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Sfide d'epoca => Proponi la tua sfida => Topic aperto da: alfatarlo - 12 Luglio 2010, 10:38:43

Titolo: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 12 Luglio 2010, 10:38:43
Sto invecchiando nel gusto? Cioè mi sto accorgendo che mi piacciono sempre di più i modelli di auto storica più anziani, quelli che giravano quando non ero neanche nato. Viceversa quelli "moderni" come alfa 75 alfetta giulietta, bmw e28 e34 e30, lancia delta prisma beta thema, mercedes w123 e 190, non riesco più a sentirli storici.
Ad un raduno ha senso vedere una Lancia Thema? per me che le ho viste nascere, correre, e morire, non ha molto senso. Forse sto diventando come quei "vecchi" che considerano storiche solo quelle anteguerra.
Che ne pensate voi? E soprattutto come vedete il futuro del collezionismo, della vita di club e della vita dei raduni multimarca?
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: aldino - 12 Luglio 2010, 10:45:13
Non preoccuparti,è "l'evoluzione della specie",io ci sono passato,in effetti piano piano ci si accorge che i veri pionieri erano quelli che giravano sulle macchine "ante guerra":strade polverose,senza freni,senza assistenza ACI,senza ecc. ecc.
Le auto post war saranno belle,comode, ma sono veramente affascinanti?
Il futuro come tutte le cose è un punto interrogativo;quello che possiamo sperare è che chi si avvicina con un auto moderna piano piano apprezzi le auto più antiche...
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 12 Luglio 2010, 10:47:23
Beh diciamo che adesso sono agli anni '50 e '60. :D Il problema è che mi son riempito di ferri anni'70 '80 e ho finito i soldi! :-[
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: aldino - 12 Luglio 2010, 10:55:55
Ero combinato anche io così:giulia 1300 ti,mini cooper mk2,850 coupè prima serie,maggiolino 1200,poi ho sbaraccato tutto ed ho preferito una sola ma buona anteguerra..(anche se adesso a malincuore  sbaraccherò anche lei per altri progetti).
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 12 Luglio 2010, 11:28:46
Sto invecchiando nel gusto? Cioè mi sto accorgendo che mi piacciono sempre di più i modelli di auto storica più anziani, quelli che giravano quando non ero neanche nato. Viceversa quelli "moderni" come alfa 75 alfetta giulietta, bmw e28 e34 e30, lancia delta prisma beta thema, mercedes w123 e 190, non riesco più a sentirli storici.
Ad un raduno ha senso vedere una Lancia Thema? per me che le ho viste nascere, correre, e morire, non ha molto senso. Forse sto diventando come quei "vecchi" che considerano storiche solo quelle anteguerra.
Che ne pensate voi? E soprattutto come vedete il futuro del collezionismo, della vita di club e della vita dei raduni multimarca?


Credo che questa fase riguarda un po tutti coloro che si appassionano e osservano il mondo motoristico con occhi diversi, indipendentemente dagli anni che passano e dalle auto che diventano storiche insieme a noi, è inevitabile! Credo che negli ultimi anni sia cambiato l'approccio e il modo di rapportarsi con le storiche, fenomeno in crescita esponenziale che spesso coinvolge appassionati non sempre addetti ai lavori o con manualità tale da renderli temerari. Spesso si sceglie la storica non solo sul gusto ma  sull'affidabilità e la comodità di esercizio. Una Thema rispetto a un Alfetta o una Fulvia è piu' versatile, comoda e di recente anche storica. Vedere un raduno di Uno o Ritmo piuttosto che di Giulia o Appia in effetti incute riflessioni. Fino a non molti anni fà una ventenne o una trentenne era solo vecchia..... oggi è storica!
Negli anni 80 una qualunque auto degli anni 50 o 60 era vecchia e basta, pochi erano coloro che le avrebbero salvate o si appassionavano nonostante fossero trentennali. Oggi grazie ad alcune leggi ed agevolazioni prima inesistenti, si scoprono storiche piu' recenti che a parer mio non avranno incrementi futuri, considerando che i numeri produttivi degli ultimi 40 anni rendono esclusive ben poche auto.
Il futuro non lo conosciamo ma è certo che chi possiede un bel pezzo di storia ha un tesoro e per puntare a investimenti interessanti bisogna investire molto, la 500 o la giulia non bastano piu'. Tuttavia la passione deve essere l'elemento scatenante, quello che ci da emozioni e rende il contatto con le nostre storiche un evento speciale, che sia una topolino o una renault 4 importa poco. Il collezionismo è quello fatto con passione e da chi analizza il fenomeno automobile, scegliendo pezzi interessanti prefissandosi anche degli obbiettivi ed ambire al pezzo desiderato. Ci sono appassionati di vario tipo e ciascuno adotta la propria filosofia indipendentemente da raduni, club o federazioni a vario titolo! Possiedo ancora la mia prima macchina e quando la guardo sembra ieri che l'ho portata a casa.............. sono passati tanti, troppi anni!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: DOPPIA GOBBA - 12 Luglio 2010, 12:18:10

Credo che questa fase riguarda un po tutti coloro che si appassionano e osservano il mondo motoristico con occhi diversi, indipendentemente dagli anni che passano e dalle auto che diventano storiche insieme a noi, è inevitabile! Credo che negli ultimi anni sia cambiato l'approccio e il modo di rapportarsi con le storiche, fenomeno in crescita esponenziale che spesso coinvolge appassionati non sempre addetti ai lavori o con manualità tale da renderli temerari. Spesso si sceglie la storica non solo sul gusto ma  sull'affidabilità e la comodità di esercizio. Una Thema rispetto a un Alfetta o una Fulvia è piu' versatile, comoda e di recente anche storica. Vedere un raduno di Uno o Ritmo piuttosto che di Giulia o Appia in effetti incute riflessioni. Fino a non molti anni fà una ventenne o una trentenne era solo vecchia..... oggi è storica!
Negli anni 80 una qualunque auto degli anni 50 o 60 era vecchia e basta, pochi erano coloro che le avrebbero salvate o si appassionavano nonostante fossero trentennali. Oggi grazie ad alcune leggi ed agevolazioni prima inesistenti, si scoprono storiche piu' recenti che a parer mio non avranno incrementi futuri, considerando che i numeri produttivi degli ultimi 40 anni rendono esclusive ben poche auto.
Il futuro non lo conosciamo ma è certo che chi possiede un bel pezzo di storia ha un tesoro e per puntare a investimenti interessanti bisogna investire molto, la 500 o la giulia non bastano piu'. Tuttavia la passione deve essere l'elemento scatenante, quello che ci da emozioni e rende il contatto con le nostre storiche un evento speciale, che sia una topolino o una renault 4 importa poco. Il collezionismo è quello fatto con passione e da chi analizza il fenomeno automobile, scegliendo pezzi interessanti prefissandosi anche degli obbiettivi ed ambire al pezzo desiderato. Ci sono appassionati di vario tipo e ciascuno adotta la propria filosofia indipendentemente da raduni, club o federazioni a vario titolo! Possiedo ancora la mia prima macchina e quando la guardo sembra ieri che l'ho portata a casa.............. sono passati tanti, troppi anni!

quto il buon cesco ;) ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: Frosty the snowman - 12 Luglio 2010, 12:54:25

Tuttavia la passione deve essere l'elemento scatenante, quello che ci da emozioni e rende il contatto con le nostre storiche un evento speciale, che sia una topolino o una renault 4 importa poco. Il collezionismo è quello fatto con passione e da chi analizza il fenomeno automobile, scegliendo pezzi interessanti prefissandosi anche degli obbiettivi ed ambire al pezzo desiderato.

anch'io, soprattutto questo...
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: adu - 12 Luglio 2010, 13:01:26
io non sono ancora entrato in questa fase, visto che tutte le auto che ho visto da piccolo molte non sono ancora d'epoca o cominciano ad esserlo pian piano (Uno-Panda-Y10-Alfa 75-Delta) quindi son meno influenzato che voi però se dovessi vedere le auto che ho citato specialmente le prime due a certi raduni mi darebbe un pò da fare, su questo argomento parlo molto con i miei e gli amici e son dell'idea che bisogna fare delle differenze ben definite e dovrebbero farle anche all'ASI: tutte le auto con targhe nere sono Auto d'epoca mentre tutte quelle che vengono dopo son Auto vecchie, non a senso per me dire che la Uno è un auto d'epoca tanto come una Balilla o la Topolino che son l'equivalente della Uno mezzo secolo prima
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 12 Luglio 2010, 13:07:13
io non sono ancora entrato in questa fase, visto che tutte le auto che ho visto da piccolo molte non sono ancora d'epoca o cominciano ad esserlo pian piano (Uno-Panda-Y10-Alfa 75-Delta) quindi son meno influenzato che voi però se dovessi vedere le auto che ho citato specialmente le prime due a certi raduni mi darebbe un pò da fare, su questo argomento parlo molto con i miei e gli amici e son dell'idea che bisogna fare delle differenze ben definite e dovrebbero farle anche all'ASI: tutte le auto con targhe nere sono Auto d'epoca mentre tutte quelle che vengono dopo son Auto vecchie, non a senso per me dire che la Uno è un auto d'epoca tanto come una Balilla o la Topolino che son l'equivalente della Uno mezzo secolo prima


Bhe.......... credo che basti un qualunque mercatino delle pulci o il "baloon" famoso a torino.
Analizzando i fenomeni degli ultimi anni si è passato dagli oggetti antichi o d'epoca di cui spesso mi circondo anche a casa, agli oggetti detti di "modernariato" a parer mio discutibili. Lo stesso fenomeno lo riscontro sul mercato delle storiche dove spesso le idee di chi vende sono poco chiare ma anche chi compre, spesso si lascia prendere dalla bramosia di fare affari. Un po come chi oggi compra la uno con 500 euro e pensa di rivenderla tra un paio d'anni a 5000.......... Come tutte le bolle, anche questa tenderà a dimensionarsi e ne vedremo delle belle!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: jancarlo5180 - 12 Luglio 2010, 16:33:21
Il futuro del collezionismo, o meglio, se le auto di oggi saranno oggetti di interesse collezionistico, dipende se saremo in grado di legare l'oggetto "automobile" al mondo circostante di cui è espressione. L'auto d'epoca vista come cosa a sè stante non mi interessa ed è, per me, solo un ferro vecchio. Ma se la "leggiamo" come la risposta ad un'esigenza e ad un modo di concepire la mobilità coerenti con il proprio tempo, ed in essa vediamo i segni delle abitudini, delle mode, del gusto, e perfino degli avvenimenti politici e sociali grandi e piccoli, se vediamo in essa rispecchiarsi, in una sola parola, la Storia, ecco che il "ferro vecchio" attua la sua miracolosa trasformazione...
Anche gli anni '80 e '90 aspettano la loro giusta "storicizzazione", solo che per poter raccontare la storia, è necessario il giusto distacco, anche temporale, ecco perchè è più difficile valutare il fascino degli oggetti più recenti rispetto a quelli più datati...
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: ITRAEL - 12 Luglio 2010, 18:49:00

Negli anni 80 una qualunque auto degli anni 50 o 60 era vecchia e basta, pochi erano coloro che le avrebbero salvate o si appassionavano nonostante fossero trentennali. 
Non sono d'accordo, negli '80 si consideravano quelle dei '50 e '60, d'epoca, ovviamente quelle dei '70 erano solo auto passatelle. Ricordo la mia frequentazione al "Mercatino delle Speciali" alla Domus durante gli anni 80 e, come è sempre stato, solo le auto con almeno 20 anni potevano essere esposte.
Forse il discorso si può applicare alle quotazioni che sono lievitate in modo anomalo verso la fine degli '80, ma questo è un altro discorso....

Ritornando all'argomento del topic, penso che non ci si debba porre un limite all'epoca di provenienza dell'auto che ci piace, l'importante è solo che ci dia emozione. Da piccolo vedevo quotidianamente auto che ora hanno 40-50 anni, non necessariamente mi emozionano tutte, cerco di cambiare spesso l'angolazione dell'occhiata che do alle forme, di qualunque epoca siano. Se stimolano il mio immaginario, mi basta e ne godo. ;D

Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: jancarlo5180 - 12 Luglio 2010, 19:16:49
Penso che, minino minimo, la prospettiva giusta sia quella dai trent'anni in su. Da questa prospettiva proviamo a valutare le auto fino alla fine dei Settanta: non è difficile trovare modelli di grande fascino. Nei primi anni Sessanta, quand'ero poco più che decenne, le auto d'epoca erano quelle d'anteguerra, quindi anche allora vigeva l'ottica dei trent'anni, certo con le dovute eccezioni. Per esempio, la Lancia Aurelia spider, fuori produzione da qualche anno, era già considerata un classico, forse anche grazie alla notorietà acquisita con il film di Risi. Classiche erano considerate anche le inglesi MG della serieT, e la A, le Triumph TR2-TR3, le Jaguar XK e, ovviamente, tutte le Ferrari. Solo che di tutte queste auto non se ne parlava come oggi, con la giusta ma, forse, un po' esagerata venerazione, ma semplicemente come auto vecchie ma ancora valide e forse, lo si diceva anche allora, più belle ed affascinanti di quelle attuali.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 13 Luglio 2010, 07:21:57
Penso che, minino minimo, la prospettiva giusta sia quella dai trent'anni in su. Da questa prospettiva proviamo a valutare le auto fino alla fine dei Settanta: non è difficile trovare modelli di grande fascino. Nei primi anni Sessanta, quand'ero poco più che decenne, le auto d'epoca erano quelle d'anteguerra, quindi anche allora vigeva l'ottica dei trent'anni, certo con le dovute eccezioni. Per esempio, la Lancia Aurelia spider, fuori produzione da qualche anno, era già considerata un classico, forse anche grazie alla notorietà acquisita con il film di Risi. Classiche erano considerate anche le inglesi MG della serieT, e la A, le Triumph TR2-TR3, le Jaguar XK e, ovviamente, tutte le Ferrari. Solo che di tutte queste auto non se ne parlava come oggi, con la giusta ma, forse, un po' esagerata venerazione, ma semplicemente come auto vecchie ma ancora valide e forse, lo si diceva anche allora, più belle ed affascinanti di quelle attuali.


