Grazie a tutti...
ci tengo a sottolineare che ho comprato un box che è quasi più grande della casa... il luogo 'sacro' si chiama 'Citroloft'....
la mia passione nasce così:
Mi ricordo di
quando i mulini erano bianchi e i biscotti sapevano di latte e di grano e di un bambino che si muoveva saltellante nella piazza principale del paesello, un bambino decisamente vivace, iperattivo, sveglio e veloce, vissuto in una cittadina in cui le automobili erano rigorosamente italiane, pieno di officine autorizzate rigorosamente italiane.
E mi ricordo di quando un 'forestiero' in visita al paese, parcheggiava (per forza di cose) la propria automobile nella piazza principale...e questo bambino si fermava a fissarla e a 'studiarla' per comprenderne al massimo le caratteristiche. A volte capitava anche qualche 2 CV che sembrava un'auto assurda e, per certi versi, la negazione stessa del concetto di 'automobile' e capitava di vedere anche qualche dyane, sempre in visita, che sembrava una mal-riuscita imitazione ma che godeva della stessa ammirazione.
Mi ricordo gli enormi occhi azzurri di questo bambino che ha sentito più volte nella sua vita 'Che begli occhi' di 'Come ti chiami?'... un fanciulletto brillante, terribile e tremendo, seppur educato e responsabile e di quanto gli si illuminassero di gioia i suoi occhi quando vedeva spuntare all'orizzonte una
rangashia giallognola rumorosa e ondulante...era l'unica cosa che riusciva a fermarlo...la mamma è ancora convinta che l'amore per le automobili sia dovuto all'aver scoperto di essere incinta di quel bambino proprio durante l'esame di guida.
La 'rangashia giallognola' non godeva di ottima salute...a volte non partiva, per tappo della benzina aveva un tappo di sughero, ci pioveva dentro e gli sportelli non avevano una vera e propria chiusura...era una DIANA, la prima di cui questo bambino ha memoria e che ha imparato a venerare, e la prima su cui era riuscito, nel 1988, a farci un giro...che poi nel tempo si sono moltiplicati...il profumo dello ski, una leva del cambio discutibile e i movimenti da 'giostre di festa di paese' ne facevano una vera e propria 'attrazione'...e spesso saliva a bordo con la padrona per tornare con ella a casa per il gusto di fare un altro giro per poi ritornare a piedi nel punto in cui lo aveva 'caricato a bordo'... e ricordo ancora le facce del padre e della madre che lo deridevano perchè provava ammirazione per un'auto così sciocca, lenta e male andata pur avendo a disposizione auto nuove, belle ed eleganti a gogò...e il papà che diceva: 'Dove vai con quella rangashia?'.. la rangashia, in vernacolo, sarebbe la carcassa del tamburo più grande di una banda, il più rumoroso e il meno aggrazziato...
...quei giri non sono durati abbastanza...
...il giugno del 1990, infatti, è stato scenario di un grande trauma in cui si dovette scoprire che quella conosciuta 'DIANA' (chiamata anche la PAPERA) era stata allontanata dal paesello per rifarsi una vita nel box di un'amatore (è vivissimo il ricordo di quella frase) e fu sostituita da una Y10.
Quel bambino oggi ha qualche anno in più, ha scoperto che quella non era una DIANA ma più semplicemente una 2CV della quale ricordava solo la targa e un enorme adesivo a forma di papera sul baule posteriore.
Quel bambino, per Natale, ha ricevuto una bellissima sorpresa, una telefonata con la quale veniva informato di andare a ritirare un 'qualcosa' a casa della vecchia proprietaria della 'rangasha giallognola':
...quel qualcosa era una fotografia:
scattata nel settembre del 1983:
..quel bambino oggi ha ancora dei grandi occhi azzurri, è ancora tremendo e terribile e i suoi occhi azzurri, ancora grandi e apprezzati, sono rimasti per ore a fissare questa immagine favolosa.
Quel bambino oggi si è preso una rivincita, è riuscito a ridare una 'Magnifica' vita, seppur in modo diverso e in chiave moderna, alla 'rangashia giallognola' diventando felice e orgoglioso proprietario di una bellissima 2 Cavalli...
ed è l'unica a cui è riuscita a volere più bene della Papera Rangashia giallognola:
..e oggi, dopo più di 20 anni, mi diverto parcheggiarla nello stesso punto in cui vedevo spesso la Papera Rangashia giallognola: