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Sfide d'epoca => Proponi la tua sfida => Topic aperto da: Cash - 08 Ottobre 2009, 15:34:13
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Prendendo spunto da questa galleria http://fotoalbum.virgilio.it/ercoleo/icruscottipiurendid/
vi chiedo quali secondo voi sono i migliori cruscotti e quali i peggiori (parlando di auto di serie) ?
Vetture storiche oppure anche moderne?
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ma che discussione è mai questa ........... ;D
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Vetture storiche oppure anche moderne?
credo storiche no??
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bella discussione ;) ;)
beh io mi limito a fare una classifica dei miei cruscotti
prima posizione(per me il più bello)
fiat 1100 tv pininfarina
(http://img522.imageshack.us/img522/6374/img0898g.jpg) (http://www.imagehosting.com/)
secondo (a pari merito)
abarth gt zagato
(http://img127.imageshack.us/img127/7905/img0926v.jpg) (http://img127.imageshack.us/i/img0926v.jpg/)
terzo
alfa romeo gt 1750 v
(http://img127.imageshack.us/img127/4310/pic0018.jpg) (http://img127.imageshack.us/i/pic0018.jpg/)
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Cruscotto
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Il cruscotto della "Mini"Il cruscotto è la parete anteriore di abitacolo posizionata al disotto del parabrezza di un autoveicolo.
Indice [nascondi]
1 Origine
2 Significato moderno
3 Sicurezza
4 Voci correlate
Origine [modifica]
La Benz Velò del 1894Originariamente, il termine cruscotto veniva usato per definire la paratia anteriore (in cuoio, legno o lamiera) di una carrozza o di un carro, installata per proteggere il cocchiere dal fango e dai detriti alzati dagli zoccoli dei cavalli.
La paratia era normalmente utilizzata per appendervi i sacchetti contenenti la crusca, quale alimento per gli equini; da cui la discendenza, per affissazione, di "cruscotto".
L'uso del termine cruscotto anche per le automobili, cominciò a diffondersi tra gli operai della Fiat, nel primo decennio del XX secolo, i quali trovavano difficoltoso pronunciare lo specifico termine tedesco "armaturenbrett", inizialmente adottato dai tecnici dell'azienda torinese.
Significato moderno [modifica]
Il cruscotto della LybraNel linguaggio moderno, per cruscotto si intende la struttura di una automobile, posta inferiormente al parabrezza, che separa l'abitacolo dal vano motore o dal vano bagagli anteriore.
Alla parte superiore del cruscotto, detta anche "plancia", vengono normalmente fissati i pannelli di finitura, il quadro strumenti, le pulsantiere, i cursori di regolazione, le bocchette di aerazione, gli airbag, il posacenere, l'autoradio, il navigatore satellitare oltre ad uno o più vani portaoggetti.
La parte inferiore funge da ancoraggio o supporto per i comandi a pedale (acceleratore, frizione e freno) e per il piantone dello sterzo.
Per la sua funzione di alloggio della strumentazione di bordo, a volte, viene impropriamente definito "cruscotto" il quadro strumenti dei veicoli.
Sicurezza [modifica]
Sezione del cruscottoEssendo una delle parti maggiormente pericolose, in caso di impatto violento del veicolo, il cruscotto viene costruito con accorgimenti ed imbottiture atte a diminuire gli effetti dell'urto per gli occupanti.
Lo studio per realizzare cruscotti imbottiti sulle automobili di serie venne iniziato alla Ford da Robert McNamara nel 1956 con il programma "safeguard", verso il quale gli acquirenti dimostrarono, inizialmente, una scarsa attenzione. Precursore di questo accorgimento fu nel 1947 Preston Tucker con la sua Torpedo, vettura della quale però non venne mai avviata la produzione in serie.
A partire dagli anni '70 tutte le case automobilistiche hanno introdotto continui miglioramenti per aumentare il livello di sicurezza dei cruscotti.
Voci correlate [modifica]
Automobile
Tachimetro
Airbag
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Cruscotto"
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bella discussione ;) ;)
beh io mi limito a fare una classifica dei miei cruscotti
prima posizione(per me il più bello)
fiat 1100 tv pininfarina
(http://img522.imageshack.us/img522/6374/img0898g.jpg) (http://www.imagehosting.com/)
secondo (a pari merito)
abarth gt zagato
(http://img127.imageshack.us/img127/7905/img0926v.jpg) (http://img127.imageshack.us/i/img0926v.jpg/)
terzo
alfa romeo gt 1750 v
(http://img127.imageshack.us/img127/4310/pic0018.jpg) (http://img127.imageshack.us/i/pic0018.jpg/)
bravo doppia hai capito subito il senso di questo argomento ;)
belli i cruscotti da te postati , c'è anche qualcuno in particolare che non ti piace ?
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quarto
autobianchi primula coupe 1.2
(http://img106.imageshack.us/img106/733/img0853v.jpg) (http://img106.imageshack.us/i/img0853v.jpg/)
quinto
ferrari 328 gtb
(http://img96.imageshack.us/img96/7266/img1236.jpg) (http://img96.imageshack.us/i/img1236.jpg/)
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bellissimi quello dell'alfa gt e quello della ferrari 328 , stupendi !!! :)
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bellissimi quello dell'alfa gt e quello della ferrari 328 , stupendi !!! :)
ho fatto un po di casini...ma la lista c'è ;)
io sono per i cruscotti sportivi,ovvero con poca roba...
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ALFA ROMEO 1750 GTV
FIAT 124 SPORT COUPE' 2^ SERIE
di primo acchito mi vengono in mente questi .....poi aggiornero'
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bravo doppia hai capito subito il senso di questo argomento ;)
belli i cruscotti da te postati , c'è anche qualcuno in particolare che non ti piace ?
si diciamo tutti i cruscotti citroen(tipo gs,visa..ecc),e poi (chiedo scusa a gt ed a alfatarlo ecc.. ;D) quello dell'alfetta gtv ....propio non lo digerisco
questi
visa
(http://img11.imageshack.us/img11/3417/22092009331.jpg) (http://img11.imageshack.us/i/22092009331.jpg/)
alfetta
(http://img111.imageshack.us/img111/3853/planciaalfetta.jpg) (http://img111.imageshack.us/i/planciaalfetta.jpg/)
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Non saprei dare una classifica...
Ce ne sono tanti che mi piacciono...Ci penso e poi vi dico :)
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A me il cruscotto piace semplice, ma completo: devo avere tutto a vista, sia la strumentazione, sia i vari pulsanti. Devo sentirmi come sulla scrivania di camera mia dove ho tutto a portata di mano e dove ogni cosa ha il suo posto preciso. Quello che mi aggradava sotto questi punti di vista era quello della mia Thema:
(http://img106.imageshack.us/img106/7383/thema4.jpg) (http://img106.imageshack.us/i/thema4.jpg/)
I comandi della climatizzazione automatica sono PERFETTI come semplicità d'utilizzo ed ergonomia, in più si integrano senza troppi fronzoli, ma efficacemente, con il resto della plancia.
Tocco di classe: lo sportellino del vano radio in finta radica e marchiato Lancia, che sembra un tutt'uno con lo sportellino del posacenere più in basso.
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di primo acchito mi viene in mente quello tuttobuchi della Beta (non ricordo che serie). Però francamente non so decidere se metterlo in una categoria o nell'altra.
Appena trovo una foto vi faccio vedere qualcosa che mi piace molto.
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comunque molto bella questa discussione: in fondo quando si è alla guida della propria auto ciò che sta sotto gli occhi non è la linea esterna, ma proprio il cruscotto. Perciò per me è una delle cose che mi deve piacere di più in un auto...
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Ecco i miei preferiti:
(http://www.lancia-historie.de/images/Technik/delta_hf_4wd_cockpit.jpg)
(http://www.miniminor.com/racconti/una_storia/images/plancia.jpg)
(http://www.lancia-ardea.it/images/scopriamo%20l%27ardea/fulvia/fulvia%20HF%20cruscotto.jpg)
Non li ho messi in una classifica particolare perchè mi piacciono tutti tanto...
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di primo acchito mi viene in mente quello tuttobuchi della Beta (non ricordo che serie). Però francamente non so decidere se metterlo in una categoria o nell'altra.
Appena trovo una foto vi faccio vedere qualcosa che mi piace molto.
In realtà nacque con la Trevi,detto a "groviera",per ovvi motivi...
(http://www.casa80.it/Immagini/lancia_trevi4.jpg)
;)
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non riesco più a inserire la foto: è cambiato qualcosa? ma come si fa?
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A me il cruscotto piace semplice, ma completo: devo avere tutto a vista, sia la strumentazione, sia i vari pulsanti. Devo sentirmi come sulla scrivania di camera mia dove ho tutto a portata di mano e dove ogni cosa ha il suo posto preciso. Quello che mi aggradava sotto questi punti di vista era quello della mia Thema:
(http://img106.imageshack.us/img106/7383/thema4.jpg) (http://img106.imageshack.us/i/thema4.jpg/)
I comandi della climatizzazione automatica sono PERFETTI come semplicità d'utilizzo ed ergonomia, in più si integrano senza troppi fronzoli, ma efficacemente, con il resto della plancia.
Tocco di classe: lo sportellino del vano radio in finta radica e marchiato Lancia, che sembra un tutt'uno con lo sportellino del posacenere più in basso.
Concordo pienamente, tanto che di Thema ne ho avute due.........e devo riconoscere che in fatto di ergonomicità, stile e funzionalità i cruscotti migliori sono quelli delle italiane.........tutte le altre case hanno scopiazzato.
La vera innovazione del cruscotto avvenne negli anni 60 dove si intui' la necessità di abbellire le auto comuni anche dentro, fino ad allora erano spartane e si puntava alla mera funzionalità. Con l'avvento degli schiumati e le varie plastiche si sono studiate forme nuove........ Prima osservavo il cruscotto della Primula, un auto del 1965 che precorreva i tempi. Quello schema di scruscotto ispiro' le auto venute molti anni dopo.....Poi ci fu il salto nei primi anni 70.
Preformati in plastica, schiumati e poliuretanici che consentivano di sagomare, ricavare forme nuove e inserire nuovi elementi come il cassetto portaoggetti o autoradio, gruppi di climatizzazione ecc........ In tutto questo gioca un ruolo essenziale la strumentazione........Fino agli anni 60 si inserivano per lo piu' strumenti standard comuni su molte auto, vedi termometri e manometri tondi di varie marche. Successivamente anche lo strumento è entrato a far parte del cruscotto specifico conferendo ad ogni plancia un identità ben precisa, come avviene per i vari modelli di auto. Poi il bello o il brutto è sempre soggettivo.......credo che il giusto compromesso sia la funzionalità e un po di designe unito a buoni materiali.
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Come non quotare in tutto e per tutto il buon Cekk... ::) ;)
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Non saprei dire quali sono i più belli per me, so solo che di norma mi piacciono le strumentazioni ricche e che il cruscotto per me è importantissimo nella scelta di un'auto: non comprerei mai un veicolo con un cruscotto che non mi piace, a prescindere da tutto il resto.
