Autore Topic: Avvistamenti  (Letto 562458 volte)

Offline DOPPIA GOBBA

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« Ultima modifica: 03 Giugno 2010, 19:32:16 da DOPPIA GOBBA »

Offline ITRAEL

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7036 il: 03 Giugno 2010, 21:28:19 »
non conosco quasi i modelli anteguerra e ho calcato un po' la mano sulla frase di Ford. Penso che non fossero tutte nere ma quella dell'avvistamento mi pare decisamente più lussuosa della "T". Forse ma forse si potrebbe cercare nel mondo delle italiane (Bianchi, Fiat...) Mah....

Qui siamo tutti più a conoscenza di modelli dopoguerra  :-\
La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.
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Offline deltahf84

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7037 il: 03 Giugno 2010, 21:28:56 »
Secondo me è o una Ford A oppure una Chrysler...Ma non sono espertissimo di auto anteguerra a stelle e strisce...

Ti sei dimenticato già qual'era la scelta colori di Henry Ford per la Ford T? ;D ;D   NERA E BASTA!!!!


Già... "La Ford T è disponibile in qualsiasi colore,purchè sia nero" e "Tutto quel che non c'è,non si rompe" furono due delle frasi di Henry Ford per descrivere la Fort T...
E riuscivano a descriverla perfettamente... ;)

Offline Frosty the snowman

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7038 il: 03 Giugno 2010, 23:58:30 »
La storia della Ford T che poteva essere solo nera è vera, ma limitatamente ad un breve periodo della sua produzione. E' nata molto scarna (nel 1908) ma negli anni (è stata in produzione fino al 1927) con i succesivi aggiornamenti, si è "desemplificata" parecchio.
Quella dell'avvistamento non è una Ford T, comunque. Da quelle foto io non sono in grado di dire che cos'è.
l'automobile non è un mezzo di trasporto, ma una compagna di viaggio

Offline TuxedoMan

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7039 il: 04 Giugno 2010, 02:28:45 »
non so se questo è un avvistamento, perchè è un auto vista in un museo, ma... è stata davvero per me una incredibile, emozionante, sorpresa.
Sono tornato da tre giorni da un viaggio a Memphis, Tennessee, sulle orme di quello che io considero il personaggio più carismatico della cultura popolare del '900: Elvis Presley, di cui sono un grandissimo fan.
Nella sua casa museo di Memphis - Graceland - vi è una sezione dove sono esposte alcune sue automobili, tra cui due meravigliose Stutz.
Ma la macchina che più di tutte mi ha lasciato a bocca aperta, perchè davvero non mi aspettavo di trovarla lì, è una Mercedes 600 Pullmann del 1970.
Per me questa macchina ha un significato particolare, perchè compare nel video di una delle mie canzoni preferite del Re, Separate Ways, che vi allego ( la vedete a partire dal 58° secondo).
Potete capire quale sia stata la mia emozione nel trovarmela di fronte: proprio quella lì!!!!!!
In questo viaggio ho visto anche tantissime altre auto, molte in un museo semplicemente INCREDIBILE, che mi farebbero vincere il vostro concorso di avvistamenti per i prossimi 10 anni ( :P :P :P).
Ma adesso enjoy this wonderful Benz!





questo è il video tratto da "Elvis On Tour"

http://www.youtube.com/watch?v=66QA-lifreY&feature=related

e infine questa è una bella foto di Elvis con la macchina in questione:

« Ultima modifica: 04 Giugno 2010, 02:38:54 da TuxedoMan »

Jagitalia

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7040 il: 04 Giugno 2010, 07:22:57 »
La storia della Ford T che poteva essere solo nera è vera, ma limitatamente ad un breve periodo della sua produzione. E' nata molto scarna (nel 1908) ma negli anni (è stata in produzione fino al 1927) con i succesivi aggiornamenti, si è "desemplificata" parecchio.
Quella dell'avvistamento non è una Ford T, comunque. Da quelle foto io non sono in grado di dire che cos'è.

ad un certo punto aveva un catalogo accessori con 5000 voci! ;D c'erano anche dei pattini da attaccare al posto delle ruote anteriori :o :o :o

concordo con voi, era più ricca e "corposa" di una ford T... bho!?

