PARTITO!I primi metri li percorro lentamente.Gli attraversamenti sull’asfalto fanno sobbalzare la mia piccola 112.All’incrocio un vigile blocca il traffico e mi butto deciso sulla provinciale.La macchina è già in temperatura,a causa dell’attesa per il controllo orario…Anzi,l’acqua si stava pericolosamente scaldando.In marcia,ora,si è stabilizzata su una temperatura perfetta.Davanti a me nessuno.Comincio allora a darci dentro…Alla prima rotonda,sul ciglio della strada trovo Luca, partito prima di me,che ha deciso di aspettarmi.Rallento e vedo nello specchietto che quello partito dopo di me,Alberto,sta sopraggiungendo con la sua 112 azzurra…
Tutti e 3 allora,ci portiamo fuori dall’abitato e poi via…Le macchina seguono a meraviglia i nostri comandi.Davanti a me la bassissima Abarth di Luca si inserisce piatta in curva,più pronta della mia. Dietro di me Alberto è di traverso ogni santissima curva.
Ci sorpassiamo più volte,a vicenda…
Pian piano anche il mio 70 HP si scioglie…Non esagero cambio a 5500/6000 giri,tutte le marce,in curva una bella scalata per tenere il motore in tiro e permettere un inserimento deciso.Sento la mia imbarcarsi leggermente.Niente assetto e gomme 155 con spalla 70 non sono il massimo per affrontare le curve langarole con decisione.Oltretutto nel misto, in frenata sento la coda della mia alleggerirsi e perdere lievemente aderenza…Scodinzola un po’.Volante a calice stretto tra le mani riesco a domare, divertendomi un sacco, la piccola peste verde…
Un occhio sulla strada e uno sul road book procedo speditamente.Le indicazioni sono quanto mai precise ed è un piacere seguirle.
I 25 km circa dell’andata,da percorrere entro 45 minuti,vengono esauriti in poco più di un quarto d’ora.Noi tre arriviamo in parata alla cantina, posizioniamo le 112 a lisca di pesce di fronte all’edifico.
Io apro il cofano e lascio respirare meglio il motore.Con la scusa butto un occhio al morsetto…Sempre ok.
Sembra quasi un miraggio il tavolo imbandito con i vini e le tartine!!Con passo svelto ci dirigiamo verso il porticato, dopo aver preso dalle mani di una riccioluta e bellissima ragazza un bicchierino di bianco e un grissino da sgranocchiare.Più chiacchieriamo più diventiamo amici.Quattro risate,un attimo di relax…Andiamo al controllo orario a timbrare la tabelle a ci viene donata una bottiglia dedicata,con una Bianchina riprodotta sull’etichetta.Ci intimano che è giunta l’ ora di partire.Ci dirigiamo verso i nostri mezzi e con grande sorpresa assistiamo ad una scena.La briosa 128 gr.2,che ci fa da apripista viene guidata dalla figlia del proprietario,una morettina con un mese di patente. Mica male la ragazza!!
Ci incolonniamo,con il palato entusiasta dei vini assaggiati,tra cui un’eccellente moscato che donava intatta la sensazione dell’uva appena spremuta…Un vero spettacolo enologico per le papille gustative!
Tocca a noi.Noi 3 dell’Ave Maria…Luca con la sua argentea saetta parte fin troppo brioso.Merito del barbera che si è scolato…Un paio di bicchieri…La 112 sembra andare come ai bei tempi della Super rossa,mentre invece è il pilota che è andato con un SUPER ROSSO…
Dietro di me Alberto è messo ancora peggio…Ogni mezza curva è buona per farsi un gesto…
Mentre scendiamo con andatura sostenuta verso Alba incontriamo un gruppetto di colleghi partiti prima di noi.Ne superiamo qualcuno,finchè la visibilità ce lo concede.Intanto do uno sguardo al roadbook…La strada è costeggiata da verdi e rigogliose piante e la visibilità è sempre pessima,anche grazie all’infinita successione di curve. I mie due compari decidono comunque che è ora di sorpassare le 4 o 5 auto rimanenti davanti a noi.Senza esitazione si buttano nell’altra corsia,sobbalzando sull’asfalto irregolare e in un attimo passano davanti a tutti…Io li vedo scomparire dietro una curva,ma distinguo chiaramente il rombo del ‘12 di Luca,che turba la quiete della campagna piemontese…
Un paio di curve ancora e mi lancio anch’io nel superare i colleghi.La 112 esegue magistralmente.Sorprendente quanto la piccola 4 marce sappia farsi valere…Sorpasso anche qualche poveretto che incontro per caso,che sentendomi arrivare in 4 piena si impaurisce e quasi si butta nel fosso…Che spasso…
Sono di nuovo dietro gli altri soci…Che si sono un po’ calmati…Ho l’occasione di rimettermi in mezzo,tra loro…E allora riprendiamo a divertirci come pazzi.Dopo un tratto in discesa vediamo un socio che si è appostato per fotografarci…E allora diamo il meglio.
Luca arriva ad una velocità impressionante,scala un paio di marce e affronta con decisione la curva.