Di tutte le auto che ho posseduto il migliore è certamente quello della mia vecchia a6, davvero quasi perfetto: ricco di informazioni, illuminato di rosso (migliore del verde secondo me), sinuoso e senza piano dappoggio superiore (che odio: ad ogni curva presa forte vola tutto in giro per l'abitacolo o comunque balla facendo rumore), con tantissime bocchette per l'aria, un clima che fa tutto da sè, senza spigoli da nessuna parte, radica vera inserita con moderazione... ottimo.
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Come non quotare in tutto e per tutto il buon Cekk... ::) ;)
Anch'io non posso esimermi dal quotarlo... :)
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Io invece non condivido. L'avvento delle plastiche e degli schiumati ha intristito e tolto gran parte della personalità dei cruscotti, e dire che solo dopo gli anni 60 hanno trovato un'identità sminuisce davvero i bellissimi cruscotti degli anni '50 e dei primi sessanta. Penso alla Facel Vega, con il cruscotto in acciaio vernicato imitazione radica, disseminato di strumenti circolari, o ai cruscotti delle Jaguar (in particolare quello della MkX). radica vera a profusione. Poi il bellissimo Astradome delle Chrysler fine '50, con illuminazione a fibre ottiche (sì, negli anni 50...).
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Cruscotto Facel Vega
(http://archivio.panorama.it/media//020001058927.jpg)
Cruscotto Jaguar MK X
(http://farm4.static.flickr.com/3394/3423628158_c38eb0ce56.jpg)
Cruscotto Astradome Chrysler
(http://www.imperialclub.com/Events/Carlisle2001/Mvc-689f.jpg)
:)
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grazie...
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anche i cruscotti delle old bmw, con la plancia orientata verso il guidatore, avevano una loro fondata funzione ed anche utilità.
Però in effetti credo che il cruscotto deve essere in sintonia con la macchina, con l'esterno, con i sedili, insomma deve anche integrarsi bene con tutto il resto.
A meno che non si voglia giudicare solo i cruscotti come elementi a se stanti. Ed in questo caso sono tanti quelli degni di nota. Di ogni epoca.
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Un'altro cruscotto che mi fa impazzire è quello delle Fiat 8V...
Qui un particolare della strumentazione:
(http://www.maggiemaggi.com/Portals/0/Gallery/Album/2/Fiat%208V%20ContaKilometri%2067CW5075.jpg)
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Il giusto compromesso tra semplicità, sportività e design, almeno per me:
(http://img97.imageshack.us/img97/9619/btriumphtr415.jpg) (http://img97.imageshack.us/i/btriumphtr415.jpg/)
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altro stupendo è quello di acton.. :D
lancia flaminia....spettacolare :o
(http://img2.imageshack.us/img2/9593/lanciaflaminiatouringsp.jpg) (http://www.imagehosting.com/)
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Io invece non condivido. L'avvento delle plastiche e degli schiumati ha intristito e tolto gran parte della personalità dei cruscotti, e dire che solo dopo gli anni 60 hanno trovato un'identità sminuisce davvero i bellissimi cruscotti degli anni '50 e dei primi sessanta. Penso alla Facel Vega, con il cruscotto in acciaio vernicato imitazione radica, disseminato di strumenti circolari, o ai cruscotti delle Jaguar (in particolare quello della MkX). radica vera a profusione. Poi il bellissimo Astradome delle Chrysler fine '50, con illuminazione a fibre ottiche (sì, negli anni 50...).
Concordo con la tua analisi se si parla di auto di livello superiore o fuoriserie ma per le produzioni e le vetture piu' diffuse il cruscotto non era un particolare estremamente curato.
Per le produzioni di serie lo schema era sempre quello dello strumento inserito in una traversa centrale con un cappello superiore. Se ci riferiamo alle supercar o le fuoriserie e anche le vetture di categoria alta le cose cambiano........ sarebbe come paragonare un Patec Filipp ad uno swoch.........L'argomento si fa' interessante ;)
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Stanno venendo fuori spunti interessanti da questa discussione betamontiana...bene bene.
Ha ragione chi dice che i cruscotti fino agli anni 60 erano più belli nel senso classicheggiante del termine, c'era più cura del dettaglio e artigianalità. Poi come al solito è un discorso di vicinanza alla propria sensibilità automobilistica, ad esempio io non sono grandissimo amante di ciò che c'era prima degli anni 70-80, perciò sono anche indotto a conoscere meno l'argomento.
Molto di quello che è venuto dagli anni 80 in poi è stato influenzato anche dalla scelta delle strumentazioni, frutto di ricerca di originalità a volte discutibile, a scapito dell'intero disegno della plancia.
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altro stupendo è quello di acton.. :D
lancia flaminia....spettacolare :o
(http://img2.imageshack.us/img2/9593/lanciaflaminiatouringsp.jpg) (http://www.imagehosting.com/)
stupendo..la lancia è sempre la Lancia :D
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stupendo..la lancia è sempre la Lancia :D
Questa impostazione è splendida ed è proprio un classico degli anni 50 ;)
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altro stupendo è quello di acton.. :D
lancia flaminia....spettacolare :o
(http://img2.imageshack.us/img2/9593/lanciaflaminiatouringsp.jpg) (http://www.imagehosting.com/)
Marco, un ringraziamento particolare. ;)
Io non l'ho messo per scaramanzia ........ (non è vero, ma ci credo) ;D
Se riuscirò a chiudere la trattativa, vi servirò su di un piatto d'argento i particolari della strumentazione: è davvero un'opera d'arte. :D
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Marco, un ringraziamento particolare. ;)
Io non l'ho messo per scaramanzia ........ (non è vero, ma ci credo) ;D
Se riuscirò a chiudere la trattativa, vi servirò su di un piatto d'argento i particolari della strumentazione: è davvero un'opera d'arte. :D
France'..........sono mesi che non aspetto altro.......... :D :D :D :D :D :D
Poi........visto che stiamo a 10 minuti di strada la visione dal vivo dev'essere delirio puro :D
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Parlando di auto non supercar degli anni '70, quello della Matra Bagheera mi sembra bello ed originale:
(http://img86.imageshack.us/img86/7983/bmatrasimcabagheera27.jpg) (http://img86.imageshack.us/i/bmatrasimcabagheera27.jpg/)
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Mi ricordo il cruscotto della Prisma del 1985 di mio padre. Spettacolare per quel tempo!!!!
Tutto sommato anche il mio non mi dispiace...... ;D ;D ;D
(http://s6.imagestime.com/out.php/i414217_PLANCIASTRUM.JPG) (http://www.imagestime.com/show.php/414217_PLANCIASTRUM.JPG.html)
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Questo io lo avuto era uno spettacolo!!
sembrava di guidare una da rally , comunque minch..a se andava la uno turbo :D :D :D :D :D
(http://img35.imageshack.us/img35/9598/0985306067unoturbo.jpg) (http://img35.imageshack.us/i/0985306067unoturbo.jpg/) (http://)
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Marco, un ringraziamento particolare. ;)
Io non l'ho messo per scaramanzia ........ (non è vero, ma ci credo) ;D
Se riuscirò a chiudere la trattativa, vi servirò su di un piatto d'argento i particolari della strumentazione: è davvero un'opera d'arte. :D
è stupendo...come non citarlo....tra l'altro ho i due strumenti (conta km e conta giri)in magazzino....volevo appenderli al muro dello studio ;) 8) :D
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è stupendo...come non citarlo....tra l'altro ho i due strumenti (conta km e conta giri)in magazzino....volevo appenderli al muro dello studio ;) 8) :D
Grazie da tè è un vero complimento, tanto di cappello!!! :D :D :D :D
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Grazie da tè è un vero complimento, tanto di cappello!!! :D :D :D :D
grazie a te .....ma io mi riferivo al mesaggio di acton :-[ :-[ ;)
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grazie a te .....ma io mi riferivo al mesaggio di acton :-[ :-[ ;)
Ooops!!
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alfa romeo gt 1750 v
(http://img127.imageshack.us/img127/4310/pic0018.jpg) (http://img127.imageshack.us/i/pic0018.jpg/)
Rimango sempre in religioso silenzio e ammirazione di fronte a questa plancia. Sintesi di semplicità e grinta perfettamente fusi assieme...
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Rimango sempre in religioso silenzio e ammirazione di fronte a questa plancia. Sintesi di semplicità e grinta perfettamente fusi assieme...
Quotissimo !! ;) 8) 8)
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Rimango sempre in religioso silenzio e ammirazione di fronte a questa plancia. Sintesi di semplicità e grinta perfettamente fusi assieme...
Già...è proprio eccezionale...
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Io alla fine non riesco a decidermi...ci sono molti cruscotti che adoro e pochissimi che non mi gustano assolutamente...
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Io alla fine non riesco a decidermi...ci sono molti cruscotti che adoro e pochissimi che non mi gustano assolutamente...
Citane pure quanti ne vuoi! :)
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Cruscottomane!! :D :D
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Ci puoi giurare Ale...i cruscotti danno grande soddisfazione ;D
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Beh, in effetti è la parte dell'auto con la quale si ha un contatto diretto sia visivo che tattile durante la guida. E' una sorta di interfaccia per dialogare con lei ed è giusto dargli la dovuta importanza. :)
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Questo è il cruscotto della Lamborghini 400 GT 2+2 che ho fotografato a Milano Classic Motors:
(http://img440.imageshack.us/img440/9759/dscn0116.jpg) (http://img440.imageshack.us/i/dscn0116.jpg/)
Sono rimasto sbalordito...
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Rimango sempre in religioso silenzio e ammirazione di fronte a questa plancia. Sintesi di semplicità e grinta perfettamente fusi assieme...
che dire....bellissimo :) :)
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a me in generale piacciono quelli con fascione che va da parte a parte. Se poi hanno una console centrale che si alza dal pavimento senza però toccare il fascione, sono i miei preferiti (vedi Z4 o certe ferrari).
sono molto affascinato dai cruscotti con portastrumenti integrati (qui giulietta spyder prototipo pininfarina):
(http://www.spideralfaromeo.it/images/giulietteinterni.jpg)
esempi di fascione:
(http://www.notodocoches.com/wp-content/uploads/2008/06/coches-nuevo-lancia-fulvia-concept-interior-2009.jpg)
(http://www.autocult.com.au/img/gallery/full/444610.jpg)
(http://l.yimg.com/dv/izp/bentley_arnage_t_2008_dashboard_dashboard.jpg)
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Tutte bellissime..:Specie quello della Fulvia Concept... ;)
@ Ema:ottima firma! ;D
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@ Ema:ottima firma! ;D
Ho preso ispirazione da qualcuno... ::) ;D
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Ho preso ispirazione da qualcuno... ::) ;D
;)
E' ora che aggiorni la mia con le foto della Struzzo ;)
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Questo è il cruscotto della Lamborghini 400 GT 2+2 che ho fotografato a Milano Classic Motors:
(http://img440.imageshack.us/img440/9759/dscn0116.jpg) (http://img440.imageshack.us/i/dscn0116.jpg/)
Sono rimasto sbalordito...
vero , molto bello considerando che e' stato progettato 40 anni fa' ...... :) :) :)
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@ Ema:ottima firma! ;D
Ho preso ispirazione da qualcuno... ::) ;D
volevo provarci anche io...ci staranno ??? ??? ;D ;D ;D ;D ;D
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1961-1963 Ford Thunderbird
(http://img.prewarcar.com/show-postwarcar.php?src=Ford_1963_209986781_550.jpg)
Elemento caratterizzante: il design integrato con le porte, ripreso solo negli anni '80 da qualche costruttore europeo.