Riferendomi alle vecchie degli 80......... intendevo esporre proprio questo concetto!
Ricordo le timide manifestazioni e la Domus, basti considerare che il primo numero di ruoteclassiche è del 1988........ per avere idea di come agli inizi degli 80 almeno in Italia la consapevolezza dei veicoli storici fosse un piccolo fenomeno di nicchia. All'epoca molte officine rifiutavano di fare interventi su vetture  troppo datate ed ho visto rottamare auto da sogno, nonostante ne abbia salvate tantissime. In quegli anni i collezionisti e gli appassionati erano pochi e tra loro vi era una solidarietà e una condivisione che non ho mai piu' riscontrato negli anni a venire, solo col passaparola si segnalavano vetture, artigiani e chi potesse fornire ricambi o solo consigli. Non entro nel merito delle auto specifiche o di questo o quel modello ma nei primi anni 80 quelli come me erano visti come marziani, giravo demolitori segando scocche e in anni di consumismo dove si buttava via con facilità sembravo anacronistico ma con la diffusione dei vari club e mostre scambio nate proprio alla fine degli 80 il fenomeno ha avuto lo sviluppo che vediamo oggi.
Il futuro probabilmente sarà scandito da una selezione naturale, auto mal restaurate destinate al decadimento e quotazioni che prenderanno direzioni opposte. Le auto ambite e belle si incrementeranno, quelle meno quotate, spesso raffazzonate saranno fonte di ricambi e le quotazioni non avranno incrementi tali da giustificare investimenti impegnativi. Chi ha speso bene su un veicolo non avrà da pentirsi, come tutti i fenomeni anche quello delle storiche si ridimensionerà e lo vediamo gia' sui quadri e i mobili antichi.
Il panorama è vasto e osservando il collezionismo in generale, i pezzi davvero belli difficilmente si vendono!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: GTI79 - 13 Luglio 2010, 09:02:25

Credo che questa fase riguarda un po tutti coloro che si appassionano e osservano il mondo motoristico con occhi diversi, indipendentemente dagli anni che passano e dalle auto che diventano storiche insieme a noi, è inevitabile! Credo che negli ultimi anni sia cambiato l'approccio e il modo di rapportarsi con le storiche, fenomeno in crescita esponenziale che spesso coinvolge appassionati non sempre addetti ai lavori o con manualità tale da renderli temerari. Spesso si sceglie la storica non solo sul gusto ma  sull'affidabilità e la comodità di esercizio. Una Thema rispetto a un Alfetta o una Fulvia è piu' versatile, comoda e di recente anche storica. Vedere un raduno di Uno o Ritmo piuttosto che di Giulia o Appia in effetti incute riflessioni. Fino a non molti anni fà una ventenne o una trentenne era solo vecchia..... oggi è storica!
Negli anni 80 una qualunque auto degli anni 50 o 60 era vecchia e basta, pochi erano coloro che le avrebbero salvate o si appassionavano nonostante fossero trentennali. Oggi grazie ad alcune leggi ed agevolazioni prima inesistenti, si scoprono storiche piu' recenti che a parer mio non avranno incrementi futuri, considerando che i numeri produttivi degli ultimi 40 anni rendono esclusive ben poche auto.
Il futuro non lo conosciamo ma è certo che chi possiede un bel pezzo di storia ha un tesoro e per puntare a investimenti interessanti bisogna investire molto, la 500 o la giulia non bastano piu'. Tuttavia la passione deve essere l'elemento scatenante, quello che ci da emozioni e rende il contatto con le nostre storiche un evento speciale, che sia una topolino o una renault 4 importa poco. Il collezionismo è quello fatto con passione e da chi analizza il fenomeno automobile, scegliendo pezzi interessanti prefissandosi anche degli obbiettivi ed ambire al pezzo desiderato. Ci sono appassionati di vario tipo e ciascuno adotta la propria filosofia indipendentemente da raduni, club o federazioni a vario titolo! Possiedo ancora la mia prima macchina e quando la guardo sembra ieri che l'ho portata a casa.............. sono passati tanti, troppi anni!

Caro cekko, sei un libro stampato!!!

Quoto tutto, soprattutto il passaggio dove dici che auto che ora sono al top del collezzionismo (faccio sempre l'esempio della Giulia), negli anni '80 era solo una macchina vecchia e basta.
Le auto anni '80 ora stanno cominciando ad acquistare valore e frà 10 anni saranno anche loro molto ambite.

Aggiungo che la valutazione delle auto è vincolato molto all'età, perchè reputo il collezzionismo di auto molto legato ai ricordi.
Io solo nato su un'Alfetta e sono cresciuto su una Golf, quindi per me le auto anni '70-'80 sono quelle che mi scatenano più emozioni.
E' normale che chi è cresciuto su una Topolino le veda come "moderne".
E' una ruota che gira... forunatamento o purtroppo è difficile da dire.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: Emanuele924 - 13 Luglio 2010, 10:36:32
Quando 6 anni fa ho acquistato la mia 924 non ho minimamente pensato al concetto di storica: l'auto mi piaceva molto, era per me econonomicamente abbordabile, aveva più fascino di molte sportive moderne ed incarnava un periodo (storico?) che mi affascinava. Per questo l'ho comprata e la conservo ancora. Oggi vedo le cose in modo leggermente diverso, tant'è che l'idea di acquistare un pezzo più datato sta iniziando a rimbalzarmi nella testa, ma onestamente se mi piace un'auto, potendo, la acquisto anche se per molti non è ancora storica. Inoltre vedo i raduni come ritrovo di appassionati, più che di auto storiche. :)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 13 Luglio 2010, 11:16:00
Io non ho molti anni più di gti79, anch'io sono nato e vissuto nel periodo golf per dire, ed è vero che queste auto non riesco a vederle tanto vecchie, per lo meno molto meno di quelli nati negli anni '80 che le vedono come vecchie bacucche. Quello che mi sta succedendo è che il mio gusto, che già era abbastanza "vecchio" nel senso che mi son sempre piaciute le cose vecchie, si sta spostando sempre più verso auto del passato, verso auto che erano uscite di produzione da decenni rispetto non a ora, ma già alla mia data di nascita. Non riesco a vedere storica una prisma dell'84, o una croma, ma non le vedrò storiche neanche fra dieci o venti anni, e questo per ragioni anagrafiche succede a tutti: ma mi sta succedendo che non riesco più a vedere storiche neanche quelle degli anni'70 (che hanno 40 anni), io sono già agli anni '60  :D. Ho fatto il pieno? le ho sempre in mente tanto che me ne sto stufando?
Questo comunque è un problema mio. Sto notando invece come il motorismo storico faccia poca breccia nei giovanissimi, quelli tra i 15 e i 25 anni: provate a vedere l'età media dei partecipanti dei raduni e poi mi darete ragione. Sempre più spesso si sentono litigare degli eredi per l'auto del nonno. O del figlio rimasto improvvisamente orfano che vende-svende i "ferrivecchi" del padre. Tutto questo boom di passione io non lo vedo. Vedo tanti affaristi e tanti speculatori, spesso giovani-giovanissimi, ma questo non c'entra nulla con la passione. E in giro circolare vedo solo auto storiche abbastanza recenti, le ventennali per intenderci, ma nessuna o quasi quarantennale o precedente.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: GTI79 - 13 Luglio 2010, 11:23:50
Beh che i gusti possano cambiare è normale.
Non sono di sicuro uno psicologo (al massimo ne ho bisogno  :D :D :D), ma credo che il tuo "problema" (se così si può chiamare) è solo voglia di cambiare, di diverso, tutto qui.
Nel campo delle auto d'epoca il "diverso" per te è dagli anni '60 in giù.  ;)

Non sono d'accordo invece sull'età degli appassionati.
Nei raduni se ne vedono abbastanza, ma io partecipo a quelli vw ed i maggiolini o pulmini, attirano molto i giovani.

Non trascurare anche il fattore economico. Un diciottenne è difficile che abbia soldi da investire in un passatempo.
Io stesso prima di riuscire a comprarmi una storica ho dovuto aspettare quasi i 30 anni!!!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 13 Luglio 2010, 11:34:33

..... Le auto ambite e belle si incrementeranno, quelle meno quotate, spesso raffazzonate saranno fonte di ricambi e le quotazioni non avranno incrementi tali da giustificare investimenti impegnativi. Chi ha speso bene su un veicolo non avrà da pentirsi, come tutti i fenomeni anche quello delle storiche si ridimensionerà e lo vediamo gia' sui quadri e i mobili antichi.


Innanzitutto complimenti davvero al buon Alfatarlo per l'INTERESSANTISSIMA discussione aperta.
Poi quoto tutti, soprattutto il passaggio del Cekk che ho sopra riportato.
Anch'io subisco il fascino delle auto anni '80, perchè erano quelle che mi facevano sognare allora, quando ero un semplice studente.
Ma avete mai pensato che un'auto che oggi ha 25 anni, fra 15 anni ne avrà 40? Quelle che oggi sono le Miura o le Fulvia o le Alfette, domani lo saranno le Delta, le Alfa 75 o le Thema.
Quello che voglio esprimere è questo: è una ruota che gira..... e se acquisti adesso un mezzo degli anni '80 che ti piace e ti diverte, se è abbastanza raro (come una serie limitata o un'auto prodotta in quantità relativamente esigua), e soprattutto se hai la costanza di conservarlo bene, nel migliore dei modi, in futuro ti darà anche delle soddisfazioni dal punto di vista dell'investimento, sicuramente. ;)

Del resto si parla di CONSERVAZIONE del patrimonio storico automobilistico!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 13 Luglio 2010, 11:40:32
Il fenomeno maggiolino e 500 sono per certi versi unici, e proprio per questo sono molto particolari i suoi partecipanti. Magari sarebbero disposti a spendere 20k euro per una fiat 500 N, ma non si sognerebbero mai di comprarsi una Montreal agli stessi soldi. E hanno cominciato con il maggiolino o la 500 e con quello-a finiranno, non passeranno mai ad altro. Al massimo cercheranno la prima serie, ma non cambiaranno mai tipo.
Per il discorso economico non sono d'accordo. Se uno si sa acconte3ntare e si arrangia ce la può fare, anche andando a fare volantinaggio al sabato pomeriggio invece che stare bivaccato in piazza come vedo fare da me. Quando avevo 18 anni mi pagavo la benzina del maggiolino di mia sorella (costava 1800 lire, e lo stipendio medio era metà di adesso) che consumava una strage, e a 21 mi pagavo anche bollo e assicurazione (uno sproposito l'assicurazione) della mia prima storica: non c'erano le assicurazioni agevolate, il bollo ridotto, il passaggio irrisorio...
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 13 Luglio 2010, 11:40:57
Grazie maury ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: GTI79 - 13 Luglio 2010, 12:30:01
Comunque se c'è la passione, c'è tutto.

Io stimo tantissimo chi spende tanti soldi su un'auto che una volta finita non vale neanche 1 quinto: i gusti possono essere differenti, ma la passione no.  ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: jancarlo5180 - 13 Luglio 2010, 19:45:32
Io non ho molti anni più di gti79, anch'io sono nato e vissuto nel periodo golf per dire, ed è vero che queste auto non riesco a vederle tanto vecchie, per lo meno molto meno di quelli nati negli anni '80 che le vedono come vecchie bacucche. Quello che mi sta succedendo è che il mio gusto, che già era abbastanza "vecchio" nel senso che mi son sempre piaciute le cose vecchie, si sta spostando sempre più verso auto del passato, verso auto che erano uscite di produzione da decenni rispetto non a ora, ma già alla mia data di nascita. Non riesco a vedere storica una prisma dell'84, o una croma, ma non le vedrò storiche neanche fra dieci o venti anni, e questo per ragioni anagrafiche succede a tutti: ma mi sta succedendo che non riesco più a vedere storiche neanche quelle degli anni'70 (che hanno 40 anni), io sono già agli anni '60  :D. Ho fatto il pieno? le ho sempre in mente tanto che me ne sto stufando?

