Autore Topic: Su quali auto abbiamo fatto i passeggeri perchè non avevamo ancora la patente?  (Letto 10707 volte)

Offline valetri75

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esatto, a meno che sia necessaria qualche seduta terapeutica perchè hai rimosso il ricordo..... ;D

ahahaha, quasi, essendo auto talmente asfittiche da non riuscire a superare i limiti di velocità neppure volendo.
Bene, i miei ricordi, a parte qualcosa di davvero vago e supportato per lo più da qualche foto di una Opel Kadett 1.2 colore giallino, partono per quanto riguarda mio padre da una Opel Ascona 2.0 diesel del 1980 di colore grigio metallizzato, per poi passare nel 1986 ad una molto più che anonima Fiat Regata 70 di colore bianco, con impianto gpl e versione talmente base che non aveva neppure gli alzacristalli elettrici anteriori, anche se è su questa che ho imparato a guidare, oltre che rubacchiando quando potevo la 126 Bis di mia sorella.
Ah, dimenticavo la Panda 45 di un altro mio zio; purtroppo l'unico zio amante delle auto, anzi delle Alfa, viveva (e vive tutt'ora) a Roma, per cui non ricordo di essere salito su qualcuna delle sue auto, tranne una 20ina di anni fa su una GTV serie 916 di colore verde bottiglia che poi sarebbe andata in mano a mia cugina (decisamente più fortunata di me, che invece ho avuto un'infazia motoristicamente infelice ahahahaha).

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Offline Venex

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Grande Valetri, la Regata: era una vettura parecchio diffusa nel nostro Paese, ora non mi capita praticamente mai di vederne in giro! Ho visto più Fiat Duna conservate da amanti delle vetture d'epoca che Fiat Regata, eppure una sua valenza storica ce l'ha e montava anche il bialbero 1.6 che era un buon motorino! A voi capita di vedere qualche esemplare tenuto come si deve? Certo è stata molto meno "amata" della 131 che andava a sostituire, però che proprio non se la fili nessuno...forse non è così ed è semplicemente che non mi è mai capitato.

Offline nigel68

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Probabilmente perché l'auto in sé aveva delle buone qualità dinamiche ma esteticamente era orribile, come quasi tutte le berline 3 volumi degli anni Ottanta derivate dalle rispettive 2 volumi (vedi la Ford Orion).

Oggettivamente, a me all'epoca la Regata provocava dei sommovimenti intestinali a spruzzo, contrariamente alla Prisma ad esempio o alla Ascona.
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

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Offline Venex

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 ;D vero Nigel, anche a me non posso dire che piacesse, ma sempre meglio della Duna, dai! ::) Poi magari è anche vero che io sono un "berlinomane" (malattia assai rara, soprattutto di questi tempi), ma vedo conservare auto ben peggiori o sicuramente non migliori! Verissimo che Prisma e Ascona erano decisamente più carine! ;)

Offline ITRAEL

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Vogliamo dimenticarci questa??  ::)


io direi di sì  ;D
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Offline ITRAEL

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Grande Valetri, la Regata: era una vettura parecchio diffusa nel nostro Paese, ora non mi capita praticamente mai di vederne in giro! Ho visto più Fiat Duna conservate da amanti delle vetture d'epoca che Fiat Regata, eppure una sua valenza storica ce l'ha e montava anche il bialbero 1.6 che era un buon motorino! A voi capita di vedere qualche esemplare tenuto come si deve? Certo è stata molto meno "amata" della 131 che andava a sostituire, però che proprio non se la fili nessuno...forse non è così ed è semplicemente che non mi è mai capitato.
Dalle mie parti ne gira ancora qualcuna in buona/ottima forma, forse addirittura uniproprietario, dall'età del conducente  :D
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Offline aldoz

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In famiglia abbiamo sempre avuto Opel, due Kadett B, una C ed una Ascona. Poi da studente con mio fratello abbiamo preso una Corsa ed anche mia moglie quando la conobbi aveva una Corsa.

Con la prima e con l'ascona ci abbiamo girato tutta l'italia, mio padre ogni anno chiedeva l'assegnazione per gli esami di stato in una qualche località turistica e noi facevamo un mese di vacanza, i preparativi per la partenza erano un evento eccezionale, preparato nei minimi dettagli.

