ciao Libero!
da bambino giocavo con un volante Alfa o Lancia (non so la marca perchè mandava lo stemma centrale, c'era solo il volante in legno dipinto di nero e il clacson era una sbarra cromata semicircolare che seguiva la forma del volante) degli anni '60 che non so cosa ci facesse nel garage dei miei... comunque aveva un odore inconfondibile che ricordo benissimo ancora adesso, se chiudo gli occhi. Ci avevo "avvitato" dentro un manico di scopa, poi avevo infilato il manico in un mattone traforato e passavo le mie giornate a guidare per finta con quel volante, sognando un giorno di guidare per davvero per le strade italiane e non... avevo anche preso delle mollettine colorate che usavo da spie del cruscotto...
ok, era un po' un gioco da disadattati se vogliamo, eppure ci passavo ore intere e non mi annoiavo mai... e poi l'odore di quel volante era inebriante..
bei ricordi
Ci siamo subito sintonizzati su queste sensazioni che si sommano al piacere " meccanico" e prestazionale di un'auto. Nel film di Sorrentino, Jep racconta che quando chiedevano cosa ti piace di più veramente nella vita, gli amici rispondevano ( giustamente) "la fessa" ! Lui, invece, diceva l odore delle case dei vecchi! E concludeva sostenendo che era destinato alla sensibilità.
Allo stesso modo, in una inaspettata quarantena, è stato quell odore ad aprire finestre nei ricordi, come fosse una macchina del tempo capace di superare la mia memoria, la mia stessa età, immaginando contesti, strade, luoghi, situazioni oltre una o più generazioni.
Per questo, fornisco un nuovo indizio basandomi sul cruscotto, anziché sul motore, dove trovo alla mia estrema destra, accanto alla portiera, una piccola e graziosa luce di cortesia in una cover cromata..