Offline nigel68

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7041 il: 04 Giugno 2010, 08:00:07 »
Può essere una Chevrolet ??? , o qualsiasi altra auto americana fine '20-primi '30. Direi americana dalle dimensioni soprattutto in larghezza. Le T sono molto alte sulle esili ruote e non penso riuscirebbero mai a sorpassare un TIR ;D ;D ;D ;D mentre il 6 cyl Chevrolet del periodo era piuttosto brillante  8)

Grande la MB 600, Tuxedo! Pensa che il mio (e anche tuo) meccanico, ne aveva una grigio piombo in allestimento normale, non pullman, appartenuta ad un "normale" e facoltoso cliente. L'han venduta anni fa.. penso sia stata l'auto più complessa e costosa di tutti i tempi dopo la Cadillac Eldorado Brougham del '58. Le contemporanee Rolls non erano così sofisticate: le sospensioni pneumatiche ad esempio nel '58 dalle parti di Crewe non sapevano nemmeno cosa fossero  :D
"Quando un italiano vede passare un'auto di lusso il suo primo pensiero non è di averne una anche lui, ma di tagliarle le gomme" - Indro Montanelli 1909-2001

Offline ITRAEL

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7042 il: 04 Giugno 2010, 10:51:30 »
Può essere una Chevrolet ??? , o qualsiasi altra auto americana fine '20-primi '30. Direi americana dalle dimensioni soprattutto in larghezza. Le T sono molto alte sulle esili ruote e non penso riuscirebbero mai a sorpassare un TIR ;D ;D ;D ;D mentre il 6 cyl Chevrolet del periodo era piuttosto brillante  8)

Grande la MB 600, Tuxedo! Pensa che il mio (e anche tuo) meccanico, ne aveva una grigio piombo in allestimento normale, non pullman, appartenuta ad un "normale" e facoltoso cliente. L'han venduta anni fa.. penso sia stata l'auto più complessa e costosa di tutti i tempi dopo la Cadillac Eldorado Brougham del '58. Le contemporanee Rolls non erano così sofisticate: le sospensioni pneumatiche ad esempio nel '58 dalle parti di Crewe non sapevano nemmeno cosa fossero  :D
Non dimentichiamo i finestrini(e non solo quelli...) oleopneumatici... :o
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Offline nigel68

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7043 il: 04 Giugno 2010, 11:03:18 »
La centralina di comando costa 7.000 euro, ed è tuttora venduta attraverso la rete MB-Oldtimer.
Non dimentichiamo i finestrini(e non solo quelli...) oleopneumatici... :o

Già presenti (elettro-idraulici) sulle Cadillac del 1946 ;D

Inutile, OGNI servomeccanismo o particolarità tecnica è stato inventato dagli americani decenni prima degli europei.. 8)
Solo il sistema Citroen era una novità assoluta, non tanto nel concetto (già sviluppato appunto in America) quanto nella tecnica del fluido in pressione comune a sterzo, sospensioni, impianto frenante.
« Ultima modifica: 04 Giugno 2010, 11:05:12 da nigel68 »
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Offline cekk500

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7044 il: 04 Giugno 2010, 13:22:10 »
La centralina di comando costa 7.000 euro, ed è tuttora venduta attraverso la rete MB-Oldtimer.
Già presenti (elettro-idraulici) sulle Cadillac del 1946 ;D

Inutile, OGNI servomeccanismo o particolarità tecnica è stato inventato dagli americani decenni prima degli europei.. 8)
Solo il sistema Citroen era una novità assoluta, non tanto nel concetto (già sviluppato appunto in America) quanto nella tecnica del fluido in pressione comune a sterzo, sospensioni, impianto frenante.


Quanto affermi è in parte vero e la storia del novecento conferma e smentisce in parte la tua tesi!
La prima metà del secolo scorso è stata in gran parte assorbita da due guerre mondiali che oltre a rallentare il progresso hanno favorito molte fughe di cervelli che tanto americani non sono, basta osservare quei pochi nomi noti dell'automotive statunitense di quegli anni. Chapron piuttosto che Bugatti e tanti altri che hanno lavorato nell'engeenering dell'autoveicolo e non solo, dando lustro e apporto a quelle industrie che oltreoceano offivano opportunità a chi era capace. Basti pensare che dagli anni 50 fino ai primi 80 la Cornaglia di torino deteneva in esclusiva i brevetti per le fusioni delle teste in alluminio dei motori crysler, prima che l'intero gruppo venisse assorbito dagli americani. Le auto Usa erano tecnologicamente avanti rispetto all'europa ma le rivincite ferrari, porsche, lancia e alfa romeo dei primi anni del dopoguerra, dimostrano come quelle tecnologie siano piu' europee di quanto si possa credere, senza nulla togliere all'industria d'oltreoceano. Oggi accade la stessa cosa con le nipponiche, disegnate e progettate dagli europei che spingono verso una globalizzazione automobilistica facilmente prevedibile negli effetti.
La storia e lo sviluppo vanno di pari passo indipendentemente dai continenti.
soliti problemi di foto