Secondo me, non ti stai stufando, stai solo "maturando", nel senso collezionistico, è ovvio! Si parte da un certo periodo perchè è quello a noi più affine, vuoi per ragioni anagrafiche, vuoi per tutta una serie di ricordi, e poi la curiosità, le esperienze di altri collezionisti, ti spingono ad allargare sempre di più l'interesse, il quale ti porta sempre più indietro nel tempo, non certo più avanti, se no di che auto d'epoca parleremmo! A proposito, se c'è una carenza (ovviamente involontaria!) in questo forum è che si parla poco delle "anteguerra", ma anche i più vicini anni '50 sono poco rappresentati! Interessarsi anche a queste auto rappresenterà  il naturale sviluppo della mia passione, anche se al momento so ben poco delle auto ante 1950.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 13 Luglio 2010, 21:33:28
Secondo me, non ti stai stufando, stai solo "maturando", nel senso collezionistico, è ovvio! Si parte da un certo periodo perchè è quello a noi più affine, vuoi per ragioni anagrafiche, vuoi per tutta una serie di ricordi, e poi la curiosità, le esperienze di altri collezionisti, ti spingono ad allargare sempre di più l'interesse, il quale ti porta sempre più indietro nel tempo, non certo più avanti, se no di che auto d'epoca parleremmo! A proposito, se c'è una carenza (ovviamente involontaria!) in questo forum è che si parla poco delle "anteguerra", ma anche i più vicini anni '50 sono poco rappresentati! Interessarsi anche a queste auto rappresenterà  il naturale sviluppo della mia passione, anche se al momento so ben poco delle auto ante 1950.

Mi sento di quotare l'intervento dell'amico Jancarlo: non ritengo tuttavia che la maggior parte dei collezionisti o dei semplici appassionati, alimenti questo mondo solamente in funzione dei propri ricordi o delle auto vissute da bambino.
A partire dagli anni '80 infatti grazie all'opera di alcuni uomini da sempre appassionati di automobilismo storico (in italia è doveroso citare Vittorio Zanon di Valgiurata) si è rivitalizzato l'interesse verso quelle vetture che per decenni o erano state dimenticate nei granai, o erano appannaggio di pochi eccentrici proprietari che ne conoscevano fin'ogni ultimo bullone.
E' stato proprio l'interesse per quelle vetture del periodo che qualcuno (anch'io ;D ) definisce "d'oro" del motorismo a costruire tutto il background che c'è dietro a questo splendido mondo. Vetture dove si respirava ancora l'aria del pionierismo, che andavano domate, che risultavano essenziali, scomode oppure opulente oltre ogni misura. Senza limiti progettuali, con particolari montati da sapienti mani artigianali e non da sterili robot. Con un lusso (se c'era) fatto in Europa da materiali pregiati e negli Stati Uniti da soluzioni elettro-meccaniche mirabolanti. Con prestazioni al limite del sovrumano come il Ferrari V12 o con motori dalla dolcezza infinita come il Packard dalla stessa disposizione.
Cioè in sostanza di "un'altra epoca".
E' principalmente per questo motivo che molti estimatori di auto storiche tendono a  considerare meno interessanti molte auto prodotte dopo la metà degli anni '70.
Le profonde modificazioni socio-culturali, unite a stravolgimenti dell'economia e della catena delle materie prime hanno originato autoveicoli fondamentalmente razionali, quindi meno emozionali. Ma attenzione, non una razionalità alla Henry Ford dove progresso significava innovazione per tutti, bensì abbattimento della vena creativa e degli spazi progettuali.
Molte vetture furono progettate solo come "facili e poco costose da costruire" come la Fiat Panda, pur non essendo in presenza di un fenomeno di motorizzazioni di massa. Altre dovettero piegarsi alle norme antinquinamento in Europa come in America. Opere d'arte e di design complesso incarnate da estesi profili, cromature, nervature sui parafanghi spesso battuti a mano, alluminio quando non pegamoide... tutto sacrificato sull'altare della plastica nera e delle lamiere squadrate.
Per quanto possa valere la mia opinione credo che alla domanda "Cosa resterà di questi anni ottanta?" 8) si possa tranquillamente rispondere "le supercar"
Figlie di una voglia irresistibile di scrollarsi di dosso i cupi anni 70 (che iniziati con Woodstock, finirono in Vietnam), i bolidi principalmente italiani ma anche inglesi (Aston Martin è la marca di cui si prevedono grandi rivalutazioni) rappresentano un fenomeno irripetibile che solo in questi ultimi anni si sta riaffacciando sulle strade.
Le altre auto (ricordo che a parte pochi straordinari coupè come la Volvo 480 o le giapponesi, gli '80 furono gli anni delle berline a 2-3 volumi) saranno oggetto di valutazione solo tra moltissimi anni -almeno 30- perchè in buona sostanza o troppo simili alle vetture degli anni '90 o malriusciti restyling dei modelli anni '70; come Fiat o Alfa Romeo che disprezzando i favolosi designer originari non trovarono di meglio che addobbare auto concepite dieci anni prima con orribili fascioni in plastica. E in ogni caso le berline (pur splendide) rispecchieranno un po' le attuali quotazioni che so, di una 1100/103 o di una Kadett. Inevitabilmente basse.
Tutto ciò ovviamente non dovrà distogliere gli amatori di determinate marche o modelli dal collezionarle o restaurarle... diventerà solo molto ma molto difficile e costoso. Voglio vedere chi riuscirà nel 2020 a ricostruire un pannello porta di una Jaguar XJ...o di una Lancia Prisma. Quindi precedenza solo agli esemplari migliori che siano (come dicono gli yankees) delle "time capsule car"!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: jancarlo5180 - 13 Luglio 2010, 22:29:59

...Le profonde modificazioni socio-culturali, unite a stravolgimenti dell'economia e della catena delle materie prime hanno originato autoveicoli fondamentalmente razionali, quindi meno emozionali. Ma attenzione, non una razionalità alla Henry Ford dove progresso significava innovazione per tutti, bensì abbattimento della vena creativa e degli spazi progettuali...

In questa frase,secondo me, sta un po' il nocciolo della questione. Ci sono stati, nel corso del Novecento, periodi di particolare pacificazione sociale (non di felicità e benessere per tutti, magari!) durante i quali l'uomo comune, che è poi il consumatore tipo (e quindi anche l'acquirente di automobili) ha creduto veramente che il progresso, come dice Nigel, significasse innovazione per tutti, che la produzione seriale, abbattendo i costi, avrebbe permesso di poter acquistare beni fino a quel momento riservati a pochi, e che questi beni oltre che utili potessero essere anche belli! E la certezza nel futuro, che non avrebbe potuto essere se non migliore, e la fiducia in questo progresso "buono" con la stabilità sociale che ne è derivata, hanno contribuito non poco alla creazione e sviluppo di grandi opere, anche nel campo automobilistico. Qui in Italia, penso, per esempio, al fervore "povero ma bello" del dopoguerra, o agli anni "felici" del boom economico contrapposti a quelli dal '68 in poi, carichi, invece, di forti tensioni sociali. Attenzione, non sto dicendo che negli anni '70 si stava male e nei primi dei '60 c'era la pacchia, non è tanto questione di PIL o di reddito pro-capite, ma di prospettive, fiducia nel progresso, certezza che attraverso di esso sarebbe stata abolita per sempre l'indigenza, la consapevolezza, insomma, che il domani sarebbe stato sicuramente migliore dell'oggi...e non sempre, purtroppo, è stato così!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 14 Luglio 2010, 07:47:25
Quoto sia Giancarlo che Cristiano, e mi complimento: la vostra analisi economico-socio-culturale degli anni 60-70-80 mi ha affascinato, ci sono davvero degli spunti di riflessione interessantissimi, soprattutto su dove andremo a finire......
Già.......................
eccone una prima:
Ma quando tutte le auto saranno elettriche, e scompariranno i distributori di benzina, come faremo a portare a spasso le nostre storiche???????????
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 14 Luglio 2010, 08:35:03
Quoto sia Giancarlo che Cristiano, e mi complimento: la vostra analisi economico-socio-culturale degli anni 60-70-80 mi ha affascinato, ci sono davvero degli spunti di riflessione interessantissimi, soprattutto su dove andremo a finire......
Già.......................
eccone una prima:
Ma quando tutte le auto saranno elettriche, e scompariranno i distributori di benzina, come faremo a portare a spasso le nostre storiche???????????

Credo che in fondo il mondo delle auto storiche spazia proprio nei contesti storici e come la storia di ogni uomo anche quella del veicolo viene sminuzzata, analizzata e vista con occhio critico quando la si mette in discussione!
Fare dei bilanci e riflettere sul vissuto è umano, chi lo fa mostra consapevolezza sia del periodo che sta vivendo che del proprio vissuto. L'automobile entra a farne parte e a pieno titolo, sento tanti anche nelle canzoni rimpiangere la loro 600 e di conseguenza rievocare anni e una storia che spesso ci lascia fotografie o piccoli ricordi, l'auto racchiude a parer mio un po di tutto questo! La passione che condividiamo non puo' prescindere dalle radici storiche e culturali, un pezzo di vita o un epoca alla quale leghiamo la storica.
Dagli ultimi interventi viene fuori il legame che spinge a scegliere questa o quell'auto indipendentemente dal fatto anagrafico, conosco ragazzi giovani appassionati tanto di una Uno che di una Appia proprio perchè rappresentano un periodo non necessariamente legato all'infanzia. Questo puo' essere l'aspetto del cuore, ma la parte razionale ci induce a riflettere sull'aspetto pratico, economico e gestionale di eventuali scelte.
Spesso la storica a sua volta rappresenta per noi un periodo di transizione, quando presi la 911 vivevo una fase della vita, al suo mutare la macchina la usavo sempre meno fino a doverla cedere. Riscontro sovente situazioni analoghe tra gli appassionati e in fondo la storica si evolve e matura con noi. Le cerchiamo le troviamo, spesso resuscitandole e poi dopo un periodo indefinito puo' accadere di separarsene, magari puntando su un altro genere di vettura, passare da una anni 80 a una 60 e viceversa!
Il fenomeno è soggettivo......... rendere certe sensazioni è difficile e solo chi condivide questo mondo non ti ritiene matto e pronto al ricovero!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 14 Luglio 2010, 10:06:08
Citazione
Ma quando tutte le auto saranno elettriche, e scompariranno i distributori di benzina, come faremo a portare a spasso le nostre storiche??

Questa è una bella domanda, ed è in tema perchè la dopo tutti questi discorsi non sappiamo come farle camminare, le nostre storiche sono destinate alla pressa. Non possiamo neanche fare incetta oggi di carburante perchè non si può conservare in quanto si deteriora naturalmente.
Sicuramente la benzina si può ricavare anche chimicamente senza dover necessariamente partire dal petrolio, anche se è costoso. Più probabile sarà il ricorso ai carburanti alternativi come l'alcool etilico, il biodiesel. Il punto sarà sempre vedere che prezzzo ci sarà. Sicuramente gli aerei e i camion non potranno fare a meno del combustibile liquido, a meno che... ma sicuramente non esisteranno a breve aerei ad energia solare.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 14 Luglio 2010, 10:19:41

Ma quando tutte le auto saranno elettriche, e scompariranno i distributori di benzina, come faremo a portare a spasso le nostre storiche???????????


Credo che per i prossimi 50 anni le benzine si useranno ancora e per vari motivi sui quali non vado OT.
Sentivo dire la stessa cosa con l'avvento dei CD e delle digitali, ma sia le pellicole che i vinile sono ancora prodotti, anche se per un mercato di nicchia! Infondo con gli idrocarburi non si alimentano solo auto.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 14 Luglio 2010, 10:50:16
Speriamo.....
ho un ricordo molto vago, forse qualcuno di voi può aiutarmi.....
In un film di fantascienza, ambientato proprio in un'epoca futura nella quale, a causa dei troppi tumori erano stati aboliti e banditi tutti gli idrocarburi, il protagonista scappa da qualche pericolo proprio su una "vecchissima" DELTONA, sfruttando la poca (ed ormai introvabile!) benzina presente sul fondo del serbatoio.....
VE LO RICORDATE?
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: Frosty the snowman - 14 Luglio 2010, 14:10:40
In un film di fantascienza, ambientato proprio in un'epoca futura nella quale, a causa dei troppi tumori erano stati aboliti e banditi tutti gli idrocarburi, il protagonista scappa da qualche pericolo proprio su una "vecchissima" DELTONA, sfruttando la poca (ed ormai introvabile!) benzina presente sul fondo del serbatoio.....
VE LO RICORDATE?

e questo, VE LO RICORDATE?

http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=1059.0 (http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=1059.0)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: deltahf84 - 14 Luglio 2010, 14:54:52
e questo, VE LO RICORDATE?

http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=1059.0 (http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=1059.0)

;D ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 14 Luglio 2010, 15:24:09
e questo, VE LO RICORDATE?

http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=1059.0 (http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=1059.0)

WAW che bella, Frosty! Me la sono letta tutta d'un fiato, ed è davvero affascinante, ti fa pensare.......
Credo che il film di cui parlavo io fosse proprio preso da questo racconto, ha troppi aspetti in comune!
Chi mi aiuta a ritrovare quelle immagini?
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: DOPPIA GOBBA - 14 Luglio 2010, 16:57:00
e questo, VE LO RICORDATE?

