Autore Topic: I giovani e le auto storiche  (Letto 85467 volte)

Offline ares.1982

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #270 il: 20 Gennaio 2013, 14:17:53 »
Io ho 30 anni quindi non so se spacciarmi ancora per giovane oppure, più onestamente. pormi al giro di boa verso la maturità: ovvero l'eterna adolescenza di chi è però costretto a infilarci in mezzo anche battute sui capelli che si diradano... o nel mio caso subiscono un esodo epico!

Il mio sogno sarebbe una visione più simile a quella dei biker che non a quella degli appassionati di
auto d'epoca (che peraltro visto che stanno prendendo piede dovrebbero munirsi di un nome un filino più cool se vogliono attrarre i giovani  :D).
Mi piacerebbero meno raduni e più vita di gruppo. E' estremamente piacevole quando la domenica mattina passi davanti un'officina in periferia che ha la serranda aperta e davanti ci sono 9 HD parcheggiate ed i proprietari che se ne stanno li a far salotto...
E' bello che ci siano i vecchi che se la tirano i rampolli che fanno i so tutto io (come in ogni agregazione sociale) ma che almeno a parole si esalti la fratellanza... che poi spesso è pure praticata, anzichè nascondersi le informazioni ed i segreti su come risparmiare o lamentarsi dei giovani che non sanno metter le mani sui motori ma guardandosi sempre attentamente da prendere in mano un cacciavite e dire al ragazzotto di turno: "quel problema di cui ti lamenti? sviti li poi fai così... ou che fai ti svegli o dobbiamo passare la domenica piegati in questo cofano?"
Il raduno la domenica mattina il pranzettino ed il giretto per le vie della campagna sono estremamente piacevoli ma alla lunga, ed anche alla corta, annoiano a morte! Perchè non ci sono i
locali che al venerdì sera ed al sabato sera raccolgono gli appassionati del genere? Di postacci
da motociclisti ce ne sono a bizzeffe ed io, pur essendo un quadruotepe pesce fuor d'acqua li frequento molto volentieri serntendomi molto più a mio agio e divertito che non nelle domeniche in piazzetta con le auto in mostra.
Girare in moto di notte non è meno pericoloso che girare in auto ma allora perchè il regno dell'auto d'epoca è la domenica mattina? Non è questione di orario è questione di mentalità!
Oggi come oggi il grosso del "movimento" attorno alle auto che furono è incentrato sugli anni 70 e 80, perchè allora si continua con il rispetto da reliquia motoristica?
Io per primo non scorazzo notte e giorno con la Topolina e capisco che chi abbia auto di un certo tipo incontri difficoltà notevoli nel traffico e nelle strade di oggi (lo so benissimo perchè ho da poco bocciato con la Topolina proprio per questo), però se avessi un'auto appena più guidabile la userei il più possibile. Le auto d'epoca no! La maggior parte dei raduni si trasformano in mostra in piazza della propria auto... di conseguenza GUAI AL BOLLINO DA PARCHEGGIO, ALLA RIGHETTINA DA SVISTA!!! L'auto deve essere esposta, quindi deve essere come uscita dalla fabbrica, quindi non si guida, non si porta fuori dal garage, non si fanno troppi chilometri, non si vive. L'auto d'epoca è per troppi è come un quadro!
Quante volte ho sentito lamentele ai raduni perchè quando siamo passati là la strada era così stretta, l'ultimo pezzetto prima dell'agriturismo era in terra battuta ecc ecc. Cosa comprensibilissima per chi ha un'auto di un certo calibro, per chi ha un'auto di una certa età o rarità, ma se c'hai un alfa 75, una ritmo o simili... e che cavolo ma goditela un pò!
Nei raduni di motociclisti in moto ci si viaggia, punto. Ci si ferma per la carnazza alla brace, per la birrozza ma la base è che si cavalcano i propri ferri!
I raduni sono più basati sul possesso/esibizione del proprio mezzo che non nella guid a. Ma le auto non le hanno fatte per guidarle in fondo in fondo? Il raduno dovrebbe essere un'esperienza di viaggio  gruppo... non un'esperienza enogastronomica! Se si dicesse buona strada e non buon appetito  probabilmente diminuirebbero anche i costi di partecipazione cosa da non sottovalutare se si parla di giovani (ergo spiantati che probabilmente già si stanno impiccando per mantenere l'auto che hanno sempre sognato!).