Una volta salendo sul passo dell'Aprica seguendo un nostro amico con un maggiolone la macchina iniziò a scaldare, aprendo il cofano trovammo la cinghia dei servizi poggiata sulla testata, con qualche fatica e con l'aiuto di un paio di militari di passaggio riuscimmo a ripartire.

Sempre con la prima Kadett B, ma anche con la seconda, ci ho imparato a guidare, in un terreno che abbiamo sulle pendici dell'Etna mio padre insegnò prima a mio fratello e poi a me, penso che avessimo circa 14 anni, le prime volte si mise accanto a noi perchè riteneva di poter fermare la macchina girando la chiave istantaneamente per spegnere il motore, fortunatamente non è mai stato necessario. Una volta capito che eravamo indipendenti ci lasciava da soli e ne abbiamo combinate tante, per fortuna limitatamente alle possibilità offerte da un percorso di poche centinaia di metri in mezzo agli alberi. Con mio fratello ce la litigavamo, l'accordo iniziale era di alternarci a chilometraggio però quando capii che mio fratello con la scusa di perfezionare la retromarcia faceva scalare il contachilometri e con l'altra scusa di perfezionare le partenze in salita ci metteva una vita imposi un meccanismo a tempo :-)

Delle Fiat dell'epoca ricordo quelle di parenti ed amici, mio padre non ne ha mai voluto sentire parlare, tanto meno di Alfa Romeo. 500, 126, 124 sono quelle che ricordo. A Catania si usava andare al mare nella zona spiaggiosa che chiamiamo plaja, un po fuori città, in una 500 dei vicini di casa ci infilavamo due adulti e tre o quattro ragazzini.

Con l'alfa Romeo non ho molti ricordi particolari, una volta un nostro amico che trafficava spesso con vecchie auto ebbe per qualche tempo un bertone, non saprei dire che cilindrata, forse un 2000 ma non ne sarei certo. Ci sono salito un paio di volte e ne rimasi abbastanza colpito anche se parliamo di un periodo in cui era già molto datata.
« Ultima modifica: 21 Agosto 2020, 23:41:20 da aldoz »

Offline nigel68

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Vogliamo dimenticarci questa??  ::)


io direi di sì  ;D

BABBA BIA :D :D :D :D hahahahaa!!!

tornando al topic, contrariamente alle apparenze io non ho tanti ricordi di automobili diverse da bambino perché fondamentalmente salivo solo su quella di mio papà. Inoltre, alla prima curva "seria" (che per noi lombardi di pianura significava Serravalle Scrivia, l'inizio della famosa "camionale dei Giovi") vomitavo l'anima perché soffrivo di mal d'auto.

La primissima auto che mi ricordo era la 1100 R beige di mio papà, ma più per averla vista nelle foto in cui vestivo degli improbabili cappottini in lana cotta che altro :)
Successivamente arrivò la Simca 1301 che rimase con noi un bel po', circa 10 anni. A parte l'interno "americaneggiante" un curioso gioco che mi piaceva fare era mettermi davanti (all'epoca ovviamente pochi ci facevano caso che un bimbo di sei anni stesse lì) con la scusa che stavo meno male e attaccare sul cruscotto dal lato passeggero, un foglio di carta sul quale avevo disegnato degli immaginari strumenti e comandi di...un camion Fiat 190... E che schiacciavo, azionavo eccetera ogni volta che mio papà cambiava marcia o metteva la freccia o altro... :D :D :D

Una volta andammo al mare con la Giulia Super di mio zio... seduto dietro con il famoso ponte "scodinzolante" delle Giulia, iniziai a dare di stomaco già a Binasco. Sempre di mio zio ricordo che prima della Giulia aveva una 600 molto particolare, bicolore verde chiaro e verde scuro... probabilmente una di quelle "speciali" che si usavano negli anni '60... ma era già usata di seconda o terza mano.

Altro ultimo ricordo di auto da bambino che mi impressionò era la 124 sport 1800 blu del titolare della ditta in cui lavorava mio padre, un ingegnere di Tremezzo (CO). Mi ricordo dell'accelerazione impressionante che mi schiacciava il sedile togliendomi il fiato.. e te credo, abituato alla Simca oltretutto convertita a GPL hahahaha!!

