Un altro sabato passato a casa…Ormai le serate che salta no stanno diventando una fastidiosa abitudine,accidenti…
Un film visto in compagnia di mio fratello e la ragazza e nulla più…
Non ero comunque di cattivo umore.Pregustavo già la domenica che sarebbe iniziata di li a poche ore.
Come mai?ovviamente si tratta di un evento legato alle auto d’epoca.Una regolarità,per esser precisi,la MIA PRIMA REGOLARITA’ da navigatore.
Ancora meglio:la mia prima esperienza da regolarista navigatore a bordo di una LANCIA!!
Un paio di settimane fa,mi squilla il piccolo Samsung.
Apro il cellulare,leggo:1 SMS nuovo.Lo apro.E’ di ”Maurizio Delta”,il mio amico Lancista.
Leggo:”Vuoi farmi da navigatore ad una regolarità in Val Soana?”
Rimango un po’ sorpreso dal messaggio,e la cosa mi stuzzica assai…Mi prendo qualche giorno per pensarci…Intanto studio e do esami…Dopo qualche giorno sento Maurizio.Non mi da neanche il tempo di aprir bocca e mi dice.”Per la regolarità ho già dato il tuo nome…”
Bene…Tanto avrei accettato comunque.”Andiamo a farla con la Fulvietta Montecarlo.Dobbiamo essere a Cuorgnè alle 9 e mezza.Passo a prenderti a casa alle 7 e 30.Così andiamo giù con calma”.
Benissimo…
I giorni intanto,chi più in fretta chi più lentamente,passano inesorabili…E arriva la fatidica data del 13 luglio.
La serata,anche se passata a casa,si è prolungata al computer,con una piacevole conversazione con Christian86…Alla fine sono riuscito ad andare a letto quasi alle 3..Acc…
Imposto la sveglia:il tempo di prepararmi ecc…6: 40.
3 ore e quaranta più tardi mi sveglio,mi siedo sul bordo del letto…Mio fratello,nel letto a fianco del mio,dorme ancora beatamente.Vado in cucina,bevo un bicchiere d’acqua e do uno sguardo al TG..Niente nuove buone nuove…Guardo fuori:cielo orribilmente carico di nubi zuppe d’acqua.La giornata sarà parecchio annaffiata. Peccato. Comunque,indipendentemente dal tempo,sono convinto che sarà una giornata entusiasmante.Mi lavo,mi preparo:jeans e una maglietta bianca a maniche corte.Metto le solite pile nella solita macchina fotografica,me la appendo al collo. Cellulare,portafoglio,chiavi di casa. Ok,ho tutto!
Saluto i miei…Andando avanti e indietro si sono svegliati.Scendo giù in garage,esco di casa e sollevo lo sguardo verso il cielo…Confermo:prenderemo sicuramente acqua.
Mi avvicino al cancello.Il muso della coupè di Chiasso è nascosto dalla parte inferiore del cancello,l’abitacolo,ampiamente vetrato,mi fa subito capire che l’amico Maurizio è arrivato.Spalanco il cancello. Eccola:la Fulvia Montecarlo rossa e nera,con i due prominenti fanali supplementari tipo Megalux,che risaltano sugli altri 6 gruppi ottici di serie di diametro inferiore.Un bellissimo conservato,originale dalla prima all’ultima vite.Targa MIV8..Gliel’ho trovata su internet…Un ottimo colpo!
Salgo in auto e mi accomodo sui sedili sportivi tipici anche della 1600 HF,posizione leggermente sdraiata e soffici poggiatesta in schiuma.
Una vigorosa stretta di mano di Maurizio, condita da un sorriso fa cominciare la giornata nel migliore dei modi.Siamo pronti per l’avventura!
Dobbiamo trovarci con degli altri equipaggi a Torino,per poi compiere il viaggio insieme.Facciamo Superga e scendiamo a Torino…A Torino non troviamo nessuno,e decidiamo di partire in solitaria.
Intanto mi giro attorno per appropriarmi dei dettagli che compongono gli interni:i sedili hanno un paio di strappetti.Nulla di grave.
Bellissimo il volante Ferrero a 3 razze forate con corona in pelle,saldamente stretto dalle mani di Mauri.Il resto è molto simile alla mia.Il mio occhio cade poi sulla leva del cambio.Il tipico ed ostico cambio ZF a 5 marce invertite:retro in alto,al posto della prima e prima in basso…
Mauri ha ancora poca confidenza col comando.Devo ammettere che questo cambio,lo stesso della 1600 HF(più corto),è veramente problematico:se non ci fai la mano non c’è verso di farle entrare le marce.
Tutto ciò non ha impedito al mio amico di disputare la regolarità Cesana-Sestrierè(dopo appena due settimane che l’aveva) piazzandosi 7° su oltre 50 partenti.
Il viaggio è piacevole ed il tempo passa velocemente.Quando in un abitacolo lancia si trovano 2 Lancisti,appassionati folli delle auto di Borgo San Paolo,è la fine…
Parole,parole:ricordi di bei tempi andati,vittorie memorabili e esperienze personali si mischiano in un turbine di racconti che aumentano la conoscenze reciproca,facendo si che il rapporto diventi sempre più sincero.
Tutto tranquillo o quasi.Avvicinandoci alle montagne,nei pressi delle quali avrà luogo l’evento cui miriamo,a causa dell’umidità i Solex cominciano a far le bizze.Singhiozzi,strattoni,per poi riprendersi appena il sole scalda un po’ di più la strada.”Devo trovare qualcuno che sappia mettere le mani su ‘sti carburatori!”,sentenzia Mauri,visibilmente seccato.
Ormai siamo nei pressi…Ad ogni incrocio spuntano musi conosciuti.Una 850 berlina,una Giulia 1300…
Arriviamo nella piazza centrale di Cuorgnè.
Una metà è transennata, probabilmente per la regolarità che ci aspetta.Parcheggiamo nell’altra metà della piazza e siamo tra i primi:in piazza ci sono solo due Alfa per il momento:un’ Alfetta GT 1800 grigio metallizzato orribilmente pacioccata,a cui sono stati tolti i paraurti,è stato aggiunto uno spoiler anteriore e incollato sul cruscotto un dozzinale modellino che dovrebbe replicare la vettura.Dietro una 75 dignitosamente conservata,un filo troppo bassa.
Ci avviciniamo allo staff che ci invita a prendere l’auto e a metterla nel parco chiuso.Immediatamente le due Alfa si posteggiano,una a fianco dell’altra.Noi con la Fulvietta ci mettiamo al loro fianco…Ci guardiamo attorno.Ci siamo solo noi.Prendo la macchina foto,e scendo dall’auto.Il cielo continua a non promettere nulla di buono.
Per ingannare il tempo andiamo a prenderci un caffè.Quando usciamo fuori è arrivato qualcosa di nuovo…Nulla di particolarmente eccezionale…
Poi,ad un ratto arriva una fila di auto,da Torino.In testa a tutte un’assordante Renault Alpine A110 1600 S rossa,magnificamente preparata,rasoterra(tra il musetto e l’asfalto non passano due dita e ad ogni avvallamento parte la strusciata),con dei magnifici cerchi Gotti scomponibili.
Mauri,iscritto al Veteran Club,che organizza l’evento,li conosce,per lo meno d vista.
Purtroppo tra i nuovi arrivati riconosce alcuni agguerritissimi e precisissimi regolaristi,che smorzano le nostre velleità di piazzamento…
Pazienza.Oltretutto per me è la prima volta.Non ho idea di come funzioni.Passano i minuti e il parco chiuso si riempie,di auto e di appassionati,ma anche di spettatori di tutte le età:bambini che fotografano a tutto spiano auto che non conoscono e anziani con gli occhi lucidi,che invece ricordano bene quelle auto e la loro giovinezza.
