Discussione molto interessante, avrei voluto attendere sviluppi prima di intervenire perchè come gli appassionati sanno è importante avere le idee chiare prima di lasciarsi prendere dalla bramosia del cuore come spesso accade.
Sono da sempre favorevole ai restauri fai da te e a quegli interventi spinti da ragionevole e consapevole passione che condita con nozioni tecniche e documentazione portano col tempo a risultati eccellenti. A quanto ho capito l'amico M1chel non ha ancora un auto da cui partire e la sua analisi è mirata ad un indagine documentativa, questo a parer mio è un ottimo approccio sia alla questione che alla fattibilità del suo progetto che credo un po tutti sproniamo.
La mia prima auto la restaurai in un box auto angusto e stretto disponendo di pochissimi attrezzi niente soldi ma pazienza e tanta determinazione, inoltre nel 1982 parlare di restauro era follia pura e nessuno credeva nel mio progetto di sbarbatello con alle spalle un po di lavoro nelle officine e un po di aggiustaggio fatto all'itis.
Da allora non mi sono mai fermato, ovviamente non sono ancora preso da quell'auto dell'82
Oggi con la rete i prodotti e le informazioni reperibili senza difficoltà è tutto piu' semplice e molti attrezzi anche di hobbystica si trovano aprezzi contenuti. Ribadisco come sempre che la differenza tra restauro e riparazione è determinante ed è bene aver chiaro il concetto che un carrozziere che deve lavorare con tempari e metodi ben precisi non puo' applicare la stessa concezione al restauro, ammesso che ci siano ancora bravi battilastra che con coscienza e onestà rimuovano bene la ruggine! Il restauro o lo si affida a chi si occupa di quello nello specifico oppure si fà da sè documentandosi ed approfondendo tecniche e manualità. Occorre a parer mio documentarsi in primis sul veicolo da cui iniziare, che sia corretto nei pezzi, documentando tutte le fasi di lavorazione dallo smontaggio in poi e cercare sempre consigli, esperienze e seguire lavori altrui, magari andando a curiosare nei laboratori altrui
il "mestiere" si ruba!
Ovviamente nel calderone entrano tante variabili legate a condizioni iniziali del restauro, stima dei materiali, dei costi esterni di lavorazioni che vanno terzializzate come cromature, sellerie ecc. oltre ad attrezzatura che bisogna avere per poter almeno iniziare il lavoro. Sul restauro sono bandite le parole tempo, fretta, costo oppure il tanto li' non si vede!
A questo punto avendo un box o un locale capiente dove lavorare agievolmente occorre organizzare quegli spazi in funzione del progetto da intraprendere. Stoccaggio e inventario di tutti i pezzi smontati, fotografie di ogni fase del lavoro e sopratutto documentare lo smontaggio che per chi non è ferrato puo' tornare utile. Ovviamente occorrono attrezzi partendo da un buon set di chiavi cacciaviti, bulini una morsa di qualità, una mola ecc.
Le fasi iniziali sono le determinanti, quelle dove si fà un analisi degli interventi e si imposta un ciclo di lavoro, magari facendosi consigliare da persone capaci e competenti. Detto questo, l'argomento è vasto e la cosa migliore è iniziare e se i propositi sono buoni il risultato arriva......... !