Tra le caratteristiche il volante (SwingAway steering wheel) che si sposta verso dx per facilitare l'accesso nell'abitacolo, comandato da un cavo azionato dalla portiera sx
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volevo provarci anche io...ci staranno ??? ??? ;D ;D ;D ;D ;D
Se vai a capo 6 o 7 volte forse si ;D ;D
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Se vai a capo 6 o 7 volte forse si ;D ;D
;D ;D
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;D ;D
aaaaahhhhhhhhhhhh come vorrei alleggerirti ..... :D :D :D
ma dammi tempo che .... ;D ;D
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aaaaahhhhhhhhhhhh come vorrei alleggerirti ..... :D :D :D
ma dammi tempo che .... ;D ;D
;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
http://www.youtube.com/watch?v=wrlew2G6nvA
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;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
http://www.youtube.com/watch?v=wrlew2G6nvA
ti rispondo cosi' .........quando sara' verro'......... :D :D :D :D
http://www.youtube.com/watch?v=usV-0x0SrE4
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ti rispondo cosi' .........quando sara' verro'......... :D :D :D :D
http://www.youtube.com/watch?v=usV-0x0SrE4
che coglionazzi che siamo... :D :D :D :D :D :D :D
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che coglionazzi che siamo... :D :D :D :D :D :D :D
devi aggiungere .....B E I ..... :D :D :D :D
cmq siam caduti dal seggiolone io e .....anche la Patty ;D ;D
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devi aggiungere .....B E I ..... :D :D :D :D
cmq siam caduti dal seggiolone io e .....anche la Patty ;D ;D
certo belli come il sole........0o-v-o0 ;D ;D ;D
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Riprenderei questa discussione per dire la mia. Per me il cruscotto è una parte fondamentale per il piacere o meno di una determinata automobile, non solo quindi a livello funzionale, in quanto quadro di comando di tutto il veicolo, ma anche a livello estetico. Difatti una delle cose che più adoro dell'Alfetta GT/GTV di 1/a serie, è proprio il cruscotto, ed i motivi sono molteplici: in primo luogo trovo davvero attraente e particolarissima la disposizione non solo decisamente sdoppiata della strumentazione, ma soprattutto la decisione di piazzare in evidenza davanti al guidatore non il tachimetro ma il contagiri, segno inequivocabile di spirito sportivo assoluto dell'autovettura in questione. Molti trovarono all'epoca, ed anche oggi, questa soluzione poco comoda e pratica, in effetti all'inizio può disorientare un po', ma garantisco che ci si fa presto l'abitudine! Trovo attraente anche la forma (Vagamente ottagonale) delle 4 spie riunite nel cruscotto centrale, e con loghi ancora non convenzionali rispetto a quelli poi andati in uso a livello internazionale per tutte le automobili, da notare che queste forme ad ottagono sono riprese dalle cornici della strumentazione in entrambi i 2 blocchi da cui è composta, questo disegno venne giudicato, in un'articolo a dir poco sconcertante di "Quattroruote" del Marzo 1979 "troppo elaborato e barocco" ??? :o, definizione odiosa che ancor oggi detesto leggere, ma la rivista in questione non fu mai tenera nei confronti di questa macchina, ed anche in un successivo articolo dell'Agosto 1981 scrissero un mucchio di castronerie, tirando addirittura in ballo l'ex-pilota di F1 Carlos Reutemann in un'articolo sull'Alfetta GTV e GTV6 a dir poco scandaloso! :'( Se qualcuno che ama come me queste macchine vuole andarsi a leggere queste 2 riviste, che si trovano ancora facilmente in tutti i mercatini, sono certo che concorderà con me su quanto affermo. Sempre dalla 1/a serie amo in assoluto la disposizione assolutamente non convenzionale ed anche apparentemente un po' disordinata e casuale di certi utilizzatori, come lo sbrinatore-lunotto ed il comando dell'hazard, presente quest'ultimo a partire solo dal 1977 in avanti. Purtroppo nel 1° restyling di questa macchina, anno 1980, in Alfa Romeo si diedero molto da fare per imbruttire e svilire l'originalità e lo stile della 1/a serie, in nome di un'ammodernamento mal riuscito in tutti i sensi, non voglio intavolare un discorso specifico su questo, perchè ne scriverei un libro, ma rimanere in ambito del solo cruscotto, vittima anch'esso di tanto scempio! Tanto per cominciare si tornò ad una disposizione classica degli strumenti, ora raggruppati in un'unico blocco piuttosto "pesante" e sgradevole a vedersi e con tachimetro di fronte al guidatore, per avvilire ancor di più il tutto invece del bel fondo blu della strumentazione della serie precedente, optarono per un per nulla originale nero, che incupiva ed abbruttiva ulteriormente il tutto, anche i comandi vennero tutti riuniti al centro, facendo mancare quel senso di originale "disordine" a cui facevo cenno prima, le spie ebbero i nuovi loghi unificati, ma mantennero quella forma di ottagono ripresa dalle cornici che tanto mi piace, e fu l'unica cosa che riuscirono a salvare, per il resto solo un'operazione di abbruttimento ed appesantimento per allinearsi inutilmente ad uno standard a discapito però dell'originalità che caratterizzava la 1/a serie. Forse a qualcuno piacque tutto ciò, ma secondo me fece perdere per sempre un qualcosa di distintivo non riscontrabile in alcun'altra automobile dell'epoca. Per far capire meglio ciò di cui ho parlato, metto 2 foto a confronto della strumentazione dell'Alfetta GTV di 1/a serie ed una GTV6, che sempre ha avuto quella di 2/a serie, essendo stata presentata solo nel 1980... purtroppo per lei! ;D (http://img42.imageshack.us/img42/396/alfaromeoalfettagtv2000.th.jpg) (http://img42.imageshack.us/i/alfaromeoalfettagtv2000.jpg/) (http://img204.imageshack.us/img204/7854/alfaromeogtv6251986.th.jpg) (http://img204.imageshack.us/i/alfaromeogtv6251986.jpg/)
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alfa romeo gt 1750 v
(http://img127.imageshack.us/img127/4310/pic0018.jpg) (http://img127.imageshack.us/i/pic0018.jpg/)
concordo con chi dice che questo della Gtv ha sintetizzato molto bene una semplicità sportiva in modo eccellente tra le nostre coupè italiane di quel periodo...
pero' pero' pero'... quando vedo questo della concorrente Lancia 2000HF coupè.. io rimango estasiato, forse nessuna coupè italiana almeno in quel segmento entro i 2000cc e forse piu, ha piu avuto questo spettacolo di estetica ma anche qualità, nemmeno in tempi recenti
(http://www.allfreeportal.com/imghost/images/4016092000HFint.jpg)
ps, qui una pagina di cruscotti e interni anni 70
http://www.ajovalo.net/Historia/Sisustus1.htm
e qui anni 80:
http://www.ajovalo.net/Historia/Sisustus3.htm
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Quoto, la 2000 HF Coupè è un'auto davvero di classe. L'interno è curato con la cura delle migliori Lancia del passato. Uno spettacolo...
Gruardate come è grande e leggibile la strumentazione, senza però apparire sgraziata. 8)
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Quoto, la 2000 HF Coupè è un'auto davvero di classe. L'interno è curato con la cura delle migliori Lancia del passato. Uno spettacolo...
Gruardate come è grande e leggibile la strumentazione, senza però apparire sgraziata. 8)
Anche se le Lancia non sono certo il mio pane, non posso che quotarti... una gran bella strumentazione, di classe e molto ricca, tuttavia, a mio parere, troppo pomposa (Non è spregiativo, tutt'altro... sia ben chiaro!) per una macchina sportiva, dove io personalmente preferisco l'essenzialità ed anche un tocco di originalità... ecco perchè amo tanto la strumentazione dell'Alfetta GT e GTV di 1/a serie, proprio per la sua essenzialità, la sua originalità nella disposizione degli strumenti e sdoppiata, ed anche quel po' di senso di disordine di certi pulsanti, che tuttavia sono sempre ben individuabili facilmente quando occorono, mi permetto di riproporla, anzi ripropongo proprio quella montata sulla primissima serie dell'Alfetta GTV 2000 (1976) dove ancora non c'era il pulsante dell'Hazard, ma solo la predisposizione (Tappo nero a sinistra del contagiri) e le tacche blu e rosse dei comandi del riscaldamento diverse dalle serie successive dove qui sono ancora zigrinate anzichè lineari, le spie delle luci (La verde e la blu) non hanno ancora nessun logo, e sugli strumenti olio, acqua e benzina, ci sono le relative scritte delle loro funzioni al posto dei loghi internazionali adottati più tardi, a partire dalla GTV 2000L, nel 1978 o forse addirittura a produzione avanzata di quest'ultima, nel 1979. :D
(http://img691.imageshack.us/img691/396/alfaromeoalfettagtv2000.jpg)
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Anche se le Lancia non sono certo il mio pane, non posso che quotarti... una gran bella strumentazione, di classe e molto ricca, tuttavia, a mio parere, troppo pomposa (Non è spregiativo, tutt'altro... sia ben chiaro!) per una macchina sportiva, d
Hai ragione, ma ritengo che quella vena leggera di opulenza ostentata dalla cruscotto della 2000 HF Coupè si addica perfettamente all'auto, perchè non si trattava solo di una sportiva, bensì di una grossa coupè di classe. Essa risultava appartenere ad una categoria diversa rispetto all'Alfetta GTV, una categoria nella quale oggi la fanno da padrone BMW Serie 6, Mercedes E Coupè, ecc. ;)
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Sfortunatamente sono di parte (come tutti, ciascuno dalla sua) ;D
A parte alcune eccezioni, le produzioni europee (parlo di anni 50-60) sono estremamente essenziali, quasi banali direi. La ricerca del design era concentrata all'esterno e a fantastiche carrozzerie come l'Aurelia B24 convertibile si accoppiavano cruscotti che poteva disegnare anche un bambino, di una semplicità disarmante, anche se eleganti.
Nella produzione USA invece la battaglia per conquistare il cliente si svolgeva anche all'interno della vettura, e così molte case (anche dello stesso gruppo) proponevano soluzioni stilistiche e di leggibilità totalmente differenti. A parte la fisiologica assenza del contagiri (inutile a mio avviso in una macchina non sportiva), i cruscotti delle vetture d'oltreoceano erano caratterizzate da linee moderne e, col sopraggiungere degli anni '60, ispirate alla conquista dello spazio, la cosiddetta space-age. Altro pianeta invece la produzione inglese, capace di produrre una parata di strumenti Smiths (dal dubbio funzionamento grazie al "principe delle tenebre" Lucas) dietro a ciò che di più raffinato ed elegante può realizzare la mano di un ebanista. In definitiva la produzione italiana resta a mio avviso la più "cheap" cioè la più scarna e disadorna, in un'epoca in cui il minimalismo era ancora di là da venire. Non parilamo poi dei cruscotti colorati, in tono con la vettura, vera chicca stilistica e anche questa (tranne realizzazioni fuoriserie) ampiamente trascurata dai nostri costruttori.
In un prossimo post illustrerò una incredibile realizzazione della Chrysler nei primi anni '60.
