Autore Topic: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI  (Letto 81447 volte)

Offline ITRAEL

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #255 il: 25 Maggio 2009, 20:07:12 »
Sono nato all'inizio del 1958, più esattamente mentre Modugno vinceva Sanremo con Nel blu dipinto di blu(Volare Ohhh Ohhh) :D e, da come mi hanno raccontato i miei, in famiglia c'era solo una Lambretta. Penso che circa un anno dopo sia stata acquistata a rate e quindi, nuova, una Autobianchi Bianchina Panoramica bicolore azzurra con tetto nero. Il processo di evoluzione ci ha portato qualche anno dopo ad una BMW 700 LS Luxus bianco avorio usata, tenuta dal 62 al 64. Poi è la volta di una Renault 8 rosso mattone che ricordo targata MI94.....che ronfate lì dentro.
Con la nascita di mia sorella, una caduta verticale di qualità ci fa salire su una nuova Fiat 124 berlina verde scuro di cui ricordo il prezzo di unmilionetrentacinquemila lirette di 42 anni fa. Nel 71 muore mio nonno paterno che ci lascia in eredità una rara(adesso) Lancia Fulvia GTE del 69, che sarà dal 77 la mia prima auto da neopatentato. Nel frattempo a causa di una minima carriera, mio padre ha diritto(io lo vedo più come un dovere, in questo caso) all'auto aziendale e gli viene appioppata una "orenda" Simca Chrysler 1307 ruggine metallizzato e qui si raggiunge il punto più basso della storia della mia famiglia.
Mio padre cambia lavoro e nell'82 acquista di 2a mano una Audi 80 GLE verde met tenuta in un box da un vecchietto con plaid adagiato sulla carrozzeria e bacio della buonanotte tutte le sere=perfetta.
Un'ischemia cerebrale colpisce nel 1986 mio padre e pone, così, fine ad una mai desiderata carriera automobilistica, ha sempre detestato guidare. :-\
In quell'anno venderò la mia adorata Fiat 126 4P personal dell'80 per passare all'Audi 80, a quel punto GPLizzata.
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Offline arcangelo

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #256 il: 25 Maggio 2009, 20:11:17 »
bel racconto , sembra di rivivere quegli anni ..... :) :) :)


pero' ...dalla bianchina al BMW ...bel salto  ;) ;) ;)
maicol

il mio amico e io .....

Offline GT

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #257 il: 25 Maggio 2009, 20:23:41 »
Che fine ha fatto la Fulvia GTE?!?

Offline ITRAEL

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #258 il: 25 Maggio 2009, 20:59:47 »
Che fine ha fatto la Fulvia GTE?!?
Sono riuscita a venderla prima che i sottoporta perissero miseramente..... :'(
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Offline GT

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #259 il: 25 Maggio 2009, 21:02:24 »
Sono riuscita a venderla prima che i sottoporta perissero miseramente..... :'(

Almeno non è andata in rovina ;)

Offline ITRAEL

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #260 il: 25 Maggio 2009, 21:06:13 »
bel racconto , sembra di rivivere quegli anni ..... :) :) :)


pero' ...dalla bianchina al BMW ...bel salto  ;) ;) ;)
In un certo senso, sono accomunate da un motore "sogliolizzato"
Be' Autobianchi è sempre stata una marca raffinata, se guardi la fiancata della "Panoramica" ci sono delle vezzosità che sulla 500 giardinetta non ci si sogna neanche. Comunque la BMW 700 era un'utilitaria già qualitativamente allineata alla produzione degli anni successivi. Non mi sento di dire la capostipite ma una sorte di traghettatrice dall'Isetta e la 600 alle 1600-1800. Non sono mai riuscito a vedere dal vivo la versione cabriolet che, a mio parere, è una delizia. :D
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Offline dape75

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #261 il: 05 Agosto 2010, 14:53:31 »
Mamma senza patente e Papà, oltre a le varie auto aziendali/noleggi ha avuto le seguenti:

Fiat 128 (verde pisello..prima auto acquistata nel 1974 se trovassi un esemplare simile gli farei una bella sorpresa)
Fiat 126 (rossa)
VW Maggiolino (rosso)
Alfetta 1.8 (blu) 1981-1983 (questa farebbe pù felice me  :))
VW Golf GTD (marrone prima serie) 1983-1986
Fiat Regata 1.7 D grigio scuro 1987-1991
Mercedes 190 2.5 D (La prima auto che ho guidato) 1991-1996
Fiat Marea 1.9 JTD 1996-2000
Fiat punto 1.9 D 2000-2010
Nissan Qashqai