Offline nigel68

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7045 il: 04 Giugno 2010, 14:06:12 »
Cekk, io parlavo principalmente dei servomeccanismi; motoristicamente l'Europa era più avanti, ma come dici tu anche dall'altra parte dell'oceano esistevano illustri geni della meccanica.
Dal punto di vista della qualità della vita a bordo, della ricerca del confort della sicurezza e della facilità di guida, è innegabile che la parte del leone l'hanno svolta fino agli anni '70 le Case americane.
Superato il periodo pionieristico fatto da Daimler, Benz, DeDion, Ford, i fratelli Dodge, Bugatti, ecc ecc, quando l'automobile iniziò ad arricchirsi di contenuti accessibili alla massa, l'ingegneria americana non ebbe eguali nel mondo: lo testimonia il fatto che la maggior parte delle dotazioni di bordo attuali (tolta l'elettronica pura) era già disponibile negli anni '50 a costi accessibili.
Più che di cervelli (molti erano di origine europea come del resto la gran parte della popolazione americana) si trattava della risposta delle indicazioni provenienti dal marketing che stava proprio in quegli anni conquistando una posizione importantissima nelle strategie aziendali.
Il consumatore/automobilista americano era esigente e grazie alle economie di scala, anche dotato di un potere d'acquisto inimmaginabile, se pensiamo che una berlina media negli anni '60 (sempre un 4-5.000 di cilindrata a 6 posti e con cambio automatico e servosterzo) costava circa 2.700 $ mentre il salario medio era di 4.700 $ all'anno.
Impensabile (anche oggi quando una berlina accessoriata costa 35-40.000 euro che non è certo uno stipendio medio) all'epoca in Europa e peggio in italia. Ne va da sè che l'industria era spinta dal mercato alla ricerca dell'innovazione sempre più progredita...
Non parliamo poi della sicurezza passiva, vero tarlo dell'industria americana negli anni 70 (anche sull'onda delle varie azioni legali dei consumatori, altra cosa inconcepibile in Europa) mentre da noi era un argomento quasi tabù. Ho ben presente in quegli anni l'italico ignorante medio che si toccava i gioielli appena si parlava di cinture di sicurezza... Solo la Volvo (un po' per cultura ma anche perchè esportava negli States) e la Mercedes (idem) investirono in tali direzioni e fu proprio la MB a introdurre di serie in Europa l'airbag , che comunque era stato brevettato da un americano.
E' fantastico reperire qualche numero di "Popular Science" o "Popular Mechanics" degli anni 50-60, io ne ho letti qualche numero a casa di un amico collezionista e sono rimasto esterrefatto, pensando alla nostra "Domenica del Corriere" ;D
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Offline ITRAEL

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7046 il: 04 Giugno 2010, 14:21:46 »
Dal punto di vista della qualità della vita a bordo, della ricerca del confort della sicurezza e della facilità di guida, è innegabile che la parte del leone l'hanno svolta fino agli anni '70 le Case americane.
Secondo te era anche in parte dovuto alle distanze neanche confrontabili alle nostre? In pratica una necessità di avere un'abitazione su ruote più che un mezzo di trasporto. :)
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Offline Frosty the snowman

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7047 il: 04 Giugno 2010, 14:35:27 »
a proposito di avvistamenti, la mia zona si sta riempiendo auto storiche o quasi tali parcheggiate in giro con cartello vendesi. Solo ieri viste, in posti diversi, una 131 azzurra, una GT bianca, una HPE e una Vespa, incatenata ad un guard rail e il suo bravo cartello vendesi...
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Offline cekk500