http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=1059.0 (http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=1059.0)

bellissimo ;) ;) :D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: arcangelo - 14 Luglio 2010, 17:07:06
e questo, VE LO RICORDATE?

http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=1059.0 (http://forum.passioneauto.it/index.php?topic=1059.0)

fortissimo ..... :)

....tre giorni prima della mia iscrizione al forum .. lo avevo letto a suo tempo  , ma anche dimenticato adesso  ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 14 Luglio 2010, 20:01:04
Già. Forte. Molto poetico ma... fantascientifico perchè figuriamoci se un motore di quel genere può star fermo 100 anni senza bloccarsi...
Non 100 anni ma a me è capitata la fortuna un paio di settimane fa di mettere in moto una 1100 E del '49 credo, ferma da una vita, cicchettando i carburatori e muovendo l'astina dell'acceleratore con le mani: fantastico! E poi la cosa incredibile è che andava proprio bene! Nello stesso posto c'era da perder la testa: 3 topolino, a b e c, una 600 del'55, una balilla, un'ardea, una giulia berlina, un gt junior 1300 e una sprint gt veloce, una montreal, un paio di Ferrari, un'alfetta gtv, un paio di 2600 sprint... quasi tutte bisognose di esser rimesse in moto!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 15 Luglio 2010, 07:00:15
URKA!  :o
Ma dov'è quel PAESE DEI BALOCCHI ?
Mi piacerebbe farci un giro!  ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 15 Luglio 2010, 11:06:44
Eh lontanuccio, ho preso l'aereo per andarci... ci sono anche vespe, guzzi, motorini vari... e non contenti siamo andati a trovare un altro collezionista che aveva in garage una balilla spettacolare, una 600, una vespa struzzo, una lambretta B credo e un guzzi, tutti perfetti e funzionanti.
Ma tornando al tema, queste persone sono o in pensione o hanno una certa età, non riesco a trovare venti-trentenni così appassionati. Al massimo ci sono appunto gli appassionati di maggiolino, 500, vespa o lambretta, qualche dodicista, ma già gli alfisti che non siano 75omani hanno i capelli brizzolati. E gli ossi di seppia sono quasi tutti in mano a collezionisti che lo usano la domenica, quando escono dalla casa di riposo. Ed è ovvio che poi non se ne vedano più in giro.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 15 Luglio 2010, 11:08:47
Eh lontanuccio, ho preso l'aereo per andarci...

All'estero?
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 15 Luglio 2010, 11:11:54
Eh lontanuccio, ho preso l'aereo per andarci... ci sono anche vespe, guzzi, motorini vari... e non contenti siamo andati a trovare un altro collezionista che aveva in garage una balilla spettacolare, una 600, una vespa struzzo, una lambretta B credo e un guzzi, tutti perfetti e funzionanti.
Ma tornando al tema, queste persone sono o in pensione o hanno una certa età, non riesco a trovare venti-trentenni così appassionati. Al massimo ci sono appunto gli appassionati di maggiolino, 500, vespa o lambretta, qualche dodicista, ma già gli alfisti che non siano 75omani hanno i capelli brizzolati. E gli ossi di seppia sono quasi tutti in mano a collezionisti che lo usano la domenica, quando escono dalla casa di riposo. Ed è ovvio che poi non se ne vedano più in giro.

Tutto troppo complicato, i giovani d'oggi vogliono uscire dall'ufficio, passare al centro commerciale a farsi la lampada, poi di corsa al garage a prendere la storica che "fa fighi" per andare a fare aperitivo. Quindi una 500, un Maggiolino meglio se taroccate e appariscenti. Figuriamoci se per accenderle devi regolare l'anticipo o se al variare del meteo devi aggiustare il minimo ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 15 Luglio 2010, 11:16:01
Eh lontanuccio, ho preso l'aereo per andarci... ci sono anche vespe, guzzi, motorini vari... e non contenti siamo andati a trovare un altro collezionista che aveva in garage una balilla spettacolare, una 600, una vespa struzzo, una lambretta B credo e un guzzi, tutti perfetti e funzionanti.
Ma tornando al tema, queste persone sono o in pensione o hanno una certa età, non riesco a trovare venti-trentenni così appassionati. Al massimo ci sono appunto gli appassionati di maggiolino, 500, vespa o lambretta, qualche dodicista, ma già gli alfisti che non siano 75omani hanno i capelli brizzolati. E gli ossi di seppia sono quasi tutti in mano a collezionisti che lo usano la domenica, quando escono dalla casa di riposo. Ed è ovvio che poi non se ne vedano più in giro.


Bhe........ in effetti questo spaccato è realistico, sono sempre oltre gli anta i collezionisti con pezzi interessanti. La passione credo non abbia età e spesso solo dopo anni di lavoro si riesce a metter via qualche soldino e togliersi gli sfizi! Da giovane hai un mutuo da pagare, famiglia e mille pensieri e solo ad un certo punto raggiungi una stabilità mentale e sopratutto economica. I clienti che spendono meglio di solito non sono giovani........ spesso sono brizzolati e sanno bene cosa vogliono, con i giovani l'approccio è un po diverso e tuttavia interessante, sono competenti e documentati e a volte squattrinati ma la passione la vedo, o cè o non c'è ;)




Tutto troppo complicato, i giovani d'oggi vogliono uscire dall'ufficio, passare al centro commerciale a farsi la lampada, poi di corsa al garage a prendere la storica che "fa fighi" per andare a fare aperitivo. Quindi una 500, un Maggiolino meglio se taroccate e appariscenti. Figuriamoci se per accenderle devi regolare l'anticipo o se al variare del meteo devi aggiustare il minimo ;D ;D ;D ;D

Per fortuna non sono tutti cosi'........... non amo generalizzare e conosco 18 enni che vogliono la 500 originale e si documentano in modo maniacale.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: DOPPIA GOBBA - 15 Luglio 2010, 11:29:01
se prendiamo ad esempio passione auto di giovani appassionati e competenti abbiamo la fila...;) ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 15 Luglio 2010, 11:42:33
Infatti è per quello che mi sono iscritto qui :D !!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 15 Luglio 2010, 13:37:28
Infatti è per quello che mi sono iscritto qui :D !!

Cristiano, il re della MODESTIA !!!!!!  ;D  ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: arcangelo - 15 Luglio 2010, 18:23:09
se prendiamo ad esempio passione auto di giovani appassionati e competenti abbiamo la fila...;) ;)

grazie Marchino ........mi pensi sempre  :D :D :D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: DOPPIA GOBBA - 15 Luglio 2010, 19:17:26
se prendiamo ad esempio passione auto di vecchi bavosi appassionati e competenti abbiamo la fila...;) ;)


grazie Marchino ........mi pensi sempre  :D :D :D


prego figurati :o :o ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: deltahf84 - 15 Luglio 2010, 23:16:13


prego figurati :o :o ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D


;D ;D ;D ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 16 Luglio 2010, 06:58:31
Miiiiii !
Se Maicol è un VECCHIO BAVOSO...... io cosa sono?  ???

D E C R E P I T O ?  ;D

E quelli come Acton? Con un piede nella fossa?  ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: DOPPIA GOBBA - 16 Luglio 2010, 11:01:35
Miiiiii !
Se Maicol è un VECCHIO BAVOSO...... io cosa sono?  ???

D E C R E P I T O ?  ;D

E quelli come Acton? Con un piede nella fossa?  ;)

ogni riferimento è esclusivamente destinato al maicol ;) ;) ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 16 Luglio 2010, 11:30:37
Ah ! Va beh !!!!!!  ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 16 Luglio 2010, 12:18:52
Che banda di pici che siete!  :D

Invece VOI che siete con un piede nella fossa, pensate ad instillare nei vostri eredi il tarlo del collezionismo d'epoca! ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 16 Luglio 2010, 13:39:19
Agli eredi?
Purtroppo mia figlia non ne ha MANGO POO CAXXO !!!!  ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 16 Luglio 2010, 14:59:20
Mi adotti?  :D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 16 Luglio 2010, 18:18:10
Mi adotti?  :D

 ::) Uhm.....  ::)
Potrebbe essere una buona idea, FIGLIUOLO !  ;D
Nel mio garage manca giusto una bell'ALFA !!!!!!! :D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: deltahf84 - 16 Luglio 2010, 18:26:20
::) Uhm.....  ::)
Potrebbe essere una buona idea, FIGLIUOLO !  ;D
Nel mio garage manca giusto una bell'ALFA !!!!!!! :D

Io sono Lancista sfegatato e amo anche le Maserati...Mi candido anche io ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: arcangelo - 16 Luglio 2010, 18:29:32
ogni riferimento è esclusivamente destinato al maicol ;) ;) ;D ;D ;D ;D ;D ;D

.........mi era sfuggito questo passaggio .............stardi  ;D ;D ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 16 Luglio 2010, 18:49:10
Io sono Lancista sfegatato e amo anche le Maserati...Mi candido anche io ;D

OK, OK, adotterò anche te....... :D
Avrò uno stuolo di figli a cui lasciare le mie macchine !  ;D
(è questo a cui pensate, vero?)  ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: deltahf84 - 16 Luglio 2010, 19:22:56
OK, OK, adotterò anche te....... :D
Avrò uno stuolo di figli a cui lasciare le mie macchine !  ;D
(è questo a cui pensate, vero?)  ;)

Nooooooooooooooo.... ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: DOPPIA GOBBA - 16 Luglio 2010, 20:01:16
.........mi era sfuggito questo passaggio .............stardi  ;D ;D ;D

no riesci piu a starmi dietro :o ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 16 Luglio 2010, 23:21:23
Nooooooooooooooo.... ;D


Mi unisco al coro, nooooooooooooooooooooooo.... ;D;D;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: acton1951 - 17 Luglio 2010, 07:00:46
Miiiiii !
Se Maicol è un VECCHIO BAVOSO...... io cosa sono?  ???

D E C R E P I T O ?  ;D

E quelli come Acton? Con un piede nella fossa?  ;)

.................tu quoque, Maury .............!!!!!!!   >:(

Per quanto riguarda il piede, se ti ricordi le lezioni di tiro in poligono, sai già cosa ne farò ...........     ;D  ;D  ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 17 Luglio 2010, 22:27:24
Nooooooooooooooo.... ;D

Mi unisco al coro, nooooooooooooooooooooooo.... ;D;D;D

Mi sa tanto che voi due non me la contate giusta........ ::)  ;D

.................tu quoque, Maury .............!!!!!!!   >:(

Ma guarda che Maury non è tanto BRUTE
...... e poi continua con "FILI MI" !!!!!!!!!!!!!!!!

Per quanto riguarda il piede, se ti ricordi le lezioni di tiro in poligono, sai già cosa ne farò ...........     ;D  ;D  ;D

Me le ricordo benissimo le lezioni di tiro, eccòme se me le ricordo, soprattutto quando sparai con l' MG, che non vuol dire "Machine de Guerre", ma sono le mie iniziali !!! ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: acton1951 - 19 Luglio 2010, 21:59:57
MG = Maschinengewehr = mitragliatrice !    ;D  altro che iniziali ..........     :D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 20 Luglio 2010, 07:11:42
........ MI SCUSI....... Professore !!!!!!!!!!!!!!!!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: Cash - 20 Luglio 2010, 13:05:17
Macchè, è Morris Garage!  ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 20 Luglio 2010, 13:46:36
Macchè, è Morris Garage!  ;D

Morris..... il mio cane "buonanima" ?
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 07 Agosto 2010, 21:14:12
Riprendo questa discussione con una domanda fattami da un mio amico. Secondo voi avranno futuro collezionistico le auto attuali e quelle con meno di vent'anni visto che sono piene di componenti elettronici, di materiali plastici, soprattutto sono in genere molto più anonime e standardizzate di una volta?
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: GT - 08 Agosto 2010, 12:34:01
Soltanto pochissimi modelli. Gli altri saranno una grossa scommessa secondo me...   
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: Cash - 08 Agosto 2010, 15:41:30
Riprendo questa discussione con una domanda fattami da un mio amico. Secondo voi avranno futuro collezionistico le auto attuali e quelle con meno di vent'anni visto che sono piene di componenti elettronici, di materiali plastici, soprattutto sono in genere molto più anonime e standardizzate di una volta?

Avevo sottomano un Autocapital del 1984 e riporterò uno stralcio di un'intervista a Luca Goldoni...sembra di leggere le stesse cose che diciamo noi oggi...
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: deltahf84 - 09 Agosto 2010, 18:23:39
Soltanto pochissimi modelli. Gli altri saranno una grossa scommessa secondo me...   

