PARTE SETTIMA
Mi faccio un bel giretto fotografico per il piazzale, anche se mi mordo le mani per essermi perso alcuni pezzi succulenti...vabbè...
E mentre sto fotografando chiamano per l'ultimo turno in pista, giro Alta Velocità! Ci incolonniamo dietro ad altre auto (tutte Alfa per inciso) ma la fila non va avanti quindi impieghiamo il nostro tempo in modo brillante, ovvero girando un filmato che degenera presto (siamo finiti a parlare di Maicol...
).
Entriamo nella "corsia box" e ci inchiodiamo anche lì...la Uno Turbo è già attaccata alla nostra marmitta e attendiamo di vedere se riusciremo a darle filo da torcere...e qui scatta il colpo gobbo, anzi doppio gobbo, i due eroi si accendono una bella paglia a testa per ingannare l'attesa, e invece l'attesa inganna noi, scatta l'ok del commissario di pista. E cosa abbiamo fatto direte voi? Avremo buttato via la paglia? Nemmeno per sogno! E quindi probabilmente ci siamo beccati il primato mondiale di guida in pista fumando...
Chiuso il capitolo tabagista si comincia a darci dentro, ormai è il quarto turno di pista, la macchina sappiamo come si comporta, un pò di memoria fotografica ci aiuta per ricordare lo snodarsi del tracciato e quindi possiamo tentare di abbassare un pò i tempi, per quanto in una manifestazione di auto storiche il dato sia abbastanza pleonastico.
Si va forte, il caldo è insostenibile, l'aroma di gomma misto a frizione e benzina è una miscela da pionieri dell'automobilismo e al tempo stesso come una droga ci galvanizza! E Marco è così galvanizzato che, fatto strano, passiamo dietro le orecchie per la ventesima volta nella giornata alla 1750 berlina
, dopodichè è battaglia aperta con la Uno Turbo, e stavolta facendo sul serio riusciamo a tenerla a bada per un pò, dopodichè lasciamo strada perchè va veramente forte, ma almeno l'onore è salvo. Ad un certo punto affrontando una curva stretta in pieno pattinamento Marco esclama: "15 euro!", e io che intuisco cosa sta pensando il mio amico sogghigno...segue una curva medio-veloce e lui ancora: "Stavolta solo 2 euro e 20" senonchè poi si gira verso di me e mi fa: "Sto facendo il conto di quanto ogni curva mi costa in gomme" e ride.
Tempo di smettere di ridere e arriva Lei, imperiosa, impegnativa, INFINITA...quella che abbiamo ribattezzato "la curva infinita" e poi semplicemente "l'infinita", una curva che sembra normalissima e invece non finisce mai, 10 secondi abbondanti di gomme fischianti, in precario equilibrio fra matto entusiasmo e la preoccupazione che prima o poi la Ritmo si stufi e ci faccia partire verso la tangente (leggi: il guard rail), sotto forma di stallonamento degli pneumatici oppure di sovrasterzo isterico. Il muso non smette mai di tirare verso l'esterno, l'angolo di sterzo sembra sempre essere inadeguato e va ampliato metro dopo metro, è una curva veloce ma arrivi alla fine con le braccia totalmente incrociate. Ed il bello che è seguita immediatamente da una curva a destra insidiosa, quindi bisogna ricorreggere rapidamente in un frenetico sinistra-destra, perdidpiù frenando. E per una frazione di secondo, al termine dell'Infinita, la Ritmo deve cedere un pochino e abbandonarsi ad un leggerissimo sovrasterzo da trasferimento di carico, ma è davvero solo un attimo, impercettibile...eppure gli organi interni sentono come un vuoto pneumatico, il respiro si ferma nel tempo di un battito di ciglia. Quando ti butti a destra non sai se è più la strizza per quel piccolo momento o l'euforia per tutta la manovra compiuta. Credo in ogni caso che a prevalere sia la seconda ipotesi...a mente fredda invece pensi di più alla strizza...
Poi il momento comico, ferma dopo una curva la GTV di uno dei tedeschi, il quale è chinato per terra a gomme sterzate per verificare qualcosa sotto il parafango. Il Doppia mi fa sganasciare dal ridere: mentre gli sfiliamo accanto accelera, fa fischiare le gomme ed esplode in un: "adesso torni a Cruccolandia a piedi!". Finalmente abbiamo superato una GTV!!!
(piccolo dettaglio, poi il Crucco si è rimesso in macchina e ci ha sverniciato manco fossimo fermi, peccato avessimo il tachimetro ai 140...
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Arriva la Parabolica che riporta sul rettilineo d'arrivo, una 911 3.0 color acquamarina ci supera a fuoco, e il nostro pilotone non ci sta, gli si incolla allo scarico e comincia a tirare come non mai; la 911 va fortissimo, e non mi capacito di ciò perchè in teoria la dislocazione posteriore a sbalzo della meccanica non dovrebbe essere favorevole in questo contesto baloccoso. Beh ragazzi vi giuro, il Doppia ha lo sguardo indemoniato, pare un toro che vede rosso! E la 911 non riesce ad andarsene, un giro da paura in cui la Cavallina di Stoccarda non riesce a divincolarsi dal pungiglione dello Scorpione! E tirando così tanto, molto più di prima, la curva 15 euro passa di botto a 22 euro, manco durante la Grande Depressione del '29 faceva salire così in fretta i prezzi!
Ormai siamo alla fine, l'ultimo giro attaccati alla Porsche ci devasta, e già non è che fossimo come nuovi...usciamo e senza ripassare dal piazzale ci avviamo verso casa, usufruendo prima di un bel bicchierone d'acqua, della consegna degli attestati di partecipazione e di una copia omaggio di Automobilismo d'Epoca. La giornata si chiude con 158km in pista, adesso capiamo perchè i piloti si allenano tanto! E decidiamo come chicca finale di soprannominare la nostra supermacchina RITMO GIOCHI PREZIOSI visto il divertimento da bambini che ci ha regalato (a breve è attesa anche la modifica alla targhetta posteriore...
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Intanto che Marco carica la Ritmo sul carrello (quello famoso coi cerchi in lega), io monto sulla 206 (la radio ovviamente era nel cassettino quindi mi sono preoccupato per nulla) e quando la accendo la mestizia si impossessa di me: "trrrrrrrrrrrrrr", il ticchettio del propulsore a gasolio mi riporta sul pianeta Terra, e l'avaria del clima è una mazzata, anche perchè l'auto è stata tutto il giorno sotto il sole. Sudo, stop.
Saluto il Doppia, che mi rivuole come copilota anche ad ottobre (e ovviamente io ho accettato non al volo, di più! Roba del tipo: "Poi ad ottob..." "Sì, ci sono!") e per chiudere la giornata in modo acconcio decido di fare il record di consumi fino a casa, parto con 124km di autonomia residua e arrivo a casa con 108, km percorsi 70km, tanto di provare a bissare le emozioni superbe della Ritmo non se ne parla nemmeno per sbaglio, nemmeno tirando verso la zona rossa...
Arrivo a casa stanco ma felice in modo totale!!!
Ringrazio ancora il Doppia per tutto e riservo un calorossimo saluto a Maury, di deliziosa e splendida compagnia, come sempre!
THE END