Autore Topic: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?  (Letto 30767 volte)

GTI79

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Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« il: 11 Febbraio 2008, 16:05:51 »
Mi viene da chiedermi se negli anni '60-'70 si pensava che le auto di quel tempo potessero diventare dei miti o comunque un pezzo da collezione dopo 30 anni.
Io ad esempio ricordo benissimo che fino ad una decina di anni fà, chi possedeva una Giulia non era un collezionista, ma era quasi considerato un barbone e sono state rottamate tante macchine che ora sono ricercate.

Voi che ne pensate?

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Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« il: 11 Febbraio 2008, 16:05:51 »

Offline civas

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #1 il: 11 Febbraio 2008, 16:26:43 »
Penso che non si poteva immaginare che le auto "normali" (intendo dire le non-supercar) sarebbero diventate degli elettrodomestici, tanto perfetti da divenire asettici... per questo non si pensava a collezionarle.

Vw golf cabrio 1991
Autobianchi A112 1984
Piaggio vespa T5 1986

GTI79

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #2 il: 11 Febbraio 2008, 16:34:58 »
Penso che non si poteva immaginare che le auto "normali" (intendo dire le non-supercar) sarebbero diventate degli elettrodomestici, tanto perfetti da divenire asettici... per questo non si pensava a collezionarle.



Dici che se le auto di adesso non avessero perso il fascino che avevano in quegli anno ora non esisterebbe il collezionismo di auto d'epoca?

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #2 il: 11 Febbraio 2008, 16:34:58 »

Offline civas

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #3 il: 11 Febbraio 2008, 16:47:52 »
Alcune auto auto addirittura acquisito un fascino che una volta non avevano... sono state rivalutate.
Ma in generale credo che alcuni appassionati di auto d'epoca sono arrivati alle auto storiche proprio perchè delusi ed annoiati dalle moderne.
Io faccio parte di questo gruppo.
Credo che 30, 40 o più anni fa delle auto si apprezzasse sempre più l'evoluzione tecnologica (sia a livello meccanico ma anche estetico), che però arrivata a un certo punto è divenuta esasperazione.
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GTI79

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #4 il: 11 Febbraio 2008, 16:52:12 »
Sì, è vero, alcune auto si sono rivalutate solo perchè "avanti" con l'età e anche magari bruttine, ma proprio per questo fatto si trae una conclusione inversa, cioè che gli oggetti antichi attraggono sempre e comunque.

Offline skizzo2

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #5 il: 11 Febbraio 2008, 18:26:34 »
L'elettronica ha portato sicuramente benefici in termini di sicurezza e non solo...ma ha tolto molto a livello emotivo.Ultimamente è arrivata ad un livello esagerato ed è anche per questo secondo me che c'è stata una rivalutazione dell'auto d'epoca,non vista più come un oggetto vecchio,ma come un oggetto che rievoca emozioni e suoni ormai dimenticati...come un gioiello di meccanica dove ci si potevano mettere le mani e l'auto la sentivi ancora più tua.

Ora siamo schiavi delle centraline,delle officine autorizzate,degli optional inutili e guidiamo davvero auto che non trasmettono nulla e costano un sacco di soldi...e ne perdono altrettanti nel giro di poco tempo.

Parlo così per esperienza personale! :-)
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Offline GT

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #6 il: 11 Febbraio 2008, 18:46:20 »
Bisognerebbe chiederlo a chi ha vissuto quell'epoca irripetibile dal punto di vista automobilistico! ;D

Ad ogni modo credo che il futuro collezionistico poteva essere immaginato solo per vetture di un certo livello tipo Jaguar E, Aurelia B24, Giulietta Spider, Lambo Miura, Ferrari 275 GTB ecc....solo per citarne alcune, ma non per le auto di tutti i giorni - vedi 500, 600 e varie - che erano viste soltanto come mezzo di trasporto e nulla più.

