Ciao, questo è un argomento interessante.
Mi sento di risponderti con cognizione di causa perchè la mia auto più recente è del 1982 e nei mesi estivi guido abitualmente una cabriolet del 1963.
Personalmente cerco di avere l'auto in efficienza, quindi controllo periodicamente tutti i livelli, lo stato di carica della batteria, le condizioni delle candele e la pressione degli pneumatici. Per quanto riguarda la guida, ci vuole un po' di accortezza perchè gli spazi di frenata non sono quelli di un'auto attuale, ma io sono sono avvantaggiato perchè non so proprio come si guida un'auto con meno di 30 anni.... L'uso abituale poi mi ha allenato alla percezione di ogni rumore che non sia normale e che possa essere l'avvisaglia di un problema. Per stare tranquillo, una polizza assicurativa che comprenda il soccorso e traino (le polizze per auto storiche offrono quasi tutte questa opzione) sperando di non doverla usare (come per tutte le assicurazioni del resto).
Riassumendo, direi che più che "estremo senso del motore" qualunque cosa tu intenda, serve una certa pratica (conoscenza del mezzo che si usa e dei suoi limiti) e soprattutto una estrema dose di rispetto: occorre essere consapevoli che si guida un'oggetto che è stato preservato per la conservazione, quindi cercare di continuare a preservarlo. Indi evitare parcheggi "a rischio", assicurarsi sempre che agli incroci chi deve dare la precedenza lo faccia davvero e che se non lo fa, essere in grado di frenare in tempo anche se si ha ragione, accortezze di questo genere che sono la logica conseguenza del rispetto che si porta per un'auto storica.