Gli anni 80, li considero invece (parere del tutto personale) la tomba dello stile e dell'eleganza, se pensiamo alla valanga di plastica nera che ha invaso interni ed ahimè esterni delle vetture... peccato perchè le meccaniche di quegli anni invece erano la perfetta sintesi (anche qui tranne qualche eccezione) tra guidabilità e feeling vecchio stile.
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Bellissimo intervento, condivido l'analisi
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In un prossimo post illustrerò una incredibile realizzazione della Chrysler nei primi anni '60.
Gli anni 80, li considero invece (parere del tutto personale) la tomba dello stile e dell'eleganza, se pensiamo alla valanga di plastica nera che ha invaso interni ed ahimè esterni delle vetture...
dici che ti ho anticipato? (vedi pag. 2 di questa discussione...) D'altronde vediamo le cose in modo molto simile...
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Vero, vedo se riesco a tradurre un articolo apparso su allpar.com sulla collaborazione Chrysler-Sylvania nella realizzazione del cruscotto Astradome!!
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Sfortunatamente sono di parte (come tutti, ciascuno dalla sua) ;D
A parte alcune eccezioni, le produzioni europee (parlo di anni 50-60) sono estremamente essenziali, quasi banali direi. La ricerca del design era concentrata all'esterno e a fantastiche carrozzerie come l'Aurelia B24 convertibile si accoppiavano cruscotti che poteva disegnare anche un bambino, di una semplicità disarmante, anche se eleganti.
Nella produzione USA invece la battaglia per conquistare il cliente si svolgeva anche all'interno della vettura, e così molte case (anche dello stesso gruppo) proponevano soluzioni stilistiche e di leggibilità totalmente differenti. A parte la fisiologica assenza del contagiri (inutile a mio avviso in una macchina non sportiva), i cruscotti delle vetture d'oltreoceano erano caratterizzate da linee moderne e, col sopraggiungere degli anni '60, ispirate alla conquista dello spazio, la cosiddetta space-age. Altro pianeta invece la produzione inglese, capace di produrre una parata di strumenti Smiths (dal dubbio funzionamento grazie al "principe delle tenebre" Lucas) dietro a ciò che di più raffinato ed elegante può realizzare la mano di un ebanista. In definitiva la produzione italiana resta a mio avviso la più "cheap" cioè la più scarna e disadorna, in un'epoca in cui il minimalismo era ancora di là da venire. Non parilamo poi dei cruscotti colorati, in tono con la vettura, vera chicca stilistica e anche questa (tranne realizzazioni fuoriserie) ampiamente trascurata dai nostri costruttori.
In un prossimo post illustrerò una incredibile realizzazione della Chrysler nei primi anni '60.
Gli anni 80, li considero invece (parere del tutto personale) la tomba dello stile e dell'eleganza, se pensiamo alla valanga di plastica nera che ha invaso interni ed ahimè esterni delle vetture... peccato perchè le meccaniche di quegli anni invece erano la perfetta sintesi (anche qui tranne qualche eccezione) tra guidabilità e feeling vecchio stile.
Sono d'accordo solo sull'ultima parte del discorso, quello riguardante gli anni'80 (ma questa evoluzione negativa si avverte già dai '70). Trovo invece che i cruscotti delle gran turismo italiane degli anni '50 e '60 siano stupendi nella loro semplicità ed eleganza. Concepiti non per strabiliare ma per dare le giuste informazioni con uno stile discreto e razionale. Perfettamente in sintonia con i canoni estetici dei nostri migliori carrozzieri che stupivano il mondo per la pulizia e semplicità delle loro linee più che per eccessi e stravaganze.
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Sono d'accordo solo sull'ultima parte del discorso, quello riguardante gli anni'80 (ma questa evoluzione negativa si avverte già dai '70). Trovo invece che i cruscotti delle gran turismo italiane degli anni '50 e '60 siano stupendi nella loro semplicità ed eleganza. Concepiti non per strabiliare ma per dare le giuste informazioni con uno stile discreto e razionale. Perfettamente in sintonia con i canoni estetici dei nostri migliori carrozzieri che stupivano il mondo per la pulizia e semplicità delle loro linee più che per eccessi e stravaganze.
quoto al 100%, verissimo
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Anche un cruscotto completamente in plastica può essere molto bello: quello della mia Ford, per esempio, secondo me lo è
(http://img442.imageshack.us/img442/6162/csdash.jpg)
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Anche un cruscotto completamente in plastica può essere molto bello: quello della mia Ford, per esempio, secondo me lo è
(http://img442.imageshack.us/img442/6162/csdash.jpg)
Certo! E' questione di gusti...E sinceramente piace anche a me, come testimonianza di stile americano anni '70.
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Tre esempi di cruscotti classici italiani tra la fine dei '50 e l'inizio dei '60. Quello della Lancia Flaminia berlina:
(http://img121.imageshack.us/img121/9854/aanverszolder200314.jpg) (http://img121.imageshack.us/i/aanverszolder200314.jpg/)
Quello della Alfa Romeo 2600 berlina, notare la presenza dell'aria condizionata:
(http://img121.imageshack.us/img121/880/1962alfaromeo2600berlinz.jpg) (http://img121.imageshack.us/i/1962alfaromeo2600berlinz.jpg/)
E quello della Fiat 2300 coupè:
(http://img20.imageshack.us/img20/4250/2300sc12bk.jpg) (http://img20.imageshack.us/i/2300sc12bk.jpg/)
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Trovo che quello della Flaminia sia un'opera d'arte. ::)
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Tra questi ultimi 3,la mia preferenza va in automatico a quello della Lancia.Il volante Nardi è una scultura senza tempo...
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non lo dico da lancinsta ma obiettivamente il cruscotto della flaminia è nettamente superiore.
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Tra questi ultimi 3,la mia preferenza va in automatico a quello della Lancia.Il volante Nardi è una scultura senza tempo...
mi hai fregato le parole... sul sito ferraristore tra l'altro ne vendono uno bellissimo, io ho pensato di appenderlo al muro in una nicchia, peccato che costa 1600 euro :o ... ahhh che bello...
(http://store.ferrari.com/upload/img/0/0/0/0/8/3/4/C/500_7530_3.jpg)
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Il volante Nardi è una scultura senza tempo...
Che però sulla berlina penso fosse "aftermarket", qui qualche lancista potrebbe confermare?
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Che però sulla berlina penso fosse "aftermarket", qui qualche lancista potrebbe confermare?
Certo...Quello di serie era questo:
(http://www.alfabb.com/bb/forums/attachments/other-italian-cars/99161d1208301458-lancia-flaminia-pf-coupe-ebay-dsc_0563.jpg)
:)
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Riscendendo dall'Olimpo, e tornando ad auto più "normali", trovo più bello il cruscotto della vecchia 500 C rispetto a quello della Nuova 500 del '57:
(http://img171.imageshack.us/img171/7679/22768016587e17a8e516.jpg) (http://img171.imageshack.us/i/22768016587e17a8e516.jpg/)
(http://img171.imageshack.us/img171/4364/1959fiat500usaforsalein.jpg) (http://img171.imageshack.us/i/1959fiat500usaforsalein.jpg/)
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Che però sulla berlina penso fosse "aftermarket", qui qualche lancista potrebbe confermare?
su quasi tutti i marchi era un accessorio...autobianchi,abarth,fiat....
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E per tornare alle americane, un po' troppo rindondante ma di sicuro effetto scenico quello della Corvette del '53 (ad averla!!!):
(http://img18.imageshack.us/img18/6087/0307vet15z1955chevrolet.jpg) (http://img18.imageshack.us/i/0307vet15z1955chevrolet.jpg/)
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E per tornare alle americane, un po' troppo rindondante ma di sicuro effetto scenico quello della Corvette del '53 (ad averla!!!):
(http://img18.imageshack.us/img18/6087/0307vet15z1955chevrolet.jpg) (http://img18.imageshack.us/i/0307vet15z1955chevrolet.jpg/)
Di gusto e di stile non lontanissimi da quello della più o meno coeva Mercedes 300 SL Gullwing:
(http://img109.imageshack.us/img109/4157/1955mercedesdash.jpg) (http://img109.imageshack.us/i/1955mercedesdash.jpg/)
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Tre esempi di cruscotti classici italiani tra la fine dei '50 e l'inizio dei '60. Quello della Lancia Flaminia berlina:
(http://img121.imageshack.us/img121/9854/aanverszolder200314.jpg) (http://img121.imageshack.us/i/aanverszolder200314.jpg/)
Quello della Alfa Romeo 2600 berlina, notare la presenza dell'aria condizionata:
(http://img121.imageshack.us/img121/880/1962alfaromeo2600berlinz.jpg) (http://img121.imageshack.us/i/1962alfaromeo2600berlinz.jpg/)
E quello della Fiat 2300 coupè:
(http://img20.imageshack.us/img20/4250/2300sc12bk.jpg) (http://img20.imageshack.us/i/2300sc12bk.jpg/)
Grazie anzitutto a jancarlo per le belle fotografie... sono indubbiamente 3 opere d'arte, però in nome dell'originalità che io amo tanto, e naturalmente un po' di "Cuore Alfista" che ovviamente mi caratterizza, voto quello della 2600 berlina... difatti il tachimetro a nastro (Presente anche sulle Giulia di quel periodo) e quella bellissima consolle anni '60 dell'aria condizionata (Rarità assoluta per l'epoca!) sono troppo particolari e da innamoramento a prima vista! ::) :-*
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Certo...Quello di serie era questo:
(http://www.alfabb.com/bb/forums/attachments/other-italian-cars/99161d1208301458-lancia-flaminia-pf-coupe-ebay-dsc_0563.jpg)
:)
Per quanto mi piacciano i volanti Nardi, trovo che sulla Flaminia berlina stia meglio il suo originale in bachelite, soprattutto in presenza del cambio al volante:
(http://img21.imageshack.us/img21/2629/schflm3.jpg) (http://img21.imageshack.us/i/schflm3.jpg/)
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Grazie anzitutto a jancarlo per le belle fotografie... sono indubbiamente 3 opere d'arte, però in nome dell'originalità che io amo tanto, e naturalmente un po' di "Cuore Alfista" che ovviamente mi caratterizza, voto quello della 2600 berlina... difatti il tachimetro a nastro (Presente anche sulle Giulia di quel periodo) e quella bellissima consolle anni '60 dell'aria condizionata (Rarità assoluta per l'epoca!) sono troppo particolari e da innamoramento a prima vista! ::) :-*
Certo l'aria condizionata nei primi anni '60 in italia era un'assoluta novità. Questa Alfa Romeo 2600 OSI ha già tutta la consolle perfettamente inserita nella plancia:
(http://img101.imageshack.us/img101/9184/ar2600int.jpg) (http://img101.imageshack.us/i/ar2600int.jpg/)
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Che però sulla berlina penso fosse "aftermarket", qui qualche lancista potrebbe confermare?
Volante in bachelite sulla berlina e sulla coupè Pininfarina (qualcuno di modello diverso dal primo).
Credo che il Nardi fosse di serie sulla coupè della Touring (ma non ci posso giurare) e sulle Zagato.
