Un saluto a tutti gli appassionati che provano il piacere di guidare una storica, io quando per strada ne vedo una provo una grande attrazione indipendentemente dal modello, perché ogni auto del passato ha emozioni da dare. La prima volta che ho visto una Jaguar E, era parcheggiata, non riuscivo più ad andare via, sono rimasto a lungo a guardarla da ogni angolo, ma la mia passione è nata quando da bambino ho visto una Mg A verde della mia maestra di disegno, erano i primi anni 70, mi sembrava fantastica rispetto alle auto di allora, pensare che aveva solo una decina d'anni ma a me sembrava dell'altro secolo, quanto l'ho sognata. La mia prima auto a 18 anni è stata una due cavalli Gialla, ci ho fatto 200.000 km, ma io allora sognavo una Flaminia Touring, c'è ne era una Blue tenuta benissimo che vedevo alla fermata dell'autobus , era il 1979 ed era solo un'auto vecchia. Nel 1980, guidato da un amico molto più esperto di me , direi un pioniere, col quale ho sviluppato la mia passione, ho restaurato Il mio primo veicolo storico, ci ho messo 2 anni, era una Appia Convertibile Vignale con la quale ho fatto 40.000 km. La cosa più bella che ricordo è che non si era influenzati ancora dalle quotazioni, le auto storiche non avevano valore per i più, ma solo quello affettivo per i loro proprietari. La prima gara storica che ho visto era al Mugello, penso fosse il 1983, ci andai con la mia Appia con un mio caro amico anche lui appassionato , la cosa che mi colpì di più fu vedere le Giulia Tz che, incredibilmente rispetto al passato, davano la paga alle Ferrari Gto, tale era il parco macchine, ma le Giulia Tz all'epoca erano imbattibili grazie alle sospensioni indipendenti regolabili che permettevano le regolazioni moderne non possibili per le Gto a ponte rigido. Poi sentii che qualcuno al megafono cercava il possessore dell'Appia Vignale parcheggiata in autodromo, quando mi presentai allo speaker mi indicarono un pilota che mi chiedeva il piacere di prestargli la calotta dello spinterogeno perché l'aveva rotta e altrimenti non avrebbe più potuto correre quella Domenica con la sua Appia Gte Zagato, io gliela prestai subito e tutto il giorno mi sentii felice perché in qualche modo avevo partecipato anch'io. Da allora non ho mai smesso di coltivare la mia passione per le auto storiche.