Autore Topic: salviamo il salvabile  (Letto 6678 volte)

Offline italo17

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salviamo il salvabile
« il: 20 Agosto 2014, 09:31:44 »
Buon giorno,
sono un novizio di AR e mi presento velocemente:
sono un pensionato operativo (con P.IVA) e mi piacciono le vecchie auto, specialmente le Porsche.
Ho appena acquistato la mia prima AR, una GTV del 1982, della quale sto iniziando il ripristino. (il restauro è un parolone, per me).
Perché l'Alfa dopo tante Porsche ?
Perché Alfa Romeo è sinonimo di auto sportiva a livello planetario, più di Ferrari, e la famiglia Agnelli ha fatto di tutto per affossare quanto di speciale avevano fatto le case costruttrici italiane fino agli anni '80, ,Autobianchi, Innocenti, ma soprattutto Lancia e Alfa Romeo in testa !
In nome di una dissennata politica commerciale, oggi Fiat vende solo "cassetti muniti di ruote", dimenticando il prestigio, la tecnologia, i risultati sportivi di tutte le marche che ha FAGOCITATO, complice anche un governo altrettanto miope. E pensare che un tempo anche Fiat costruiva macchine d'eccellenza ! (dalla 8V alla 2300 S coupè)
Eccomi allora a comprare una modesta (per le quotazioni correnti) Alfetta GTV del 1982, rossa, targa MI, sana e ancora prestante.
Alla faccia di chi ha demolito la mitica sede del "Portello" e che contemporaneamente si lamenta se la gente non compra italiano.
Forse con le ultime sportivissime creazioni AR, qualcuno in Fiat si sta ravvedendo, ma il patatrac commerciale è ormai evidente e chissà tempio passerà prima di veder risorgere i nostri marchi storici con nuovi modelli apprezzati e desiderati in tutto il mondo come lo erano le Giulietta, le Giulia GT, le Fulvia e le Delta ecc ...!
L'industria automobilistica italiana non è solo Ferrari !
Scusate lo sfogo,
e ciao a tutti !
italo

Offline il Manta

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #1 il: 20 Agosto 2014, 09:51:12 »
Ciao, quanta ragione che hai da vendere...

Purtroppo Marchionne è convinto che il marchio Lancia sia conosciuto solo in Italia, pertanto ha deciso di vendere vecchi modelli americani di concezione antica (V8 a trazione posteriore, forme squadrate americane, ecc.) con appicicato lo stemmino blu sulla calandra, operazione commerciale di sicuro successo (costi progettazione zero, costi test zero, ecc.) che però mai potrà rinverdire un marchio che aveva fatto dell'innovazione la sua bandiera (come dimenticare la Flavia, prima italiana di serie a vantare la trazione anteriore e 4 freni a disco con il primo boxer Lancia, ecc.).

Oramai l'automobile è visto come un elettrodomestico che meno dura meglio è, tanto da rendere sempre più difficili le manutenzioni ordinarie (ci sono auto che per cambiare una lampadina bisogna andare dal carrozziere per smontare metà calandra e paraurti, altroché cambiare cinghia di distribuzione alle Ferrari...), e il marchio nulla è che una variante cromatica alla carrozzeria, o le elaborazioni niente altro che una diversa programmazione di una EEPROM...

I tempi di Hruska & C. sono finiti, oramai siamo usciti dalla fase emozionale dell'auto per entrare nella successiva, in cui la nuova frontiera è la rimozione dall'abitacolo di quel orpello inutile chiamato "volante": le auto pilotate automaticamente da Google sono dietro l'angolo, e non sono sicuro che il software funzionerà così bene da farci dimenticare l'emozione di una frenata al limite, di una correzione in controsterzo di una scodata di potenza, ecc.

Godiamoci le vecchiette fin quando ce lo permetteranno...


PS: benvenuto!!!  ;D ;D ;D

Offline valetri75

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #2 il: 20 Agosto 2014, 10:07:56 »
APPLAUSO (ad entrambi) !!!!!!!!!!!!!!!

Offline nigel68

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #3 il: 20 Agosto 2014, 10:33:14 »
Purtroppo mi sento di dissentire sul marchio Lancia.
Era un marchio blasonato almeno fino agli anni della Fulvia, ma purtroppo conosciuto solo in Italia e già pesantemente condizionato dai volumi di vendita molto bassi che non coprivano gli altissimi costi di produzione. Errore iniziato con l'Appia.

Solo la Fulvia Rallye HF diede alla Marca una visibilità a livello internazionale, Ma quando entrò nell'orbita Fiat a livello di piattaforme e motori condivisi il patatrac fu completo e il fatto che le Beta e le Delta arrivassero nei concessionari inglesi già arrugginite la dice lunga sull'immagine negativa che si fece all'estero, dura a essere scalfita. Non bastarono i successi della Integrale (che della macchina di serie aveva ben poco) per rivitalizzare l'immagine. Oggi la marca ha un vero seguito solo fra due categorie di appassionati: i collezionisti di Integrale (prevalentemente giapponesi e italiani) e gli estimatori dei grandi modelli del passato, ovviamente con gli italiani sempre a fare la parte dei cretini. E' sufficiente dire che il Registro Internazionale Lancia Lambda è.... australiano?

