Autore Topic: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita  (Letto 62034 volte)

Offline Frosty the snowman

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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #60 il: 03 Luglio 2017, 11:38:32 »
Ho visto i danno causati da urti e, sicuramente, TEMPO, ai giunti e ai supporti tel telaietto posteriore... ma è vero che le auto inglesi sono fragili e poco affidabili? Ogni volta che si entra in argomento, esce fuori questa cosa... è una chiacchiera o è vero?
Ogni auto ha i suoi punti deboli: uno dei punti deboli della Metro e della 111 poi sono senz'altro i cuscinetti dei bracci oscillanti posteriori. Ma pare che fosse un problema anche della Mini ma ancor più della Mini 90. A proposito del supporto in gomma, un anziano e conosciuto meccanico Leyland della cintura di Torino mi ha detto, quando ha visto il mio, di non averne mai visto uno rotto e mai cambiato uno...

Personalmente con le inglesi davvero storiche che ho avuto (Morris Minor e MG Midget) ho sperimentato un'estrema affidabilità: pochissimi problemi in anni e anni di utilizzo.
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #60 il: 03 Luglio 2017, 11:38:32 »

Offline nigel68

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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #61 il: 03 Luglio 2017, 14:16:08 »
La maggior parte di chi denigra le inglesi ad esempio sostiene che i carburatori siano disastrosi. La realtà è che gli SU sono talmente semplici da essere eterni con l'unico problema di avere lo spillo conico che tende col tempo a fare uno "scalino" ma che basta sostituire con quello corretto. Purtroppo ci sono tante varianti e bisogna conoscere le misure e masticare l'inglese, oltre a ricordarsi di mettere un po' di olio 15w-40 nell'apposito pistoncino. Stop, una volta regolata la miscela tramite dado e controdado sono eterni.

C'è però da ammettere che alcune soluzioni erano un po' macchinose, o meglio, richiedevano una costante manutenzione per funzionare al meglio. Cosa che mal si coniuga con chi non è avvezzo al fai-da-te e vede la storica solo come passatempo "gira la chiave e fai un giro".
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #62 il: 22 Luglio 2017, 22:51:42 »
Sono finalmente arrivati i bracci delle sospensioni posteriori. Devo ammettere che ho faticato non poco a trovarli: mentre è facilissimo trovare quelli successivi (Rover 111 e Metro Mk2) quelli della Metro Mk1 sono un po' più rari. Non sono riuscito a trovare dei bracci usati da revisionare, ma un braccio nuovo fondo di magazzino e uno già revisionato (sul quale ho però preferito sostituire i cuscinetti e il perno con un kit nuovo).

inserimento dei cuscinetti a rullini:

Si comincia a rimontare sul telaietto:

Anche la unità Hydragas (revisionata) è al suo posto:

E il freno posteriore:
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #62 il: 22 Luglio 2017, 22:51:42 »

Offline Frosty the snowman

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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #63 il: 23 Luglio 2017, 21:24:57 »
E il telaietto posteriore è finalmente completo:

Guardandolo così, con tutte le sue cose al loro posto, non ho potuto fare a meno di ripensare alla genialità progettuale di Alec Issigonis.
Infatti è una evoluzione del retrotreno della Mini, da cui differisce molto poco, per nulla dal punto di vista concettuale.
La concentrazione delle parti meccaniche in uno spazio davvero ridotto, allo scopo di creare l'auto piccola fuori ma grande dentro. Di meglio non si poteva fare.
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Offline Quetzalcoatl

