X BETAMONTE: io sono del 75, vivo ad Arezzo città (nelle vicinanze dell'Ospedale).
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X CEKK500: è vero tutto quello che dici. La mia è stata immatricolata in Italia a gennaio 2009 con targa italiana (non chiedermi come ha fatto il proprietario ad immatricolarla! Posso solo immaginarlo visto che so essere proprietario di vari alberghi e stabilimenti termali). E' l'unica che ho trovato con targa italiana. L'ho pagata 2500 euro compreso il passaggio (300 euro, non iscritta ASI). In quanto alla Trabant P601 è vero che è rimasta quasi immutata soprattutto nel design ma è anche vero che se paragonata alla sua concorrente italiana del periodo (la Fiat 500), la Trabant aveva accorgimenti tecnici più evoluti come la messa in moto elettrica (con la chiave, senza puntine, la carrozzeria in duroplast inattaccabile dalla ruggine, la velocità massima superiore di 15 km/h a quella della 500 e soprattutto si è recentemente scoperto che supera egregiamente il test dell'alce, che ha mietuto vittime eccellenti come la mercedes classe A). Certo la 500 è tutta un'altra macchina, soprattutto per noi italiani, però non bistrattate troppo la mia, anzi la nostra (vero Guido? ) Trabant!
In realtà furono sviluppati vari prototipi (orrendi) poi rimasti senza seguito produttivo sia per mancanza di fondi, sia per la fine della DDR; sul sito autosoviet.it (o .com non ricordo) c'è - tra le altre - una breve storia con dati e foto della Trabant.
GRAZIE ANCHE A TUTTI GLI ALTRI PER IL BENVENUTO!
La trabant nel 1957 aveva i rivestimenti della carrozzeria in masonite e cartone pressato, solo con l'avvento del moplen verso il 62/63 fu studiata la soluzione del duroplast, una sorta di polimerizzazione di fibra cellulosa utilizzata fino agli anni 90. Le prime avevano addirittura il riscaldamento abitacolo a bombola, tipo Zaz e Mosckovic e funzionava come una sorta di fornelletto, non sono sicuro se la 601 o la sorella maggiore di cui non ricordo il nome! La trabant produceva due modelli la 601 berlina e giardinetta, poi un modello a 4 porte molto simile alla nostra A111 sempre con motore a miscela ma a 4 cilindri contrapposti, ricordo che aveva un nome impronunciabile!
Alla fine degli anni 50 sulla scia del maggiolino molte case optarono per il raffreddamento ad aria, soluzione economica, utile ad abbassare il prezzo delle auto e la Trabi non fece eccezzione!
Se non ricordo male il progetto iniziale fu' abbozzato da Ferdinand Porsche, utilizzando lo schema meccanico di un mezzo bellico studiato per la 1 guerra mondiale poi adattato all'utilitaria.
La sua diffusione fu' sviluppata in tutti i paesi oltre cortina ma con l'avvento di fiat in Polonia, Jiugoslavia e Urss verso i primi anni settanta si dovette cimentare con le concorrenti Bambino 650 e Zastava 750 ovvero la 126 e la 600 prodotte con piccole varianti. La Trabant entra a pieno titolo nella storia dell'automobile e come altre sue coetanee entrerà nei libri di storia e nei musei del futuro!
Ricordo che la Trabant era diffusissima in DDR, Cecoslovacchia e Ungheria ma a differenza della DDR dove era precluso l'accesso ad altre case, negli altri paesi convivevano le Trabant con le 126 le 600 e qualche 500, sopratutto a Praga e Brno. Ricordo che nel mio viaggio all est ebbi non pochi problemi a rifornirmi di gasolio e all'epoca la Uno TD era vista come un astronave, il gasolio era solo agricolo costava al cambio 7 lire al lt ed era di pessima qualità, tanto che al ritorno dovetti revisionare la pompa e gli iniettori. Arrivato a Berlino est sembrava di fare un salto indietro di 50 anni e la milizia non ci mollava un attimo, avevamo sempre una trabant alle calcagna e ci controllavano spesso i documenti, dopo le 22 c'èra una sorta di coprifuoco e andare in giro significava essere fermati ad ogni angolo di strada. Poi tornato nel 91 di quel mondo non c'era piu' traccia, Insegne Grundig e Benetton campeggiavano ovunque e il vento d'occidente era arrivato! Una Trabant faceva capolino anche sulla scenografia dei Pink Floyd al mitico concerto di Brandebhurg.