Da cresciuto, quando iniziai a capirci veramente di auto non vedevo l'ora che arrivassero i 18 anni... la Talbot 1510 (una Simca 1308 ristilizzata) passò senza grandi emozioni, mentre la vera svolta fu la BMW 320i (E30). Non vedevo l'ora che arrivasse il weekend per chiedere a mio papà di andare a fare un giro. La utiizzammo parecchio, complice il fatto che era mancata mia mamma a soli 44 anni, l'automobile nuova fu un motivo per tenerci uniti. Io e mio papà facemmo parecchi viaggi sui passi svizzeri, in Germania, a Venezia. Ogni scusa era buona per sentire il meraviglioso sound del sei cilindri. Imparai a guidare su un furgone Bedford gemellato gentilmente prestato dalla ditta in cui lavorava allora mio padre, in un piazzale deserto dove mi esercitavo con le marce, le partenze eccetera. Poi arrivò il momento di passare alla Visa :D sempre della ditta che mi fu prestata, con tanto di delega notarile, per fare l'esame da privatista in quanto la 320i non la potevo guidare per la legge di allora, nel 1987.

E così terminò l'epoca del "passeggero senza patente" :)
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Offline valetri75

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A voi capita di vedere qualche esemplare tenuto come si deve?

In un paese vicino al mio c'è un ragazzo, che ho avuto modo di incontrare qualche volta nei vari raduni, che ne ha una, non ricordo se la 85 o la 100, tenuta in maniera davvero maniacale

Offline valetri75

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Icon l'ascona ci abbiamo girato tutta l'italia, mio padre ogni anno chiedeva l'assegnazione per gli esami di stato in una qualche località turistica e noi facevamo un mese di vacanza, i preparativi per la partenza erano un evento eccezionale, preparato nei minimi dettagli.

Grazie ad Aldoz mi è tornato in mente quello che credo sia il mio più bel ricordo da passeggero; anche mio padre era insegnante e veniva mandato in giro un po' dappertutto per gli esami di maturità, quindi, nell'estate del 1981, fu la volta di Trento. All'epoca l'Ascona aveva pochi mesi di vita e mio padre decise di partire in tarda serata per viaggiare con il fresco ed evitare il traffico (e sì, all'epoca le partenze erano davvero intelligenti), per cui vi lascio immaginare la mia felicità di bimbetto di poco più di 5 anni che non aveva mai affrontato un viaggio in autostrada, nel fare un giretto di 900 km con la macchina nuova e stare sveglio tutta la notte con la scusa di fare compagnia a papà mentre mia madre e mia sorella dormivano. Una cosa che mi è rimasta particolarmente impressa di quel viaggio fu la trovata di mio padre per avere un po' di musica, dato che la Opel non aveva autoradio: si costruì un cestello con del filo di ferro, poi rivestito con un ampio strato di raffia verde per non graffiare il cruscotto dell'auto nuova, all'interno del quale ci mise una radiolina a batteria... ma che ne sanno quelli dello smartphone.... 

Offline ITRAEL

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 :-* ;)

mi hai fatto ricordare di quando mia madre mi comprò come giocattolo un volante con clacson e leva del cambio(ovviamente al volante), dotato di ventosa al termine del canotto dello sterzo, per aderire alla parte del cruscotto,lato passeggero.

Mio padre detestava guidare e, generalmente, tornava nervoso dalla giornata di lavoro  ::) :-\.
Avevo attorno agli 8 anni e, al suo ritorno, la mia insistenza(= rompic....) lo costrinse a risalire sulla Renault 8, con me al suo fianco con il volante di cui sopra, per un giro nel quartiere.  :D  ;D
« Ultima modifica: 22 Agosto 2020, 09:47:24 da ITRAEL »
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Offline Venex

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Vogliamo dimenticarci questa??  ::)


io direi di sì  ;D

Beh, dai, basta tagliare il terzo volume, cambiare la mascherina e otteniamo una Golf! ;D Concordo comunque sulla valutazione estetica, del resto VW non ha mai azzeccato una linea in quel segmento, tra Jetta e Bora... :(

Una cosa che mi è rimasta particolarmente impressa di quel viaggio fu la trovata di mio padre per avere un po' di musica, dato che la Opel non aveva autoradio: si costruì un cestello con del filo di ferro, poi rivestito con un ampio strato di raffia verde per non graffiare il cruscotto dell'auto nuova, all'interno del quale ci mise una radiolina a batteria... ma che ne sanno quelli dello smartphone.... 

