Eccomi, ragazzi!
Allora, vi ho detto che sono intrervenuti NUOVI ATTORI ....
E chi sarebbero ?
I figli dei soci!
Avevo lasciato la mia mail in Opac, con l'accordo che se avessero trovato altro materiale sulla Hyena e sulla Più me lo avrebbero mandato via mail.
Un paio di giorni dopo mi è arrivata una mail da Luca Sacco, il figlio di Pierangelo, che mi ha fatto pensare parecchio, e mi ha fatto temere in un rifiuto da parte di suo padre, nonostante il contrattino già firmato.
Tra le altre cose, Luca mi ha scritto che la Più ha per tutti loro un valore affettivo particolare, in quanto è stata prodotta ancora con la partecipazione attiva e la presenza in Azienda di un socio (del quale non ricordo il nome) che purtroppo ora non c'è più.
Il ricordo di quella persona, che a quanto pare era molto importante per tutti loro, era legato indissolubilmente a quella piccola spider gialla.
La mail finiva con una frase così: non vorrei che quest'auto passasse da un garage chiuso ad un altro garage altrettanto chiuso....
Io in risposta a questa mail ho rassicurato il buon Luca: gli ho promesso che sarà pubblicata su un articolo in qualche rivista specializzata, come Automobilismo d'Epoca o Ruoteclassiche, e che sarà esposta almeno ad Automotoretrò, il salone delle Auto d'epoca di Torino.
Gli ho persino parlato di "
Uniques Special Ones", una kermesse di auto speciali, pezzi unici o prodotte in serie limitatissima che si svolge tutti gli anni a Firenze..... sarebbe bello e divertente iscrivere la piccolina tra i "mostri sacri" del collezionismo, e vedere la faccia di un Corrado Lo Presto che mi chiede..... ma che macchina è
Ma in cuor mio tevevo francamente che le parole restassero vane, visto l'affetto sincero e profondo dimostrato verso la PIU'.
Come se non bastasse, altri 2 o 3 giorni dopo mi ha scritto anche Elisa Feroldi, la figlia dell'altro socio.
Anche lei ha sottolineato l'importanza della PIU' nella loro vita, ma questa volta con un risvolto molto più personale, legato alla sua gioventù: la mamma la usava qualche volta per portarla a scuola.
Mi ha confessato che una delle ultime volte che la vide in marcia, era il giorno del suo ventesimo compleanno, quando la guidò con grandissima soddisfazione.
Ahi Ahi Ahi!
Con queste premesse mi sa che qui salta tutto, chissà che discussioni fra le nuove leve ed i "vecchi".... "Perchè l'hai venduta senza dirmelo, papà ! Eh? Dimmelo!".
Pochi giorni dopo è arrivato il momento in cui, come da accordi, dovevo andare a vedere la PIU' finalmente tirata fuori da quel box, pulita e sistemata.....
Le gambe mi tremavano di nuovo, e non sapevo come comportarmi ....
Appena entro nel capannone Sacco mi dice: "Ha visto che bella? Adesso che è tutta pulita e messa in ordine sembra un'altra cosa, neh ! Adesso che sono passati quasi 20 anni sembra ancora più bella, vero?"
Io tra me e me continuavo a ripetermi "non dirmelo, no dirmelo, NON DIRMELO...."
ed invece lui me l'ha detto:
"MI PIACE TALMENTE TANTO CHE QUASI QUASI NON GLIELA VENDO PIU'! E' PROPRIO SICURO DI VOLERLA COMPRARE?"
Non vi dico la mia faccia in quel momento, immagino un misto fra disperazione, smarrimento e costernazione.....
Nel suo volto si leggeva la speranza che in quel momento io dicessi: va bene, se la tenga, ma traspariva anche evidente una caratteristica che gli uomini d'affari di oggi non hanno più: quella particolare serietà, quel modo di essere (che è assolutamente indefinibile) che fa sì che per certe persone sia sufficiente una stretta di mano, nient'altro.
Mentre con un filo di voce provavo a balbettare "ma c'è un contratto, c'è un acconto, vuole restituirmi il doppio?" lui sorride e mi dice "CI E' CASCATO EH!!! LO SAPEVO CHE CI SAREBBE CASCATO! TRANQUILLO, NOI ABBIAMO UNA SOLA PAROLA!"
Ecco, ora quello sguardo dell'imprenditore di un tempo era assolutamente limpido, palese ed evidente: non avrebbe mai mancato ad una parola data, indipendentemente dall'acconto versato o dalla firma su un pezzo di carta, o dai figli che magari sono contrari....
Ragazzi, queste sono persone che fanno grande l'Italia, che sono partite dal nulla, e con serietà, onestà e lavoro lavoro lavoro duro, hanno creato un'azienda sana e forte, che è addirittura fornitrice abituale della Lamborghini o della Rolls Royce !!!!!
E a 75-80 anni sono ancora lì, tutti i giorni che "tirano avanti la baracca" con i loro figli!
Un grazie di cuore ai titolari della Opac, perchè oltre ad avermi venduto un gioiellino del design d'altri tempi, mi hanno anche dato una sonora lezione, sia dal punto di vista imprenditoriale che umano.
Non ho timore di dire che Pierangelo Sacco, dal punto di vista imprenditoriale ed umano, assomiglia a mio padre buonanima.
Per questo, anche per me, la PIU' avrà ed ha già ora un importante valore affettivo.