Ecco a vi il resoconto della domenica da poco trascorsa(mi spiace,ma anche sta volta ho scritto un poema...)
La serata di sabato sera,passata con gli amici è finita in malo modo.
Purtroppo non tutto va come vorremmo che andasse e si è arrivati ad un punto di rottura…
Dopo una notte insonne,neanche utile a portarmi consiglio,le 7,orario della sveglia sono arrivate abbastanza in fretta.
Alzandomi da letto scosto le tende butto un occhio fuori.Un cielo coperto e una strana luce pallida,di un non ben definito colore bronzeo inonda le campagne attorno casa…
Che tristezza!Gli amici che fanno dannare,notte insonne e cielo coperto…Questa giornata,dedicata al raduno con annessa regolarità sembra cominciato sotto una cattiva stella.
Bussolino,piccola frazione di Gassino,in provincia di Torino,la nostra meta.
Con scarsissimo entusiasmo mi preparo,con ancora in testa la conclusione della serata precedente.
Prendo la solita macchina fotografica con un paio di batterie di scorta,afferro una maglia un po’ più pesante,per averla in caso di necessità(con un tempo così non si sa mai,già una volta mi son preso acqua e vento quanto bastava).
Saluto mamma e papà che vista l’ora sono ancora a letto…Saluto il mio cane,che russa pure lui beatamente.
Esco fuori…Il cielo accentua il mio stato d’animo,alquanto tendente al grigio…
Esco fuori dal cancello e aspetto Maurizio.Dovrebbe passare a prendermi alle 7 e 45.Sono le 7 e 40…Aspetterò 5 minuti…
Mi sarebbe piaciuto…E’ arrivato alle 8.
Mai attesa per me fu più lunga e angosciante.Mi frullavano ancora per la testa le parole che,la sera prima avevano posto fine al rapporto col gruppo di amici…
Salgo in macchina,stretta di mano con Maurizio,che in queste occasioni per così dire “competitive” ha uno strano bagliore negli occhi…La scintilla dell’agonismo…
Per fortuna cominciamo a cianciare e finalmente penso ad altro.
Intanto accendo il cellulare,che mi ero dimenticato ancora di accendere.Subito mi arrivano un paio di messaggi.Li leggo…
Che bello sapere che gli amici,quelli veri,quelli sinceri sono al tuo fianco.La giornata comincia ad avere dei lati positivi.
Noi e la nostra Fulvietta sfrecciamo decisi per impervie e contorte stradine che si snodano a tratti tra campi d’erba verdissima e folti boschi.Qualche strettoia tra vecchie mura e arriviamo,dopo esserci gustati un paio di bei curvoni,sulla strada che dovrebbe condurci,di li a poco alla meta.
Il rombo del 4 cilindri a V stretta ha una tonalità graffiante,metallica,di carattere.
Taglia il silenzio in modo deciso,inequivocabilmente Lancia.La sagoma rossa e nera della nostra piccola belva,grintosamente adagiata su splendenti Cromodora da 14 pollici viene introdotta dai due enormi fari di profondità e chiusa dal retronebbia dello specchio di coda.
Tutti si voltano e ammirano.Incontriamo una Giulietta Spider che va in senso contrario.Probabilmente verrà con noi,ma si è persa.Ci suoniamo il clacson,ma la rossa Alfa prosegue verso l’ignoto.
Noi intanto chiediamo indicazioni,per maggior sicurezza.Noi siamo sulla strada giusta,bene.
In lontananza un distributore Agip.Facciamo tappa per rifornirci…20 euro di carburante.Mentre siamo chini sul bocchettone passa una Renault 5 Alpine Argento.Anche lei si è persa,va nel senso sbagliato…va beh…
Rimontiamo in macchina e mentre ci apprestiamo a immetterci sulla strada un gruppetto di 3 auto d’epoca(una Fulvietta,una 850 Coupè e la Giulietta Spider ritrovata) sembra volerci dire”Seguiteci e troverete la meta”.
Invito accettato.
Ci mettiamo in coda ai colleghi ed in pochi minuti siamo nel parcheggio di un ristorante(conosciuto dalla nostre parti per l’ottimo livello della ristorazione).Siamo pochini…6 o 7 auto.
