La crisi energetica del '73 determinò un redimensionamento momentaneo delle cilindrate e dei consumi ed una razionalizzazione dei modelli, ma fu solo la causa scatenente di un cambiamento che era già nell'aria ed aveva origini culturali e di costume. Il nascere di una nuova coscienza ecologica ed un nuovo atteggiamento mentale che considera l'automobile quasi come "un male utile e necessario" spingono gli acquirenti verso automobili razionali e parsimoniose. E, se il sogno realizzabile di un diciottenne di qualche anno prima, era una piccola sportiva a due posti, coupè o spider, nei '70 trionfano le berline GT che riuniscono in una sintesi razionale, comodità, abitabilità e prestazioni. D'altro canto il parco auto italiano era già costituito essenzialmente da auto di piccola cilindrata, e questo ben prima della crisi energetica. Anzi, negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un innalzamento di questa media, tanto che, se negli anni '60 una 1100 era considerata già una media cilindrata, oggi, mi sembra, non esistono modelli sotto il litro.