E' capitato di farlo anche a me, mi portavo dietro un piccolo stereo portatile quando usavo la Metro di mia madre (prima che, a seguito di notevoli insistenze, ci mettessimo una autoradio!)  :D

Offline pugnali53

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Nel 1971 avevo 18 anni quindi prima di quell'anno a parte una giulia 1600 che hò guidato x campi quando avevo una decina d'anni, mio papa finche era in vita non hà mai posseduto un' auto, chi mi hà trasportato erano un mio zio che aveva una fiat 1100 H in più di qualche viaggio fino a Brisighella dove abitavano 4 miei zii, e un vicino che x andare in spiaggia a Sottomarina da Stra dove abito aveva una fiat 600, non ricordo chi la guidasse perchè lui non ha mai avuto la patente, ricordo che la benzina costava 110 lire al litro.
In tempi antecedenti al 1971, non più di un paio d'anni, un amico che aveva 2 anni più del sottoscritto ricordo che abbiamo fatto diversi giri con una fiat 850 special che x il tempo andava molto bene, motore bello sveglio molto di più di una 850 normale, che x qualche anno hò avuto.
Poi nel 1971 da patentato mini cooper mk2 del 1968 x me sembrava un missile ma allora era mia non ero trasportato da altri.

Offline nigel68

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Ricordiamoci che per avere l'autoradio in macchina, (fino agli anni 90 mi pare) era obbligatorio pagare una tassa tipo canone RAI da versarsi con appositi bollettini postali. Una rottura infinita, tant'è che la soluzione "radiolina portatile in auto" più o meno ancorata al cruscotto, era abbastanza frequente. Mio papà ne aveva una credo della Voxson con una custodia in pelle/similpelle marrone che la avvolgeva perfettamente con feritoie in corrispondenza dei comandi e dell'altoparlante.. :)
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Offline aldoz

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A parte la scocciatura della tassa aggiuntiva c'era anche il rischio furto, almeno mio padre non ne ha mai voluto parlare per questo problema.

Appena raggiunta una età autonoma mi sono costruito un amplificatore monofonico da un paio di watt usando gli schemi delle solite riviste di elettronica di moda in quegli anni, infilato il tutto sotto al cruscotto ho trovato il modo di avvitare un altoparlante recuperato da un vecchi televisore più o meno all'altezza dei piedi del passeggero, sul momento sembrava una posizione accroccata, ho poi scoperto che anche per il gt junior la posizione in cui è installato l'altoparlante originale è proprio quella.

A questo amplificatore collegavo, dall'uscita delle cuffie, un walkman che potevo portarmi sempre dietro o nascondere sotto al sedile, mi ero costruito un piccolo riduttore di tensione che aveva esattamente la forma del vano batterie del walkman per cui la modifica era completamente indolore e reversibile, tranne un picco foro per fare entrare il jack di alimentazione. In questo modo collegando i due cavi di alimentazione e di segnale potevo ascoltare musica per ore ed ore.

Il tutto è stato realizzato sulla nostra terza Kadett che poi portai a Roma. Quando eravamo ancora in Sicilia erano i primi anni in cui io e mio fratello avevamo la patente, mio padre non ha mai amato guidare per cui, tolta mia madre :-), appena ha potuto ha lasciato guidare noi due. Stranamente, nonostante il suo carattere si è sempre dimostrato molto rilassato quando guidavamo noi, lui è sempre stato appassionato di musica classica ma quando guidavo io si sorbiva la mia playlist, lo ricordo ancora ripetere quasi compiaciuto la melodia cantilenante di "hard rain's gonna fall" di Bob Dylan.
« Ultima modifica: 24 Agosto 2020, 12:43:51 da aldoz »

 

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