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Certo l'aria condizionata nei primi anni '60 in italia era un'assoluta novità. Questa Alfa Romeo 2600 OSI ha già tutta la consolle perfettamente inserita nella plancia:
(http://img101.imageshack.us/img101/9184/ar2600int.jpg) (http://img101.imageshack.us/i/ar2600int.jpg/)
Eccezionale! 8) 8) 8) Davvero ammiro con piacere tanta bellezza, stile e classe Alfista... grazie ancora! ;) :) :D
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Bella questa discussione. In effetti la linea esterna serve per metterti di buon umore quando vai per salire in macchina, ma l'interno è fondamentale per guidare rilassati con buona disposizione. Soprattutto il volante dev'essere giusto, perchè oltre a vederlo anche lo si tocca (deve esserci un rapporto fisico con la macchina: sarà per questo che alle donne piace di più il cambio manuale, anche se poi non lo sanno usare...;D ).
Anche se ho un sacco di alfette gt non per questo amo il loro cruscotto alla follia: sicuramente lo strumentone centrale è una particolarità anche un po' scomoda, ma ci sarà un motivo se tantissime auto moderne l'hanno ripreso (in peggio però, perchè non c'è più il contagiri davanti al guidatore...). Però riconosco che il cruscotto piatto delle gt scalino è molto bello... Bellissimo anche il cruscotto delle Lancia anni 60-70, bellissimo quello della flavia coupè terza serie: sembra quello di una Ferrari anni '60... Quello dell'alfetta è un tipico cruscotto anni'70, e come tale ha certi limiti quali la finta radica, la vinilpelle, niente cromature, interruttori di plastica scadenti... ma quando salgo sull'alfetta sono troppo impegnato con acceleratore freno frizione e volante a fare doppiette, derapate, staccate, che del cruscotto me ne frega relativamente... e sarà da un anno che su un 1800 ho tolto il mobiletto dell'autoradio e giro senza, con qualche filo a vista, tanto...
Mi piace molto il cruscotto della bmw 2800 cs, sembra quello di un motoscafo riva... tra le moderne bellissimo il cruscotto della bmw e39, direi la quadratura del cerchio.
Non riesco a digerire quello della DS, in genere delle Citroen, della cx bx visa, della R5, il volante delle 124 coupè e spider, delle inglesi tipo jaguar rolls, delle Mercedes tutte, (in particolare quelli dalla serie w123 in avanti), e bruttissimo anche quello a doppia palpebra della dell'ultima serie 5 della bmw...
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Non riesco a digerire quello della DS, in genere delle Citroen, della cx bx visa, della R5, il volante delle 124 coupè e spider, delle inglesi tipo jaguar rolls, delle Mercedes tutte, (in particolare quelli dalla serie w123 in avanti), e bruttissimo anche quello a doppia palpebra della dell'ultima serie 5 della bmw...
In effetti,se acquistassi una 124 Spider cambierei subito l'originale con un Nardi... :)
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...Perfettamente in sintonia con i canoni estetici dei nostri migliori carrozzieri che stupivano il mondo per la pulizia e semplicità delle loro linee più che per eccessi e stravaganze.
Sai qual'è il punto? che la produzione automobilistica americana partiva da concetti di progettazione totalmente diversi dai nostri europei. In quegli anni i progettisti (e gli stilisti) sostanzialmente non avevano limiti di budget, il potere di acquisto dell'americano medio era tale che una vettura midsize poteva essere acquistata con MENO di un anno di paga, e la vettura costava in sè molto poco grazie ai grandi volumi di produzione in grado di ammortizzare qualsiasi linea di assemblaggio.
Sono daccordo (nonostante ne possegga una) che le auto americane degli anni '50 portassero in dote degli eccessi stilistici, anche se non tutte,
es. Studebaker Commander del 53
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4d/1953_Studebaker_Commander.jpg)
ma gli interni, la cura del passeggero e del guidatore, i servomeccanismi, gli accostamenti cromatici non hanno eguali nella produzione mondiale del periodo, peraltro in piena ripresa post bellica ma ancora condizionata dalla scarsità di risorse.
Il cruscotto della Chrysler del '57 è del tutto simile ad un auto europea (l'orologio nel mozzo del volante è un optional),
(http://farm4.static.flickr.com/3171/2986572023_df3571da67.jpg)
mentre quello la Ford Fairlane del 58 sembra in tutto e per tutto una Fiat 1500 (di qualche anno dopo però..)
(http://wesclark.com/am/1959_fairlane_500.jpg)
Senza dilungarmi sulle innovazioni tecnologiche mai giunte in Europa se non negli anni 70-80 (a parte la Citroen DS, la nostra tecnologia si concentrava principalmente sul reparto motoristico), per non uscire dal topic riporto alcune notizie liberamente tratte dal magazine Hemmings, relativamente al cruscotto Chrysler dei primi anni 60. Notare che era uso comune del marketing (disciplina completamente embrionale nel resto del mondo) assegnare dei nomi commerciali alle componenti delle auto, di solito coperte da brevetti.
Insieme a tutta una serie di modifiche ed innovazioni, debutta nel 1960 il cruscotto elettroluminescente tridimensionale inserito in un cruscotto avvolgente ed estremamente completo (i sedili girevoli mi pare fossero presenti anche su qualche auto europea, forse una Fiat cabriolet?)
(http://static.howstuffworks.com/gif/define-1960-chrysler-300f-2.jpg)
Il cruscotto era fondamentalmente una cupola in plexiglass che racchiudeva amperometro, temperatura acqua, pressione olio, carburante disposti su due livelli di profondità e sullo sfondo il tachimetro.
(http://www.californiaclassix.com/images2/62C-Astradome-remote.jpg)
La particolarità era la straordinaria leggibilità notturna, generata dal fatto che le scale (E__F) oppure (H__L) e le miglia orarie erano illuminate mediante una tecnologia prismatica tipo fibre ottiche (molto simile ai modellini dei treni prima che inventassero i led) a 12V mentre le lancette, rivestite di una vernice fluorescente analoga a quelle odierne, si auto-illuminavano per effetto di una corrente che passava attraverso gli aghi, innalzata grazie ad un circuito secondario. L'effetto era assolutamente incredibile e di una modernità assoluta per l'epoca ma anche per oggi:
(http://www.californiaclassix.com/images2/62C-NIGHTdome-remote.jpg)
In piena era spaziale, il cruscotto venne denominato "AstraDome", la tecnologia sviluppata con la collaborazione della Sylvania, "Panelescent" e insieme alla radio "Golden Touch" comandata da un pedale per cambiare le stazioni senza usare le mani e il cambio automatico Torqueflite a tasti, rendevano le Chrysler del 60 le auto ideali per i Jetsons ("i Pronipoti" in italia)...
La più sportiva 300F aveva anche il contagiri disposto sulla console centrale.
L'ossessione per l'illuminazione dei cruscotti, diede origine anche al quadro strumenti della Dodge Charger del '66 ma questa è un'altra storia... Per inciso, qualche anno più tardi a Houston, venne inaugurato un modernissimo stadio che prese il nome di Astrodome ;D
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Bellissimo!
E' il cruscotto della tua?
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e la primula dove la mettiamo?? :D :D
(http://img4.imageshack.us/img4/5320/img0853s.jpg) (http://img4.imageshack.us/i/img0853s.jpg/)
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Simpaticissima la scritta "Primula" sul cruscotto! :)
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...Quello dell'alfetta è un tipico cruscotto anni '70, e come tale ha certi limiti quali la finta radica, la vinilpelle, niente cromature, interruttori di plastica scadenti...
Quoto il fatto della finta radica, con quello che costava da nuova allora l'Alfetta GTV potevano fare senz'altro lo "sforzo" di mettere del vero legno e possibilmente radica, al posto di plastica dipinta, seppur devo dire abbastanza bene, idem dicasi per le cromature che ci sarebbero state benissimo, dato che sulla carrozzeria ce n'erano ancora in buona quantità (Parlo ovviamente della 1/a serie), invece non sono d'accordo, scusami, sulla qualità degli interruttori che tu definisci scadenti, io li trovo invece molto belli e dal funzionamento ineccepibile ancora dopo 30/35 anni (Parlo sempre di GT e GTV 1/a serie, sia ben chiaro) l'unico difetto, estetico, era che quello dello sbrina-lunotto termico, rosso in origine, era di una plastica che esposta al sole tendeva a divenire completamente bianca, e quello verde per la ventola del riscaldamento, sulle versioni prive di condizionatore, e non ho mai capito il motivo, che su quasi la totalità delle Alfetta GT/GTV (Forse c'era anche sulla berlina, ma in questo momento mi sfugge...) tendeva a formare una leggera crepettina al suo centro, forse dovuta al calore delle 2 lampadine che lo illuminavano, ma superficiale e che non inficiava affatto la sua funzione. Però, lo ribadisco, nulla da dire sul loro funzionamento sempre perfetto e senza esitazioni. :) Quelli della 2/a serie (GTV e GTV6) invece si erano davvero scadenti e dal funzionamento precario, ma credo d'aver già più volte espresso il mio massimo disappunto generale su questo restyling, per cui questo particolare passa proprio in secondo piano rispetto a tutto il resto... ma non mi dilungo oltre per non essere ripetitivo. ;)
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Sai qual'è il punto? che la produzione automobilistica americana partiva da concetti di progettazione totalmente diversi dai nostri europei. In quegli anni i progettisti (e gli stilisti) sostanzialmente non avevano limiti di budget, il potere di acquisto dell'americano medio era tale che una vettura midsize poteva essere acquistata con MENO di un anno di paga, e la vettura costava in sè molto poco grazie ai grandi volumi di produzione in grado di ammortizzare qualsiasi linea di assemblaggio.
Sono daccordo (nonostante ne possegga una) che le auto americane degli anni '50 portassero in dote degli eccessi stilistici, anche se non tutte,
es. Studebaker Commander del 53
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4d/1953_Studebaker_Commander.jpg)
ma gli interni, la cura del passeggero e del guidatore, i servomeccanismi, gli accostamenti cromatici non hanno eguali nella produzione mondiale del periodo, peraltro in piena ripresa post bellica ma ancora condizionata dalla scarsità di risorse.
Il cruscotto della Chrysler del '57 è del tutto simile ad un auto europea (l'orologio nel mozzo del volante è un optional),
(http://farm4.static.flickr.com/3171/2986572023_df3571da67.jpg)
mentre quello la Ford Fairlane del 58 sembra in tutto e per tutto una Fiat 1500 (di qualche anno dopo però..)
(http://wesclark.com/am/1959_fairlane_500.jpg)
Senza dilungarmi sulle innovazioni tecnologiche mai giunte in Europa se non negli anni 70-80 (a parte la Citroen DS, la nostra tecnologia si concentrava principalmente sul reparto motoristico), per non uscire dal topic riporto alcune notizie liberamente tratte dal magazine Hemmings, relativamente al cruscotto Chrysler dei primi anni 60. Notare che era uso comune del marketing (disciplina completamente embrionale nel resto del mondo) assegnare dei nomi commerciali alle componenti delle auto, di solito coperte da brevetti.
Insieme a tutta una serie di modifiche ed innovazioni, debutta nel 1960 il cruscotto elettroluminescente tridimensionale inserito in un cruscotto avvolgente ed estremamente completo (i sedili girevoli mi pare fossero presenti anche su qualche auto europea, forse una Fiat cabriolet?)