Marchionne si è trovato l'eredità di mosse scellerate che partono dagli errori di Gianni Lancia fino alle politiche populiste degli Agnelli, ha ragionato pragmaticamente da americano (canadese) coi soldi che aveva nel cassetto, restituendo tra l'altro tutti i soldi prestatigli dal governo USA.
L'operazione re-badging l'ho trovata pure io di cattivo gusto... la Flavia non ha niente di Lancia pur essendo un'ottima macchina (non certo adatta ad un mercato di poveracci come il nostro). A dirla tutta il confronto Thesis - nuova Thema dopo averla vista dal vivo è impietoso, ma purtroppo per noi il "carrozzone" americano (che a me piacerebbe tantissimo V8 Hemi) è infinitamente fatto meglio della Thesis che era si innovativa ma piena di magagne e sinceramente poco attraente.
Per cui Marchionne sta solo usando una cura palliativa, ma la Lancia è già morta. Almeno dal 1974.
« Ultima modifica: 20 Agosto 2014, 10:35:44 da nigel68 »
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline rana

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #4 il: 20 Agosto 2014, 10:54:59 »
benvenuto




ovviamente con gli italiani sempre a fare la parte dei cretini.

Citazione

Nel senso che non apprezzano ?

Offline nigel68

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #5 il: 20 Agosto 2014, 11:12:38 »
Nel senso che abbiamo uno dei patrimoni automobilistici più importanti del mondo (anzi l'avevamo) e nessuno ha intuito il potenziale economico di tutto questo (indotto, musei, manifestazioni, ricambi) relegando il tutto alle copertine patinate della Mille Miglia e a Villa d'Este dove appunto per un Lopresto che sfoggia l'esemplare unico da milioni di euro ci sono trentaquattro americani con altrettanti pezzi da novanta.

Cultura, o se vogliamo sotto-cultura che fa si che l'auto d'epoca sia vista come un vezzo da riccastri anche se in garage hai la Flavia del nonno, basta vedere l'atteggiamento di certi ricambisti. Vergognoso rispetto a quelli di altri paesi.

Se poi ci mettiamo le istituzioni con le varie gabelle sulle auto sportive in nome di una demagogia spicciola e le miriadi di complicazioni burocratiche, capiamo perchè siamo gli ultimi anche in questo settore e arrivano gli stranieri a saccheggiare il tesoro.

Finisco con una frase del grande Montanelli che ho già citato da un'altra parte. La scrisse in pieni anni Settanta ma è attualissima:
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso, il suo primo desiderio non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme"
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline italo17

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #6 il: 20 Agosto 2014, 11:17:41 »
Scusa Nigel68 (il Leone ruggisce sempre vero?) mi permetto di rispondere per per te a proposito degli italiani "cretini":
in un ambiente commerciale dove gli orientali venderebbero la nonna coi nipotini per poter vantare una calandra o un marchio veramente storico da apporre sui loro scontati frontali, noi, che la storia l'abbiamo scritta assieme agli inglesi e ai crucchi, al contrario di questi, i nostri marchi e i nostri stilemi ineguagliabili li rinneghiamo, quasi ci vergognassimo di averli portati, da vincenti, per 100 anni sulle piste di tutto il mondo !
Per rimanere in Europa, l'Audi (che guido per lavoro) ha dovuto riesumare Horch, DKW, Auto Union, Wanderer e chissà cos'altro per dotarsi di una briciola di nobiltà storica e venderla a peso d'oro ! (riuscendoci brillantemente!)
Forse, quasi al nostro livello, rimangono gli inglesi, che in quanto a marchi affossati, non possono lamentarsi, ma se vai a Goodwood ...

Offline ITRAEL

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #7 il: 20 Agosto 2014, 18:46:59 »
Benvenuto Italo. Un nome non a caso...... ;)
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Offline nigel68

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #8 il: 21 Agosto 2014, 08:29:55 »
Scusa Nigel68 (il Leone ruggisce sempre vero?)....
....Forse, quasi al nostro livello, rimangono gli inglesi, che in quanto a marchi affossati, non possono lamentarsi, ma se vai a Goodwood ...

Intendi il Leone Mansell o quello che c'era sullo stemmino della mia Chrysler del '58?? in ogni caso... mi sa che sono in forma tutti e due!!
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline acton1951

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #9 il: 21 Agosto 2014, 09:19:00 »
Benvenuto


Offline italo17

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #10 il: 21 Agosto 2014, 14:00:03 »
Intendevo il Leone dell'isola di Man, naturalmente !
Che Crhrysler hai del '58 ? Roba da "Fast 'n loud", non da Marchionne !!!
Grazie a tutti per la calorosa accoglienza !!!
Appena l'ho messa un po' a posto, metto una foto della "rossa"
ciao,
italo

Offline nigel68

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #11 il: 21 Agosto 2014, 14:42:07 »
Avevo una New Yorker 4 porte hardtop con l'Hemi 392, una vera icona di stile. L'ho venduta nel 2010 per motivi di spazio e perchè mi stavo trasferendo a Cuneo...






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Offline italo17

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #12 il: 21 Agosto 2014, 15:32:19 »
Azzz ....
che mezzo !!!
e che "villetta" (faccio il manovale in edilizia ...)
Pensavo di aver fatto una stupidaggine ad aver venduto la 2,2 T del 71, ma qualcun altro mi ha preceduto !


Offline nigel68

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #13 il: 21 Agosto 2014, 15:48:21 »
E' il castello di Mazzé in provincia di Torino... :D

...ovviamente non abito li..
Effettivamente oggigiorno una 2.2T in perfetto stato di originalità è un assegno circolare. Uno dei pochi veri investimenti nelle auto storiche sotto i 150.000 euro...
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Offline ITRAEL

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Re: salviamo il salvabile
« Risposta #14 il: 21 Agosto 2014, 16:09:48 »
Scusate, ma per i non americanisti sono sigle incomprensibili se non associate alla marca.... ::)
Che cos'è una 2.2 T ?
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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