Avevamo preso la Mini l'anno prima e la Fulvia ad inizio anno...
Volevamo prenderne ancora una terza,una piccola.
L'idea era,in origine,quella di cercare una 500 D. Era tardi però...Il periodo non era già più propizio e le cifre,da umane,passarono a disumane nel giro di brevissimo tempo (qualche settimana).
L'alternativa che venne subito in mente a mio padre e me fu la 600.Lui ne ebbe 2 da giovane e tutt'ora ne conserva splendidi ricordi.
Da parte mia mi è sempre piaciuta (più della 500),forse anche condizionato dai racconti di mio papà,sicuramente influenzato dal ruolo storicamente fondamentale che ha avuto nella motorizzazione italiana sin dalla sua apparizione al Salone di Ginevra del '55.
Ovviamente posi delle condizioni: scartando (molto a malincuore) le Abarth 850 TC e 1000 TC per ovvi problemi di budget,l'unica 600 che sarebbe valso la pena avere, secondo me, era una I^ serie "vetri scorrevoli",per cui un esemplare del 1955 o 1956.
Meglio ancora se del '55,primissimo periodo di produzione.
Dopo una breve ricerca,trovai un annuncio.
Un esemplare del '55,grigio chiaro,unico proprietario,targhe originali...a Forlì.
Telefonai,prendemmo accordi.
Dopo qualche giorno papà ed io eravamo sul treno in direzione Forlì.
Venne a prenderci alla stazione un signore con una Avantime (
).
Era un farmacista,collezionista di storiche,cliente di questo meccanico che aveva questa 600 da sempre.
Una volta arrivati al cospetto dell'auto ci fu ben poco da dire.
Era un eccellente super-conservato.Solo regolare manutenzione.Ed oltretutto era dell'estate del '55,per cui una delle primissime vendute.
Carrozzeria con pochissimi graffietti superficiali e tutti nella zona delle maniglie di apertura porte.
Non una fioritura,non un bollo.Interni intonsi protetti da foderine spesse 2 dita.
Vernice originale.Perfetta insomma...O quasi.
Girando attorno alla macchina,quando arrivai a osservare la coda accennai una mezza smorfia,corrugando leggermente le labbra.
Pensai "Peccato...Ha già i fanali grossi della 600 D".
Non feci in tempo a completare il pensiero nella mia testa che il proprietario della 600 sparì in uno stanzino e ne tornò fuori con due scatoline di cartone,me le sporse e mi disse: "Questi glieli darei insieme alla macchina..."
Apro una delle 2 scatoline in cartone ingiallito marchiate ALTISSIMO e dentro ecco un fanalino posteriore originale della 600 I serie,quello tutto rosso con la bugna in alto,completo della sua guarnizione avvolto nella carta.
"Sono due ricambi nuovi.Li presi all'epoca di scorta,insieme alla macchina.Quando l'ho adattata al codice della strada dopo il '59, questi ricambi non li ho mai buttati pensando che sarebbero tornati utili".
Rimasi sorpreso.
Non solo da questo,ma anche dalla cortesia e dalla disponibilità dele persone con cui avevamo a che fare.
Andammo anche a vedere la collezione del nostro "intermediario".Una cosa mai vista prima...Una quantità e una qualità di auto indicibile.Da rimanere sbalorditi.
Salutammo l'anziano meccanico rimanendo d'accordo che ci avremmo pensato e si saremmo sentiti per trattare il prezzo (mi pare di 5500 euro).
Ci riaccompagnò alla stazione e ci salutammo...
Noi per giorni ragionammo sul prezzo.CI piaceva molto,soprattutto per le impareggiabili condizioni.
Chiamammo per il prezzo ma purtppo non riuscimmo a trovare un accordo (per 200 euro.Se ci penso fa proprio ridere).
Fu una lotta tra testardi che purtroppo non diede risultati.
Lasciammo passare 10 giorni,decisi ad accettare il suo ultimo prezzo ma...la macchina era già stata venduta quando chiamammo.
Col senno di poi sarebbe stato forse bene "cedere" subito senza impuntarsi...
...
...Però...
...
...però l'affare sfumato ci portò ad acquistare,mesi dopo,una 112 Abarth 3^ serie "Verde Pampa".
Le emozioni sono quindi contrapposte.
Fu un peccato essersi lasciati scappare una 600 del genere,ma l'avessimo acquistata non avremmo preso la 112 (a cui,come sapete,sono legatissimo).
La vita a volte è strana.
Una 600 I serie,comunque,prima o poi vorrei averla.Continua a piacermi tantissimo