Offline nigel68

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #262 il: 05 Agosto 2010, 15:32:22 »
Bello questo topic!! ;)

Mio papà dopo un Guzzino che ha schiantato contro un rimorchio agricolo e una Vespa faro basso:
1961 - Fiat 600 (usata) rossa con la testa spianata talmente tante volte che toccavano le valvole..
1967 - Fiat 1100 R beige (in realtà voleva una Fulvia coupè ma mia mamma/novella sposa non era troppo dell'idea). Io ho un vago ricordo di questa macchina.. mio papà smontò il differenziale in cantina perchè era difettoso.
1974 - Simca 1301 Special rosso scuro targata MI-U34950 a me piaceva tantissimo perchè era americaneggiante (la Simca apparteneva alla Chrysler in quegli anni). Era una eterna lotta con mio zio e la sua Giulia 1300 Super del 72 targata MI-R2xxxx. La vendette con 345.000 km di cui circa il 70% fatti a gas.
1980 - Talbot-Simca 1510 GLS azzurro metallizzato targata Mi-90xxxG
Venne affiancata da una Citroen Visa targata MI-xxxxxH sempre nel 1980 arancione: era l'auto aziendale con la quale io affrontai l'esame di guida da privatista (allora era permesso senza doppi comandi).
1985 - BMW 320i 4porte marrone scuro met. targata MI-17749Z. Macchina incredibile. 230.000 km senza mai cambiare la frizione. Mai un problema, che mi ricordi io furono sostituiti un paraolio della trasmissione e la pompa della benzina. Mio papà ci andò in Scozia quando già aveva 170.000 km circa.
1992 (credo) - BMW 318is coupè acquistata subentrando a un leasing. Bellissima ma con un motore non all'altezza del sei cilindri della E30. Non mi ricordo la targa credo Mi-1Yxxxx. Aveva i cerchi a nido d'ape e le gomme 225/55-16. Nera interno nero.
1997 - Audi A3 1.9tdi nera interno rosso a scacchi. Molto esaltante e ben rifinita. La vendette principalmente perchè troppo piccola per trasportare mobili e varie cianfrusaglie..Targa ??? mi pare AZ...YC..boh
2005 - Subaru Forester 2.0 XT bi-fuel. Ce l'ha tutt'ora ed è veramente una vettura polivalente: una motricità e un confort di livello senza essere ingombrante come un SUV, unita ad una versatilità incredibile.

Mia mamma:
l'unica auto della sua vita fu una Fiat 500 L targata MI-L52471. Credo fosse del 1971 o giù di li. Bianca. Come al solito marcirono i sottoporta. La vendemmo qualche anno dopo che lei morì, nel 1985.
E' l'unica auto che, insieme alla Simca 1301, ha lasciato in me dei ricordi che non dimenticherò mai.
« Ultima modifica: 05 Agosto 2010, 15:38:22 da nigel68 »
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline Frosty the snowman

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #263 il: 05 Agosto 2010, 15:48:15 »
gli viene appioppata una "orenda" Simca Chrysler 1307 ruggine metallizzato e qui si raggiunge il punto più basso della storia della mia famiglia.

Io invece ho dei bellissimi ricordi della 1307, acquistata in origine da mio nonno, poi passata a mio papà quando mio nonno smise di guidare, e usata da me neopatentato, prima di avere un'auto tutta mia... Venduta (non demolita) a metà anni '90 alla soglia dei 300000 km. Tantissima macchina per il prezzo a cui veniva venduta.
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline nigel68

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #264 il: 05 Agosto 2010, 16:09:59 »
Era una macchina molto moderna per l'epoca (mi sembra uscì nel 78), oggi magari ci fa sorridere come linea.. come può farci sorridere una Ritmo IIa serie del resto, un po' squadrata e disarmonica...o una Ascona o una Passat a 5 porte.
La 1510 di mio padre ne era l'evoluzione.. un restyling in realtà. Stranamente io trovavo più bella la 1307-1308 per il frontale inclinato negativamente. Molto spazio a bordo, sospensioni a barra di torsione, grande tenuta di strada, consumi molto bassi, equipaggiamento completissimo.
I difetti che mi posso ricordare, avendola guidata occasionalmente, erano: la manovrabilità del cambio, il sottosterzo eccessivo, dei fastidiosi buchi di carburazione mai risolti e il notevole ticchettìo delle punterie che il 1.600 non aveva (pur essendo aste e bilancieri mi pare fosse un altro motore come progetto).
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Offline Frosty the snowman