Quoto...In genere son auto che stuzzicano gli appassionati già adesso che non hanno agevolazioni ecc...
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: ITRAEL - 09 Agosto 2010, 19:32:15
Avevo sottomano un Autocapital del 1984 e riporterò uno stralcio di un'intervista a Luca Goldoni...sembra di leggere le stesse cose che diciamo noi oggi...
Come già detto altrove penso che il grosso problema di un futuro restauro sia la componentistica in plastica e soprattutto la bestia nera sarà l'elettronica. Ritirare tra 20 anni un'auto in perfette condizioni ma con 1 centralina non funzionante potrebbe mettere in forse la vita dell'esemplare....
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 10 Agosto 2010, 08:20:42
Più che una centralina in sè che magari qualche fuori di testa si metterà a riprodurre/riparare, è la complessità dei sistemi. Oggi le centraline dialogano tra loro attraverso il can-bus ed è presente un software il più delle volte proprietario che necessita di strumenti di diagnosi ormai diffusi e di uso comune ma nei quali occorrono sempre più spesso patch e software di correzione o dialogo che solo le Case hanno nei database.
Che inevitabilmente nel 2070 saranno spariti.
Mi raccontava una persona al museo di Arese (un membro dello staff del RIAR) che le Alfa 155 DTM le possono usare solo loro perchè hanno ancora i software e i vecchi pc per le procedure di avviamento, che richiedono mappature particolari diverse da quelli da gara. Senza quegli strumenti tutte le altre 155 DTM rimaste al mondo sono inutilizzabili.
Pensiamo a tutte le auto (di solito di prestigio) che hanno dei software che controllano tutto il corpo vettura (chiusure, sensori, temperature, accelerometri).

L'alternativa? Ve la dico io: via tutte le merde elettroniche, via il 1.4 ultramegaminchiaturbodieselbenzinagas da 240.000 cv e sotto un bel vecchio V8 Chevrolet aste e bilanceri con un vorace Holley quadricorpo!!.
HAHHAHAH ve la immaginate una Audi A5 motorizzata Chevy :D ??

Long live pushrod! ;D ;D ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: GT - 10 Agosto 2010, 08:58:34
L'alternativa? Ve la dico io: via tutte le merde elettroniche, via il 1.4 ultramegaminchiaturbodieselbenzinagas da 240.000 cv e sotto un bel vecchio V8 Chevrolet aste e bilanceri con un vorace Holley quadricorpo!!.
HAHHAHAH ve la immaginate una Audi A5 motorizzata Chevy :D ??

Long live pushrod! ;D ;D ;D

Ahahahaha!!!! ;D ;D ;D ;D
Alternativa decisamente stuzzicante! :D :D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: ares.1982 - 16 Settembre 2010, 23:11:16
Ma più che altro mi chiedo, a parte l'elettronica che secondo me sarà la parte meno complicata. Ci sarà qualcuno che riprodurrà le centraline e le farà pagare un botto... però più oneroso e di molto saranno i componenti della carrozzeria. Metti che qualcuno tra 20 anni decida di restaurare una bravo 1.8 gt (il modello non è scelto a caso, era la mia amata auto fino a poco fa) ma che la trovi bocciata. Se non sono più in produzione quanto ti costa uno stampo di un materiale plastico fatto apposta per te che lo stampatore userà probabilmente solo quella volta in tutta la sua cariera?
E' vero che oggi ci sono ancora aziende che producono i lamierati della 500 ma lo stesso discorso non vale, che so, per una Flaminia ad esempio, e credo non varrà in futuro per il 90% delle auto.
Poi... spero di sbagliarmi...
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 17 Settembre 2010, 06:55:12
No, Ares.
Purtroppo non ti sbagli!
Oltre che per le parti plastiche (che alla fine un buon artigiano potrebbe riprodurre con della vetroresina ma a costi esorbitanti), soprattutto per le centraline elettroniche: saranno letteralmente introvabili, e tu lascerai la tua brava Bravo a marcire in garage!  ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 17 Settembre 2010, 08:39:49
No, Ares.
Purtroppo non ti sbagli!
Oltre che per le parti plastiche (che alla fine un buon artigiano potrebbe riprodurre con della vetroresina ma a costi esorbitanti), soprattutto per le centraline elettroniche: saranno letteralmente introvabili, e tu lascerai la tua brava Bravo a marcire in garage!  ;)


Purtroppo queste considerazioni sono tutte valide e terribilmente realistiche anche se non sappiamo come evolverà la tecnologia futura. Le centraline come diceva Cristiano sono il meno, si riparano e si revisionano.
I problemi seri saranno connessioni, cablaggi specifici con cavi come capelli, fissaggi in plastica specifici ed impianti specifici, oggi sullo stesso modello in produzione esistono varianti continue e senza numero di telaio è impossibile avere il pezzo corretto figuriamoci fra 30 anni! Inoltre viene meno la modularità nel senso che un tempo non remoto con lo stesso pezzo facevi piu' vetture ed oggi anche una batteria deve essere specifica.
Il problema della plastica non è di poco conto, gli stampaggi moderni consentono forme e duttilità variabili ai materiali e difficilmente si potranno riprodurre pezzi e pezzettini vista anche la varietà che c'è.
Senza parlare degli abs e dei vari sistemi di sicurazza specifici per ogni auto, lo vedo già su vetture di 10 anni.
Ho cambiato un giunto su un Voyeger che prevedendo la sella per il sensore abs ha una zigrinatura specifica.
Non essendo disponibile il pezzo uguale occorreva cambiare anche il sensore ed aggiornare il softwer, ma facendo tornire il giunto nuovo e con un lavoro da orologiaio, staccando la corona dal giunto vecchio la cosa si è risolta con 194€ invece che 600€ solo di materiali ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 17 Settembre 2010, 09:59:14
..........
Ho cambiato un giunto su un Voyeger che prevedendo la sella per il sensore abs ha una zigrinatura specifica.
Non essendo disponibile il pezzo uguale occorreva cambiare anche il sensore ed aggiornare il softwer, ma facendo tornire il giunto nuovo e con un lavoro da orologiaio, staccando la corona dal giunto vecchio la cosa si è risolta con 194€ invece che 600€ solo di materiali ;)

Ah, Cekk! Fossero tutti come te!
Adesso non fanno altro che dire: cambiamo, cambiamo, cambiamo tutto il pezzo!
Uno dei 1000 esempi che mi vengono in mente: il tergicristallo: perchè devo cambiare tutta la struttura e non solo la strisciolina di gomma?  >:(
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 17 Settembre 2010, 10:12:01
Ah, Cekk! Fossero tutti come te!
...................
Uno dei 1000 esempi che mi vengono in mente: il tergicristallo: perchè devo cambiare tutta la struttura e non solo la strisciolina di gomma?  >:(

Infatti, lo faccio da una ventina di anni ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 17 Settembre 2010, 11:01:17
Infatti, lo faccio da una ventina di anni ;)

Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo .........


CHE SEI   MITICO !
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: ares.1982 - 17 Settembre 2010, 20:21:28
No, Ares.
Purtroppo non ti sbagli!
Oltre che per le parti plastiche (che alla fine un buon artigiano potrebbe riprodurre con della vetroresina ma a costi esorbitanti), soprattutto per le centraline elettroniche: saranno letteralmente introvabili, e tu lascerai la tua brava Bravo a marcire in garage!  ;)

No, la mia bravo ormai è un cubetto... sig! Me lo avessero almeno reso, me lo mettevo in cameretta o lo sotterravo in giardino... che mondo balordo
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 18 Settembre 2010, 07:07:14
No, la mia bravo ormai è un cubetto... sig! Me lo avessero almeno reso, me lo mettevo in cameretta o lo sotterravo in giardino... che mondo balordo

Questo vuol dire essere davvero affezionati ed appassionati !  :D
A questo livello sembra veramente che le auto abbiano un'anima! ;D
Karmato il buon Ares! ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: mauring - 20 Settembre 2010, 15:10:04
C'e' una cosa che mi domando sempre.

Secondo voi avranno piu' futuro, nel campo collezionistico, i veicoli semplici ma rappresentativi di qualcosa di interessante, oppure veicoli contenenti "sostanza", cioe' piu' complessi (anche come manutenzione), piu' "tecnologici", ma meno "modaioli" ?

In parole povere oggi si compra una 500 al prezzo di una rara, comoda, lussuosa e performante Jaguar XJ Sovereign biturbo, ma sarà sempre cosi' ?
Oppure alla fine ci si accorgerà che una 500 e' pur sempre fatta da 4 lamiere rugginose, un motore da falciatrice e un cambio del medioevo, mentre la Jaguar e' molto piu' "sostanziosa" ed interessante, automobilisticamente parlando ?

Mah......     
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 20 Settembre 2010, 15:33:45
Bella domanda......
se uno guarda storicamente come si è comportato il mercato delle vetture d'epoca, forse è più giusta la seconda ipotesi, nel senso che la "sostanza" e la "tecnologia" sono i fattori discriminanti per far diventare "pregiata" un'auto storica.
Ma forse, più ancora della tecnologia in sè (oggi ce l'hanno tutte le auto, anche le utilitarie), è la RARITA', cioè il numero di pezzi prodotti che secondo me potrebbe essere anche un importante fattore di rivalutazione di qualsiasi "pezzo" storico: non a caso c'è sempre la corsa all'acquisto di auto particolari prodotte in serie limitata, nella speranza che il mercato riservi a loro un futuro collezionistico!
Ai posteri l'ardua sentenza !!!!  :D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 20 Settembre 2010, 15:47:41
La 500, (anche se ancora di più la 600) ha rappresentato una sorta di "pietra miliare" nella storia dell'automobilismo italiano. Come la Ford T negli Stati Uniti, nonostante i 25.000.000 di esemplari costruiti, o i 17.000.000 di Maggiolini auto più auto meno, essa ottiene un alto valore collezionistico poco "proporzionato" all'effettivo contenuto tecnologico.
Anche se il progetto della 500 in sè è geniale, non si può fare a meno di notare, magari meno drasticamente ;D , che in effetti all'atto pratico non si trattava di un prodotto diciamo così, eccellente. Il pubblico stesso negli anni Sessanta l'aveva snobbata non poco. Divenne come tutti sappiamo la prima "seconda macchina" degli italiani, e oggi i media ne pompano il significato appunto "mediatico" grazie alla analogie col modello corrente.
Dobbiamo anche riconoscere che non altrettanto ha fatto la Mini di BMW per la sua progenitrice che comunque è rimasta più o meno alle quotazioni di sempre... Quella sì, era geniale: oggi il 90% delle auto è figlia di sir Alec Issigonis.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: deltahf84 - 20 Settembre 2010, 15:52:20
In realtà,secondo il mio punto di vista,il mercato darà ragione ad antrambe le scelte,come ha sempre fatto...
Nel senso che premierà sia le auto essenziali,che son considerate la base,il punto d'inizio (500,Topolino,balilla,ecc...) sia le auto più tecnologicamente all'avanguardia (Jaguar,Ferrai,ecc...).
Facendo le debite proporzioni,rimarranno degli ottimi investimenti(dipende dalla capienza del portafoglio dell'acquirente).
Son le auto che si trovano nella fascia centrale,compresa tra i due estremi sopra citati che rimarranno poco considerate,come succede un po' anche adesso...
C'è poi una categoria a parte: auto con trascorsi agonistici importanti...Possono essere di un po' tutte le risme.Basta che abbian ben figurato sui campi di gara(o anche solo che il nome evochi dei successi) perchè sia un ottimo investimento...
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 20 Settembre 2010, 15:52:43
Bella domanda......
se uno guarda storicamente come si è comportato il mercato delle vetture d'epoca, forse è più giusta la seconda ipotesi, nel senso che la "sostanza" e la "tecnologia" sono i fattori discriminanti per far diventare "pregiata" un'auto storica.
Ma forse, più ancora della tecnologia in sè (oggi ce l'hanno tutte le auto, anche le utilitarie), è la RARITA', cioè il numero di pezzi prodotti che secondo me potrebbe essere anche un importante fattore di rivalutazione di qualsiasi "pezzo" storico: non a caso c'è sempre la corsa all'acquisto di auto particolari prodotte in serie limitata, nella speranza che il mercato riservi a loro un futuro collezionistico!
Ai posteri l'ardua sentenza !!!!  :D


