buongiorno a tutti,
prima di inserire il mio commento, mi sono letto tutta la discussione, spero di non dire cose già dette od ovvie.
Ho l'impressione che via via si siano un po' "mischiati" gli argomenti.
Dunque: un elemento della discussione è la possibilità di avere agevolazioni per i veicoli ultraventennali (badate bene: non li chiamo "storici" o "da collezione").
Il mio parere è che un veicolo, seprechè in ordine ed in regola con il Codice della Strada, passati venti/venticinque anni abbia già abbondantemente contribuito a ripagare lo Stato per la sua presenza.
Sia esso la 127 del pensionato o una delle fiammanti Porsche del facoltoso collezionista.
Il bollo dovrebbe essere a questo punto eliminato o in alternativa ridotto e costituire una tassa sulla circolazione, non sulla proprietà.
In Inghilterra, dove ho avuto l'occasione di risiedere per diversi anni, non si paga più il bollo dopo 25 anni: basta l'età del veicolo, senza bisogno di iscrizioni o altre certificazioni.
Quindi ritengo che per questo aspetto l'ASI, o qualsiasi altra associazione, potrebbe anche non esistere, e non dovrebbero essergli demandati poteri discrezionali.
Trovo infatti urtante il pensiero nascosto che "si meritino" l'esenzione solo le belle auto da collezione, e non le utilitarie, anche rabberciate, che costituiscono il solo mezzo di trasporto di una categoria di cittadini che non si può permettere l'Euro 4 per circolare e la spider per sognare.
Chi ha l'auto vecchia spesso è perchè non se ne può permettere una nuova, però grazie a quell'auto lavora, produce reddito e paga le tasse..
Invece chi approfitta di agevolazioni per circolare con un veicolo non "blasonato" è stato qui spesso additato come "furbetto", che nulla ha a che spartire con "noi collezionisti": questo atteggiamento snob non fa onore a nessuno.
E' poi assurda la situazione attuale, dove ogni Regione ha il potere di legiferare in merito in modo autonomo, cosicchè il lombardo con 10 veicoli ultraventennali paga meno di un veneto con un veicolo solo..
Tutto quanto sopra espresso senza tener conto delle leggi anti-inquinamento, che penalizzano i mezzi vecchi con motivazioni discutibili...ma questo è un altro affare.
Le assicurazioni basano il costo delle polizze sull'eventualità che il veicolo in questione possa essere causa di incidenti, quindi di risarcimenti.
L'importo ridotto delle polizze per auto storiche è basato su due fattori (espressi da un assicuratore):
1. l'auto storica non circola tutti i giorni;
2.(più "psicologica") il guidatore di auto storica è più attento della media (infatti non ti coprono se vai a sbattere durante una gara..), in considerazione della sua passione e dei soldi spesi dal restauratore!
L'essere o meno federati ASI non influisce affatto su questi due fattori: posso essere federato ASI e fare con la storica un milione di Kilometri, e pure guidare come un deficiente!
Quindi mi pare legittimo che non si colga al volo il nesso tra essere associato ASI e poter ottenere una polizza agevolata....forse un modo sarebbe (come già detto da qualcuno) che ti chiedessero la carta di circolazione dell'auto di tutti i giorni, come prova (ma basta?) che la storica passa molto tempo in garage...o che avessero più diffusione le polizze "al chilometro", o ancora che una guida prudente venisse premiata con tempi più umani..
Altro argomento è cosa fa l'ASI e se ha motivo di esistere: in definitiva liberissimo di esistere ed affiliare quanti più soci crede, difendendone i diritti e certificando la storicità ed autenticità dei loro veicoli: l'autorità in questo campo è riconosciuta, fatte salve alcune mancanze o "leggerezze" di alcuni Commissari...
Saranno i soci (che versano la quota) a discutere il merito di scelte associative azzardate (Villa Rey..), mancanze gestionali, lungaggini...
l'ASI però non deve essere organo di casta in grado di discriminare una classe di automobilisti a favore di un'altra, a parità di auto posseduta.
Chi non è d'accordo sulle scelte societarie ASI non si iscriva, o non rinnovi la sua iscrizione: ci sono altri modi di ottenere le stesse agevolazioni, basta guardarsi un po' in giro..
I certificati ASI servono ad attestare il valore reale del veicolo, altrimenti considerato "vecchio", in caso di incendio/furto? Alcune Assicurazioni accettano anche una perizia giurata, che certo costa, ma almeno si fa una volta sola e non scade..
saluti