A Pianaz devo dire che anch'io "l'ASI lo vorrei come un ente di raccordo di tutti i club d'Italia e che svolge seriamente un ruolo di coordinamento per risolvere tutti i problemi che ci affliggono.. dall'impossibilità di avere le targhe originali, ai blocchi del traffico, agli incentivi sulla rottamazione, a dispute con le assicurazioni per il valore dell'auto"; per quanto riguarda invece i 4 milioni 200 mila euro che l'ASI incassa da noi ogni anno, tengo a precisare che agli iscritti ogni mese arriva a casa la rivista "La manovella", che per me è più che decente (anche se come ho già detto preferisco Automobilismo d'epoca) che -se la trovi in edicola- costa 6,5 euro, che moltiplicati per 12 mesi e per 100 mila iscritti fanno 7 milioni 800 mila euro. In precedenza ero iscritto a un club che all'inizio mi faceva pagare 30 euro di iscrizione e 70 euro di assicurazione, ma non mi lasciava trattare direttamente con la Compagnia. Ogni anno aumentava la quota fino a farmi pagare per l'anno scorso ben 235 euro, e quando ho chiesto chiarimenti, mi è stato detto che "le compagnie aumentano ogni anno, e poi c'è la quota d'iscrizione"! Allora mi sono iscritto al Club Topolino di Conegliano che mi fa pagare 30 euro di iscrizione e 45 euro di ASI, poi sono andato dalla Milano LP (che già mi assicurava con l'altro club), e ho scoperto che l'altro club aveva dichiarato l'iscrizione ASI, ma non la faceva e quindi in caso di incidente mi attaccavo al tram. Devo dire che ora pago meno, sono più contento, e ricevo la rivista, che da sola ti ripaga della spesa. Con questo non dico di essere contento dell'operato dell'ASI, e concordo con nadiagianna per il fatto che l'ASI possa appartenere alla "casta", tant'è che proprio nell'ultima rivista ASI si vantano di poter a breve sostituire la FIVA nelle omologazioni, che si sono accordati con degli amici che occupano posizioni strategiche negli uffici stampa di varie organizzazioni e istituzioni, per poter far qualcosa per risolvere i problemi dei blocchi del traffico, degli incentivi sulla rottamazione, delle dispute con le assicurazioni per il valore dell'auto, ecc..., ma di concreto non dicono ancora niente. Quello che mi stupisce è l'immobilismo dei proprietari di auto d'epoca di pregio tipo MIURA, che ho visto comprare da un lombardo alla Fiera di Padova credo a 185 mila euro, che non la potrà mai usare perchè in Lombardia è vietata la circolazione alle euro zero e uno. Penso si possa capire che sia incavolato io per aver speso 36 mila euro e non la posso quasi mai usare e non posso neanche farla convertire a GPL perchè è raffreddata a aria, ma chi ha speso un milione di euro, perchè non si incavola e parla con i suoi amici ricchi e potenti per poter far pressione sulle autorità competenti, almeno per far circolare le auto storiche? Capisco che l'ASI potendo essere di "casta" deve cercare di non scontentare nessuno, prendendo però in giro i suoi iscritti (almeno per quanto riguarda quello già detto). Ribadisco comunque che solo la rivista ti rende quello che spendi iscrivendoti all'ASI, e poi in fondo qualcosa l'ASI l'ha fatto: la lista delle auto degli amici di Loi! Sempre nell'ultimo numero de "La manovella" si parla del numero esagerato di emendamenti alla nuova legge sulle auto storiche (soprattutto delle modalità di federazione dei clubs): un macello! E' meglio che lascino tutto com'è.