Anche io arrivo bello secco,ma non come Luca…La mia per com’è messa non mi consentirebbe di uscire indenne da una curva presa a quella velocità.
Scalo una marcia e mi trovo in terza piena.Riesco ad affrontare la curva molto velocemente e la macchina tiene benissimo.Un po’ di rollio e in uscita di curva il retrotreno si intraversa leggermente,costringendomi ad un lieve controsterzo per correggere la traiettoria.
Mi godo il suono dl piccolo 1050cc…Nei giorni di preparazione al raduno ho cominciato l’opera di “slegatura” del motore…Si avverte già la differenza:più prontezza nel salire di giri,più elasticità,meno indecisioni,prende velocità più in fretta e il rombo diventa sempre più cupo…Rallento un po’.Voglio vedere cosa combina Alberto dietro di me…Arriva sparatissimo e percorre il curvane tutto di traverso.Sento un acuto fischio di gomme,seguito da turbini di fumo chiaro.Mi raggiunge e dallo specchio retrovisore scorgo distintamente un sorriso a 36 denti stampato in faccia.Se la sta godendo un casino…Da quando abbiamo lasciato quella cantina ha aggiunto un ulteriore tocco di allegria al suo modo di fare…
Ormai siamo nei pressi del piazzale da cui siamo partiti stamane .Ordinatamente riponiamo le nostre piccole bestiole di fianco al tendone sotto cui consumeremo il pranzo,offertoci,come colazione e la successiva merenda,dalla Pro Loco locale. Antipasti ,primo,secondo, contorno e dolce,seduti su tavolacci di legno in compagnia degli amici fanno passare il tempo in un baleno.Parliamo e parliamo,di auto ovviamente.Ci confrontiamo e scopriamo di avere anche un mucchio di amici in comune…
Andiamo a sdraiarci sotto una pianta che con la sua ombra ci regala una mezz’oretta di totale riposo e frescura,mentre continuiamo a discutere.Sembriamo dei fiumi in piena,non riusciamo a smettere di cianciare…
Veniamo nuovamente richiamati all’ordine.E’ ora del giretto pomeridiano!!Saliamo in macchina e…Dolore!
I sedili sono incandescenti,sembra di essere entrati in una sauna ed aver poggiato il deretano su un fornello.Per l’ennesima volta ci incolonniamo e partiamo,ma sta volta percorso differente e sensibilmente più corto, 12+12 km,andata e ritorno.Nel mezzo una visita facoltativa ad un castello,per poi tornare a far merenda sempre qui…
Il mio amico Alberto,probabilmente esaurita la scorta di barbera che aveva in corpo,ha innaffiato il pranzo con abbondante dolcetto. E ora è di nuovo sorridente…Fin troppo!Si fa grassissime risate insieme al suo naviga,compagno di bottiglia.
Dopo poco che siam partiti mi prendono e mi superano,andando come fulmini…
Luca,partito prima di me,non si vede più da un pezzo…
Io continuo a navigarmi da solo…Mi attende una svolta a sinistra secca,ad un incrocio che all’interno ha una catasta di tubi.Vedo che quasi tutti sbagliano strada e proseguono dritti,io svolto con decisione e continuo a seguire le indicazioni del roadbook…
Dopo poco mi compare nello specchio retrovisore la sagoma della Elite azzurra di Alberto…Se la stanno ghignando alla grande,sono persin rossi in volto da quanto stanno ridendo…In due non riescono a seguire correttamente le note!!!
Arriviamo al castello e finalmente riusciamo a mettere le macchine all’ombra.E’ dalle 8 che tra viaggi e soste siamo sotto un sole africano.Io ne approfitto e apro cofano,portiere,finestrini e deflettori…Intanto noto una cosa:grazie all’andatura sostenuta e alle curve prese in allegria un po’ di benzina mi è uscita dal serbatoio.Ha lasciato una colatura che mi corre lungo tutto il fianchetto,diagonalmente,messa in risalto dalla polvere sollevata dalle ruote…
Uno sparuto gruppo,tra cui noi,rimane fuori dal castello a godersi l’ombra.Intanto ne approfittiamo anche per riempire delle bottigliette d’acqua ad una fontanelle di freschissima potabile…Che goduria con la canicola che c’è…
Intanto continuiamo a parlare e parlare,sempre di auto ed affini,ovviamente…Senza mai esser esausti.La visita al castello è terminata e tutti tornano ai loro mezzi.Noi anche…
La macchina ora è un po’ più fresca e si guida con più piacere…Ennesimo controllo orario e si parte.Vani come al solito i buoni propositi di andar con calma.Appena vediamo che la macchina è ben in temperatura i buoni propositi vengono velocemente dimenticati…Nei rettilinei più lunghi lanciamo le piccole Autobianchi a velocità a volte ben al di fuori del codice,anche di quello autostradale…Ormai per arrivare al piazzale dove ci attende la merenda manca poco giusto un paio di curve. Io,guardo bene e mi inserisco in rotonda.Vedo che Alberto dietro di me rallenta…Troppo!Rallento anch’io,poi capisco.Subito mi tolgo dalla rotatoria.Il tempo di vederlo arrivare cannato e spararsi un controsterzo da brividi,rischiando di girarsi su se stesso…
Ci attende l’ultima parte dell’evento.Macchine ben riposte come al solito,consumiamo il sorbetto al limone(merendina rinfrescante) e vediamo che il presidente del Registro imbandisce un tavolo con alcune coppe, gadget e premi vari (tra cui prodotti alimentari)…
Il tutto su di un palco sovrastato da un paio di tralicci che sostengono un’artigianalissima copertura fatta con tendoni di tela cerata e assette di legno.
