Carissimi, è da un po' che non scrivo...
dopo una bella avventura ho portato a casa la Facel Vega, soprattutto grazie all'indispensabile e prezioso aiuto di Frosty che ringrazio nuovamente.
La Facel Vega mi ha riservato alcune (e molto piacevoli sorprese): prima cosa ho scoperto il colore originale, un blu molto intenso, ecco un esempio su una cabriolet:
ma la sorpresa più "succosa" l'ha riservata il numero di telaio, ho scoperto che si tratta della dodicesima Facel III costruita, decima se escludiamo i prototipi (inutile dire che mi sto attivando per capire se ad oggi ne sono sopravvissute di più vecchie) e questo ne fa di fatto una sorta di pre-serie, mi spiego meglio.
Una volta portata a casa ho iniziato a girarle intorno alla ricerca di tutti i numeri possibili ed immaginabili, il numero di telaio mi convinceva poco (avevo messo in conto il rischio di comprare un'auto "non buona", e considerando l'eventuale rivendita a pezzi e il prezzo pagato ero estremamente tranquillo), infatti le coupè sono numerate FB C000 mentre le cabriolet FB A000, la mia pur essendo senza ombra di dubbio una coupè (ho eliminato l'ipotesi che potesse essere una cabriolet con il tetto saldato visto che la struttura delle due è identica) riportava sulla targhetta FB A471, stessi numeri erano presenti nel punto in cui dovrebbe esserci la punzonatura del telaio ma invece che essere direttamente sulla lamiera erano su una placchetta saldata, inoltre nella parte anteriore del vano motore vi era un altro numero "4012" che si è poi rivelato essere il numero di vettura.
Prima di fare danni e rovinare qualcosa mi sono messo in contatto con alcuni francesi del Club Amicale Facel Vega, persone molto competenti in materia ed estremamente disponibili (mi sono dovuto ricredere sui francesi
). Prima di tutto mi hanno spiegato che il numero FB A471 non può essere associato ad una Facel III in quanto i numeri di telaio più alti in assoluto sono FB C432 per le coupè e FB A193 per le cabriolet e altresì mi hanno confermato che la placchetta saldata con punzonato il telaio andava rimossa e che la targhetta riepilogativa era stata applicata successivamente in quanto i rivetti non sono del tipo corretto.
Dopo un primo momento di sudori freddi, vedendo il numero di vettura si sono illuminati ed hanno risolto l'arcano in pochissimo tempo: il numero "4012" di deve leggere 4 posti telaio 012, quindi dodicesima Facel III prodotta.
Inoltre, insospettiti dal numero di vettura estremamente basso mi hanno chiesto di verificare alcune cose sulla macchina e così mi hanno illuminato circa la natura di "pre-serie" della mia Facel III.
Come è noto la Facel Vega prima della Facel III ha prodotto circa un migliaio di Facellia, vettura pressochè uguale se non si considera la meccanica e poco altro, visti l'esito disastroso dell'avventura Facellia e gli esemplari invenduti (tutto ciò era dovuto alla totale assenza di affidabilità del motore 1.6 da 115 cavalli di produzione Facel Vega), si è corsi ai ripari mettendo in produzione la Facel III e cioè una sorta di Facellia con meccanica Volvo P1800 e l'estetica rivista in molti aspetti.
Essendo la Facel Vega una piccola casa di produzione pressochè artigianale e navigando già in cattive acque (quando è entrata in commercio la Facel III erano già in amministrazione controllata e prossimi al fallimento), hanno deciso di disassemblare le Facellia nuove ancora presenti in fabbrica e con esse costruire le primissime Facel III per poi in un secondo momento passare alla produzione di serie.
Tali vetture di preserie avevano ancora il numero di telaio originario Facellia, preceduto però dalla sigla FB (che va ad identificare tutte le Facel III), inoltre erano presenti ancora i fori dei tergicristalli (visibili internamente e non presenti sulle Facel III di "serie") e sul telaio i supporti motore Facellia sono stati brutalmente tagliati per saldarci al posto i supporti per il motore Volvo, e infatti sono visibili le saldature stile Ammiocuggino.
Ecco qui le foto del numero di telaio corretto oltre che le particolarità di cui vi ho appena accennato:
Se prima era già di per se un'avventura "succosa" ora è diventata davvero molto interessante.
Il prossimo passo sarà contattare direttamente il curatore degli archivi Facel Vega (ebbene si, tutti i registri di produzione sono ancora esistenti) per avere un pezzo di carta che conferma quanto detto sopra e poi si inizierà a studiare adeguatamente la macchina e la sua storia per poi intraprendere il restauro