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #265 il: 05 Agosto 2010, 17:05:48 »
Era una macchina molto moderna per l'epoca (mi sembra uscì nel 78), oggi magari ci fa sorridere come linea.. come può farci sorridere una Ritmo IIa serie del resto, un po' squadrata e disarmonica...o una Ascona o una Passat a 5 porte.
La 1510 di mio padre ne era l'evoluzione.. un restyling in realtà. Stranamente io trovavo più bella la 1307-1308 per il frontale inclinato negativamente. Molto spazio a bordo, sospensioni a barra di torsione, grande tenuta di strada, consumi molto bassi, equipaggiamento completissimo.
I difetti che mi posso ricordare, avendola guidata occasionalmente, erano: la manovrabilità del cambio, il sottosterzo eccessivo, dei fastidiosi buchi di carburazione mai risolti e il notevole ticchettìo delle punterie che il 1.600 non aveva (pur essendo aste e bilancieri mi pare fosse un altro motore come progetto).


ah, ah, sui consumi mi sento di dissentire, ma noi avevano il 1300 con due doppiocorpo (quasi 90cv...) e la macchina era pesantissima. La manovrabilità del cambio era un difetto tipico: la leva era sempre nella stessa posizione, qualunque marcia fosse inserita...
Però le finiture e la dotazione di accessori erano decisamente al di sopra delle auto di pari prezzo. E la linea era decisamente gradevole, vista con gli occhi di allora. (anch'io preferivo la versione pre-restyling, come hai giustamente ricordato, con il frontale inclinato in avanti)
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Offline ITRAEL

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #266 il: 05 Agosto 2010, 21:36:32 »
Stranamente io trovavo più bella la 1307-1308 per il frontale inclinato negativamente. Molto spazio a bordo, sospensioni a barra di torsione, grande tenuta di strada, consumi molto bassi, equipaggiamento completissimo.
I difetti che mi posso ricordare, avendola guidata occasionalmente, erano: la manovrabilità del cambio, il sottosterzo eccessivo, dei fastidiosi buchi di carburazione mai risolti e il notevole ticchettìo delle punterie che il 1.600 non aveva (pur essendo aste e bilancieri mi pare fosse un altro motore come progetto).

Ricordo anch'io il dettaglio dell'inclinazione del frontale, anch'io preferivo il frontale 1307....il cambio era indimenticabile  :P


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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #267 il: 06 Agosto 2010, 20:22:25 »
    io vi elenco le auto di mio padre!! dal 1966 ad oggi compreso le mie!! 
    • lancia appia seconda serie blu
    • fiat 850bianca
    fiat 850 automatica
    • fiat 127 prima serie blu
    • seat ibiza 1 serie sistem porsche[ biancalist]
      • seat cordoba nera
      • suzuki sj 410 1985 venduta
      suzuki swift 1.3ddis venduta
      • suzuki jimny 1.5ddis attuale
      • lancia delta hf turbo attuale e mai venderò..
      alfa romeo 75 turbo america attuale e finche morte nn ci separa.. ;)

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #268 il: 07 Agosto 2010, 15:03:41 »
Beh, di quello che mi ricordo...

Mio padre:

Leggenda narra di una BMW coupè 2002, dove la mia dolce prozia, che se ne andò alla veneranda età di 98 anni, vi si rifugiasse nei giorni successivi al terremoto del Friuli, quando nelle notti successive c'erano le scosse di assestamento.

Nella mia memoria rimane però una Fiat 126, colore verde, nella quale ci siamo fatti un paio di volte, il tragitto Gorizia-Peschici (io dormivo disteso sul divanetto dietro, 24 ore di viaggio!!!).



Poi c'era una Fiat 1100 di colore bianco, che mio padre usava in concomitanza con un FIAT 238, quando all'epoca era artigiano.



Poi è arrivata l'Autobianchi A111, colore verde, e anche con quella viaggioni da paura, da e per Potenza e Ginosa Marina...



Poi mano a mano si è andati verso le moderne:
una Renault 4, una Ford Fiesta 1.1 HiFi, una Ford Orion, quindi una Kangoo.
Quindi c'è stata la deriva fuoristradistica: Mitsubishi L200 KingCab e ultima, e attuale, una Mitsubishi Pajero 3 porte, 3.2 TD.