Credo che come tutti i fenomeni e la storia non è esclusa, rispecchino sociologicamente l'umanità e dei periodi storici ben definiti ed irripetibili. La 500 ed altre sono connesse al boom economico degli anni 50/60 e connesse ad un fenomeno primitivo di motorizzazione di massa, oggi condizioni sociologicamente simili non esistono piu', credo che una panda o una golf avranno rilevanza storica e quindi collezionistica di impatto diverso. La 500 è la macchina italiana o italiota per antonomasia è entrata nelle pubblicità negli album di famiglia e perfino nella storia del design, ogni famiglia ne ha almeno posseduta una in passato e per gli under 40 almeno tutti una volta da bambini ci siamo saliti. Il fenomeno è affettivo, storico e nostalgico perfino!
Il discorso qualità e valore viene del tutto snaturato. Ricordo agli albori del collezionismo italico quando solo negli anni 80 il concetto di storica era quasi sconosciuto e per i piu' erano auto vecchie e basta!
Oggi il collezionismo è vasto e trasversale ed un auto non necessariamente deve incarnare un epoca sociologicamente parlando. La Uno che oggi si tende a mitizzare è apprezzata sopratutto nella versione turbo e quindi prevale la valenza sportiva e ricercata, la uno sting non attira moltissimi consensi e prima di salvarne una ci si fanno bene i conti. Alcune auto per la loro identità hanno segnato la storia, la 2cv la ds piuttosto che il maggiolino o la mustang, sono icone mondiali riconoscibili a colpo d'occhio, identificano un paese, un periodo e rievocano ricordi, film e quant'altro. Il futuro è imprevedibile, magari la tipo di montalbano andrà a ruba fra 10 anni oppure i collezionisti si contenderenno una yaris nel 2035...... Tutto storicamente è variabile, tuttavia ci sono gia' icone future e di certa ambizione, vedi le delta oggi sono quotate le evoluzione le integrali e le hf, magari l'ambizione futura sarà la comunissima 1300 o 1500 da famiglia!
Di certo le vetture di gran serie ad eccezione delle speciali, susciteranno interessi diversi in varie tipologie di collezionisti, cambiano le filosofie e i pensieri di ciascuno, le auto sono tante e prodotte in milioni di pezzi, non piu' come 50 anni fà e le condizioni di mantenimento imporranno delle selezioni naturali, dio volendo staremo a vedere che succede ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 20 Settembre 2010, 16:15:49
Se avessimo la risposta a questa domanda saremmo tutti futuri milionari!
Io penso che basarsi su quello che è già successo ti dia una lettura del futuro solo parziale. Anche perchè l'auto negli anni '30 era una cosa, negli anni'50 era un'altra, e un'altra ancora negli anni '70 e '80. Sicuramente in futuro lo sarà in maniera analoga. Probabilmente si diffonderanno le auto elettriche, silenziose, e quindi come oggi ci stupiamo di fronte al rombo di un'abarth, probabilmente ci stupiremo di fronte al ronzio di una lexus. Forse non ci sarà più benzina in vendita perchè andrà in pensione il motore a scoppio, e allora gli impianti a gas saranno la norma. Oppure riempiremo bagagliaio e vano motore di batterie e al posto del monoblocco avremo un asettico motore elettrico, con recupero dell'energia in frenata...
Sicuramente è giusta la divisione in auto veterane, classiche, d'epoca, ecc., perchè non mi si potrà mai mettere sullo stesso piano storico una Lancia Aurelia con una fiat Uno; mentre quelle di oggi le potremmo chiamare elettromoderne  :-X
Singolare è pensare che 4ruote negli anni '70 aveva pronosticato un futuro roseo per auto magari tecnologicamente più avanzate di altre, e sbagliò tutto. Un esempio per tutti, il maggiolino, macchina che era sorpassata già negli anni '50, oggi riscuote comunque più successo di altre auto dichiarate allora futuristiche.
Sicuramente un fattore determinante, secondo me più della tecnica, è la bellezza della linea. Ad esempio la jaguar, quelle degli anni '60 '70 sono universalmente considerate poco affidabili, eppure oggi sono ben più apprezzate delle indistruttibili volvo...
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: DOPPIA GOBBA - 20 Settembre 2010, 16:16:58

Credo che come tutti i fenomeni e la storia non è esclusa, rispecchino sociologicamente l'umanità e dei periodi storici ben definiti ed irripetibili. La 500 ed altre sono connesse al boom economico degli anni 50/60 e connesse ad un fenomeno primitivo di motorizzazione di massa, oggi condizioni sociologicamente simili non esistono piu', credo che una panda o una golf avranno rilevanza storica e quindi collezionistica di impatto diverso. La 500 è la macchina italiana o italiota per antonomasia è entrata nelle pubblicità negli album di famiglia e perfino nella storia del design, ogni famiglia ne ha almeno posseduta una in passato e per gli under 40 almeno tutti una volta da bambini ci siamo saliti. Il fenomeno è affettivo, storico e nostalgico perfino!
Il discorso qualità e valore viene del tutto snaturato. Ricordo agli albori del collezionismo italico quando solo negli anni 80 il concetto di storica era quasi sconosciuto e per i piu' erano auto vecchie e basta!
Oggi il collezionismo è vasto e trasversale ed un auto non necessariamente deve incarnare un epoca sociologicamente parlando. La Uno che oggi si tende a mitizzare è apprezzata sopratutto nella versione turbo e quindi prevale la valenza sportiva e ricercata, la uno sting non attira moltissimi consensi e prima di salvarne una ci si fanno bene i conti. Alcune auto per la loro identità hanno segnato la storia, la 2cv la ds piuttosto che il maggiolino o la mustang, sono icone mondiali riconoscibili a colpo d'occhio, identificano un paese, un periodo e rievocano ricordi, film e quant'altro. Il futuro è imprevedibile, magari la tipo di montalbano andrà a ruba fra 10 anni oppure i collezionisti si contenderenno una yaris nel 2035...... Tutto storicamente è variabile, tuttavia ci sono gia' icone future e di certa ambizione, vedi le delta oggi sono quotate le evoluzione le integrali e le hf, magari l'ambizione futura sarà la comunissima 1300 o 1500 da famiglia!
Di certo le vetture di gran serie ad eccezione delle speciali, susciteranno interessi diversi in varie tipologie di collezionisti, cambiano le filosofie e i pensieri di ciascuno, le auto sono tante e prodotte in milioni di pezzi, non piu' come 50 anni fà e le condizioni di mantenimento imporranno delle selezioni naturali, dio volendo staremo a vedere che succede ;)

quoto,ma aggiungo che sarà duro il futuro del collezionista...molto duro :-\ ;) ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: mauring - 20 Settembre 2010, 16:20:50
Il fatto e' che, personalmente, mi riesce difficile associare quotazioni alte a certi modelli, 500 e maggiolino in primis, che non sono ne' rari, ne' lussuosi, ne' performanti.

Chiaro che giocano un ruolo non da poco i costi di manutenzione, ma mi darebbe  fastidio, da appassionato, spendere parecchi soldi per avere in garage un simbolo di qualcosa e nulla piu'.

Ho paura (non per me, ma per chi colleziona tali modelli) che finisca come per chi collezionava costosi swatch: alla fine si sono ritrovati con tanti pezzi di plastica che non vuole nessuno.  :-\
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 20 Settembre 2010, 16:55:54
E' vero, per non parlare delle carte telefoniche: almeno gli swtch erano belli e segnavano l'ora, e 50k lire per avere l'ora esattissima oltre che per avere una cosa divertente e colorata al polso erano ben spese, mentre le carte usate del telefono non servivano a nulla... gli swatch avevano e hanno anche il pregio non da poco di non provocare allergie di contatto  essendo tutti di plastica, oltretutto sono degli ottimi cronometri ancora oggi: solo sono troppo piccoli per il mio polso... Anche lì, forse un po' come sta accadendo con le storiche, le collezioni avevano senso solo con i primi modelli di swatch, quelli che tutti (me compreso) usavano fino a rovinarli, e quindi poi di nuovi non ce n'erano più. Ma finchè con la storica potremo circolare le nostre belle avranno sempre un'utilità.
La moda delle 500 si è già ridimensionata comunque, come quella per le mini... quella dei maggio non è mai scoppiata sul serio... ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 20 Settembre 2010, 16:59:15
WAW! Tutti interventi belli, interessanti, intelligenti..... c'è sempre qualcosa ancora da imparare, c'è sempre qualcuno che aggiunge un aspetto, un'idea, un punto di vista a cui non avevi pensato...... è la MAGIA DEL NOSTRO FORUM!!!  :-*
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: ares.1982 - 20 Settembre 2010, 17:28:00
Questo vuol dire essere davvero affezionati ed appassionati !  :D
A questo livello sembra veramente che le auto abbiano un'anima! ;D
Karmato il buon Ares! ;)
GRAZIE MILLE ALMENO QUESTO LUTTO E' SERVITO A QUALCOSA !!!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: ares.1982 - 20 Settembre 2010, 17:46:31
Il fatto e' che, personalmente, mi riesce difficile associare quotazioni alte a certi modelli, 500 e maggiolino in primis, che non sono ne' rari, ne' lussuosi, ne' performanti.

Chiaro che giocano un ruolo non da poco i costi di manutenzione, ma mi darebbe  fastidio, da appassionato, spendere parecchi soldi per avere in garage un simbolo di qualcosa e nulla piu'.

Ho paura (non per me, ma per chi colleziona tali modelli) che finisca come per chi collezionava costosi swatch: alla fine si sono ritrovati con tanti pezzi di plastica che non vuole nessuno.  :-\


Ragazzi, secondo me bisogna considerare due elementi.
In primis è vero una 500 costa uno sproposito. Mio padre comprò una 500 da restaurare ma solo con un pò di ruggine sul fondo. L'ha venduta ad 1000000 poco dopo perchè non aveva mai tempo da dedicarle per fare i lavori. Il tizio l'ha tenuta 6 anni usandola per andare al supermercato, e tenendola da schifo, per poi rivenderla PER PEZZI DA RICAMBIO AD 800 euro un paio di anni fa.
Scandaloso ok. Però per la mini non si è forse verificato lo stesso? Ha iniziato ad andare di moda è schizzata alle stelle, ma ora lentamente cala. Insomma, credo che nel lungo periodo il costo medio rispecchi il reale valore collezionistico di un mezzo. Certo le mode portano scosse ma poi si riassorbono.
Circa il valore tecnico, voglio (perchè un pò lo so che non è così ma voglio chiudere gli occhi)
che la nostra passione sia dai più vissuta come merita, ovvero come studio e come realizzazione pratica di una conoscenza. Quando io guardo una Giulia non penso che ha una tenuta di strada imbarazzante rispetto alla 147 del mio amico, che oggi ci son frigoriferi che hanno cx più basso!
Penso le soluzioni tecniche adottate allora erano formidabili! Era una berlina con una tenuta di strada da astronave ed un cx da supersportiva. Credo o voglio credere che il valore tecnico attribuito ad un mezzo non sia da nessuno guardato in assoluto, ma sempre tenendo ben in mente di che cosa e di che periodo si sta parlando.
I giudizi di valore che ho ben chiari guardando alle auto storiche però mi si offuscano quando guardo le auto che ci circondano. Non so davvero perchè l'umanità dovrebbe tenere a mente un x6 (anche se è bellissimo) o perchè una panda. Ormai gli esperti di marketing legano le mani a chi dovrebbe davvero avere mano libera i tecnici.
Pensate se Issigonis avesse dovuto ascoltare un ufficio marketing che gli imponeva di fare la mini più grossa perchè così piccola (come in teoria è!!!)  sarebbe stata fuori targhet.
Di un tempo resta la tecnica ora che in primis c'è il design bisogna vedere se riuscirà a tenere il confronto con il tempo. Io scommetto di no.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 20 Settembre 2010, 20:09:14
Io invece penso di sì. Il design di oggi è formidabile per certe vetture. Chiaro che non sto parlando di certi cassoni asiatici grigio met. che per sapere cosa sono devi leggere dietro la marca e il modello. Sto parlando di certe moderne che sono effettivamente molto belle (es. l'audi a4 station mi piace). Il problema grosso è che le moderne non hanno personalità, non hanno anima insomma. Anche la nuova 500 piace molto (a me no), ma è un clone ben riuscito della vecchia o ha carattere (che non vuol dire cv) ? Che particolarità ha una golf rispetto ad una nuova giulietta visto che tutte e due hanno ad esempio il 1400 turbo benzina e un mc pherson all'avantreno praticamente uguale, o per lo meno dal comportamento molto simile? Poi il successo commerciale di una macchina era dovuto alle corse, al fatto che si smontavano i paraurti e lo specchietto e si andava a correre in pista, oggi sarebbe impensabile anche solo per il regolamento oltre che per la competitività. E quindi poi anche il successo commerciale di un'auto non può essere influenzato più dai successi sportivi com'era una volta perchè le auto che corrono hanno solo il nome e la pelle esterna, ma sotto è tutto diverso. E anche il divertimento su strada è molto ridimensionato rispetto ad una volta perchè ci sono i limiti, le sanzioni, e comunque di giorno il traffico è a dir poco bestiale. Insomma tutto è cambiato, e l'unica cosa che ancora regge per distinguersi è proprio il design visto che le prestazioni sono tutte buone (e sicuramente migliori di quelle della pur fantastica giulia, anche se più "anonime").
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 21 Settembre 2010, 08:17:36
Secondo me si sta perdendo un po' il senso della questione, va bene parlare di valore commerciale ed eventuale rivalutazione futura, va bene confrontare prestazioni tra vecchio e nuovo ma credo che se il mondo delle auto storiche dovesse ruotare solo su questi parametri non ne sopravviverebbero molte!
L'esempio della 500 o del maggiolino hanno radici storiche, la moda vista negli ultimi anni è un fenomeno di marketing voluto sfruttando i revival dei vecchi modelli, diciamolo chiaro che mancano idee nuove  ;)
I modelli che citavo erano gia' dei miti quando si producevano, ricordo che da bambino ci furono delle proteste popolari nel settembre 75, quando la fiat decreto' la fine della 500 e da allora l'usato ha mantenuto sempre quotazioni elevate, oggi non mi stupisco di tutto questo. Il futuro del collezionismo andrebbe slegato da un mero discorso economico, ovviamente un auto deve piacere e suscitare passione in primis. Pensare oggi a quale sarà l'auto mitica fra 20 o 30 anni è difficile, anche se è risaputo che un abarth una spider o un cupè hanno maggiori probabilità di essere ambite. Ovviamente mettersi in casa una punto abarth e sperare che nel 2040 si rivaluti di 400 volte mi fà un po' sorridere..........
La mia prima storica fu' in realtà un auto nolto piu' vecchia di me, barattata con un califfo che stava su con lo spago  ma indispensabile per andare  in fabbrica dove lavoravo su tre turni. Da allora di tempo ne è passato e tutti i ferri vecchi che portavo a casa e restauravo, assumevano un valore che andava oltre l'economico.
Le 600 come le giulia o le fulvia, piuttosto che la mini o il maggiolino si rottamavano e mancando la cultura colezionistica si considerava storica una balilla, una lambda o un'isotta fraschini. Roba da ricchi e quindi lontana dal mondo dei comuni mortali, conservo ancora qualche rivista dove si parla di quel mondo collezionistico come un elite per pochi eletti che una topolino o una 600 non la guardavano nemmeno! Ho assistito oltre all'incremento del collezionismo "di massa" alla nascita di una cultura nuova. Nasceva il museo di rozzano, novegro e tutte le fiere che oggi conoscono tutti. Negli ultimi anni si sono improvvisati restauratori, venditori ed esperti spesso "padroni del vapore" che hanno solo fatto scappare dall'italia tanti pezzi di storia e scoraggiato tanti bravi artigiani. Oggi i veri collezionisti ed appassionati stanno dietro le quinte, non li vedo ne ai raduni e nemmeno seduti ai tavoli di asi o quant'altro. Stessa cosa per gli artigiani, quelli bravi sono ben nascosti badando bene a non spandere troppo la voce in giro. Il futuro lo vedo duro come dice Doppia.... ma alla fine sarà la passione a premiarci e nessuno ci impedisce di andare in giro con la duna o con la val satis o metterci in garage una primera piuttosto che una uno turbo! La passione alla fine è quella che muove tutto, collezionare è relativo. Personalmente quando arriva una storica in casa è come un giocattolo nuovo, con una sua anima e una sua storia raccontata da ogni bullone ammaccatura o pezzo di ruggine! Il restauro diventa un momento di culto e va gustato pezzo per pezzo, senza fretta e senza la bramosia di giungere al termine. Ogni momento ha la sua magia e l'entusiasmo finisce solo quando la storica dopo averla resuscitata e usata, goduta e guidata per un tempo indefinito, passa di mano.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: ares.1982 - 21 Settembre 2010, 12:57:00
Da allora di tempo ne è passato e tutti i ferri vecchi che portavo a casa e restauravo, assumevano un valore che andava oltre l'economico. (...) Personalmente quando arriva una storica in casa è come un giocattolo nuovo, con una sua anima e una sua storia raccontata da ogni bullone ammaccatura o pezzo di ruggine! Il restauro diventa un momento di culto e va gustato pezzo per pezzo, senza fretta e senza la bramosia di giungere al termine. Ogni momento ha la sua magia e l'entusiasmo finisce solo quando la storica dopo averla resuscitata e usata, goduta e guidata per un tempo indefinito, passa di mano.


