentre tornavo dal lavoro, transitando davanti ad una carrozzeria del paese, eccola che appare!!!… in un angolo nascosto, coperta in parte da plastica e poco visibile dall’esterno, una 500 F bianca del 1970.
Ancora oggi mi chiedo per quale strana coincidenza abbia potuto vederla.
Mi sono fermata per chiedere se fosse in vendita, così l’uomo me la fece vedere.
Era, tutto sommato, conservata bene, eccetto qualche buco nei sottoporta e sul parafango anteriore: il bianco della carrozzeria era ormai opacizzato dal tempo, sul cofano posteriore solo l’adesivo rosso tondo col numero 80.
Quando mi mostrò l’interno, notai che i suoi sedili bordeaux erano perfettamente in ordine e avevano quel particolare odore che subito ha risvegliato i miei ricordi,!
C’erano anche i tappetini di gomma rossa con il marchio LASSY, mentre l’ultima cosa che guardai fu il tachimetro e ricordo ancora che segnava 22000 km.
Era lei! Me ne innamorai subito!
Senza alcun indugio decisi che sarebbe diventata mia e che me ne sarei presa cura.
Nel giro di pochi giorni la portai a casa e feci fare gli interventi di riparazione necessari per la rimessa in strada; fu la mia prima auto per anni, ma dopo dovetti metterla a riposo in garage, per vivere un’auto più pratica per le mie esigenze di lavoro.
Rimase ben protetta per 18 anni, in attesa del Principe Azzurro che la risvegliasse, come in una fiaba.
Due anni fa l’ho “risvegliata” con un restauro ed ora, durante la bella stagione, facciamo delle piacevoli passeggiate tra le colline marchigiane.
Andrea Boxxxx