Durante queste ultime settimane ho avuto il grande onore di corrispondere via mail frequentemente con una persona speciale, con la quale è nata una bella confidenza.
La stessa passione per le belle auto e la comunione di vedute, ha fatto sì che Giancarlo Adami, che ora vive a Chieti, mi onorasse della sua amicizia. Ne sono lusingato.
Oggi stesso, mentre spalavo la neve, proprio lui mi ha inviato alcuni dati sulla Più, come già aveva fatto per la Hyena, entrambe sono auto nelle quali c'è il suo "zampino".
Devo (scusatemi!) fare un passo indietro, ai primissimi disegni fatti da Kim nel 1993.
Quelli che ho postato prima sono i bozzetti finali, redatti dopo che si conoscevano le misure della Peugeot 106 da cui derivava la Più. Sono quindi dei disegni quasi esecutivi, mentre guardate un po' questi, che belli......
La più ha avuto origine da questi bozzetti, e pensate che si era pure pensato ad un uso agonistico della stessa, trasformata in monoposto....
La sorte di quest'auto, però, non fu delle migliori, e ricorda molto quella della Hyena......
La "Più" fu fortemente osteggiata da parte dei clienti dell'azienda, i quali temevano la concorrenza di un produttore come la Opac, che sapeva molto bene quello che faceva, e che soprattutto lo faceva molto bene .....
Purtroppo si arrivò al punto che (Feroldi su questo punto preferisce sorvolare ed essere vago per non far nomi!) il progetto morì dopo la presentazione della Più al salone dell'Auto di Torino del 1996, nonostante il notevole successo di pubblico e di critica. (vedremo le foto del salone + avanti).
La società con i francesi fu sciolta, ed il secondo telaio fu distrutto: la PIU' restò quindi un esemplare unico, una sorta di CONCEPT CAR, anche se aveva tutte le carte in regola per essere prodotta in grande stile.
MA TORNIAMO A NOI, ci siamo un po' persi nel racconto della nascita (e della morte) della "Più", ma eravamo rimasti alla mia visita negli stabilimenti della Opac a Rivalta, accompagnato dal Sig. Pierangelo Sacco.
Lo scopo era quello di raccogliere il materiale per il libro sulla Hyena, ma quella mattina il Sig. Sacco era in vena di parlare.
Mentre passeggiavamo nel reparto che si dedica alla produzione di capote per le Volvo cabrio, stavamo chiacchierando ancora della spider gialla che avevo visto in foto nell'archivio e ad un certo punto mi dice: ma sa che, se ricordo bene, forse quell'auto ce l'abbiamo ancora? ma sì, dovrebbe esere in uno di quei box là fuori, vicino a quei rottami....
La sola cosa che mi è riuscito di dire è stato: "ME LA FA VEDERE" ?
Sì, mi dice, ma solo se trovo la chiave del portone del box, chissà dov'è....
Dopo un po' e due telefonate ad alcuni dipendenti, finalmente vediamo arrivare Feroldi, il socio di Sacco, con una chiavetta arrugginita: "chissà se è questa"....
Sì, era lei, la porta si apre con un cigolìo sinistro, ed appare lei, la PIU', tutta impolverata, piena di ragnatele, le gomme sgonfie ....
era ferma lì da circa 10 anni !!!!
Io penso: ma come si fa a lasciare una bella auto così nell'OBLIO ?
Sì, loro hanno le Reventon o le Bentley, ma questa piccolina non possono trattarla così !!!!
Nei prossimi giorni vi racconterò il seguito, ma preparatevi, che ce ne saranno delle belle !!!!!!