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7048 il: 04 Giugno 2010, 14:39:48 »
Cekk, io parlavo principalmente dei servomeccanismi; motoristicamente l'Europa era più avanti, ma come dici tu anche dall'altra parte dell'oceano esistevano illustri geni della meccanica.
Dal punto di vista della qualità della vita a bordo, della ricerca del confort della sicurezza e della facilità di guida, è innegabile che la parte del leone l'hanno svolta fino agli anni '70 le Case americane.
Superato il periodo pionieristico fatto da Daimler, Benz, DeDion, Ford, i fratelli Dodge, Bugatti, ecc ecc, quando l'automobile iniziò ad arricchirsi di contenuti accessibili alla massa, l'ingegneria americana non ebbe eguali nel mondo: lo testimonia il fatto che la maggior parte delle dotazioni di bordo attuali (tolta l'elettronica pura) era già disponibile negli anni '50 a costi accessibili.
Più che di cervelli (molti erano di origine europea come del resto la gran parte della popolazione americana) si trattava della risposta delle indicazioni provenienti dal marketing che stava proprio in quegli anni conquistando una posizione importantissima nelle strategie aziendali.
Il consumatore/automobilista americano era esigente e grazie alle economie di scala, anche dotato di un potere d'acquisto inimmaginabile, se pensiamo che una berlina media negli anni '60 (sempre un 4-5.000 di cilindrata a 6 posti e con cambio automatico e servosterzo) costava circa 2.700 $ mentre il salario medio era di 4.700 $ all'anno.
Impensabile (anche oggi quando una berlina accessoriata costa 35-40.000 euro che non è certo uno stipendio medio) all'epoca in Europa e peggio in italia. Ne va da sè che l'industria era spinta dal mercato alla ricerca dell'innovazione sempre più progredita...
Non parliamo poi della sicurezza passiva, vero tarlo dell'industria americana negli anni 70 (anche sull'onda delle varie azioni legali dei consumatori, altra cosa inconcepibile in Europa) mentre da noi era un argomento quasi tabù. Ho ben presente in quegli anni l'italico ignorante medio che si toccava i gioielli appena si parlava di cinture di sicurezza... Solo la Volvo (un po' per cultura ma anche perchè esportava negli States) e la Mercedes (idem) investirono in tali direzioni e fu proprio la MB a introdurre di serie in Europa l'airbag , che comunque era stato brevettato da un americano.
E' fantastico reperire qualche numero di "Popular Science" o "Popular Mechanics" degli anni 50-60, io ne ho letti qualche numero a casa di un amico collezionista e sono rimasto esterrefatto, pensando alla nostra "Domenica del Corriere" ;D


Certamente, da quanto ho letto i concetti che esprimi sono proprio come li descrivi e senza nulla togliere alla tecnologia americana ribadisco le differenze scaturite dal contesto storico a cui accennavo prima, non si discute sulla validità degli ingegneri americani, sottolineavo un aspetto a parer mio determinante che è quello dei tanti europei che tra la fine dell'800 e buona parte del 900 hanno lavorato lì dove le opportunità certamente erano piu' allettanti. Tralaltro l'italia è nota ancora oggi per la fuga di cervelli a tutto vantaggio della ricerca e dell'industria statunitense. Gli aspetti che evidenzi sulla tecnologia automobilistica sono frutto di differenti storie, culture ed impieghi del prodotto automobile, considerando che il fenomeno motoristico americano si è diffuso prima, lo trovo anche fisiologico il fatto del precoce progresso.
Spesso l'imput alla ricerca è dato dalle esigenze ed il mercato, oltreoceano grandi distanze, spazi e vari campi di impiego hanno favorito lo sviluppo di certe soluzioni, cose che da noi non erano indispensabili.
Basta pensare al condizionatore, diffusissimo in usa fin dagli anni 50 e diventato indispensabile da noi da appena una ventina d'anni. Penso al cambio automatico e tante altre innovazioni o differenti modalità di concepire l'automobile. Quindi condivido ma aggiungo che la mentalità ha un ruolo determinante come l'urbanistica e i campi di impiego. Ricordo bene quando un auto con 100mila km era alla frutta solo 20/25 anni fà ed oggi con quei chilometri è ad un terzo della sua vita ;)  Fare dei paralleli è tuttavia difficile
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Offline nigel68

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Re: Avvistamenti
« Risposta #7049 il: 04 Giugno 2010, 14:49:29 »
Secondo te era anche in parte dovuto alle distanze neanche confrontabili alle nostre? In pratica una necessità di avere un'abitazione su ruote più che un mezzo di trasporto. :)
Si, è vero.
Di questa caratteristica-similitudine con l'elettrodomestico se ne è parlato per decenni.

Il marketing negli anni '70 arrivò a paragonare gli opulenti interni delle fullsize e delle personal luxury car ai divani da salotto in tessuti broccati, degni dei ranch di Southfork o di Falcon Crest


Lincoln:

MarkIII del 71


Town Car 1973


Mark 1974


Town Car 1975  





Ancora Lincoln 1971


E ora END O/T
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