 

Offline russo200

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #7 il: 11 Febbraio 2008, 21:45:47 »
Ricordo che mio padre, per la 1100 H lusso del '59 che possedeva (unica auto posseduta, a mio padre non piaceva guidare), aveva previsto addirittura delle pantofoline da indossare per me e mio fratello nel momento in cui si saliva in auto per non rovinare la tappezzeria.
Era sicuramente un'esagerazione, ma il valore che si dava alle cose allora era ben differente da quello che si da adesso, forse perchè i sacrifici che si facevano per acquisirle le facevano diventare quasi degli oggetti con una "anima" a cui ci si affezionava.
A proposito, quell'auto l'abbiamo avuta dal 1959 al 1979 e quando l'abbiamo venduta era già un'auto d'epoca ed era immacolata.....poi due anni fa l'ho ritrovata e restaurata. Ma questa è un'altra storia.......
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Offline ardeatony

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #8 il: 11 Febbraio 2008, 22:37:14 »
poi due anni fa l'ho ritrovata e restaurata.

bellissima storia...complimenti...

Offline GT

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #9 il: 12 Febbraio 2008, 11:03:45 »
X russo200.

Adesso però ci devi raccontare la storia della tua 1100. ;D

Offline alfatarlo

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #10 il: 12 Febbraio 2008, 23:38:52 »
Erano anni in cui si poteva correre senza limiti. Vero è che pochi potevano permettersi auto che facevano più dei 120, ma proprio per questo le auto che riuscivano a passarli erano considerate mitiche anche allora. Sicuramente nessuno avrebbe pensato che un maggiolino sarebbe diventato una macchina da collezione, e nonostanrte ne possegga uno (di mia sorella ma mio di fatto) sono convinto che a parte la linea e il contenuto di spirito sessantottino in realtà sia un bidone. Nonostante mi piaccia tantissimo. Nonostante rappresenti per me la prima auto tra i 18 e i 22 anni. Nonostante i numeri sui parcheggi delle piste da sci. Poi il collezionismo del maggiolino (a parte modelli rari fino agli anni '50 e ai cabrio) deve secondo me essere fatto rispettando lo spirito di quegli anni, cioè senza badare troppo all'originalità. Tanto i pezzi si trovano tutti (ne hanno fatti 25 milioni) e basta andare in sudamerica per vedere quanti ce ne sono ancora.
Il problema è che in Italia ci siamo fatti prendere la mano da questa storia delle auto storiche: quando sento uno che vuole acquistare una storica e la cerca "solo in perfetto stato, restaurata ai massimi livelii" secondo me questo non è un vero appassionato perchè cerca una vettura  in condizioni diverse da quelle in cui veniva usata quando era nuova. Poi capisco il voler salvare la 1100 che era di famiglia, magari restaurarla bene, ma non la considero un'auto da scambiare a cifre iperboliche, massimo direi 2500 euro: e invece le vedi anche a molto di più. Così come le 500 e le 600 (ma sapete quante ce ne sono in Spagna e in Jugoslavia sotto mentite spoglie?). Non voglio dire che la rarità fa il prezzo, ma considerare una forma di investimento una fiat 1100 direi di no (in India è pieno): giusto salvarle, sbagliato specularci sopra.
Anche le giuliette spider sono state date dentro per una 2cv nuova fiammante negli anni 70. Il padre di una tizia che conosco nei primi anni 80 scambiò un'alfetta berlina seminuova più pochi soldi per una ferrari 365 gt 2+2: all'epoca sicuramente l'avranno preso per matto, adesso...

Offline skizzo2

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #11 il: 13 Febbraio 2008, 10:51:54 »
"giusto salvarle, sbagliato specularci sopra"

Concetto giustissimo.Concordo in pieno!
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Offline russo200

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #12 il: 13 Febbraio 2008, 11:32:37 »
Concordo anch'io.
Quando ne parlavo in altra sezione del forum, mi riferivo all'interesse storico e sociologico, certamente non alla possibilità di un investimento e tanto meno di una speculazione.
Per la storia della mia 1100, vi farò sapere quanto prima.
Un cordiale saluto a tutti
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Offline gemesif

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #13 il: 15 Febbraio 2008, 18:55:58 »
L'automobile era amata, desiderata, coccolata, quasi come una donna e non importava che fosse bellissima. Ti dava finalmente la libertà di muoverti in autonomia, di viaggiare e quindi di scoprire il mondo. Anche un'umile 600 appariva splendida agli occhi di chi tanto l'aveva desiderata per poi finalmente averla tutta per sè. Erano sensazioni, emozioni legate anche ad un periodo in cuidi si confidava nel futuro e il denaro era solo un mezzo e non un fine. Ammirando una Ferrari o una Maserati non chiedevi "quanto costa?", ma solo "quanto fa?".


