Grazie ancora Adu per il consiglio ;-) la penso come te sinceramente anche se credo che molto dipenda da macchina a macchina e se posso, per quella minimissima esperienza che ho, ti faccio un esempio. Credo (ne sono convinto) che una macchina che ho guidato svariate volte in situazioni diverse come la Mercedes D2500 Turbo, sia ancora un'auto assolutamente guidabile nel traffico quotidiano e assolutamente prestazionale; secondo me una macchina che, se tenuta bene, fa ancora la sua bellissima figura. Agli antipodi, sempre secondo il mio umilissimo parere, una macchina come quella che aveva il padre della mia ex ragazza: la Triumph Spitfire. Siamo andati qualche volta a fare un giro ma sinceramente non la vedo come un'auto per girare quotidianamente anche perchè, da quanto ricordo, i freni erano veramente troppo modesti. Poi probabilmente sto dicendo molte sciocchezze ma sinceramente, dovendo farne un uso quotidiano, punterei ad una macchina vecchia ma non troppo antiquata ;-) (una macchina per dire degli anni 40-50), io non la comprerei). Quanto a delta :-) ti ringrazio veramente per i complimenti e gli auguri che mi fai, ma lascia che sia io a complimentarmi perchè mi è capitato di leggere un vecchio post (presumo) dove spiegavi, anzi.... raccontavi ad un utente della Lancia Delta integrale :-) e sono rimasto colpito (positivamente) dalla passione che hai per questo modello, nonchè dalla tua competenza. Se posso permettermi, sperando di non annoiare te e chi legge :-) vorrei raccontare un piccolo aneddoto che si ricollega alla nascita di questa passione per le due ruote storiche e, soprattutto, al deltone. Come ho scritto sopra, nella presentazione, forse la mia passione è nata stando spesso a contatto con Jacopo, un fraterno amico che ha la mia stessa età e una incredibile, allucinante passione viscerale per le macchine (tutte: epoca o moderne poco importa). Oltre a questa passione, non per dipingerlo come un fenomeno ne altro, ma devo dire che ha delle capacità di guida non indifferenti unite ad una "sana" pazzia che credo sia imprescindibile per chi ha la passione per la velocità. Nel suo parco mezzi vi è fra molte bellezze, anche una stupenda Delta Integrale Evoluzione ( la Evo2 se non ricordo male) a cui è veramente affezionato. Ricordo sempre che quando eravamo nel capannone dove tiene questi mezzi e alzava il telo per osservarla, gli occhi s'illuminavano e ben presto capivo che qualcosa di magico lo legava a questa vettura. Me ne elencava le caratteristiche, i pregi e mi spiegava che: ormai i pezzi sono introvabili, che se ci gira un giorno 50 euro di benzina gli partono dal portafoglio, che "non capivo" perchè non ci ero mai stato e poi.... e poi, alla fine di ogni discorso, mi lasciava con la solita frase che scatenava ancor più la curiosità: "Devo farti vedere come guido questa macchina, come va guidata questa macchina". Sinceramente non credevo che tale frase avrebbe mai trovato un seguito: un'auto che egli usava solo per occasioni veramente speciali e un padre non poco geloso della sua collezione, mi sembravano due ostacoli troppo insormontabili. Alle volte però le soprese vengono quando non te l'aspetti; ricordo ancora la data precisa: 24 dicembre 2006, avevamo preso da poco la patente entrambi, con la differenza che io non avevo mai avuto sotto il sedere auto mentre lui sin da quando aveva 14 anni si divertiva a portare in pista auto tipo : Fiat barchetta allestita da trofeo o le Alfa 33 sempre da comptezione :-) Ricordo ancora la telefonata che mi fece un poco prima del cenone della vigilia di natale: "Filo fatti trovare pronto sotto casa che passo a farti gli auguri e a darti il piccolo regalo :-) "; non avrei mai pensato che sotto casa l'avrei visto arrivare con la Delta, tirata a lucido, nera come una pantera nella notte. Lo vedevo che non riusciva a trattenersi