Fantastico Cekk! Queste frasi incarnano in pieno il mio sogno. Prendere un bel "rottame" sputarci dentro l'anima per rimetterlo in piedi per fare di quel catorcio un luccicante (magari ai più incompreso) compagno di viaggio. Forse ancora illuso poichè ancora non ne possiedo uno aggiungerei, per tenerlo per sempre.
Lo studio dei manuali, le ore perse con le mani imbrattate, i rompicapi quando qualcosa non va, ed il giro di chiavi che finalmente la mette in moto e di lì in poi ECCO LA TUA AUTO. Tua, l'hai fatta tu! Questo per me è un auto d'epoca.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 21 Settembre 2010, 13:36:58
Fantastico Cekk! Queste frasi incarnano in pieno il mio sogno. Prendere un bel "rottame" sputarci dentro l'anima per rimetterlo in piedi per fare di quel catorcio un luccicante (magari ai più incompreso) compagno di viaggio. Forse ancora illuso poichè ancora non ne possiedo uno aggiungerei, per tenerlo per sempre.
Lo studio dei manuali, le ore perse con le mani imbrattate, i rompicapi quando qualcosa non va, ed il giro di chiavi che finalmente la mette in moto e di lì in poi ECCO LA TUA AUTO. Tua, l'hai fatta tu! Questo per me è un auto d'epoca.


che bello quando qualcuno ti capisce  :D :D :D :D :D :D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 21 Settembre 2010, 13:42:49

che bello quando qualcuno ti capisce  :D :D :D :D :D :D

Cekk, quoto al 1000 % quello che hai detto, ti capisco anch'io, e sento che la mia passione per le auto d'epoca cresce, anche grazie al fatto di aver conosciuto persone come te !!!!  :-*
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 21 Settembre 2010, 13:49:16
Cekk, quoto al 1000 % quello che hai detto, ti capisco anch'io, e sento che la mia passione per le auto d'epoca cresce, anche grazie al fatto di aver conosciuto persone come te !!!!  :-*

Maury mi imbarazzo dai .....  :-[ :-[
Mi rincuora come amico ed appassionato che la tua passione cresca ed è bellissimo ma non ritengo di aver alcun merito, sono solo un uomo con i limiti che abbiamo tutti e condividiamo assieme. Siamo una squadra e nessuno ha meriti in piu' o in meno, spero solo di rivederti al piu' presto, da vicino si condivide sempre passione e stima ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: jancarlo5180 - 24 Settembre 2010, 18:13:50
Penso che anche in futuro le auto che, grosso modo, vanno dagli anni '30 agli anni '60, saranno le più desiderate e collezionate. E, di questo periodo, le più recenti, perchè più gestibili e facili da guidare. Poi inizia l'era delle termoplastiche e qualche tempo dopo quella dei componenti elettronici, che non pochi problemi creano per il restauro e la conservazione. Ciononostante, oggi si conservano Panda, Uno, Golf e simili, penso quindi, che anche le auto del nuovo millennio troveranno felici estimatori. Ma, il periodo d'oro, secondo me, è terminato e già da un pezzo! A questo proposito mi viene in mente un ricordo personale. Fino ai primi anni '80 esisteva, a Milano, un grande rivenditore d'auto d'epoca (soprattutto inglesi, ma anche Giuliette spider e sprint e Aurelie, ecc.), credo si chiamasse "Classic cars" o una cosa del genere. Bene, ricordo le frequenti viste al salone espositivo, sembrava di entrare in un mondo incantato tanto erano belle quelle auto e lontane come gusto e concezione da quelle attuali (di allora!). Eppure, a ripensarci ora, molte di quelle auto erano ancora in produzione fino ad una quindicina d'anni prima, non erano nemmeno "storiche" dal punto di vista legislativo, e nemmeno delle "istant classic" come si dice adesso, e nemmeno particolarmente interessanti dal punto di vista tecnologico o delle prestazioni. Eppure incantavano! E sembravano raccontare un mondo assai lontano.  Sarebbe come se oggi, 2010, visitassimo un'esposizione di auto anni '90, e ci sbavassimo su, e le trovassimo assai diverse da quelle di oggi e assai più belle. E non sto parlando di Ferrari, Lamborghini o Porsche, ma semplicemente di auto belle e che, da nuove, non costavano neanche tanto!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: Trauma - 26 Settembre 2010, 15:09:32
Facendo un discorso un po più astratto e "filosofico" personalmente trovo che una delle più grandi differenze tra le auto attualmente d'epoca e quelle moderne sia quella che io definisco "personalità". Le auto attuali tendono ad essere sempre più fredde ed impersonali, e l'elettronica sempre più invadente ne è il principale responsabile. Faccio male una curva? nessun problema c'è l'auto che rimedia. Frenata impegnativa? tranquillo c'è abs, ebs, cbs, zds...e qualsiasi altra combo di 3 lettere a caso che volete. Parcheggio stretto? beviti un caffè che tanto fa tutto lei...Sto chiaramente estermizzando ma per quel che mi riguarda è estremamente difficile instaurare un qualsiasi rapporto con la mia auto moderna, la sento appunto "impersonale", è solo un mezzo di trasporto, freddo, e alla fine sceglierò l'auto moderna che più mi aggrada esteticamente e che più si allinea alle mie disponibilità economiche. Stop. Tra 10 o 20 anni sentirò ben poca nostalgia, malinconia, simpatia verso questo mezzo di trasporto perchè non mi ha dato nulla di più di un comodo e atrofizzante servizio pratico.
Con una 500 (tanto per citarla nuovamente), di comodo hai ben poco, prestazioni minime essenziali, ma ogni volta che devi cambiare una marcia devi metterci del tuo perchè senza doppietta col cavolo che metti la seconda. E in frenata e scalata? Altro che bersi un caffè, devi frenare e sfollare per la doppietta contemporaneamente! Insomma devi interagire con quel mezzo, devi metterci del tuo, devi GUIDARLA!! In curva? occhio a non andare oltre i 60 se è un po a gomito senò ti ribalti! devi SENTIRLA!! Insomma una volta era quasi essenziale interfacciarsi con l'auto in questione, e questo era motivo principale di ricordi, emozioni, che poi portano a nostalgie e passione. E quindi poi a collezionarle o comunque apprezzarle e rivalutarle a distanza di decadi.
Insomma credo sia più facile trovare un qualsiasi significato intimo personale verso un'auto di qualche decade fa (anche 10 o 15 anni, dipende) piuttosto che nei mezzi attuali, anche tra 10 o 20 anni. Ed è proprio quel particolare significato che gli diamo a rendere un'auto interessante, così da dargli quel valore aggiunto che esula poi dal semplice valore monetario concreto (e la 500 attualmente ne è la riprova lampante). Proprio per la natura stessa delle auto di oggi e di come vengono progettate e realazzeate, quel (per noi) importantissimo valore aggiunto viene inevitabilmente a mancare o comunque è sempre più irrilevante.
Per questo credo, e soprattutto spero, che anche in futuro le nostre amate storiche saranno comunque apprezzate e quotate da chi davvero ama le auto perchè in esse ci trova un "qualcosa". Ma probabilmente tra 20 anni saranno apprezzate anche le nostre moderne perchè forse avranno sempre quella "personalità" superiore alle auto che ci saranno in quel periodo, dato che è palese ormai quale sia la direzione verso la quale ci si muove (inevitabilmente, e forse anche giustamente, non lo so), che è quella delle sempre maggior automatizzazione, comodità ed immediatezza...ergo "impersonalità".
Come si dice qui dalle mie parti...starem vega!! :D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: maury61 - 27 Settembre 2010, 10:05:11
Hai perfettamente ragione, Davide!
Credo che in futuro tutti guarderanno con nostalgia, e magari collezioneranno, le auto con motore a scoppio, anche se magari si potranno usare solo in circuiti speciali con aspiratori per i fumi di scarico ogni pochi metri, e non nel traffico normale!
La distinzione per me sarà questa: quando le auto saranno solo più elettriche, e credetemi non ci vuole più un secolo (fra pochi lustri sarà così, senza dubbio) l'auto storica sarà quella con il motore a scoppio, anche a gasolio, anche con dell'elettronica, e le storiche per noi adesso saranno considerate veterane, le nostre veterane (anteguerra) saranno considerate preistoria.......
Secondo me alla fine.......
E' UNA RUOTA CHE GIRA !!!!!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 27 Settembre 2010, 10:09:28
Hai perfettamente ragione, Davide!
Credo che in futuro tutti guarderanno con nostalgia, e magari collezioneranno, le auto con motore a scoppio, anche se magari si potranno usare solo in circuiti speciali con aspiratori per i fumi di scarico ogni pochi metri, e non nel traffico normale!
La distinzione per me sarà questa: quando le auto saranno solo più elettriche, e credetemi non ci vuole più un secolo (fra pochi lustri sarà così, senza dubbio) l'auto storica sarà quella con il motore a scoppio, anche a gasolio, anche con dell'elettronica, e le storiche per noi adesso saranno considerate veterane, le nostre veterane (anteguerra) saranno considerate preistoria.......
Secondo me alla fine.......
E' UNA RUOTA CHE GIRA !!!!!


