Dobbiamo tenere conto del modo di agire e pensare tutto italiano circa la necessità di "possedere" una casa. Se non ricordo male siamo il paese europeo con la più alta percentuale di proprietari d'immobili(anche più di uno).
Parallelamente, prima della crisi, molta gente spendeva cifre abnormi per auto nuove che, appena uscite dal concessionario avevano perso il 20 % di IVA, dopo un anno avevano perso un altro 30 % e in pochi anni scendevano al 30 % del valore iniziale.
La scelta d'investimento è irrazionale e comunque dettata dalla cultura(o sottocultura) nella quale siamo immersi.
Quando mi riferivo a "non comuni" mortali, pensavo a chi acquista auto sopra i 500k euro, tanto per dare una cifra.
Per quanto riguarda la disinformazione è come riferirsi a chi casca nella truffa dell'auto di prestigio a prezzi sospetti, allo spam e via così. Chi vuole avvicinarsi al mondo dell'auto d'epoca(come a qualunque altro mondo nuovo) dovrebbe farlo con cautela, umiltà e modestia altrimenti sarà costretto a fare i conti con la propria presunzione e arroganza e con i risultati che ne conseguono.
Io non sono così convinto che il mercato possa essere così inquinato dalla disinformazione: gli appassionati si muovono con cautela e attenzione e vagliano varie possibilità. Per chi s'improvvisa, la fregatura è dietro l'angolo ma può servire d'esperienza.
Il "verbo" è a disposizione di chi vuole ascoltare e ha già, quindi , un approccio saggio alla materia. Gli altri non sono interessati al verbo e alla materia. Forse non solo in questo ambito.