Ne parlavamo proprio stamattina tra amici dal meccanico (di storiche) riflettendo su quello che si vede in giro tra i sedicenti commercianti di auto americane che spuntano come funghi...diversi newbies prendono delle brucianti inculate ritrovandosi tra le mani auto con motori sbagliati (cosa comunissima con le auto USA e altrettanto facile da scoprire data la ricca documentazione disponibile), gomme improponibili e non a libretto, interni fantasiosi, ecc ecc. Tutte ciofeche..pagate a caro prezzo, ma rombanti e vistose, con le fiamme e gli scarichi aperti.
Come si dice "dopo ampia e fattiva discussione" siamo però giunti alla conclusione che la gran colpa non è di chi vende, ma di chi compra.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un sostanziale impoverimento della cultura. In tutti gli ambiti, persino nel nostro dove invece la documentazione, l'aspetto storico e non ultimo l'attenzione al valore dell'investimento che si stava facendo, avevano un grande significato. Adesso la maggior parte degli acquirenti di vetture storiche si rivolge innanzi tutto a vetture più recenti, di ottima guidabilità ma più facili ad essere raffazzonate perchè di basso valore; poi ci arriva non per ricerca storica, documentazione o dopo aver provato decine di esemplari prima di trovare quella giusta; dopo aver frequentato manifestazioni, visitato musei. No, ci arriva e basta. Vuole la macchina, a tutti i costi, perchè era quella che ha visto in quel film, perchè saltava i fossi nella contea di Hazzard, perchè ce l'aveva suo nonno, perchè l'ha sempre vista ci saliva e faceva brum brum da piccolo... Uèèèè voio quea!! La voio!!! La voioooo
... Desideri legittimi, ma anche -semplificando- inculate legittime.
I commercianti (già senza scrupoli) hanno semplicemente seguito il mercato. Chissenefrega se la Dodge Charger di Hazzard è una R/T del 69... importiamo una 68 o una 70 dal body molto simile, una bella verniciata di arancione, e via!! col motore preso da una berlina del 75, a 35-40.000 euro. E ci sono i fessi che le comprano.
Non si può approcciare questo hobby (checchè se ne dica indubbiamente impegnativo e costoso) senza un minimo di cultura motoristica per poi lamentarsi puntualmente di aver speso 2.000 euro di qua, 4.000 euro di là, ladro questo, ladro quello. E' come voler iniziare a giocare a tennis senza aver mai visto una racchetta e lamentarsi perchè si perdono le partite, dando la colpa all'avversario.
Cultura motoristica che le giovani generazioni non hanno e non avranno mai finchè continuano a credere che le automobili siano gli stessi giocattoli (virtuali) con cui giocano alla console e con cui fanno le curve a 200 all'ora restando in strada. O che le storiche si comprano dal "concessionario" e sono solo un bell'oggetto da tenere in garage.
Quindi la mia morale è (oltre alla solita:
"non hai i soldi, lascia stare" nel senso di non fare mai il passo più lungo della gamba),
"non hai studiato? (la macchina), cazzi tuoi"