(http://static.howstuffworks.com/gif/define-1960-chrysler-300f-2.jpg)
Il cruscotto era fondamentalmente una cupola in plexiglass che racchiudeva amperometro, temperatura acqua, pressione olio, carburante disposti su due livelli di profondità e sullo sfondo il tachimetro.
(http://www.californiaclassix.com/images2/62C-Astradome-remote.jpg)
La particolarità era la straordinaria leggibilità notturna, generata dal fatto che le scale (E__F) oppure (H__L) e le miglia orarie erano illuminate mediante una tecnologia prismatica tipo fibre ottiche (molto simile ai modellini dei treni prima che inventassero i led) a 12V mentre le lancette, rivestite di una vernice fluorescente analoga a quelle odierne, si auto-illuminavano per effetto di una corrente che passava attraverso gli aghi, innalzata grazie ad un circuito secondario. L'effetto era assolutamente incredibile e di una modernità assoluta per l'epoca ma anche per oggi:
(http://www.californiaclassix.com/images2/62C-NIGHTdome-remote.jpg)
In piena era spaziale, il cruscotto venne denominato "AstraDome", la tecnologia sviluppata con la collaborazione della Sylvania, "Panelescent" e insieme alla radio "Golden Touch" comandata da un pedale per cambiare le stazioni senza usare le mani e il cambio automatico Torqueflite a tasti, rendevano le Chrysler del 60 le auto ideali per i Jetsons ("i Pronipoti" in italia)...
La più sportiva 300F aveva anche il contagiri disposto sulla console centrale.
L'ossessione per l'illuminazione dei cruscotti, diede origine anche al quadro strumenti della Dodge Charger del '66 ma questa è un'altra storia... Per inciso, qualche anno più tardi a Houston, venne inaugurato un modernissimo stadio che prese il nome di Astrodome ;D
Molto belle le immagini e le descrizioni relative. Solo qualche riflessione.
Primo: che l'industria automobilistica americana degli anni '60 in fatto di comfort e sicurezza fosse davanti a noi di almeno vent'anni non ho alcun dubbio, basti pensare a capote e finestrini elettrici, aria codizionata, cinture di sicurezza, ecc.
Secondo: che ci fosse un diverso approccio costruttivo che portava a realizzazioni estetiche molto diverse dalle nostre, è pure ugualmente evidente, anche se frequenti furono gli influssi trasversali al di qua e al di là dell'Atlantico. Quello che non condivido è il giudizio troppo severo nei confronti degli interni delle nostre granturismo che a linee esterne seducenti contrapponerebbero interni sostanzialmente poveri e di poca fantasia. Ma ve la immaginate una Flaminia Touring o una Giulietta spider col cruscotto fluoriscente alla Chrysler? E magari, davanti, un bel volante Nardi. E badate che non sto dando un giudizio di valore. Le americane, non tutte ovviamente, mi piacciono molto e le apprezzo per la loro coerenza stilistica, ma per lo stesso motivo trovo gli interni dell'Aurelia come della Flaminia, tanto per citare due esempi, perfettamente in linea con lo stile della carrozzeria e tutt'altro che poveri, tutt'al più di un'austera eleganza, che è tutto un altro concetto.
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Sono daccordo Jancarlo, gli influssi stilistici in quel periodo erano molto influenzati sia da una parte che dall'altra: i designer attingevano a piene mani sia dalla produzione europea che da quella americana. Basti pensare alle Corvette e alle Thunderbird prima serie o alle Mustang, chiaramente ispirate all'Europa, o alle Fiat 1400-1900, al montante dogleg (rovescio) sulla Aurelia o sulla 1200 cabriolet prima serie, o ancora il cambio al volante, il clacson ad anello, la "scatola-con-orli" della Chevrolet Corvair replicata dalla Fiat 1300-1500...era tutto un "ribollire" stilistico.
Tuttavia tale creatività non si riscontrava in italia negli interni, dove (a parte le fuoriserie Ferrari e Maserati, la Lamborghini giunse dopo) l'attenzione prestata per i dettagli e per il piacere degli occhi del conducente è sempre stata messa in secondo piano. Un esempio stilistico: reputo la Flaminia Touring una delle più belle granturismo mai prodotte in italia insieme alla Maserati 3500 dello stesso carrozziere, eppure la leva del freno a mano appare come un antiestetico maniglione nero sottoplancia simile a quello di un tram. Nella produzione statunitense, tale comando risulta integrato nella plancia già dagli anni 50, azionato a mano e disinserito a pedale, rivelando già l'attento studio dell'ergonomia dei comandi e della sicurezza passiva. Solo la Corvair aveva tale soluzione, ma era una vettura veramente economica. Per lo stesso motivo (ergonomia e sicurezza) nacquero i volanti a calice.
In ogni modo ritengo (ma è un'opinione del tutto personale) che il punto debole delle vetture italiane sia sempre rimasto l'interno, anche i sedili e le combinazioni cromatiche sono sempre state caratterizzate da scarsa fantasia stilistica.
Molto significative le due foto di interni Lancia postati sopra: meravigliosi quelli beige con la palpebra a contrasto, incredibilmente tristi quelli neri. Di recente ho visto su Ruoteclassiche un servizio su una Opel Kadett coupè mi pare del 62, con interni bicolori molto belli e curati. Stiamo parlando di una vettura dalle caratteristiche popolari.... Idem la DKW utilizzata da un periodico per una gara storica, daccordo che veniva da un museo Audi, ma rivaleggiava negli interni per eleganza con le migliori auto del periodo pur essendo essa stessa una vettura economica.
@deltahf84: no la mia è del '58, simile alla 57 ma senza l'orologio nel volante.
Veramente un bel topic :)
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Beh...Alcuni interni son tristi,altri invece...
Guardate che spettacolo.
GIULIETTA SPRINT VELOCE
(http://i36.tinypic.com/2s7fmzd.jpg)
LAMBORGHINI MIURA (purtroppo ho tvato solo questo nero.Ma su richiesta del cliente è stato fatto nei colori più disparati,anche tutto bianco :D )
(http://www.automania.it/images/lamborghini_miura_interni.jpg)
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Come auto moderne...
PAGANI ZONDA
(http://www.autoblog.it/images/ginevra2005/pagani_zonda_f_interni.jpg)
SPYKER (fantastico il volante a 4 razze e il rimando del cambio a vista)
(http://image.europeancarweb.com/f/9350769/0608_EC_09Z+Spyker_C8_Spyder+Interior_Dash.jpg)
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Tornando al discorso cruscotti, ne propongo altri 2 che mi piacciono moltissimo, naturalmente di casa Alfa Romeo, il primo appartiene all'Alfa 1750 ed il secondo all'Alfa 2000, 2 vetture che non ebbero una fortuna eccessiva, comunque và senz'altro loro il merito d'aver nonostante tutto conquistato una discreta fetta di mercato quando in produzione c'era Lei... l'incontrastabile "Giulia" alla quale non poterono sostituirsi nel cuore degli Alfisti, impresa riuscita solo pià tardi ad un'altro mito di casa Alfa Romeo, l'Alfetta quando però ormai la Giulia era sul viale del tramonto ed ormai presente sul mercato con la "Nuova Super", senz'altro la meno riuscita ed ancor oggi meno appetibile serie. A dire il vero la 1750/2000 aveva, almeno a mio giudizio, una linea più filante e pulita della Giulia, comunque sen'altro 2 macchine di cui andare assolutamente fieri, e di cui qui propongo solo i cruscotti, quello decisamente originale ed abbastanza essenziale della "1750" con quelle 2 cunette che contenevano la strumentazione principale e gli strumentini secondari a parte nella consolle centrale, ed il più classico e senz'altro ricco, anche se un po' meno originale, della "2000", a modo loro comunque 2 piccoli capolavori sempre piacevoli da vedere, francamente non saprei scegliere quale prediligo, diciamo un 50% perfetto di cui una parte conquistata da quello della 1750 appunto per la sua originalità, e l'altra metà per quello della 2000, perchè sottolineava l'indubbia qualità, elevata classe e sportività di quella vettura. Nell'ordine comunque i 2 cruscotti della "1750" e "2000" 8) 8) 8):
(http://img300.imageshack.us/img300/1310/alfaromeoalfa1750.jpg)
(http://img300.imageshack.us/img300/3576/alfaromeoalfa2000.jpg)
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Bella discussione, fra le più eccitanti.
Secondo me, le ragioni di una parte (jancarlo) si equivalgono con quelle dell'altra parte (nigel).
Come al solito, in medio stat virtus: la ragione non è mai di una parte sola.
Condivido, quindi, alcune valutazioni dell'uno (eccessi stilistici degli studi americani, ma anche estrema attenzione ai dettagli, finalizzata a soddisfare le esigenze del conducente e dei passeggeri) ed alcune valutazioni dell'altro (necessità di linee estremamente semplici, pulite).
D'altronde, stiamo parlando di un periodo molto particolare: il secondo dopoguerra. Quindi, l'abbondanza, la fiducia nel futuro, la speranza in un mondo libero dalle dittature che si riscontrano negli Stati Uniti, hanno, come contraltare, in Europa ed in particolare in Italia, la mancanza di materie prime, le difficoltà per la ripresa e la ricostruzione, la necessità di fare con quel che si ha.
Le conseguenze sono ovvie e ben rappresentate dalle foto che sono state postate.
Unica precisazione, per quanto mi riguarda, la riservo al freno a mano della Flaminia (comune a tutte le versioni). Dirò che non mi dispiace, collocato sotto la plancia, in modo da non ingombrare fra i due sedili e, contemporaneamente, essere celato alla vista.
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Certo l'aria condizionata nei primi anni '60 in italia era un'assoluta novità. Questa Alfa Romeo 2600 OSI ha già tutta la consolle perfettamente inserita nella plancia:
(http://img101.imageshack.us/img101/9184/ar2600int.jpg) (http://img101.imageshack.us/i/ar2600int.jpg/)
Ritorno sul discorso "aria condizionata", perchè accessorio poco trattato ed in genere poco considerato tra i cultori delle auto classiche. Eppure, se è vero che i primi anni '60 hanno visto in Italia il "boom" della motorizzazione di massa, è anche vero che gli stessi anni sono stati testimoni del diffondersi di un altro tipo di automobilista, che non si accontentava più di avere la macchina e basta ma la voleva anche comoda e veloce. L'inaugurazione dei primi tronchi autostradali a due corsie per ogni senso di marcia, consentiva di tenere medie elevate, e sempre di più si diffondeva il bisogno di arrivare a destinazione, dopo alcune ore di strade ed autostrade, anche nella stagione calda, con la camicia ancora fresca e non madida di sudore e appiccicata allo schienale del sedile. Chi viaggiava per importanti appuntamenti di lavoro, voleva arrivare a destinazione con un aspetto fresco e profumato. Ancora di più se a destinazione, ad aspettarlo c'era la fidanzata, o l'amante, ecc. Ecco una pubblicità del 1960 che reclamizza un condizionatore da montare su quasi ogni tipo di auto:
(http://img690.imageshack.us/img690/976/clima.jpg) (http://img690.imageshack.us/i/clima.jpg/)
L'immagine di pessima qualità mostra la consolle con le bocchette. Sotto ci sono tutti i tipi di auto sui quali è possibile montare il condizionatore, anche medio-piccole cilindrate, infatti sotto vediamo l'interno di una Lancia Appia con la consolle montata ed un'elegante signora con cappellino che sembra apprezzarne le qualità. Ma per coloro che disponevano di più soldi, già da allora alcune case automobilistiche europee fornivano il condizionatore di serie oppure come accessorio sui loro modelli più prestigiosi. In Italia penso che la Maserati sia stata la prima.
