E io dico grazie a te Maury per aver compreso in pieno lo spirito delle mie parole.
La mia nota, infatti, si esauriva proprio sulle parole, sui contenitori di significato che, magari agli occhi di chi legge per la prima volta e non conosce la personalità e i valori di chi scrive qui dentro, potrebbero essere equivocati e il cui senso scambiato (a torto) per superficiale o borioso.
E vi voglio anche dire il perchè, talvolta, mi capita di interpretare le cose con occhi diversi dai miei, io che sono uno di voi, con qualche auto in sovrannumero, tanta passione per i motori e pochi grattacapi di natura economica.
Un tempo ero un ragazzo con poca cognizione della vita, piuttosto esibizionista e portato agli eccessi tipici di chi insegue il prototipo dell'uomo di successo, così come lo impone il senso comune: palestra, abbronzatura, abiti griffati e locali alla moda.
Stronzo e classista no, non lo sono mai stato: diciamo che non mi curavo troppo di ciò che stava al di là del mio naso...
Poi ho conosciuto una giovane donna, che ancora nel 2001 veniva accompagnata a scuola in Mercedes 500 lunga e che, un giorno, vide sul tavolo della cucina di casa qualcosa come 150 mila dollari in contanti, che i genitori smistavano come niente fosse.
Già l'anno dopo aveva perso tutto, sua madre faceva le pulizie a ore e girava con una Peugeot 106 verde speranza, con il tetto apribile a manovella.
Screditata sul piano lavorativo, sbeffeggiata da quelli che erano stati invidiosi, abbandonata dagli amici: con grande fatica e un'incredibile umiltà, negli anni la sua famiglia è riuscita a buttarsi il nero alle spalle e a riacquistare un benessere che oggi definiremmo "normale".
Oggi quella ragazza è mia moglie, una donna fantastica, ma soprattutto una grande maestra di vita.
Il suo più grande dono?
Quello di insegnarmi ogni giorno a vivere con i piedi per terra, senza rinunciare alla cura di mè stesso e al benessere economico, ma in modo sobrio e attento a non urtare la dignità di chi certe cose forse non potrà mai averle, o, peggio ancora, di chi tutto questo ce l'aveva e l'ha visto sfumare in un batter d'ali di farfalla.
Per questo non posso impedirmi di "segnalare" quando percepisco intorno a me questo tipo di disagio, anche se sono consapevole che non c'è alcuna intenzione di provocarlo.