Dico la mia al riguardo...
l'automobile è un oggetto acquistato da un provato, che ne detiene a tutti gli effetti il diritto di farci ciò che vuole. La può smontare, rimontare, buttare da un ponte o far esplodere. Ma, ETICAMENTE parlando, quando di un modello ci sono nel mondo mezzo milione di esemplari, ci fai quello che ti pare... se ne restano dieci, magari è il caso di mantenerli in "vita" il più possibile identici a come sono stati costruiti. Esempio ferroviario: una vecchia carrozza passeggeri come ce ne stanno migliaia può essere presa e "restaurata" ad uso ristorante da un privato... ma una locomotiva a vapore, di cui magari è l'unico esemplare sopravvissuto, non puoi infilarci dentro i fumogeni e dei motori elettrici per tenerla ancora in servizio! Va curata e gestita come un pezzo da museo, A PRESCINDERE se il proprietario sia lo Stato o un privato.
Per cui, secondo me a fare la differenza dovrebbe essere il numero di esemplari restanti: posso elaborare un Maggiolino di cui oggi girano ancora svariati milioni di esemplari nel mondo... ma non una qualunque vettura anni '20, di cui restano tre o quattro esemplari se non meno.
Altro discorso, la "correttezza" etica dell'elaborazione (lasciamo stare la parola tuning che evoca adesivi neon e impianti stereo, non è di questo che sto parlando).
-La FIAT "Mefistofele" è un esemplare unico di vettura da record, comprata con il motore fuso dal "creatore" che ci installò un motore ancora più grosso allo scopo di batere il record di velocità.
-Abarth e Giannini, e neanche sto a spiegare cosa facevano...
-Le dozzine di carrozzerie che negli anni '50 modificavano le FIAT per farne furgonati, pickup o "spiaggine"
-Il fenomeno delle Hot Rod americane negli anni '50, e le successive Rat Rod, fino alle Muscle Cars che erano vetture che in Italia definiremmo "pronto pista" e "elaborate dalla Casa"
-La leggenda di Lamborghini e della frizione della sua Ferrari modificata nell'officina dei trattori
-Preparatori storici come i succitati Giannini e Abarth, ma anche RUF per Porsche, AMG per Mercedes, Spoon per Honda, Mine's per Nissan, e poi Hormann, Gemballa, fino ai preparatori delle dimensioni di un'officina o poco più, come Romeo Ferraris o Zamuner.
Tutto quello che ho citato qui sopra, indica che l'elaborazione c'è oggi e c'è SEMPRE stata ieri. Negli anni '20 le prime corse vedevano al nastro di aprtenza delle vetture spogliate della carrozzeria, con uno o due sedili avvitati sul telaio e basta... cos'è quella se non elaborazione?
Quindi, se è vero che un veicolo RARISSIMO va preservato, è pur vero che l'auto storica va preservata nella sua interezza, quindi ANCHE nelle elaborazioni che esistono da quando esiste l'automobile. Che poi lo Stato finga di non vederlo, è un'altra cosa.