La Maserati Sebring del '62 ne era fornita:
(http://img109.imageshack.us/img109/2903/sebringint.jpg) (http://img109.imageshack.us/i/sebringint.jpg/)
Come pure la Mistral del '63:
(http://img36.imageshack.us/img36/7030/mistral14a.jpg) (http://img36.imageshack.us/i/mistral14a.jpg/)
O la Mexico del '66:
(http://img20.imageshack.us/img20/8034/mexico15a.jpg) (http://img20.imageshack.us/i/mexico15a.jpg/)
E per tutti gli altri c'era già, e penso ci sia ancora, il ventilatorino a ventosa da appiccicare al parabrezza...
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che capolavori ragazzi !! :o :o
nn ci son parole per commentare questi interni :) :)
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che capolavori ragazzi !! :o :o
nn ci son parole per commentare questi interni :) :)
Quoto Maicol al 100%!!! (Anche per l'avatar del grande Fonzie!) 8) ;)
...E per tutti gli altri c'era già, e penso ci sia ancora, il ventilatorino a ventosa da appiccicare al parabrezza...
Si! Li vendono ancora eccome! Dai Cinesi ma anche dai vù cumprà, ed anche forse in certi ipermercati, ne trovi un vasto assortimento... a pile o tramite la presa accendino. :o Non è comunque un'accessorio di classe e personalmente lo sconsiglio, ovviamente specie su una qualsiasi vera storica... ;D
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A proposito di aria condizionata la cosa che ho notato è che mentre con la moderna è assolutamente necessario accenderla per non rimanere lessati anche se si corre coi finestrini aperti, con le storiche l'effetto in corsa del caldo si sente meno.
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A proposito di aria condizionata la cosa che ho notato è che mentre con la moderna è assolutamente necessario accenderla per non rimanere lessati anche se si corre coi finestrini aperti, con le storiche l'effetto in corsa del caldo si sente meno.
questo è vero, questione di aerodinamica e di inclinazione dei cristalli, specialmente il parabrezza. A parte che le auto moderne sono pensate per viaggiare a finestrini chiusi, e il più delle volte è molto fastidioso tenerli aperti. Su certe storiche invece viaggiare a finestrini aperti (specialmente quelle ancora dotate di deflettore, mai sufficientemente rimpianto) è un piacevole contatto con il mondo esterno.
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questo è vero, questione di aerodinamica e di inclinazione dei cristalli, specialmente il parabrezza. A parte che le auto moderne sono pensate per viaggiare a finestrini chiusi, e il più delle volte è molto fastidioso tenerli aperti. Su certe storiche invece viaggiare a finestrini aperti (specialmente quelle ancora dotate di deflettore, mai sufficientemente rimpianto) è un piacevole contatto con il mondo esterno.
Come non quotare! ;)
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Con l'alfetta gt si può viaggiare anche al massimo col finestrino aperto. Il deflettore in realtà l'ho aperto solo un paio di volte, ma non è che se ne senta l'utilità: in più quello sinistro 9 volte su 10 è bloccato dallo specchietto retrovisore messo troppo avanti...
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Riguardo i vecchi impianti di aria condizionata, e mi riferisco in particolare a quelli delle storiche, quindi antecedenti agli anni '90, c'è anche da considerare il fatto che in futuro prossimo, se non già da adesso, potrebbe essere difficoltoso se non impossibile utilizzarli al meglio! Difatti tutti quelli anteriori al 1988 o giù di lì funzionavano ancora coi famigerati gas CFC (Freon R-10 - R11 - R12) che sono stati messi al bando, giustamente, in quanto responsabili del buco dell'ozono, e non si tratta di falsi allarmismi ma di prove incontestabili di ciò che di grave questi gas stavano provocando nell'atmosfera! Tralasciando comunque l'aspetto ecologico, e dato che comunque il gas di questi vecchi impianti di condizionamento prima o poi và inevitabilmente rimpiazzato o rabboccato, e visto che (Per fortuna!) non se ne trovano più, nemmeno a livello di scorte ormai, di questi Freon, è dato per certo che tali impianti sono tutti o quasi condannati a non funzionare più, o perlomeno in modo anomalo. Difatti, da quanto mi risulta, i gas attuali per impianti refrigeranti, che sono tra l'altro in continua evoluzione, non sono compatibili con quelli usati una volta, e quindi con gli impianti delle storiche, so che qualcuno ci ha provato, ma l'effetto nel migliore dei casi è un sensibile abbassamento delle prestazioni dei suddetti impianti, nei casi peggiori invece l'utilizzo di un gas non idoneo comporta un rapido seccamento e quindi deterioramento di tutte le guarnizioni, che possono mettere rapidamente fuori uso il compressore, ed il suo ripristino non vale comunque la pena! Pare ci siano gas appositi che potrebbero sostituire degnamente il Freon, ma sono di difficile reperibilità, e comunque c'è molta confusione in materia, riadattare a nuovo un vecchio impianto, ove possibile, si presenta come soluzione, se praticabile, molto onerosa, e comunque stanno per essere messi al bando altre classi di gas meno nocivi dei Freon (Gli HCFC) ma anch'essi responsabili di danni atmosferici. Per cui, concludendo, in tutto questo marasma direi che su una "storica" l'impianto ad aria condizionata può diventare una vera rogna, e quindi tutto sommato è meglio non averlo e patire un po' di caldo e, se ci sono, utilizzare i tanto rimpianti deflettori... mai come in questo caso quoto chi dice che "Tutto ciò che non c'è non si può rompere!" ;)
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P.S. anch'io sulla mia Alfetta GTV non ho l'aria condizionata, tuttavia quando la uso anche in piena estate, ed utilizzando come si deve finestrini e deflettori, non ho mai patito particolarmente il caldo! Devo dire che non sono neppure schiavo dell'aria condizionata anche sulla macchina moderna quotidiana, e limito il suo utilizzo quando proprio non se ne può fare a meno, quindi parlo dai 35° all'ombra in su. Mi fanno ridere coloro che già ad inizio primavera, quindi con temperature gradevoli e non particolarmente calde, viaggiano già tappati in macchina con il climatizzatore a palla... e sono in tanti! :o E' un'altra schiavitù dei tempi moderni, che personalmente disapprovo. ;D
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...e quindi tutto sommato è meglio non averlo ...
Per qualsiasi impianto made in USA esistono kit di conversione, che di base sono costituiti da nuove guarnizioni e un olio da immettere nell'impianto, a volte anche una valvolina compensatrice. Alcuni vecchi compressori (tipo il mio del 1958) hanno un apposito olio che non si mescola col fluido refrigerante ma rimane in una sorta di coppa.
Un paio di mesi fa abbiamo ricaricato col nuovo gas e con il kit una Charger del 69 e pompa più freddo di un'auto di oggi!!
Tali kit sono disponibili anche per la maggior parte degli impianti d'epoca (Diavia, Kelvinator, Vornado, ecc). Se un impianto c'è e funziona bene, non vedo perchè non usarlo, piuttosto di scendere con l'ascella pezzata ;D
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...Se un impianto c'è e funziona bene, non vedo perchè non usarlo, piuttosto di scendere con l'ascella pezzata ;D
Io ho voluto riferire quello che è successo ad un mio amico (Possessore di Alfetta GTV6 2.5 del 1982) che in fase di ricarica del gas, evidentemente malconsigliato o capitato in mano ad inesperti o faciloni, >:( gli hanno messo un qualcosa che evidentemente non andava bene, perchè l'impianto ha cessato di funzionare dopo poco, :( e, smontato, appariva col compressore deteriorato e le guarnizione secche e andate, ha smontato tutto ciò e non l'ha più rimesso, almeno credo. Comunque anche su altri forum mi è capitato di leggere di "incidenti" simili, che poi esistano i kit non lo dubito certamente. Tutto sommato comunque io sulla "storica" non sento affatto la mancanza del condizionatore, visto che data l'età, sono anche più soggette a rotture, reputo sia meglio non forzarle troppo, ed i condizionatori, specie quelli vecchi, richiedevano parecchio sforzo supplementare al motore e quindi una ragione in più per farne a meno, ;D ovviamente è un parere personale, anche perchè, come ho già detto, non mi entusiasma neppure sull'automobile moderna, e lo uso solo quando il caldo è veramente insopportabile. ;)
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Su l'auto moderna il condizionatore lo ritengo assolutamente necessario: viaggiare d'estate in autostrada a 130 km/ora con i vortici d'aria calda, i rumori, la polvere e le puzze che ti entrano nell'abitacolo dai finestrini abbassati, mi distrugge fisicamente! Sull'auto d'epoca dipende dall'auto e dall'epoca. Se il modello è compatibile con l'impianto e si riesce a far funzionare, perchè no?
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Su l'auto moderna il condizionatore lo ritengo assolutamente necessario: viaggiare d'estate in autostrada a 130 km/ora con i vortici d'aria calda, i rumori, la polvere e le puzze che ti entrano nell'abitacolo dai finestrini abbassati, mi distrugge fisicamente! Sull'auto d'epoca dipende dall'auto e dall'epoca. Se il modello è compatibile con l'impianto e si riesce a far funzionare, perchè no?
anni fa' andai a Mestre a trovare amici con l' alfetta GTV il 16 luglio , con 36 gradi .....avevo paura di cuocere la famiglia , invece sia in autostrada che poi in citta ' sorprendentemente nn abbiamo sofferto ;D ;D ;D
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Perdonate, sono un po' fissato sulla Panhard 24 ;) ;) ;)
(http://storm.oldcarmanualproject.com/panhard/Panhard24CT0809.jpg)
(http://cybergrangemoto.free.fr/photos%20Panhard/Panhard03.jpg)
Volante non originale
(http://faimg1.forum-auto.com/mesimages/253617/DSCN47.JPG)
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Bella la Panhard 24CT!! Anche come auto intendo, la definirei "visionaria" ;D
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A proposito di accostamenti cromatici, guardate che meraviglia il cruscotto di questa Alfa Romeo 1900:
(http://img230.imageshack.us/img230/214/alfamillemiglia014aluci.jpg) (http://img230.imageshack.us/i/alfamillemiglia014aluci.jpg/)
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A proposito di accostamenti cromatici, guardate che meraviglia il cruscotto di questa Alfa Romeo 1900:
(http://img230.imageshack.us/img230/214/alfamillemiglia014aluci.jpg) (http://img230.imageshack.us/i/alfamillemiglia014aluci.jpg/)
Fantastico! E grazie a Jancarlo per queste chicche che, oltretutto, se si tratta di Alfa Romeo come in questo caso, io copio/incollo nel mio Album Storico personale dedicato alla Casa del Biscione, lavoro iniziato nel 2001 e sempre in costante aggiornamento... 8)
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A proposito di anni '80, trovo bellissimo il cruscotto (e l'interno in generale) della Renault R25, che aveva anche la chicca del sintetizzatore vocale.
Lo stile di questo cruscotto fu curato da Gandini (Miura, Countach, Stratos...), quindi anche qui c'era molto di italiano.