Ci iscriviamo:25 euro ad equipaggio,pranzo per entrambi compreso e tabella da apporre sul muso dell’auto.Siamo il 24.
Gli organizzatori hanno diviso i partecipanti in due gruppi,in base all’auto:da una parte le classiche,dall’altra le sportive.
Noi ovviamente facciamo parte delle sportive…In tutto una 40 di equipaggi,forse qualcosina in più.
C’è un po’ di tutto. Alpine,Lancia,Alfa,Fiat,Autobianchi,innocenti,Morgan,Mercedes,Porsche.
Tra tutte spiccano,oltre alla già citata francesina,una Lancia del ’ 33,una Porsche 356 nera del ’56,una Fulvia 1300 HF,una 1600 HF Fanalino,una rossa Morgan che in quanto a baccano non scherza…
L’organizzatore richiama la nostra attenzione con un megafono.Ascoltiamo attentamente le istruzioni e le indicazioni sul percorso da seguire per dirigerci poi verso le nostre auto.Salgo sulla Fulvietta e mi faccio spiegare da Mauri il mio compito,attaccato ai cronometri.
Non è difficile.Penso di riuscirci.
Partono per prime le sportive.Ci accodiamo dietro un’altra Fulvia(ce ne sono altre 5 oltre la nostra).
Saremo i quarti al via.Si inizia subito con due brevi tratti concatenati,da percorrere in 15 secondi l’uno.
Il grosso commissario para davanti i nostri occhi le enormi dita che pian piano si chiudono.
Partiti i cronometri…Ci dirigiamo lentamente verso il primo presso stato.Quello prima di noi ha sbagliato la curva che si trova dopo,facendo toppe manovre, e ha perso 4 secondi.Passiamo sul pressostato abbastanza bene e Mauri allarga la traiettoria. Riusciamo a far la curva,strettina a dir il vero con una sola manovra e passiamo sul secondo presso stato abbastanza bene,a quanto ritengo io.
Mauri lo vedo che non è soddisfatto.Io per tutto il tempo ho avuto gli occhi incollati all’orologio digitale satellitare fissato al cruscotto con velcro…A me sembrava d’aver fatto bene…
A quasto punto ci aspettano una quarantina di minuti di trasferimento in un paesino tra le montagne…Dietro un’altra Fulvietta facciamo tutta la contorta e bellissima strada in mezzo ai boschi.Un po’ protetta da guardrail,un po’ da muriccioli,un po’ dal nulla…
In una curva a gomito vediamo il fotografo appostato,Mauri scala una marcia e la percorriamo in maniera sostenuta,facendo fischiare anche un po’ le gomme.Intanto noi continuiamo a parlare,facendo si che anche questo tratto di strada per altro già piacevole di per se passi ancora più in fretta.Arriviamo al paesino,Ronco,nostra meta,nella cui piazzetta è stata messa l’ultima prova.
20 secondi ci separano dalla fine della regolarità.
Tocca a noi.Seguiamo attentamente il conto alla rovescia. Mauri afferra il cronometro e appena sente sotto le ruote il presso stato schiaccia il pulsante e fa partire il conto alla rovescia…
Metri che non passano mai,io ho gli occhi incollati al cronometro,Secondi che sembrano ore.Mauri rallenta tantissimo.Siamo a ridosso o quasi del pressostato.Mi sporgo fuori dal finestrino, mentre con un occhio guardo la ruota e con l’altro i secondi.Caccio un urlo a Mauri.”Vai Mauri!!”.
Immediata la sua risposta.La ruota pinza il tubicino e sembra quasi che il sobbalzo sia la causa dell’azzeramento del cronometro.Abbiamo spaccato il centesimo. Maurizio mi dice”Ho sentito il tubicino sotto le ruote proprio a 00!!E’ andata da Dio!!”.
Ora abbiamo tutti e due un bel sorriso stampato in faccia.Tutti e due soddisfatti.Siamo convinti che in quegli ultimi 20 secondi abbiamo fatto un capolavoro.