Scusate se mi intrommetto, ma ritengo che sia un bel argomento, soprattutto per me che sto compiendo l'atto di salvataggio
Vorrei far notare come nei restauri di opere pittoriche, si ricorra alla "reintegrazione pittorica"
Nell'ambito del restauro di una superficie pittorica è l'intervento teso a ricreare un collegamento cromatico o cromatico e formale laddove sono presenti lacune o abrasioni della pellicola pittorica. Si tenga presente che uno degli obiettivi del restauro è quello di restituire l'opera a una fruizione che, oggi più che mai, coinvolge larghe fasce di pubblico, il più delle volte impreparate a leggere un dipinto caratterizzato da lacune, come accadrebbe nella maggior parte dei casi se il restauro si limitasse esclusivamente alla conservazione del dato fisico. Fermo restando che è necessario valutare quanto e come una lacuna, per dimensioni e posizione, possa danneggiare la visione dell'opera, è stato osservato che la conservazione pura e semplice di un'immagine mutila può spronare l'osservatore a una restituzione fantastica, e comunque fondata sul suo grado di cultura. Fermo restando la necessità dell'intervento, nel rispetto di uno dei postulati fondamentali del restauro, questo verrà eseguito (qualsiasi tecnica sia stata scelta) ad acquerello, a guazzo o con colori a vernice, in modo da avere le maggiori garanzie di reversibilità dell'operazione
Questa "tecnica" si può applicare benissimo anche all'auto.
Sapete meglio di me che in certi modelli ormai non si trova più nulla e che la ricerca dell'originalità a tutti i costi è quasi impossibile ( se non a creare l'abietta speculazione).
La ricerca dell'originalità mi obbliga a usare qualsiasi ricambio che si trova solo ed esclusivamente nella scatola marchiata dalla casa? Non vanno bene quelli dei produttori "generalisti"?
Secondo voi, usare le tubazioni in silicone al posto della gomma è un sacrilegio? O peggio ancora usare i tubi aeronautici per i freni?
Se ho un'auto datata e trovo materiali più peformanti fatti con le tecnologie di oggi, commetto peccato mortale? ( Vedasi pastiglie o i dischi)
Vi porto questi esempi perché io mi son mosso così e ho fatto una ricerca dei ricambi in tal senso: piuttosto che montare un disco ventilato, cerco chi mi può dare qualcosa con acciai più resistenti e più trattati.
Lo stesso per le pastiglie: perché materiale che resiste a 350° e non di più?
Se in origine l'auto non montava viteria in inox, devo continuare a usare viteria che si arrugginisce entro breve?
Se ho l'auto con ruggine e devo riverniciarla, che faccio? Trovo quel carrozziere che può usare quella quantità limitata all'anno di vernici non ad acqua? E se per quell'anno ha raggiunto il limite? Aspetto quello successivo?
Continuo con la mia esperienza: l'auto aveva il terzo stop previsto per il mercato statunitense, commetto illecito a montarlo? In realtà montandolo dò agli altri utenti della strada un altro punto luce, soprattutto ad altezze che son abituati a guardare ( Le luci dietro son abbastanze poste in basso)
Nel corso degli anni han cominciato a montare l'ic ma la mia auto è precedente, se lo monto sono da fucilazione? E se detto ic si trova nel posto più inutile dell'auto, non posso montare un FMIC?
D'altronde queste modifiche non faranno altro che bene alla meccanica stessa ( Io sinceramente di rifar teste e turbine non ne ho più voglia)
Io credo che una persona che abbia intrapreso un restauro, non abbia più voglia di ricominciare, vuoi per la gran spesa che per lo stress che comporta
Secondo me, come in tutte le cose, in medio stat virtus, i talebani non fanno mai del bene ( e mi rifaccio all'esempio della Stratos su riportato: per me il commissario sarebbe da radiazione immediata)