Quello che non va nell'ASI è la dirigenza che si basa tutta sul "Loi Pensiero".
Loi per restare al potere ha cambiato la regola che dopo due mandati il presidente non in carica non era più rieleggibile.
Loi e Friends hanno espulso il Registro Italiano Fiat (uno dei club più grossi e rappresentativi in Italia) solo perchè quest'ultimo pretendeva il rispetto delle leggi... ossia la definizione della ormai famosa lista!
L'ASI è ormai sotto dittatura, sostenuta dagli interessi economici!
Loi si è anche presentato ad un celebre raduno con una Alvis spider sport che in origine era una berlina... alla facciazza dell'originalità!
I club ASI, molti, non tutti, accettano qualsiasi auto senza nemmeno vederla, senza nemmeno verificare se le foto fornite sono realmente dell'auto iscritta!!
Se l'ASI funzionasse veramente non ci troveremmo nelle situazioni che viviamo ormai da anni:
- Confusione totale sulle leggi
- Lentezza mostruosa nelle certificazioni (nonostante un volume d'affari enorme)
- Blocchi del traffico senza senso
- Reimmatricolazioni sempre più difficili o impossibili
L'ASI come è ora danneggia gli appassionati, non li favorisce perchè dovrebbe essere un ente rappresentativo, mentre lo Stato e le Regioni stufe del caos sui bolli hanno respinto in molti casi le richieste del Loi di lasciar circolare solo le iscritte nelle zone con le limitazioni per inquinamento (richiesta assurda perchè una tessera non ha nessun effetto sulle emissioni!!).
Cosa poteva o meglio doveva fare l'ASI?
1) La lista secondo legge, poteva dichiare esenti tutte le auto regolarmente vendute in italia, ossia tutte quelle che venivano importate ufficialmente e che quindi all'epoca facevano parte realmente del parco auto italiano.
Avrebbe quindi escluso solo le auto mai importate, cosa lecita e secondo legge, lo Stato non avrebbe potuto dir niente, anche perchè è semi incompetente in materia.
2) Con questo avrebbe fatto bella figura, avrebbe dimostrato di essere realmente dalla parte degli appassionati.
3) E davanti a ciò un vero appassionato non si sarebbe iscritto a sostegno dell'ente torinese? Certo che sì, anche perchè non è che costi poi così tanto!!
4) Senza obblighi di iscrizione si avrebbe un ASI fatto realmente di appassionati veri, mentre ora 100.000 tesserati.. numero esploso da quando in molte regioni è diventato un obbligo fuori legge... solo che c'è dentro di tutto, dal vero appassionato a quello che invece usa l'auto ventennale fino alla sua totale distruzione (gli sfruttatori che poi mettono annunci del tipo: vendo auto, impianto gpl, utilizzabile tutti i giorni, 30 euro di bollo, 100 di assicurazione ecc ecc!).
5) Contattando tutte le assicurazioni doveva consigliare loro di esaminare le auto d'epoca, almeno le ventennali, escludendo dalle agevolazioni quelle che evidentemente non sono tenute come auto d'epoca
6) Costringere lo Stato a disporre revisioni più serie, sempre per limitare il fenomeno degli sfruttatori che in alcune zone d'Italia è molto diffuso e che mina l'immagine delle auto d'epoca e della vera passione.
7) Convincere le entità statali locali che l'utilizzo raro e moderato delle auto d'epoca non puoi influire in modo determinante sulla qualità dell'aria e che invece sarebbe più opportuno studiare un modo per catalizzare le caldaie dei palazzi!
Con quanto raccolto dalle iscrizioni fare tutto il possibile per promuovere la passione anche tra chi non ce l'ha ancora, sviluppare un sistema rapido per il rilascio delle certificazioni (con 4 milioni di euro all'anno si può fare molto!).
Invece hanno preferito una linea assurda, contraria alla legge, alle regole, al buon senso e alla passione vera, di Villa Rey non ce ne facciamo niente, era meglio un capannone con magari una bella officina dove tenere corsi sul restauro!!!
Una linea che ha messo in cattiva luce tutto il mondo della auto d'epoca, soprattutto agli occhi dello Stato che si trova tutt'ora ad affrontare problemi non voluti... ricorsi e appelli per la questione del bollo, sentenze della corte costituzionale ecc ecc!!
A questo si aggiunge il fatto che con l'attuale andazzo i club non federati ASI fanno fatica a crescere, a farsi vedere, questo anche perchè non è facile farsi federare per via di regole territoriali dell'ASI... comunque sono un fondatore di un club NON ASI con attualmente circa 150 iscritti, l'iscrizione costa 20euro all'anno e il club con l'impegno di molti fa tutto, compreso lo stand alla fiera di Padova... insomma pochi ma buoni e veri appassionati!!
Ciao Marco