Inaspettatamente e veloce come una freccia è entrata nel mio cuore (e nel mio garage): Alfa 33 red, 1.3cc, maggio 1989, 90.000 km, unico proprietario. La 33 era una vettura che mai mi sarei aspettato di vedere nel mio garage, forse perché a trazione anteriore, ma devo dire che la red è stata sempre un gradino sopra le altre nel mio indice di gradimento, sicuramente per quell'aria decisamente da sportiva, disponibile in unico allestimento con lo spoiler piuttosto vistoso e la colorazione nel classico rosso Alfa. A fine febbraio, casualmente leggo un annuncio di vendita ad un prezzo più che onesto, ad Andria - circa 60 km da casa mia - e lì il tarlo ha iniziato a rodermi. Gira che ti rigira, dopo qualche giorno, più per mettere a tacere la mia coscienza di salvatore di rottami che per vera convinzione, ho contattato il proprietario e, dopo le dovute presentazioni con tanto di escursus sulla mia passione alfistica, gli ho fatto un'offerta decisamente al ribasso e... magia.... lui accetta al volo dicendomi che quella è stata la sua unica auto acquistata da nuova e vorrebbe cederla a qualcuno che se ne prenda cura amorevolmente. Viste le premesse, ancora non completamente convinto dell'acquisto, vado a vederla, ma il proprietario dice che è impossibile provarla su strada in quanto ferma da 4 anni e pertanto priva di assicurazione e revisione, al che quasi quasi lascio perdere ma, appena sento il rombo del piccolo boxer salire la rampa del box, decido che la prossima rampa che avrebbe percorso sarebbe stata quella del mio garage, quindi faccio finta di controllare la macchina, più per darmi un tono da professionista che altro. Comunque la macchina si presenta abbastanza bene: il periodo di stop si vede, tant'è che ha urgente bisogno di un tagliando molto approfondito e 4 gomme nuove, mentre la carrozzeria ha qualche graffio e piccole ammaccature da parcheggio, ma nel complesso è ben conservata, così come gli interni. Dopo alcuni giorni, munito di targa prova e con la revisione fatta dal proprietario, vado a prenderla e nel tragitto di ritorno mi innamoro completamente di quella bestiolina rossa: nonostante le gomme preistoriche e l'olio motore antidiluviano ha una tenuta di strada pazzesca ed un motore infinito (io l'ho spinta fino a 160 km/h ed accelerava ancora come se niente fosse). E così eccoci qui, dopo un bel tagliando ed una lucidata alla carrozzeria è pronta per macinare ancora km e farmi divertire da matti.
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