Buonasera a tutti, volevo condividere con voi l'ultimo viaggetto-regalo del weekend appena scorso..
A maggio, per il mio compleanno, volevo andare alle Tre Cime di Lavaredo con la mia compagna; lei non le aveva mai viste, io tanto tempo fa... poi col Covid abbiamo rinviato di un mesetto e sabato mattina siamo partiti. Con che macchina?
la mia compagna ha una orribile Hyundai i10, quindi esclusa a priori.
In teoria volevo andare con la Miranda (la Rekord bianca) più prestante e pronta, poi a causa di imprevisti dell'ultimo minuto ho recuperato all'ultimo la Vanda (la Rekord arancione, moooooooolto meno prestante) e alla fine siamo andati con quella, che tra l'altro non utilizzavo da 6 mesi visto che era ferma in carrozzeria...
Che dire, un rabbocchino d'olio, uno di refrigerante, un'occhiata alle pastiglie, gomme estive nuove e via.
ma sì dai, tanto è un mulo inarrestabile...
Prima tappa, Biella - Padola, amena località nel Cadore a 1400 mt. di altezza, 500 e passa km fermandoci solo per pranzare a Feltre. Tutto tranquillo.
Il giorno dopo, la fatidica ascesa alle Tre Cime. Non so se alcuni di voi ci siano mai stati; beh, almeno una volta nella vita è un luogo da visitare assolutamente (ovviamente se vi piace la montagna)
Da Padola, si sale subito fino al colle S. Antonio, c'è un piccolo laghetto e poi picchiata ripida con 14 tornanti fino ad Auronzo di Cadore. E qui, la Vanda comincia a dare grande spolvero del suo freno motore e dei pregi del cambio automatico... ebbene sì, la tanto bistrattata Opel Rekord con i suoi miseri 90 cavalli e tre marce + due ridotte scende i vari tornanti (9 km di discesa di cui circa 6 con pendenza tra il 10% e 15%) a velocità ridotta ma senza massacrare i vecchi freni. Un po' felicemente sorpreso e ringalluzzito la lancio nella bella statale che da Auronzo porta al Lago di Misurina.
Sono solo una dozzina di km, si sale prima dolcemente e poi, negli ultimi km, in maniera più seria ai 1700 metri e sùbbia del lago di Misurina (il tratto duro è intorno al 12%/14% di pendenza). E' vero, nulla di particolare se ci si va con un' auto di oggi, ma con una di ormai 43 anni, con oltre 200mila km sul groppone non è che sia proprio una passeggiata leggera.
Il lago però offre una pausa per fare un po' di foto...
Forza, il peggio deve ancora arrivare!
Arriviamo al pedaggio per salire alle Tre Cime. L'idea era quella di lasciare la macchina lì e farci il sentiero di due orette che porta in cima ma, dopo aver notato che alle 8 e 30 il microscopico parcheggio gratuito è già pieno e che senza accorgermene ormai sono già in coda per il pedaggio (30 euriii
) affontiamo la salita finale, 5 km con pendenza tra il 15% e il 19% senza un centimetro per fiatare, l'indicatore della temperatura dell'acqua, dopo aver sfondato il vetrino, si assesta sul valore "butta pure la pasta" ma la Vanda non molla! Con un'inebriante velocità di circa 20 all'ora (ma forse meno), con la prima marcia ridotta, innestata non si ferma! Piuttosto fonde ma non si ferma! Sembra quasi stia per rantolare raggiungendo il punto di ebollizione totale, là dove nemmeno i metalli più nobili riuscirebbero a resistere alla fusione cosmica ma poi....
2330 o non so più metri di altitudine... odore di frizioni (delle altre auto) che saltellano gioiose nei parcheggi e la Vanda si autoparcheggia solenne con tanto di sgasata finale suscitando ammirazione (o forse odio visto a quanto andavo in salita) nel carnaio appostato alle Tre Cime.
Segue passeggiata (a piedi)di circa due ore e mezza per ammirare uno dei posti più belli al mondo
Ah, non contento ne approfitto per accalappiare la mia compagna e farle una dichiarazione di matrimonio (ma che grana mi sono preso?!?!? ma sarò scemo??? sì.) Tanto ormai son vecchio ed è ora di mettere la testa a posto... (evitate di fare commenti prima che ci ripensi e cambio idea
)
Beh, finiti i panini e i rutti liberi dobbiamo scendere. Se ero quasi certo di fondere la Rekord salendo ero ben più che certo che i maggiori danni li avrebbe fatti la discesa... Dunque, le pastiglie davanti erano abbastanza buone ma i tamburi dietro? boh... sì dovrebbero essere a posto ma hanno comunque 43 anni anche loro.... vabbè proviamo, al limite freniamo con i piedi se proprio non basta tutto il resto...
E invece? ancora una volta la Rekord mostra gli artigli. Preghiera a S. Brembo protettore delle pastiglie, innesto la ridotta e mi faccio tutta la discesa di 5 km in prima, il meraviglioso freno motore Opel si erge ad eroe impavido e trattiene la "filante" tonnellata arancione ad una velocità fissa, il motore forse sale a 30mila giri al minuto ma, senza nemmeno farmi sentire il simpatico odore di freni finiti, raggiunge placida il lago di Misurina. Svolta verso Dobbiaco, altro passo (ma ormai la Rekord si fa un baffo delle pendenze altrui), incrociamo pure una pazzescamente rarissima Opel Rekord B (!!!) targata BL 1 o BL 4 e torniamo all'hotel.
Stamattina ripartenza da Padola, pranzo a PadoVa da un amico (altro Rekordista ma non solo) e ritorno a casa. Tutto finito? no, perchè arrivati alla barriera di Milano scopriamo di aver forato....
Nessun problema! ho due cric... ma in realtà praticamente sono tutti e due rotti..
ops....
grazie a due angeli del controllo delle autostrade, riusciamo a montare la ruota di scorta che tra l'altro è NUOVA!!! yeeeeee!!!
sì maaa... è nuova del 1977... OOOOPPPSSSSS
ancora con i peletti di gomma originali, marchiata "Telefunken 1932", eletta ruota di scorta dell'anno in quell'anno, ha una sola, esclusiva ed ineluttabile caratteristica: è sgonfia...
(seguono bestemmie)
sì lo so avrei dovuto controllarla prima di partire, ma non l'ho fatto anche perchè avendo preso la Rekord all'ultimo non ci ho proprio pensato ---> altre bestemmie ---->
santi e bestemmie raggiungono il culmine dopo aver aspettato DUE ORE un gentile carroattrezzi che me l'ha gonfiata....
Così, all'alba delle 20, con la ruota di scorta nuova ma ormai ovalizzata dal 1977, con il battistrada ormai in ghisa più che gomma e con la convergenza alla "va là peppone" arriviamo finalmente a casa.
Totale 1222 km. di strada, salite e discese che nemmeno al Giro d'Italia...
ma felice.
Ne è valsa davvero la fatica.
Spero vi piacciano le foto e
buona serata