Potrei farci una recensione, la 147 GTA l'ho guidata molto approfonditamente. Confermo tutte le caratteristiche elencate da Doc sulla GT 3.2, sicuramente un pacchetto tecnico in grado di disporre di una potenza ben superiore, ma ribadisco che, lungi da me parlare di TA o TP, qualcosa andrebbe fatto, almeno un differenziale autobloccante, perchè tira mostruosamente sull'anteriore, sia in accelerazione sul dritto che in uscita dalle curve se si pesta sul gas bisogna rilasciare il pedale perchè altrimenti l'auto tende a tirare dritta per la tangente anche a ruote sterzate ed entra senza pietà e copiosamente il TCS, mortificando il potenziale dell'auto. Altro difetto funzionale è il diametro di sterzata veramente esagerato, fare un parcheggio o una manovra sullo stretto diventa parecchio fastidioso. Del consumo si è già detto quindi non proseguo oltre.
Per il resto siamo nell'ambito della libidine, della guida vecchio stile e della fusione che si crea fra uomo e macchina; il motore suona bassissimo al minimo ma si sente chiaramente sotto al culo sotto forma di vibrazione sportiva, la frizione è un bel compromesso fra sportività e confort, con un attacco al pedale abbastanza basso e diretto. Cambio più pastoso che secco negli innesti, assenza completa di impuntamenti.
Appena ci si mette in marcia il 3.2 si rivela immediato nella risposta, muove l'auto con leggerezza incredibile già a 1000 giri/min e si rivela sempre in coppia (ho provato un attacco suicida da 50 all'ora, nessun sussulto, risposta immediata e vigorosa, fluida da lasciare basiti). Lungo tutto l'arco dei giri non manca mai, fino al limite della zona rossa (o meglio, fino a che non sbatte contro il limitatore) con un crescendo rossiniano di tonalità del motore, il tutto su una base comunque rauca e cattiva. In realtà il propulsore non è mai cattivo cattivo, lo definirei più poderoso, la spinta non manca mai ma non ha picchi particolari, è più omogeneo che altro. Fa effetto se non si è avvezzi a cotanta potenza trovarsi su una salita in falsopiano (dove la Scenic 1.6 90CV di famiglia faceva al più i 90 all'ora tirando il collo al motore) con la lancetta del tachimetro sulla tacchetta dei 130 in tutta scioltezza!
L'aspetto meraviglia è il dinamismo, lo sterzo è diretto che più diretto non si può, mai trovato un'auto con la quale fare i tornanti di montagna con meno di mezzo giro di sterzo, praticamente imbulloni le mani alle 9 e 15 e lì le puoi lasciare praticamente sempre senza necessità di spostarle, a tutto vantaggio della scorrevolezza di guida. L'assetto sorprende sulle prime perchè tirando le staccate in frenata in impostazione di curva, il comportamento molto composto lascia spazio a scodinzolamenti del retrotreno contrastati molto blandamente dall'ESP (o come lo chiama l'Alfa il VDC); quando poi ci si fa la mano diventa una manovra redditizia (e divertente).
Insomma, uno splendido oggetto solo da affinare per diventare micidiale.