Ciao Cekk mi pare di capire che sei un restauratore professionista, volevo farti una domanda, valida anche per chiunque voglia rispondermi..... una volta si usava vernice alla nitro giusto?Adesso da quello che tu dici e che vedo in giro mi pare che venga usata moderna vernice bicomponente, cosa che senz'altro ha molteplici vantaggi in termini di resa anche nel tempo, ma non risulta più lucida rispetto ad una verniciatura "vecchio stampo"?anche il tipo di vernice usata non è forse oggetto di dispute tra i puristi del mondo di auto d'epoca?grazie e scusate per la domanda forse banale per molti di voi!
ciao
Poni una domanda molto interessante e sai perchè?
Di solito quando spiego le differenze, cio' che caratterizza o meno l'esito di un buon lavoro.........molti non sono interessati ai prodotti e ai cicli di lavorazione!
Ti ringrazio per "il professionista" sono solo un appassionato e lo faccio x passione da molto tempo.........Ho una concezione specifica del restauro che riassumo in due frasi: Immaginate di restaurare un como' del 1700 con una mano di flathing....bhe il risultato è orrendo, anche se quel mobile rimane lucente e bello da vedere. Immagina una balilla del 34 verniciata con un prodotto moderno....e ne ho viste tante ai raduni. Credo che il restauro si fonda su tre cose. 1 il recupero di tutti i pezzi possibili che vanno revisionati, sabbiati cromati ecc.
2 smontaggio completo e pulitura di tutte le tracce lasciate dalle intemperie ma sopratutto dalle vecchie riparazioni o rattoppi vari.
3 un ciclo di lavorazione che consente la documentazione delle fasi passo passo e le scelte dei prodotti, non necessariamente moderni.
Ogni relitto va trattato in base alla sua tecnologia costruttiva e al suo periodo storico.....un auto anteguerra fatta di telaio e chassis non puo' essere lavorata come una degli anni 60 con scocca portante. Le vernici seguono questa evoluzione. Oggi la nitrocellulosa è fuorilegge, difficilmente la si trova da chi tratta vernici per carrozzerie.......si usano vari artifici per riprodurla.
un acrilico degli anni 60 oggi non si puo' piu' produrre con quelle quantita' di vuoc e la base difficilmente sarà identica all'originale! Tuttavia avvalendosi di prodotti alternativi si possono ottenere risultati eccellenti.......basta pensare ai tintometri ottici digitali........basta una scansione di un pezzo di lamiera e la tinta è impeccabile, poi sta tutto nella mano e nello spruzzare i prodotti!