Cekk, io parlavo principalmente dei servomeccanismi; motoristicamente l'Europa era più avanti, ma come dici tu anche dall'altra parte dell'oceano esistevano illustri geni della meccanica.
Dal punto di vista della qualità della vita a bordo, della ricerca del confort della sicurezza e della facilità di guida, è innegabile che la parte del leone l'hanno svolta fino agli anni '70 le Case americane.
Superato il periodo pionieristico fatto da Daimler, Benz, DeDion, Ford, i fratelli Dodge, Bugatti, ecc ecc, quando l'automobile iniziò ad arricchirsi di contenuti accessibili alla massa, l'ingegneria americana non ebbe eguali nel mondo: lo testimonia il fatto che la maggior parte delle dotazioni di bordo attuali (tolta l'elettronica pura) era già disponibile negli anni '50 a costi accessibili.
Più che di cervelli (molti erano di origine europea come del resto la gran parte della popolazione americana) si trattava della risposta delle indicazioni provenienti dal marketing che stava proprio in quegli anni conquistando una posizione importantissima nelle strategie aziendali.
Il consumatore/automobilista americano era esigente e grazie alle economie di scala, anche dotato di un potere d'acquisto inimmaginabile, se pensiamo che una berlina media negli anni '60 (sempre un 4-5.000 di cilindrata a 6 posti e con cambio automatico e servosterzo) costava circa 2.700 $ mentre il salario medio era di 4.700 $ all'anno.
Impensabile (anche oggi quando una berlina accessoriata costa 35-40.000 euro che non è certo uno stipendio medio) all'epoca in Europa e peggio in italia. Ne va da sè che l'industria era spinta dal mercato alla ricerca dell'innovazione sempre più progredita...
Non parliamo poi della sicurezza passiva, vero tarlo dell'industria americana negli anni 70 (anche sull'onda delle varie azioni legali dei consumatori, altra cosa inconcepibile in Europa) mentre da noi era un argomento quasi tabù. Ho ben presente in quegli anni l'italico ignorante medio che si toccava i gioielli appena si parlava di cinture di sicurezza... Solo la Volvo (un po' per cultura ma anche perchè esportava negli States) e la Mercedes (idem) investirono in tali direzioni e fu proprio la MB a introdurre di serie in Europa l'airbag , che comunque era stato brevettato da un americano.
E' fantastico reperire qualche numero di "Popular Science" o "Popular Mechanics" degli anni 50-60, io ne ho letti qualche numero a casa di un amico collezionista e sono rimasto esterrefatto, pensando alla nostra "Domenica del Corriere"