Mia madre invece ha avuto prima una Fiat 500, bellissima, poi centrata da un fuoristrada (negli anni '80), poi c'è stato un periodo in cui non ha avuto auto, quindi ha posseduto una Fiat Panda 30 (30!!!), una Seat Marbella e quindi una Ford Ka gialla...


Io, vabbè... a parte il Mantone, ho avuto: Alfa 33 1.7 QV, Ford Escord 1.3 o 1.4, non ricordo, con tettuccio apribile, Ford Orion (indovinate la provenienza), Ford Focus 1,8 TD 3 porte con cerchi da 16", e la plasticona attuale, la Corolla Verso 1.6 benza...

Offline jancarlo5180

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Re: LE AUTO DEI NOSTRI GENITORI
« Risposta #269 il: 08 Agosto 2010, 16:36:28 »
Scrivere delle auto dei miei genitori significa ripercorrere attraverso le vicende della mia famiglia venti anni di storia dalla ricostruzione post-bellica al boom economico e alla congiuntura che ne è seguita.
Fin da quando ero piccolissimo, sentivo parlare di una favolosa auto comprata da mio papà subito dopo la fine della guerra, e guidata dall'autista di famiglia. La "favolosa" autovettura era, in realtà, una più comune 1100 "musone" di prima della guerra acquistata usata. Nè, d'altra parte, sarebbe stato pssibile, allora, comprare auto nuove con le fabbriche ancora distrutte ed i trasporti e la rete stradale quasi inesistenti. E l'autista di famiglia, di cui sentivo parlare, altri non era che qualche amico disoccupato che si prestava ad accompagnarci, dal momento che mio papà non aveva più guidato da quando, giovanissimo, era rimasto gravemente ferito in un incidente in moto. Altro non saprei dire di quegli anni, dal momento che io ero ancora di là da venire, ma penso che mio padre abbia tratto grossi ed improvvisi vantaggi economici col commercio di stoffe e tessuti all'ingrosso negli anni difficili ma fervidi della ricostruzione. Ma, come spesso accade con i guadagni troppo veloci, altrettanto rapida fu la ricaduta, e già agli inizi dei Cinquanta l'attività fallì, e la mia famiglia si ritrovò senza soldi e con una valanga di debiti... L'auto, la casa e tutto il resto furono venduti, e con me di pochi mesi, mio fratello e mia sorella, i miei genitori lasciarono la nostra città natìa al Sud sull'Adriatico, ed emigrarono al Nord in quel di Milano. Com'era la grande metropoli lombarda al nostro arrivo nel 1952? Per certi aspetti forse peggiore di quanto sia oggi. C'erano quartieri come il Bottonuto, all'incirca dove ora ci sono la via Larga e la via Albricci, o il dedalo di viuzze dietro c.so Genova (la famigerata casba di p.ta Genova) dove al solo avvicinarsi venivi investito da un acre effluvio di urina e, alla sera, dovevi stare ben attento all'orologio e al portafogli, roba da far sembrare l'odierna via Padova una tranquilla strada da shopping di una utopica città modello...E intanto, in periferia, alla Comasina come a Quarto Oggiaro venivano ultimati quei quartieri che nel giro di pochi anni sarebbero diventati i nuovi simboli del degrado e del disagio cittadini. La forte immigrazione dal Sud al Nord poneva, allora come oggi, problemi di integrazione e non era difficile, nel cercare casa, trovare cartelli del tipo:"Non si affitta ai meridionali". C'erano poi coloro che, essendo di larghe vedute, affittavano anche ai meridionali un posto letto, ma ad ore, nel senso che se facevi il turno di notte, potevi usufruire per le ore diurne del letto che durante la notte era occupato da chi di giorno lavorava...Certo erano casi limiti, ma non infrequenti! Alla mia famiglia andò molto meglio, anche perchè non così indigente, e presto mio papà ebbe un lavoro ed un appartamento per la sua famiglia. Io, mio fratello e mia sorella, dormivamo tutti  e tre in soggiorno, disponendo di una sola camera da letto dove dormivano mamma e papà. A questo periodo risalgono i miei primi ricordi, e dalle finestre di quell'appartamento iniziò il mio sguardo consapevole diretto al mondo. Tra le altre cose, presto imparai a riconoscere marche e modelli delle auto che dal sesto piano sembravano giocattolini... Una sera, tornando dal lavoro, mio papà portò un pieghevole illustrato con le fotografie della nuova Fiat, si chiamava 600; per giorni quelle immagini cullarono la nostra fantasia, ma quei fogli avevano la tenue consistenza del sogno, immagini