Offline russo200

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Re: Ma cosa si pensava negli anni d'oro?
« Risposta #14 il: 15 Febbraio 2008, 20:52:48 »
Ogni promessa è debito.....
Mio padre acquistò questa auto nel 1959, o forse sarebbe meglio dire che mia madre, patentata prima di lui, gliela fece acquistare poichè mio padre non ne voleva sapere di guidare; gli fece trovare il responsabile di filiale in casa (allora si faceva così) e così fu costretto ad arrendersi al fatto compiuto.
Sta di fatto che la poca simpatia per la guida rimase, ma non il "rispetto" per un oggetto che era costato circa 1.100.000 lire dell'epoca che non erano poche; fu perciò l'unica auto posseduta in famiglia e fu tenuta come una reliquia.
L'auto venne venduta nel 1979 quando aveva percorso circa 82.000 Km (in 20 anni !) ed era già auto d'epoca ma, se l'aveste vista.....sembrava appena uscita dal concessionario, ancora con le gomme con la fascia bianca ed in perfette condizioni sia di meccanica che di carrozzeria; dispiacque un po' a tutti in famiglia e io feci un pensierino per tenerla. Dopotutto avevo imparato a guidare con quella macchina, inseguito dai rimbrotti di mio padre quando qualche manovra non era stata del tutto ortodossa, ed in quell'auto mi ero dichiarato con quella ragazza che sarebbe poi diventata mia moglie.
Mi ero , però, laureato da poco ( sono medico), progettavamo il nostro matrimonio e quindi le priorità erano altre.
Passarono gli anni, siamo nel 2006, le cose erano andate bene grazie a Dio, e mi frullò in testa l'idea di dare corpo alla mia passione per le auto storiche; ovviamente l'intenzione fu di acquistare una H lusso come quella, possibilmente dello stesso colore.......ma, mi dissi, io ricordo ancora la targa (NA 828737, era stata ritargata quando ci eravamo trasferiti da Caserta), perchè non tentare ?
Pensavo fosse una pia illusione ma, facendo una visura al P.R.A. l'auto risultò non radiata ed intestata ad una persona con un cognome non comune che abitava non lontano da me; vidi sull'elenco telefonico, non lo trovai ma trovai un altro con lo stesso cognome che abitava nella stessa zona. Feci, come si suol dire, la "faccia tosta" e telefonai: era la madre che, dopo un primo momento di comprensibile diffidenza, mi mise in contatto con quello che io ritenevo fosse il proprietario.
Mi caddero le braccia, perchè l'intestatario mi disse che l'aveva ceduta pochi anni dopo l'acquisto ad una sua amica che, vista la giovane età e le scarse finanze di entrambi, non aveva provveduto alla trascrizione del cambio di proprietà. Io insistetti, e dopo un notevole sforzo di memoria, mi disse che, forse, l'aveva venduta ad una certa Caterina che , ah...si, faceva di cognome....... e che abitava a pochi passi da me.
Quando si dice il destino ! Rintracciai Caterina con non poche difficoltà che, per brevità, vi risparmio, effettivamente abitava a poche centinaia di metri da casa mia e la convinsi a cedermi l'auto che ancora possedeva e che era ferma da circa 10 anni in un box nel suo condomio. Devo dirle ancora grazie per la sua disponibilità a dare l'auto al figlio del primo proprietario e per la signorilità dimostrata in tutta la faccenda.
Non vi dico l'emozione quando la rividi per la prima volta, coperta di polvere, con le ruote a terra e piena all'interno delle cose più strane !
Incominciai così il restauro che è durato circa due anni e che non è ancora del tutto terminato ed il mio stato d'animo è quello di chi ha ritrovato dopo tanto tempo il suo più caro amico od il cugino preferito con cui aveva condiviso tante esperienze.
So di essere stato troppo prolisso ma spero mi avrete sopportato.
Un cordialissimo saluto a tutti
autovonkleist - www.millecento.it

 

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