Alcuni dettagli su come funzionava la faccenda. Chiedevamo le auto, quella volta quelle del recupero erano praticamente fi-ni-te, senza freni, frizione, ruggine passante , gomme liscie e chi più ne ha più ne metta
. Lavoravamo tutti per la pignatta per cui si poteva operare sulle auto solo di sera e notte.In meno di 5 notti dovevamo sistemare una dozzina di auto che gentilmente ci portavano con una bisarca in modo che riuscissero a correre per un paio d'ore. Eravamo una ventina divisi tra chi smontava il superfluo e fragile come i fari e i vetri, chi faceva i freni, chi la frizione ( le appoggiavi di brutto sul fianco e lavoravi benissimo , e senza sollevatori, bastavano poche persone !), chi lavorava di flessibile e chi saldava qualche rinforzo sulle sospensioni, chi verniciava. Poi si tirava a sorte per le auto e tutti cercavamo di fare almeno un turno prima di distruggerle.
Quando l'esposizione terminava dovevamo lavorare di scopa e cucchiaino per raccogliere i pezzi sparsi per la pista, che era circa di metri 70 x 40. Si metteva si e no la seconda, chiaramente sempre oltre il limite di giri... Comunque ,ripeto , molto spettacolare.