Laura,la moglie del Presidente del Registro, fa appena in tempo a prender la parola impugnando il microfono,alquanto gracchiante,quando un alito di vento fa gonfiare la tela cerata producendo un effetto vela.In un attimo la precaria struttura si piega e fragorosamente si schianta al suolo,trascinandosi dietro una parte del palco.
Per fortuna tutti incolumi.Solo un po’ di spavento.Nessuno passava dietro il palco e nessuna auto era stata posteggiata li.Se no sarebbero stati travolti in pieno.Solo un Daily è stato sfiorato di striscio da uno dei tralicci,ma poca roba.Se il vento fosse spirato dalla parte opposta la struttura sarebbe crollata investendo almeno trenta persone danneggiando una decina di auto…Ci è andata bene…
Ripresi dallo spavento un breve discorso degli organizzatori condito con ringraziamenti vari e poi la premiazione.Per colui che veniva da più lontano,per quello che durante l’anno ha fatto più raduni,per quello che ha contribuito a salvare più auto storiche,per l’auto più bella e rara…
Il primo premio è andato ad una coppia di coniugi che con la loro 112 elite dell’80 è venuta appositamente per il raduno da Reggio Emilia!Il premio per il più assiduo frequentatore ad un signore di Milano con una Y10 Avenue grigia,che quest’anno non ha mancato un appuntamento.
Un corpulento cuneese ha vinto poi la coppa come “miglior salvatore” di auto storiche.Possiede infatti un esemplare di tutte le serie di 112 più altre auto.Era il proprietario della 58 HP prima serie molto bella presente al raduno…
In ultimo,il premio per la più bella e rara è andato al proprietario di un 70 HP verde pampa,terza serie…vale a dire,con grandissima sorpresa, IO!!!
Belle parole del Presidente,foto di rito con coppa in mano,insieme ad uno dei pilastri del Registro Autobianchi,il mitico Gianni e poi abbiamo atteso che venissero consegnati gli omaggi gastronomici ai rimanenti partecipanti…
La giornata ormai era finita.Abbiamo stretto mani qua e la,salutato tutti e ci siamo imbarcati sulle nostre piccole auto,nuovamente invase da temperature tropicali…
Piacevolissimo e questa volta abbastanza calmo il ritorno,eccezion fatta per alcuni piccoli tratti a cui non abbiam saputo dir di no…
Verso le 18 e 30 eravamo nel piazzale del supermercato,da cui la mattina ha preso origine questa divertentissima,unica,magnifica giornata.
Panorami mozzafiato,divertimento al volante come mai prima, ma soprattutto nuove amicizie con persone così splendide non mi facevano sentire sulle spalle il peso di quella giornata passata sotto il solleone…
Ci siamo scambiati i numeri di cellulare e abbiamo programmato già di vederci prossimamente…
Salgo in macchina,Alberto mi segue fino ad un certo punto poi svolta verso casa sua…Io prendo la strada che porta verso casa mia…Viaggio qualche minuto immerso nei miei pensieri,pensando alla bella giornata trascorsa.Davanti a me nessuno,posso sbizzarrirmi ancora una volta,poi d’istinto butto l’occhio nel retrovisore per vedere cosa fa Alberto…Non c’è più…E’ vero…Il raduno è finito,non c’è più nessuno dietro me che fa gesti,che fa fischiar le gomme…Mi prende un po’ di tristezza…
Arrivo a casa dopo aver percorso l’ultimo tratto pian piano,per far riposare l’auto, entro in cortile.Scarico tutti le carte,i fogli e la coppetta e mi viene in contro mio fratello,che quando vede il trofeo fa un’espressione di stupore,mi chiede com’è andata la giornata e io gli racconto tutto…Mi metto qualcosa di più comodo dei jeans e mi appresto a sistemare l’auto in garage…
Dopo gli spostamenti vari per incastrarle tutte la stanchezza si fa sentire.In ultimo mi cade lo sguardo sul contakm della112…Oggi ci siamo fatti quasi 120 km.Mica male!
Già mi manca la compagnia degli amici con cui ho trascorso la giornata…In quei momenti l’unica cosa che rincuora è che presto,si spera,ci sarà occasione di rivederli,di sentire la stretta vigorosa delle loro mani che trasmette all’istante un’amicizia vera,sincera,incondizionata,i loro sorrisi che illuminano la tua giornata, sperando sempre di riuscire a rivederli una volta ed un’altra volta ancora…Senza mai abituarsi a quell’immensa sensazione di piacere che ti da far parte di questo mondo,sapendo che loro ci sono.