Premesso che tutte le batterie, sia quelle "classiche" a lastre di piombo, zinco ed immerse in una soluzione di acido solforico ed acqua distillata, che quelle meno diffuse "a secco" a base di cadmio e reagenti, per produrre energia elettrica ricorrono ad una reazione chimica, è anche errato credere che sia il freddo a produrre o ad accelerare il loro scaricamento! In effetti il freddo fa un effetto da anticatalizzatore e rallenta solo la reazione chimica proporzionalmente al diminuire della temperatura, ecco perchè una batteria davvero scarica o prossima alla fine sembra cedere alle basse temperature, è solo per il fatto che la suddetta reazione chimica, non potendo più avvenire a velocità ottimale rende di fatto impossibile il raggiungimento dei fatidici 9 Volts, minimo indispensabile per far partire almeno il motorino d'avviamento di quasi tutte le macchine, ed indipendentemente dall'amperaggio! La tensione nominale di una batteria nuova dovrebbe essere di 12 Volts, ma ben difficilmente questa tensione viene raggiunta e mantenuta, l'importante è che non scenda come già detto, al di sotto dei 9 altrimenti qualsiasi apparato và fuori uso, in primis il motorino d'avviamento, che succhia, seppure per poco, una quantità notevole di corrente. Quindi il freddo di per sè non scarica le batterie, ma ne abbassa semplicemente i tempi di reazione. Se una batteria quindi è ancora efficiente basterà una bella ricarica, possibilmente lenta, per riportarla a regime, se invece in essa fossero già iniziati i processi di ossidazione e degenerazione dei metalli preposti alla reazione chimica provocata dall'esposizione ad una sostanza acida (Principio della Pila di Volt i cui elementi erano rame e zinco intercalati da dischi di feltro contenenti acido), a quel punto la ricarica servirebbe a poco, forse ad avviare la macchina 1 o 2 volte, ma ormai la reazione sarebbe talmente rallentata dai materiali corrotti e dal freddo, da considerare sicuramente spacciata e certamente non più affidabile tale batteria. Un principio analogo avviene nelle batterie a secco dove la reazione avviene fra cadmio ed apposite sostanze catalizzatrici (Reagenti). Comunque, per contro, anche l'eccessivo calore, specie in una batteria prossima allo scadimento chimico, può provocare debacles improvvise della batteria stessa, ed esattamente per il processo contrario, qui la reazione chimica sarebbe talmente veloce da erogare un surplus di corrente fatale ad una batteria in cattive condizioni in quanto non le consentirebbe ad un successivo riavvio di produrre una corrente a tensione sufficiente, in quanto la velocità della reazione chimica accelerata dal calore estivo, richiederebbe agli elementi preposti una reazione immediata che, causa il loro deterioramento, non sarebbero più in grado di produrre, quindi ecco che anche in estate, seppure l'evento è più raro, possiamo trovarci improvvisamente ed inaspettatamente di fronte ad una batteria esausta e pronta a lasciarci a piedi. Spero di essere stato chiaro ed esauriente. Ciao!