Offline Quetzalcoatl

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #271 il: 21 Gennaio 2013, 08:15:29 »
Ares, hai perfettamente ragione. D'altro canto, sarebbe giusto distinguere tra vetture prestigiose, costosissime e dalla manutenzione onerosa, che è giusto preservare e efarci pochi Km, raduni statici, esposizioni ecc., dalle "normali" auto d'epoca, che sono tutt'oggi fruibilissime senza avere noie particolari, e che quindi VANNO usate nel loro spirito originario, ovvero come auto-MOBILE. A tale proposito mi è successa la stessa cosa che dici tu, a un raduno l'anno scorso: ritrovo in piazza e pranzo in agriturismo, tra i due una 30ina di Km da percorrere in carovana, su strade secondarie belle e con praticamente ZERO traffico. Bene, all'arrivo all'agriturismo c'è chi si è lamentato della strada sterrata per arrivarci, chi degli eccessivi Km... cioè, non mi lamento IO che ho una macchina che nel misto sta sotto i 3Km/l, e si lamenta uno con una 500 Gamine, vettura particolarissima la cui meccanica tuttavia è IDENTICA alle normali 500 che ancora oggi girano dentro Roma tutti i giorni? Poi ovviamente ci sono le eccezioni, una volta ho visto a un raduno di 500 uno che tirava giù dal carrello una derivata, e mi sono chiesto perchè non la usasse senza farsi tutti quei problemi. La risposta: trattasi dello SCOIATTOLO, una derivata 500 a 4 ruote motrici, la cui meccanica è in parte quella della 500 originaria, in parte una trasmissione con cambio a 1° ridotta e innesto delle 4WD che è stato costruito apposta. E quello, ovviamente, se si rompe sono guai... inoltre è stato prodotto in poche centinaia di esemplari, di cui oggi ne restano una manciata, e quasi tutti a 2WD, mentre le 4WD sono più uniche che rare. Per la cronaca, montava una coppia conica più corta, trazione sulle ruote anteriori inseribile con comando al cruscotto, e, per ovviare alla mancanza di un autobloccante al posteriore, aveva due freni a mano che agivano selettivamente su una delle due ruote posteriori.
« Ultima modifica: 21 Gennaio 2013, 08:47:22 da Quetzalcoatl »
My Cars:
-1999 FIAT Bravo HGT MK2 155 20v "Trinity"
-1979 Pontiac Firebird Trans Am V8 403cu.in. T-Top "Ponty"
-1996 Buick Roadmaster Estate Ltd. Collector's Edition "Moby"

Offline bimmer

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #272 il: 21 Gennaio 2013, 09:08:27 »
molto interessante la disquisizione tra hotrod, ratrod, ecc..
forse converrebbe dedicare un topic apposito spostando quello che già si è detto nel nuovo.
Almeno ne resterebbe una traccia recuperabile  ;)
E complimenti a Nigel e a Quetzalcoatl.
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Offline nigel68

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #273 il: 21 Gennaio 2013, 09:42:19 »
Gabriele (è più facile  ;D) quando sento queste lamentele di gente che impolvera la macchina, e si bagna, e si sporca, ecc ecc.. mi vengono in mente gli olandesi o gli inglesi che vengono qui a partecipare a raduni in Bugatti o altre anteguerra SU STRADA. Senza tergicristalli, senza capote, senza riscaldamento...e spesso marito e moglie, senza accoltellarsi al primo autogrill perchè non ci stava il beauty... Certo che anche in questo campo siamo proprio degli smidollati piagnoni  :D
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline Quetzalcoatl

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #274 il: 21 Gennaio 2013, 12:04:12 »
Di certo LORO partono dal presupposto che se si sono scelti una barchetta senza capote, se piove si mette l'impermeabile e si guida... sott'acqua. NOI partiamo dal presupposto che se ci compriamo una barchetta scoperta e poi piove, se l'intero percorso non è stato coperto allora l'organizzazione del raduno fa schifo ;D

Negli USA fanno delle gare simili alle nostre regolarità, ma con passaggi talmente ristretti da costringere le vetture a spingere al massimo. In fondo, epoca o no, se hai una Ferrari è comunque un'auto sportiva, ha davvero senso guidarla a 30 all'ora? E allora vedi questi azzimati buontemponi mettere alla frusta una Ferrari degli anni '50 con la stessa naturalezza con cui stirerebbero una Punto Abarth, e se si finisce fuori strada e si rovina il mezzo (successo davvero a un giapponese alla guida di una 250 Testa Rossa del '57) allora la sorridente risposta è: "Non fa niente, si ripara..."
Capisco che questo genere di cose appartengono a un mondo elitario dove il più povero guadagna milioni all'anno, ma in fondo quelle auto, da nuove erano destinate proprio a quel target ed è giusto che continuino ad esserlo. La "forzatura" sta nello squattrinato che guida una vettura d'epoca di lusso e non ha i mezzi per farle una manutenzione "ordinaria" così la tiene come fosse in museo.
My Cars:
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Offline t.bird

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Re: I giovani e le auto storiche
« Risposta #275 il: 21 Gennaio 2013, 19:21:21 »
Gabriele (è più facile  ;D) quando sento queste lamentele di gente che impolvera la macchina, e si bagna, e si sporca, ecc ecc.. mi vengono in mente gli olandesi o gli inglesi che vengono qui a partecipare a raduni in Bugatti o altre anteguerra SU STRADA. Senza tergicristalli, senza capote, senza riscaldamento...e spesso marito e moglie, senza accoltellarsi al primo autogrill perchè non ci stava il beauty... Certo che anche in questo campo siamo proprio degli smidollati piagnoni  :D
...confermo, ad ottobre sono venuti a trovarci .. e sono partiti dall'inghilterra.. tre "matti" con mogli al seguito con le morgan a tre ruote... e hanno trovato un tempaccio...da scoraggiare i più temerari... loro   esclamavano ....no problem...
t.bird
volere è potere e l'acqua comunque va alla scesa.
se da dietro mi lampeggi,
io penso che saluti,
se mi vuoi superare una gara devi fare
se riesci nell'intento,è giunto il tuo momento
di manico portento.
se apro lo sportello ad una donna o l'auto nuova o la donna nuova.

 

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