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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #64 il: 24 Luglio 2017, 15:27:38 »
La concentrazione delle parti meccaniche in uno spazio davvero ridotto, allo scopo di creare l'auto piccola fuori ma grande dentro. Di meglio non si poteva fare.
In effetti, il livello di compattezza raggiunto rasenta la perfezione. Si potrebbe fare di meglio solo TOGLIENDO qualcosa hahahaha
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #65 il: 25 Luglio 2017, 07:05:57 »
Non c'è che dire... certe soluzioni tecniche del passato erano davvero innovative se pensiamo che oggi c'è il piattume totale. Ottimo lavoro.
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #66 il: 25 Luglio 2017, 09:45:18 »
Più che altro, oggi si tende ad affinare senza rivoluzionare... quel braccetto 1cm più corto, quell'altro in alluminio invece che acciaio stampato, l'ammortizzatore spostato mezzo cm più in basso... non c'è più nessuno che ridisegna qualcosa da zero. All'epoca invece si sperimentava come matti... ricordo di essere rimasto sconvolto quando ho visto per la prima volta le sospensioni anteriori di una Alfa 75. Giusto per fare un esempio.
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #67 il: 25 Luglio 2017, 11:13:33 »
Non per affinare, ma con l'unico scopo di abbattere i costi di produzione. Non a caso l'ultima BMW X1 è un cassone a trazione anteriore derivato da una monovolume ma carrozzato come un crossover. Per non sbagliare, l'hanno fatto più grosso della precedente a trazione posteriore. Che almeno regalava un feeling di guida 100% BMW.

Ma è solo un esempio, ce ne sono a bizzeffe, come i ridicoli tablet negli abitacoli che stanno gradualmente sostituendo i comandi fisici. Fanno passare come tecnologia un pezzo di plastica che da solo costa come UN interruttore. Quindi col costo di un comando ne azionano decine e decine, facendo leva sull'ignoranza dell'acquirente che si trastullerà felice col suo display prima di schiantarsi contro un platano per regolare il clima.

Un po' come i conquistadores quando compravano intere nazioni dagli indigeni offrendogli perline colorate.
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Offline Quetzalcoatl

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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #68 il: 25 Luglio 2017, 11:34:52 »
Sai che ho sempre pensato la stessa cosa? Belli i comandi "touch", ma su un telefono, no in macchina! In macchina devi poter memorizzare la posizione di un comando e "cercarlo" al tatto SENZA distogliere gli occhi dalla strada. Uno schermo touch non restituisce alcun feeling sulla posizione di un tasto... è uno schermo!!! Inoltre, anche se memorizzassi la posizione esatta di un comando touch sullo schermo, il problema è che i comandi variano al variare delle schermate... questo, se da un alto consente di concentrare in un display anche un centinaio di comandi diversi, dall'altro impedisce di memorizzare la posizione di qualcosa e costringe ogni volta a distogliere lo sguardo.
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #69 il: 25 Luglio 2017, 18:48:23 »
In effetti, il livello di compattezza raggiunto rasenta la perfezione. Si potrebbe fare di meglio solo TOGLIENDO qualcosa hahahaha
Purtroppo non funzionerebbe, però :)
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #70 il: 26 Luglio 2017, 09:36:37 »
Purtroppo non funzionerebbe, però :)
Però devi ammettere che un kart ha un retrotreno ancora più compatto  ;D
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #71 il: 26 Luglio 2017, 13:09:17 »
Però devi ammettere che un kart ha un retrotreno ancora più compatto  ;D
ma un kart non ha esigenze di confort(ad esempio) richieste da un'auto
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #72 il: 26 Luglio 2017, 15:06:43 »
Stavo scherzando ;D
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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #73 il: 04 Agosto 2017, 10:17:09 »
Ho Rover 111 e devo regolare l'altezza da terra, mi è stato ricaricato l'impianto sospensioni ma temo abbiano superato pressione di carico. Sai dirmi l'latezza da terra e dove misurarla? non trovo manuali in merito.
Grazie.
Maurizio

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Re: L'utilitaria più glamour degli anni '80: recupero e rinascita
« Risposta #74 il: 04 Agosto 2017, 10:29:01 »
Purtroppo non so se sia possibile risalire tramite qualche ufficio della motorizzazione al numero di esemplari ancora circolanti. In Inghilterra (inutile ribadire la superiorità degli inglesi nel settore auto storiche) è possibile fare una ricerca gratuita online. Di Metro MK1 VandenPlas, in UK ne sono rimaste 24. Per i ricambi, esiste un sito (XPart) che permette la ricerca dei ricambi tra ricambisti di tutta Europa. E' necessario conoscere il part number però.


Forse so quale tra gli uffici della Motorizzazione Centrale di Roma potrebbe essere in possesso di questa informazione, non so però se riceva richieste del pubblico nè tantomeno gli eventuali costi.
Oggi pomeriggio recupero il numero di telefono e te lo passo in privato, poi magari condivideremo il risultato dell'esperienza se positiva.

 

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