Poche persone ancora assonnate e indecise sul da farsi.
Dall’altra parte della strada,su un campo leggermente sopraelevato rispetto all’asfalto stesso ospita qualche banchetto di cianfrusaglie e i primi esponenti di un raduno di trattori d’epoca,quasi tutti “Testa calda” ultracinquantenari.
Curiosi ed insoliti.Se ne arrivano con una bombola del gas ed un cannello,tipo fiamma ossidrica…
A cosa serve?In pratica è la chiavetta dell’avviamento.
Senza quell’armamentario,il grosso motore monocilindrico non partirebbe.
Una volta scaldata la testa del motore,dopo un’infinita serie di rituali che i proprietari svolgono con dedizione e passione,le loro forzute braccia fanno girare i grossi volani,facendo borbottare il grosso motore,che tra mille scoppiettii e fumate spesse come la nebbia del vercellese.riesce a fatica ad avviarsi,per poi acquistare un minimo sorprendentemente regolare.
Certo…Non è un minimo discreto.Scoppi secchi,si riescono a contare i giri del motore.Il grosso cilindro,che scorre orizzontale,vista l’enorme massa conferisce a tutto il trattore posteggiato un movimento sussultorio in avanti ed indietro…
Torniamo dalle nostre auto e cerchiamo di iscriverci.Troppo casino. C’è qualche problema sotto il gazebo.Decidiamo di andare a vedere le nuove arrivate.
Il parcheggio si sta riempiendo…
Alla fine si conteranno una cinquantina di auto e una decina di Moto,quasi tutte Guzzi,eccezion fatta per un paio di lambrette.
Ci sono uno Sport15,uno sport 15 con sidecar,una Falcone 250,una 750 e altre.
Per le auto si va dalla 131 berlina prima serie,di un insolito ma bel giallo canarino alla lancia 2000 Hf,dalla Giulietta Spider alla Balilla Coppa d’Oro,dalle topolino alle Fulvia Coupè,dalla Morgan alla Triumph…
C’è un po’ di tutto.Di Fulvia Coupè ce ne sono 6,compresa la nostra.
Cominciamo a buttare un occhio per capire chi sono i favoriti per la regolarità…
Li conosciamo.Un signore sulla Fiat 1500 Cabrio nera,due Fulvia HF(una 1300 e una 1600 Bosato con 149 cv),una Fulvietta normale e la Morgan…
Le speranze di un risultato si affievoliscono man mano che andiamo avanti.
Le auto sono divise in due categorie.
VETERAN,fino al 1960.CLASSIC dal 1961 al ’78…
Vale a dire 10 macchine per la prima categoria,e oltre 30 per la seconda…
Le speranze a questo punto sono molto prossime allo zero…
Accompagno Maurizio a prendere un caffè e intanto vediamo che continuano ad arrivare trattori.Sembrano fatti in ghisa presso fusa,pesanti come montagne.Uno arriva condotto con forza bruta da un’esile signora che raccoglie applausi da tutti…
Torniamo verso le auto.Ci iscriviamo(finalmente!!) e saliamo in auto.Si parte per il giro,a cui seguiranno i due passaggi validi per la “prova d’abilità”,la regolarità insomma.
Ci incolonniamo.Scambiamo due chiacchiere coi compagni di Fulvia.Ormai ci si conosce e si parla sempre con piacere.
La partenza è in salita,leggera.
2700 metri in 5,30 minuti dalla partenza.Secondo rilevamento a 7,30 minuti,sempre dalla partenza,ma 400 metri dopo…
Partiamo decisi,sradicando quasi il presso stato.
Un paio di curve,una breve tirata…Qualche altra curva.
Rallentiamo…ormai vediamo il presso stato…Mi sporgo fuori dal finestrino.Ora con le gomme larghe vedo bene quando la gomma pizzica il tubicino.
Tipo camaleonte,con un occhio sugli strumenti e uno sulla gomma urlo a Maurizio: “VAI!!”.
Bravissimo.Ci sta prendendo piede.Anche qui l’abbiamo quasi sradicato…L’abbiamo pizzicato abbastanza bene…Siamo moderatamente soddisfatti.
Mentre pensiamo questo stiamo già ballando tra una curva e l’altra del secondo tratto del rilevamento orario…