Ciao
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Su tutti i cruscotti "sportivi", imbattibili sono quelli delle ferrari 308, e dino 308, e l'indimenticabile 124 Sport terza serie, con lo sfondo in alluminio... e' uno dei cruscotti piu arrapanti.
Poi e' molto bello il cruscotto dell'alfa 2000 berlina, con il fondo strumenti bianco.
Poi tutte le maserati, a parte quelle dell'era Citroen, vedi la merak prima serie... sono tutti dei capolavori!
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Il mio cruscotto è ormai vecchio di 35 anni ma personalmente lo trovo sempre bellissimo(http://img695.imageshack.us/img695/2985/p911interno2.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/695/p911interno2.jpg/)
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Il volante Momo è davvero un pezzo di design d'altri tempi...
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Infatti,l'ho trovato alcuni anni fa in una demolizione,montato su una 944(peccato vederla ridotta così!)e l'ho acquistato per pochi euro,poi o dovuto comprare il mozzo per la 911.Il suo volante originale è in uno scatolone,lo trovo un po' bruttino e somigliante a queli delle Audi dell'epoca,nonostante questo,ai raduni mi consigliano di rimontare il suo perchè originale,mah,un giorno o l'altro deciderò il da fare,anche perchè il resto della macchina è assolutamente originale con i cerchi ATS non Fuchs e un solo specchio lato guida.(http://img221.imageshack.us/img221/3181/p911post.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/221/p911post.jpg/)
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Oops...mancata l'H davanti ad una O "ho dovuto ...ecc..."
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il cruscotto tutto buchi se non erro era quello della beta trevi :) pieno di luci e lucette ....La mia Hpe ha un croscotto semplice....ma nello stesso tempo complicato con tutte quelle levette da tirare per azionare le varie cose.ben compatto ed elegante visto il rivestimento in "tipo legno" e l'illuminazione con la lucetta esterna che inquadra direttamente altre leve per regolare la ventola ,la stufa ecc ecc
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Infatti,l'ho trovato alcuni anni fa in una demolizione,montato su una 944(peccato vederla ridotta così!)e l'ho acquistato per pochi euro,poi o dovuto comprare il mozzo per la 911.Il suo volante originale è in uno scatolone,lo trovo un po' bruttino e somigliante a queli delle Audi dell'epoca,nonostante questo,ai raduni mi consigliano di rimontare il suo perchè originale,mah,un giorno o l'altro deciderò il da fare,anche perchè il resto della macchina è assolutamente originale con i cerchi ATS non Fuchs e un solo specchio lato guida.(http://img221.imageshack.us/img221/3181/p911post.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/221/p911post.jpg/)
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ovviamente quoto il bellissimo cruscotto, e in effetti quasi tutti montavano il 3 razze della serie sucessiva
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personalmente, credo che i cruscotti che siamo "abituati" a vedere davanti al ns naso
siano sempre i più belli. Poi ci sono i brutti in assoluto (per fare un esempio 1100R) ;)
La stessa cosa accede anche con i colori, ricordo quando avevo una Porsche 911 arancione,
dopo un po' non vedevo più quel colore così deciso, ma erano le altre a sembrarmi tutte
sbiadite e pallidine. ;D
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ovviamente volevo scrivere ACCADE e non accede :'(
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Arancione,che bellissimo colore!sulla 911 ricorda molto la "Carrera 2.7"del '74,io avevo fino ad un paio d'anni fa un "Maggiolino jeans"di questo colore,con i sedili di tela blu con cuciture gialle,mi pareva bellissimo!
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.....è bellissimo, non .....mi pareva :D
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D'accordo,ognuno ha i suoi sacrosanti gusti!però,ripeto.la 911 Carrera ha indubbiamente avuto un gran successo proprio in questa livrea.ovvero oggi vale una fortuna e quella di proprietà dell'importatore Porsche,guarda caso è proprio di questo colore.
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I cruscotti belli o brutti che siano (soggettivo) devono essere funzionali: ovvero leggibili e completi di quello che serve.
Quelli delle auto odierne non mi aggradano, magari sono anche perfetti ma a volte li trovo poco leggibili (escluso mercedes), vuoi mettere un bel palcoscenico fatto di strumenti "smith"?
....una piccola panoramica (peccato la razza del volante sulla B24)
ciao
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I cruscotti belli o brutti che siano (soggettivo) devono essere funzionali: ovvero leggibili e completi di quello che serve.
Quelli delle auto odierne non mi aggradano, magari sono anche perfetti ma a volte li trovo poco leggibili (escluso mercedes), vuoi mettere un bel palcoscenico fatto di strumenti "smith"?
....una piccola panoramica (peccato la razza del volante sulla B24)
ciao
Bè gli strumenti e strumentini Smiths, specie sulle inglesi, sono il TOP ;)
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Ma anche la strumentazione della Innocenti Mini Cooper era piuttosto suggestiva con i quadranti rotondi tutti in fila.
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(http://img27.imageshack.us/img27/2691/images5ky.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/27/images5ky.jpg/)
Questo è uno dei più bei cruscotti della storia dell'automobile, a detta di tutti.
E' quello della Hyena, e costava anche un patrimonio, in quanto era tutto di carbonio.
:o :o :o
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(http://img27.imageshack.us/img27/2691/images5ky.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/27/images5ky.jpg/)
Questo è uno dei più bei cruscotti della storia dell'automobile, a detta di tutti.
E' quello della Hyena, e costava anche un patrimonio, in quanto era tutto di carbonio.
:o :o :o
Bellissimo...Ma hai solo più iene che ti ronzano in testa... ;D ;D
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Le iene non RONZANO, semmai ULULANO !!!
;D ;D ;D ;D ;D
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Le iene non RONZANO, semmai ULULANO !!!
;D ;D ;D ;D ;D
E si incacchiano pure ! non si dice " Inca@@arsi come una Iena ?" ;D
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E si incacchiano pure ! non si dice " Inca@@arsi come una Iena ?" ;D
Già! Chissà perchè, poi. :D
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Ma la hyena ride pure... gatta ci cova? ;)
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Ma la hyena ride pure... gatta ci cova? ;)
Ma la iena non fa mica le uova ............. ;D
Pare che sia una firma
http://mmedia.kataweb.it/video/23836115/la-risata-della-iena-e-come-una-firma (ma che paio di scatole la pubblicità prima del filmato )
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dura piu la pubblicità che il filmato!
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(http://img27.imageshack.us/img27/2691/images5ky.jpg) (http://imageshack.us/photo/my-images/27/images5ky.jpg/)
Questo è uno dei più bei cruscotti della storia dell'automobile, a detta di tutti.
E' quello della Hyena, e costava anche un patrimonio, in quanto era tutto di carbonio.
:o :o :o
Scindiamo, bello perchè di carbonio e bello perchè è bello...sulla prima affermazione concordo che sia un pezzo d'alta scuola, sulla seconda mah...diciamo che la linea della plancia e il colpo d'occhio della componentistica sono abbastanza ordinari, niente di eclatante. Di certo non in linea con il prestigio dell'auto presa nel suo insieme.
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Il cruscotto era fondamentalmente una cupola in plexiglass che racchiudeva amperometro, temperatura acqua, pressione olio, carburante disposti su due livelli di profondità e sullo sfondo il tachimetro.
(http://www.californiaclassix.com/images2/62C-Astradome-remote.jpg)
La particolarità era la straordinaria leggibilità notturna, generata dal fatto che le scale (E__F) oppure (H__L) e le miglia orarie erano illuminate mediante una tecnologia prismatica tipo fibre ottiche (molto simile ai modellini dei treni prima che inventassero i led) a 12V mentre le lancette, rivestite di una vernice fluorescente analoga a quelle odierne, si auto-illuminavano per effetto di una corrente che passava attraverso gli aghi, innalzata grazie ad un circuito secondario. L'effetto era assolutamente incredibile e di una modernità assoluta per l'epoca ma anche per oggi:
(http://www.californiaclassix.com/images2/62C-NIGHTdome-remote.jpg)
In piena era spaziale, il cruscotto venne denominato "AstraDome", la tecnologia sviluppata con la collaborazione della Sylvania, "Panelescent" e insieme alla radio "Golden Touch" comandata da un pedale per cambiare le stazioni senza usare le mani e il cambio automatico Torqueflite a tasti, rendevano le Chrysler del 60 le auto ideali per i Jetsons ("i Pronipoti" in italia)...
La più sportiva 300F aveva anche il contagiri disposto sulla console centrale.
L'ossessione per l'illuminazione dei cruscotti, diede origine anche al quadro strumenti della Dodge Charger del '66 ma questa è un'altra storia... Per inciso, qualche anno più tardi a Houston, venne inaugurato un modernissimo stadio che prese il nome di Astrodome ;D
sto rileggendo con gusto questo tread, e vedendo questa foto mi è venuto in mente la retroilluminescenza del cruscotto della mia moderna (Toyota Corolla Verso MY2004):
(http://www.badongo.com/t/640/14006768.jpg)
Invece uno dei cruscotti che in questo momento mi affascina maggiormente, comprese le differenze tra prima e seconda serie, è quello della Dino:
(http://www.bachecaannunci.it/adpics/11633.jpg)(http://www.dinoitalia.com/images/modelli/Fiat%20Dino%20Coupe/2000%20coupe%20interior.jpg)
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Scindiamo, bello perchè di carbonio e bello perchè è bello...sulla prima affermazione concordo che sia un pezzo d'alta scuola, sulla seconda mah...diciamo che la linea della plancia e il colpo d'occhio della componentistica sono abbastanza ordinari, niente di eclatante. Di certo non in linea con il prestigio dell'auto presa nel suo insieme.
Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace.
E a me ...... piace!!!!!!! ;)
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Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace.
E a me ...... piace!!!!!!! ;)
Per carità, ciò è ovvio ;)
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all'epoca il computer di bordo della 480 è stato davvero una novità
(http://www.xtremeshack.com/immagine/i131308_p1220026s.jpg)
(http://www.xtremeshack.com/immagine/i131313_p1220035s.jpg)
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Il cruscotto della 480, contestualizzato nel giusto periodo storico, era molto bello, massiccio e ben fatto come tradizione Volvo voleva, introduceva però elementi di novità quali proprio il computer di bordo. Inoltre aveva una strumentazione davvero completa. Di contro tanta "presenza" riduceva la visibilità anteriore dell'auto.
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Su l'auto moderna il condizionatore lo ritengo assolutamente necessario: viaggiare d'estate in autostrada a 130 km/ora con i vortici d'aria calda, i rumori, la polvere e le puzze che ti entrano nell'abitacolo dai finestrini abbassati, mi distrugge fisicamente! Sull'auto d'epoca dipende dall'auto e dall'epoca. Se il modello è compatibile con l'impianto e si riesce a far funzionare, perchè no?
sulle auto moderne tra l'altro entra pochissima aria dai finestrini.
il parabrezza molto inclinato a curvato crea una zona "d'ombra" per l'aria proprio in prossimità dei finestrini anteriori.
oltretutto la plastica più abbondante accumula molto calore sotto il sole e lo rilascia con molta lentezza, e l'abitacolo rimane un forno ben più a lungo...
un'auto moderna (dagli anni 90 in poi) senza climatizzatore è a dir poco un suicidio.... :o