dalla gioia :-) io sapevo che da li a qualche minuto avrei finalmente "capito", sarei salito su una macchina che ha fatto la storia. Neppure il tempo di salutarci che, sorridendo ancor più di mi dice "monta" :-) salgo e mi colpiscono profondamente due cose: in primis quanto sia bassa da terra, si sta con il sedere attaccato all'asfalto, secondariamente quell'aria cosi spartana ma tremendamente aggressiva. Conosco bene Jacopo e, se già in condizioni normali gli vedo fare cose di una difficoltà notevole ma non sempre giustificate dalle condizioni di traffico delle strade e dal pericolo che potrebbe arrecare agli altri, quella sera già sapevo che avrei visto qualcosa di incredibile. Sono le 20, la gente è davanti ad un piatto di pesce magari si scambia i regali e i pochi ancora presenti sulle strade sono intenti negli ultimi preparativi. La strada perciò è abbastanza libera e in una leggere dritta inizia a tirare la terza marcia. Mi è veramente difficile spiegare la sensazione provata in quel momento, definirlo una specie di "calcio nel culo" (perdonate il termine ma rende bene l'idea) unito ad un rombo veramente cupo e cattivo mi sembra il minimo, ma tanto non riuscirei a descriverlo meglio. La testa mi si attacca letteralmente al sedile e sinceramente le mani inziano a sudare. Jacopo mi guarda e sorridendo: "non sono arrivato nemmeno a metà contagiri :-)" ; dentro di me credo che sia allucinante, non sono mai salito su un'auto con un'erogazione del genere, cosi brusca. Percorriamo un altro poco di strada con del traffico ed è incredibile vedere come la gente si soffermi ad ammirarla, ha una capacità di catturare gli sguardi che non credevo... La strada è nuovamente libera, Jacopo interrompe il discorso sulle festività che stavamo facendo e mi dice: "Filo tieniti forte e non aver paura"; la mia risposta: "sai che mi fido ciecamente ma fa attenzione"; eravamo in quarta... scala in terza e la macchina sembra indemoniata, non smette di salire di giri, sembra un aereoplano, il rombo del motore è pura libidine, non oso immaginare da fuori della carrozzeria cosa possa essere, in un batter d'occhio raggiungiamo una velocità che non sto a dire perchè è veramente folle, sembra di volare, lo vedo che è in trance: sono un'unica cosa lui e la macchina: entra in una rotonda libera a velocità pazzesca e inizia a driftare con strada ghiacciata ( forse il gelo del mio sangue era afa paragonato a quello presente sulla strada): lavora di controsterzo con una naturelzza che non ho mai visto, sembra che sia facile ma so che in realtà è un'impresa governare una macchina del genere, senza il minimo controllo con il ghiaccio per terra. Il traffico si blocca, la gente si ferma prima dell'imbocco ad osservare questo "matto" che alla vigilia di natale, con una macchina da rally di vent'anni fa sta facendo il diavolo a quattro. In quel momento non so a cosa pensavo, forse ero preso anche io in un mix di delirio e di paura per via del traffico ma ricordo bene il volto di un paio di automobilisti che sgranavano gli occhi. Da quella sera ho capito che cosa diceva il mio amico quando mi pronunciava la famosa frase: "devi vedere come va guidata questa mattina"; ho veramente capito che non la usa perchè per come è fatto NON sarebbe in grado di farla "passeggiare in mezzo alla strada", ma forse ho capito più di ogni altra cosa perchè la Delta sia già UN MITO. Scusate la lunghezza ma scrivendo si è fatto sentire il fiume dei ricordi. Ci tengo anche a dire che ne io e ne lui siamo dei criminali alla guida, è stata "la pazzia" di un'evento speciale e comunque non ci giustifica assolutamente dall'aver tenuto un comportamento pericoloso e troppo pistaiolo. Posso assicurare che entrambi guidiamo con massima prudenza anche se lui ha una vocazione più sportiva mentre io, sono sempre e comunque un autentico turista :-)