Probabilmente sarà cosi, ma saranno auto perfettamente conservate perchè dubito che qualcuno si cimenterà in un restauro. Oggi salviamo pezzi di storia di 40 o 50 anni fà, tra 40 anni salvare un attuale moderna la vedo dura, quindi è piu' probabile vedere nel 2060 una 500 o una giulia  funzionante che una Bmw o un Audi attuale.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: litlegio - 27 Settembre 2010, 10:45:50
ma dubito fortemente un sviluppo di macchine elettriche nel immediato 10/20 anni x il semplice motivo che le batterie al litio sono costosissime e tale procedura su vasta scala richiedono un investimento che x le case e' antieconomico. vedi la tesla!!!! e' x il petrolio sembra non ci siano problemi di fornitura x i prox 50 anni. quindi penso che andremo in tomba vedendo ancora circolare auto "normali"
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 27 Settembre 2010, 11:05:51
ma dubito fortemente un sviluppo di macchine elettriche nel immediato 10/20 anni x il semplice motivo che le batterie al litio sono costosissime e tale procedura su vasta scala richiedono un investimento che x le case e' antieconomico. vedi la tesla!!!! e' x il petrolio sembra non ci siano problemi di fornitura x i prox 50 anni. quindi penso che andremo in tomba vedendo ancora circolare auto "normali"


Le elettriche in realtà raranno ibride per un bel po' ma l'idrogeno sta avendo uno sviluppo notevole e il futuro potrebbe essere quello, oltre ad uno sviluppo urbanistico ripensato nelle grandi città dove tanti faranno a meno dell'automobile o perlomeno della propria! Car schering e nuove formule cambieranno molte abitudini e il futuro dell'auto assumerà una dimensione diversa, sempre che rimaniamo tra i paesi industrializzati visti i chiari di luna, altrimenti come diceva "l'avvocato" in una conferenza tempo fa' : " Torneremo in sella alle biciclette"
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: litlegio - 27 Settembre 2010, 11:43:05

Le elettriche in realtà raranno ibride per un bel po' ma l'idrogeno sta avendo uno sviluppo notevole e il futuro potrebbe essere quello, oltre ad uno sviluppo urbanistico ripensato nelle grandi città dove tanti faranno a meno dell'automobile o perlomeno della propria! Car schering e nuove formule cambieranno molte abitudini e il futuro dell'auto assumerà una dimensione diversa, sempre che rimaniamo tra i paesi industrializzati visti i chiari di luna, altrimenti come diceva "l'avvocato" in una conferenza tempo fa' : " Torneremo in sella alle biciclette"
  tutto giusto ma......il car scherig non ha mai preso piede idem xx le altre formule le persone nella "globalizzazione" tendono a isolarsi il vicino e' visto con diffidenza in questa ottica, e' difficile far funzionare il sistema. la scomposizione dell idrogeno dall'acqua giusta ma.....ci tasseranno l'acqua da trazione?? ;D nell'era del consumismo mi risulta difficile credere che qualsiasi stato si possa permettere di non trarre profitto dal settore auto. tenendo conto che la cina e' l'india stanno raggiungendo il "benessere" del boom economico anni 70, la vedo dura. tempo fa' lessi dei sviluppi interessanti pure sui motori "magnetotermici" mma se un prodotto che produce energia non si puo' tassare va nel dimenticatoio (cioe comprato il brevetto dai cartelli petroliferi e via).
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 27 Settembre 2010, 12:56:16
....il car scherig non ha mai preso piede

Certo, nei paesi sottosviluppati culturalmente...tipo l'italia ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 27 Settembre 2010, 13:04:49
Certo, nei paesi sottosviluppati culturalmente...tipo l'italia ;D

Invece mi risulta che molte aziende e amministrazioni comunali ne facciano uso per le loro flotte.
Dove lavoro le auto sono tutte a noleggio e le cambiano di continuo, ma accade anche per aziende piccole e anche nel campo dei piccoli trasporti dove padroncini utilizzano mezzi con questa formula.
Ovviamente è una soluzione che deve giustificare il beneficio costo e chilometri percorsi.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 27 Settembre 2010, 13:15:46
Si ma appunto lo fanno le aziende, spesso multinazionali, attente ai costi. E magari anche all'aspetto ambientale che finisce per diventare un "intangible asset" molto gradito agli investitori internazionali ;)

Invece, il popolino bue, quello che vuole a tutti i costi parcheggiare con le 4 frecce davanti al bar preferito per il cornetto fragrante, è disposto a sobbarcarsi a volte gli inutili costi del commuting casa-lavoro in metropoli immonde (dal punto di vista delle viabilità) come Milano, per poi lamentarsi di continuo delle spese della macchina :D

Tempo fa, a titolo di pura teoria, avevo calcolato chi buttava nel cesso più soldi tra il fighetta che cambiava la sua ultraturbodiesel ogni tre anni per infarcirla di km e tagliandi ad andare in giro il sabato e la domenica (perchè in settimana usava i mezzi) contro chi la noleggiava o a lungo termine o a week-end. Indovina (ma lo sai sicuramente) chi usciva vincente??

Una questione di mera mentalità: minkia la makkina e mmia e cchecccaizz!?!?! a noleggio?? e che butto i soldi?!?!?
Certo, conta quanti ne hai buttati tra deprezzamenti e tagliandi e poi ne riparliamo :D :D :D :D :D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 27 Settembre 2010, 13:29:57
Si ma appunto lo fanno le aziende, spesso multinazionali, attente ai costi. E magari anche all'aspetto ambientale che finisce per diventare un "intangible asset" molto gradito agli investitori internazionali ;)

Invece, il popolino bue, quello che vuole a tutti i costi parcheggiare con le 4 frecce davanti al bar preferito per il cornetto fragrante, è disposto a sobbarcarsi a volte gli inutili costi del commuting casa-lavoro in metropoli immonde (dal punto di vista delle viabilità) come Milano, per poi lamentarsi di continuo delle spese della macchina :D

Tempo fa, a titolo di pura teoria, avevo calcolato chi buttava nel cesso più soldi tra il fighetta che cambiava la sua ultraturbodiesel ogni tre anni per infarcirla di km e tagliandi ad andare in giro il sabato e la domenica (perchè in settimana usava i mezzi) contro chi la noleggiava o a lungo termine o a week-end. Indovina (ma lo sai sicuramente) chi usciva vincente??

Una questione di mera mentalità: minkia la makkina e mmia e cchecccaizz!?!?! a noleggio?? e che butto i soldi?!?!?
Certo, conta quanti ne hai buttati tra deprezzamenti e tagliandi e poi ne riparliamo :D :D :D :D :D


Conosco rappresentanti e agenti di commercio che la noleggiano, dai 650 ai 850 euri mensili e non hai altre spese eccetto il carburante. Se fai un contratto annuale risparmi ancora e non hai assicurazione, gomme, tagliandi ecc........ se capita qualcosa carroattrezzi e macchina sostitutiva, per chi lavora con medie di 70/100mila km annui è un bel godere.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 27 Settembre 2010, 14:02:11
E' la scelta migliore...la mia ex azienda di Padova ha sempre fatto così... Il mio attuale titolare invece non ci sente: oggi sostituiamo il semiasse della mia Astra che ha ceduto.. tra l'altro (in topic con l'argomento) lo danno intero, mentre in realtà sono i cuscinetti: ora non so se si possono sostituire solo i cuscinetti perchè non ho visto come è fatto ma a differenza delle auto del passato quelle attuali sono fatte con dei pezzi in modo da non poter essere riparati. O li cambi o niente. Mi ricordo che avevi postato qualcosa su un Voyager...che però tu eri riuscito a riparare. Non sarà mai come mettere le mani su una vecchia auto però... e sempre di più rimarranno inutilizzabili perchè le riparazioni saranno molto onerose. Un conto infatti è intervenire su un pezzo concepito per essere riparato, un altro è lavorare su pezzi rivettati, stampati in pezzi unici, in plastica, pensati proprio per essere buttati!!
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: cekk500 - 27 Settembre 2010, 14:19:32
Infatti, queste caratteristiche decreteranno la scomparsa di buona parte delle auto. Parti non revisionabili e pezzi specifici per ogni modello non piu' modulari decreteranno la fine dei veicoli come vogliono le case costruttrici del resto ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: litlegio - 04 Ottobre 2010, 19:39:51
Certo, nei paesi sottosviluppati culturalmente...tipo l'italia ;D
non so dove vivi, ma posso garantirti che ad esempio a trieste i mezzi pubblici funzionano benissimo di giorno. la sera sono drasticamente tagliati xche' vuoti. il dramma dei posteggi anche a pagamento scoraggia un po tutti tranne x i pensionati che da noi sono la maggioranza,e non avendo un cazzo da fare passano il tempo cercando un parcheggio gratis
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 05 Ottobre 2010, 09:32:25
non so dove vivi, ma posso garantirti che ad esempio a trieste i mezzi pubblici funzionano benissimo di giorno. la sera sono drasticamente tagliati xche' vuoti. il dramma dei posteggi anche a pagamento scoraggia un po tutti tranne x i pensionati che da noi sono la maggioranza,e non avendo un c***o da fare passano il tempo cercando un parcheggio gratis

Parlavo del car sharing; in ogni caso la situazione dei mezzi pubblici in italia è drammatica rispetto a paesi più evoluti (Inghilterra, Danimarca, Svezia, Germania ecc..). Molto (come accenni giustamente tu) fa anche la cultura dell'utente medio... io ad esempio prima di andare in centro a Milano guardo con che mezzi andare, poi come soluzione estrema se proprio non ci sto dentro con tempi e luoghi, scelgo la macchina. Col risultato (settimana scorsa) di starmene in un tram VUOTO alle 10 del mattino che passava una fila di suv incolonnati, ripieni di guidatori -singoli- "incazzati come le bestie" per dirla alla Gioele Dix ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: alfatarlo - 05 Ottobre 2010, 09:44:38
Qui a Padova hanno creato le condizioni di traffico per poter giustificare la costruzione del tram su rotaia e gomma (inpratica gli svantaggi della rotaia uniti agli svantaggi della gomma, una gran c@@ata insomma, ma c'erano 140 milioni di fondi europei da prendere...). Adesso devono fare l'altro asse tramviario per cui ci saranno altri dieci anni di agonia e negozi chiusi. Però come mai stanno facendo dei mega parcheggi auto in centro? Soprattutto ha senso che chi abita fuori città e quindi paga poco la casa, non ha inquinamento, non ha rumore, possa e debba in 4 e 4 otto prendendo il tram arrivare in pieno centro dove invece i residenti non trovano parcheggio, anzi, devono pagare per poter parcheggiare a due km da casa?
Per me si potrebbe andare tutti in bicicletta che non inquina e dfa bene alla salute. Peccato che il mezzo pubblico ecologico, cioè il tram, qui a Padova corra su delle corsie che erano strade vitali e che ora per motivi di sicurezza sono interdette alle biciclette... insomma c'è un sistema schizofrenico che decide e dispone che secondo me non ha capito dove vuole andare e come.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 05 Ottobre 2010, 09:49:18
Anche se il Translohr è esteticamente molto silenzioso e gradevole per quel senso di tecnologia che trasmette, ti quoto in pieno!!!

end/OT ;D
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: GT - 05 Ottobre 2010, 10:15:07

Conosco rappresentanti e agenti di commercio che la noleggiano, dai 650 ai 850 euri mensili e non hai altre spese eccetto il carburante. Se fai un contratto annuale risparmi ancora e non hai assicurazione, gomme, tagliandi ecc........ se capita qualcosa carroattrezzi e macchina sostitutiva, per chi lavora con medie di 70/100mila km annui è un bel godere.

Per chi fa un lavoro del genere è una scelta davvero vantaggiosa. :)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: litlegio - 05 Ottobre 2010, 11:10:49
Qui a Padova hanno creato le condizioni di traffico per poter giustificare la costruzione del tram su rotaia e gomma (inpratica gli svantaggi della rotaia uniti agli svantaggi della gomma, una gran c@@ata insomma, ma c'erano 140 milioni di fondi europei da prendere...). Adesso devono fare l'altro asse tramviario per cui ci saranno altri dieci anni di agonia e negozi chiusi. Però come mai stanno facendo dei mega parcheggi auto in centro? Soprattutto ha senso che chi abita fuori città e quindi paga poco la casa, non ha inquinamento, non ha rumore, possa e debba in 4 e 4 otto prendendo il tram arrivare in pieno centro dove invece i residenti non trovano parcheggio, anzi, devono pagare per poter parcheggiare a due km da casa?
Per me si potrebbe andare tutti in bicicletta che non inquina e dfa bene alla salute. Peccato che il mezzo pubblico ecologico, cioè il tram, qui a Padova corra su delle corsie che erano strade vitali e che ora per motivi di sicurezza sono interdette alle biciclette... insomma c'è un sistema schizofrenico che decide e dispone che secondo me non ha capito dove vuole andare e come.
interessante...il progetto streem, da noi dopo 3 anni di scavi e collaudo e stato abbandonato con relativa causa tra l'ansaldo e la mia azienda....non scrivo le problematiche, dato che sono ancora in giudizio,mi sembra!
x quanto riguarda la famigerata "auto di gruppo" ci sono vari fattori tutti opinabili se si vuole ma continuo a ripetere non puo' funzionare.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 05 Ottobre 2010, 11:43:38
x quanto riguarda la famigerata "auto di gruppo" ci sono vari fattori tutti opinabili se si vuole ma continuo a ripetere non puo' funzionare.

Attenzione: il car sharing è una cosa, il car pooling (auto di gruppo) è un'altra e sulla Milano - Laghi è in funzione con ottimi risultati. Anche a Londra e Los Angeles (dove se ti beccano da solo nella pool car lane finisci dritto in carcere) è una soluzione non coercitiva che da buoni frutti..e molte città han preso esempio.
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: Emanuele924 - 07 Ottobre 2010, 14:48:57
Ragazzi, rientriamo in topic! :) ;)
Titolo: Re: E il futuro del collezionismo?
Inserito da: nigel68 - 07 Ottobre 2010, 15:19:59
E' vero ;D

A tal proposito, proprio ieri leggevo l'editoriale del direttore di Automobilismo d'Epoca su un numero del 2009, appena ho due minuti lo riporto per intero (con citazione del diritto ovviamente)..