erano ed immagini restarono... Ma, qualche anno dopo, nel '57, la svolta. Il nosto Paese alle soglie del cosiddetto "boom" o miracolo economico, le ferite della guerra ormai rimarginate, la fiducia in un futuro migliore largamente diffuso, per mio papà la prospettiva di un lavoro professionalmente più appagante e meglio rimunerato, però ancora al Sud, questa volta sul Tirreno, in una piccola città di non più di quindicimila abitanti. Le migliori condizioni economiche, unite al costo della vita sensibilmente più basso nella piccola cittadina del Sud, ci consentirono una nuova agiatezza; la scarso traffico di automobili, convinse mio padre, ultra cinquantenne, a rifare l'esame per la patente, e in breve una Fiat 600 nuova tutta bianca (ma presto il tetto fu colorato in blù: il fascino del bicolore!) sostava sotto casa nostra. Qualche anno dopo, esattamente nel '61, ormai in pieno boom economico, la 600 non bastava più ed in famiglia se ne discuteva la sostituzione. All'epoca, l'upgrade più naturale e seguìto era la 1100/103 magari nella versione "Lusso"(quella col simbolo della rondinella sulle pinne di coda). Ricordo bene la visita al Concessionario, un sabato pomeriggio, con la famiglia al completo. Cinque posti comodi, quatto porte per scendere e salire, e poi il cambio al volante come vedevo nei films sulle auto americane...ma il resposabile della Concessionaria raffreddò il nostro entusiasmo. In una piccola cittadina del Sud ci si conosce un po' tutti e questi si rivolse confidenzialmente a mio padre: "Ragioniere, ma lei ha proprio fretta di cambiare l'auto...perchè non aspetta qualche mese...è in arrivo la nuova Fiat 1300, un'auto tutta nuova!" E così dicendo, gli porse alcune immagini del nuovo modello in imminente uscita. Sembrava un transatlantico, lunga, larga, con quattro fari come le "americane", e dentro un cruscotto tutto imbottito come le auto di lusso! Aspettammo qualche mese, dopodichè fummo i primi possessori della cittadina, a cui fu consegnato il nuovo modello. In pieno boom economico, l'auto, anche di media cilindrata, non era più un sogno realizzabile da pochi, ed il nuovo modello suscitava l'interesse di molti che ci fermavano per strada per chiederci prestazioni, impressioni e consumi. Intanto, in tutta Italia, le immatricolazioni di auto nuove aumentavano vertiginosamente ed anche nei piccoli centri, il traffico cominciava a creare problemi, mio padre che guidava malvolentieri sempre più spesso cedeva il volante a mio fratello che nel frattempo aveva preso la patente. In pratica divenne lui l'autista di casa.
Poi, nel '62, di nuovo a Milano, a rincorrere i benefici del "miracolo economico", per una nuova offerta di lavoro, forse solo apparentemente, più vantaggiosa e prestigiosa. Ma alla fine del '63 il "boom" si è già sgonfiato, ed i politici e gli economisti già parlano di "congiuntura" o "congiuntura economica" e la parola piove come doccia fredda sull'entusiasmo consumistico degli italiani. Non è una vera e propria crisi economica, sta di fatto però che il ritmo delle immatricolazioni subisce un momentaneo rallentamento, e si cerca di stare più attenti ai consumi. In famiglia la 1300 viene sostituita da una 1100, anche se di casa Lancia, e a quel tempo la differenza si vedeva, eccome! Una Lancia Fulvia 2c berlina fu l'auto che sostituì la Fiat 1300 nel '64. Ma i tempi stavano davvero cambiando, e non solo dal punto di vista economico. Cambiava la società, cambiavano gli stili di vita, aumentavano le insofferenze ed anche le esigenze. Mio fratello, ormai giovanotto, usava l'auto quasi esclusivamente per le sue esigenze personali, mio padre non guidava più, ed io ormai alle soglie del Liceo, già andavo in giro ed anche in vacanza per conto mio. Tanto che, dopo pochi anni, non ricordo esattamente quando, la Fulvia berlina fu sostituita da una Fulvia coupè 2+2, un vero e proprio mito per mio fratello che divenne la sua compagna d'avventure, sostituita poi da un'altra a cinque marce che lo portò al matrimonio.
Nel frattempo avevo preso la patente anch'io,e, come prima auto mi toccò una Fiat 600 usatissima, non so di quale anno, ma...bianca col tetto blù come quella di famiglia di tanti anni prima...

 

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