Salve a tutti. Mi chiamo Massimo, ho 66 anni e ho avuto la fortuna di vivere in prima persona gli anni che ritengo in assoluto i più belli dei rally. Abitando a Cesena, nel 1972 e 1973 cominciai ad appassionarmi ai rally, seguendo dal vivo i Rally di San Marino, il Colline di Romagna, ecc. A Cesena in quegli anni c'era un grande fermento, anche perché il grande Giulio Bisulli e Arturo Zanuccoli, piloti ufficiali della squadra corse Fiat Abarth ( col mitico 124 Abarth) e gli immensi Salvatore Brai e Rudy Dal Pozzo frequentavano regolarmente lo stesso bar che era diventato un ritrovo di noi fanatici dei traversi.
Ricordo che in quegli anni a San Marino, allora valido per l'Europeo, venivano tutti i piloti italiani più forti, molti dei quali veneti: Munari, Ballestrieri, Pregliasco con le Fulvia HF, Barbasio, Verini, Bisulli, e poi Tony, Ormezzano, Polese, Fasan, Cambiaghi, Pittoni, Donatella Tominz, Bacchelli, Vudafieri, Bettega,ecc. Decisi che prima o poi nella mia vita avrei corso almeno un rally ed infatti 1975 iniziai a correre come navigatore su una Opel Ascona gr.1 preparata ( si fa per dire) da Carenini, il rivale storico di Conrero. L'anno successivo passai ad una Lancia Fulvia 1600 Hf Fanalone gr.3, sempre come privato e sempre correndo diverse gare del campionato Triveneto. All'epoca le prove speciali erano rigorosamente quasi tutte su sterrato, ed infatti noi partivamo con sole 4 gomme Pirelli MS 35, niente meccanici, chiave a croce e ruota di scorta nel bagagliaio per sostituire la gomma in caso di foratura. Altri tempi, grandissime emozioni. Per diversi motivi lasciai i rally e dal 1977 al 1980 partecipai, sempre come privato, a decine di gare di go kart, correndo nei circuiti di Imola e San marino anche due gare insieme ad un certo Ayrton Da Silva, che presto sarebbe diventato Ayrton Senna. Ricordo che partivo col mio kart sul portapacchi della 127 di mio padre, quattro gomme slick ( se pioveva le sgonfiavo un po' e andavo con quelle), un solo motore e andavo a correre soprattutto nei circuiti cittadini, perché avevo più possibilità di fare bene: infatti, a differenza dei circuiti permanenti dove quelli che avevano le possibilità arrivavano due giorni prima e provavano gomme rapporti e motori, nei cittadini si arrivava al mattino, si facevano pochi giri per imparare il tracciato e scegliere il rapporto migliore ( io me li facevo prestare perché non avevo nemmeno quelli) poi due giri cronometrati e nel pomeriggio la gara. Io non avevo neppure il meccanico e facevo tutto da solo, per cui partivo per la gara già molto stanco: nonostante tutto nella mia bacheca ci sono diverse coppe con scritto primo classificato e molte con scritto secondo o terzo classificato. Poi abbandonai completamente anche quel mondo, finché nel 1989 acquistai una Fiat Abarth 124 Rally stradale stupenda, con le quali partecipai a qualche gara di regolarità ma con poche emozioni: la tenni fino al 2008, anno in cui purtroppo decisi di venderla. Oggi, dopo tanto tempo, ho acquistato una Subaru Impreza Sti Type Ra WRX del 1999, un'auto che era un concentrato di tecnologia per l'epoca, ma che in Europa non fu mai importata. Infatti ha il classico motore 2000 boxer ma con circa 300 cavalli di serie, cambio ravvicinato di serie, scatola guida corta di serie, sospensioni in alluminio, differenziale centrale con ripartizione di trazione sui due assi a scelta del pilota tramite dispositivo sul tunnel centrale, presa d'aria sul tetto, ecc. A mio avviso un'auto molto interessante con la quale spero di divertirmi un po', sempre che riesca ad immatricolarla in Italia, visto che ci sono diversi problemi che non avevo considerato prima dell'acquisto.Buona giornata a tutti.