Sì, molto piacevole, però mette in evidenza una delle tante discriminanti che dividono il mondo dei collezionisti d'auto che è tutt'altro che uniforme nei gusti e nelle scelte, e non potrebbe essere diversamente considerando le tante tipologie e la storia lunga più di un secolo dell'automobile.
Fantastica la descrizione della sensazione di guida della Lincoln, un'auto imponente e dotata di tutti, e forse anche di più, i servocomandi delle moderne! Ma molti collezionisti, non so se a torto o a ragione, amano guidare le auto d'epoca proprio perchè prive di questi servocomandi! Non vogliono viaggiare su un cuscino d'aria, ma "godono" ad ogni botta che le sospensioni rigide regala loro.
La Mustang, si sa, è più vicina al gusto europeo, anzi, è stata progettata pensando all'Europa, ma il cuore pulsante è tipicamente americano. E anche qui, abbiamo scuole di pensiero opposte:a livello sportivo è meglio il poderoso ed assetato V8 montato su auto che, anche grazie ai vari servocomandi, erano tutt'altro che piume, o il piccolo 1600 di soli 105 cv della rigida e leggera Lotus Elan coeva della Mustang? Ma forse il paragone è improprio, essendo la Mustang più una convertibile che una roadster. Forse la sintesi tra le due scuole la interpreta la Cobra che, almeno dall'aspetto, sembra tipicamente inglese e invece è americana...
Attenzione, qui si entra in un terreno spinoso, perchè so bene quale sia la diatriba europee/americane.
Volevo farti due osservazioni Jancarlo.
La Lincoln è una macchina del 1973 e quindi siamo ben distanti dall'era dell'elettronica.
E' si una macchina ricca di servomeccanismi, ma è anche vero che erano tecnologie disponibili anche su molte europee: l'unica differenza è che in America erano "di massa" mentre in Europa, come per tante altre cose, siamo arrivati più tardi.
Basti pensare all'aria condizionata, al cambio automatico, ai vetri elettrici, al servosterzo e servofreno, accessori disponibili per lo più sulle grosse ammiraglie e potenti sportive in Europa negli anni '60, mentre negli USA erano già di massa e nel caso delle ammiraglie, tutto di serie.
Pensate solo all'aria condizionata, che è diventata diffusa da noi soltanto a metà anni '90...
La mia Lincoln, ma anche la mia Mustang (che è molto europea: non ha servosterzo, ha il servofreno, ha il cambio manuale a quattro rapporti) erano e sono semplicemente degli splendidi mezzi meccanici, dove la sensazione di guidare su una nuvola deriva esclusivamente dalla tecnologia costruttiva, dal tipo di propulsore, dall'assemblaggio, e non certo da sospensioni elettroniche o computer controllori.
E' perciò incredibile per l'appassionato d'auto d'epoca constatare come bastava semplicemente il know out ingegneristico per rendere un'auto incredibilmente confortevole, a differenza delle auto di oggi con 50 centraline e non altrettanto confortevoli.
Per quanto riguarda il discorso di sentire le botte e le buche ti assicuro che sulla mia Mustang le senti tutte, è tutt'altro che confortevole, anche perchè era un'auto piuttosto economica ( ne compravi 3 e mezzo al prezzo di una Lincoln).
Sono e restano due auto diversissime ma a loro modo divertenti e impegnative da guidare, veloci e relativamente sicure anche nell affrontare percorsi misti, soprattutto - ovviamente - la Mustang.
Mi scrivi poi cosa è meglio a livello sportivo motoristicamente parlando.
A me ciò interessa poco: io non ci vado in pista con le mie auto, ma su strada.
E con un V8 americano godi anche solo ad accenderlo in un box, a sentire la melodia che produce ( ma qui è un discorso un po' di parte, perchè scommetto che anche chi ha una bicilindrica parla di melodia riferendosi al sound del suo piccolo motore).
Non parliamo poi dell'erogazione poderosa di coppia, della NON necessità di tirare le marce per ottenere buone prestazioni, dell'incredibile elasticità... Un V8 in sostanza te lo godi sempre, anche al minimo al semaforo, anche e soprattutto passeggiando in città o sul lungomare con una convertibile.
Sul fatto che sia assetato ti do anche ragione, ma non più di tanti 2 litri europei dell'epoca, in fondo tra fare i 7 e i 10 non cambia poi molto.
Inoltre pensiamo sempre che erano motori progettati per un mercato dove il costo della benzina era irrisorio.
Quindi tornando al punto di partenza, facendo la dovuta e ovvia considerazione che si parla di un budget intorno ai 20.000 euro (cifra con la quale ci si compra una buona Mustang anni '60 coupè con il V8) riconfermo i motivi per i quali ho scelto un'americana come mia prima auto d'epoca.
Per il motore, per la linea particolare e - per l'appunto - americana, per avere un mezzo non comune, e se avessi dovuto optare per una Lotus d'annata la mia risposta sarebbe decisamente no.
Con questo non voglio denigrare affatto le europee, che restano sempre nei miei sogni, riconsco in loro tante qualità tecniche e costruttive, per esempio nelle Alfa Romeo, nelle Mercedes Benz, in altre trovo molto gradevole la linea, però per molte di esse le cifre diventano troppo importanti per le mie tasche.
Un'auto che davvero vorrei è la Countach, ma è proibitiva, sia per il costo, che per i pezzi di ricambio, costosi e difficili da reperire.
La capote della mia Mustang è costata 225 $, l'ho ordinata comodamente da internet, in due giorni era a casa mia, e questo vale per qualunque particolare del mio modello.
Non si può dire lo stesso di nessun'altra auto europea.