Autore Topic: ASI? Cosa non funziona?  (Letto 71732 volte)

Offline Pianaz

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #60 il: 16 Febbraio 2008, 21:12:44 »
Beh se per questo l'ASI nacque come club elitario di pochi appassionati di auto d'epoca di alto livello e per molti anni le auto comuni non erano nemmeno considerate iscrivibili anche passati i 30 anni e ti assicuro che quella casta di snob esiste ancora nei club federati!
Pensa che il mio club è stato fondato appositamente per chi ama ANCHE le mercedes più comuni, quelle di valore modesto, oltre alle solite Ali di Gabbiano, Adenauer, Pagoda W113, 190SL, Ponton Cabrio ecc ecc!!

La vecchia legge che prevedeva l'esenzione in base alla lista ultra chiusa e solo per le vetture iscritte ASI venne dichiarata incompatibile con le leggi europee per via del fatto che si obbligava il cittadino ad iscriversi ad un'associazione privata!
E così nel 2000 venne fatta la nuova legge... che travisata dall'ASI e con appoggio delle regioni (per me in male fede) ha riportato la situazione del tutto incompatibile che si aveva con la vecchia legge... con anche il rischio di avere pesanti sanzioni dall'Unione Europea!!

Come ho scritto nel post se l'ASI avesse a cuore le auto d'epoca ha la possibilità di redigere una lista il più ampia possibile senza che lo stato ci metta il naso salvando tutte le auto ventennali. Invece sta usando le auto d'epoca e in particolare i proprietari (appassionati e non) per far cassa... e che cassa.. milioni di euro!

A questo aggiungo che solo in Italia abbiamo i blocchi del traffico e gli incentivi alla rottamazione! In germania nelle città hanno i nostri stessi problemi e chissà perchè là le auto possono essere aggiornate (quelle ad iniezione) e portate ad essere euro 4! E per i diesel è possibile montare il filtro antiparticolato... i blocchi del traffico non sanno nemmeno cosa sono!

Il problema è che qui abbiamo la Fiat che deve vendere qualche rottame nuovo in più, se un giorno a Torino faranno le caldaie per i palazzi avremo anche per quelle le Euro 4 e 5 e 6!!

Per quanto riguarda il connubio Fiat e Registro Fiat ti sbagli di grosso, qualche anno fa fece scalpore la notizia che la FIAT aveva denunciato il Registro Italiano Fiat per uso abusivo del marchio!!!!

Così come non mi iscrivo all'ASI non compro nemmeno una Fiat nuova... la libertà prima di tutto!
Ciao
Pianaz

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #60 il: 16 Febbraio 2008, 21:12:44 »

Offline alfatarlo

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #61 il: 16 Febbraio 2008, 23:27:48 »
Non funziona la comunicazione tra la base (noi appassionati)e i vertici (Loi e compagnia). Ho notato anch'io la levata di scudi di Ruoteclassiche, di Auto d'epoca e di tutti i giornali del settore, a parte ovviamente La Manovella, contro l'asi e Loi in particolare. Il fatto però che Loi sia stato rieletto per l'ennesima volta sta a significare che invece gli elettori diretti dei vertici (che non siamo noi appassionati) sono invece ben contenti di come Loi ha gestito in questi anni. Vorrei sapere perchè son contenti.
Anzichè Villa Rey l'asi avrebbe potuto acquistare gli storici edifici del Portello, ad esempio, che adesso non ci sono più e li rimpiangeremo sicuramente. Chi c'era dietro a questa villa? Sicuramente non è bello pensar male, però qualche dubbio sorge spontaneo, anche perchè stiamo parlando di un ente no profit.
Anche i club hanno una grossa parte di colpa che inevitabilmente va a ricadere sull'asi: è mai possibile che siano soci asi persone (e ne conosco!) alle quali non importa proprio niente l'originalità della vettura, per quanto possibile? Basta andare a vedere nei vari siti dedicati alle alfa 75 o alle alfette gtv, per non parlare delle 500 o dei maggiolini, per vedere cose per me orripilanti omologate asi. I club dovrebbero espellere con ignominia questi personaggi, ostracizzarli per sempre. Oppure ad un certo punto l'asi stessa dovrebbe togliere l'affiliazione asi del club: se uno vuole le auto truzze può farsi un'associazione per conto suo, però non può essere socio al pari mio, altrimenti tutto perde significato.
Il presidente della banca mondiale (o qualcosa di simile) si è dimesso per un buco su un calzino; Loi che partecipa ad una manifestazione asi su un'auto manomessa dovrebbe fare lo stesso per correttezza e coerenza. Tutti possono sbagliare, ma esser perdonati non significa automaticamente non dover pagare il fio.
Per quanto riguarda gli impianti a gas sulle storiche vorrei far presente che da sempre nella storia dell'automobile si è usata l'alimentazione gassosa (vi ricordate il gasogeno?) e se l'impianto è fatto bene si ha un danneggiamento totale a quello che si avrebbe montando dei fendinebbia o un'autoradio. In più essendo le bombole del metano quasi sempre sono di rotazione, e il più delle volte sono più vecchie dell'auto. Preferisco un mercedes 6.0 a metano che circola senza inquinare piuttosto che la stessa macchina chiusa in garage perchè ci sono i blocchi, e che quando circola inquina da matti. Il fatto semmai è che fare un impianto costa, e lo fa chi fa molti km per poterlo ammortizzare, ma se uno è appassionato di auto storiche e ha un forte coscienza ecologista... del resto neanche la super col piombo la si usa più:se ci fosse ancora e costasse tre volte la verde (a metano si risparmia due terzi del costo della verde) ci scommetterei qualcosa che neanche Loi in persona la metterebbe al posto della verde.

Offline macchia nera

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #62 il: 17 Febbraio 2008, 08:01:10 »
Mi permetto di dissentire con quanto viene spesso detto a proposito dell'ASI. Innanzitutto bisognerebbe considerare che l'ASI è una associazione composta da club di "appassionati di auto d'epoca" e non di risparmiatori di bollo o assicurazione!
Nella mia città esiste un club con circa 1000 soci i quali sono costantemete aggiornati via e-mail o via posta ordinaria sulla attività mensile per i soci (gite, gare di regolarità per i più aagguerriti, visite a musei dell'auto ecc.). Il costo della associazione è di €.150 per il primo anno di iscrizione e di €. 100 per gli anni sucessivi.
Non mi sembra poi tanto considerando ler spese per il mantenimento della sede, igli stipendi delle due ragazze addette al tesseramento, le spese di telefono, luce, riscaldamento ecc.
Certo sarebbe meglio non costasse nulla, ma di fronte al risparmio sul bollo e sulla assicurazione a conti fatti non mi pare che ci sia da lamentarsi troppo.
Sono invece daccordo sui "tarocchi" che si vedono spesso circolare, ma questo purtroppo dipende da uina mancata verifica (almeno quinquennale)  della autenticità mantenuta del mezzo.
Una cosa, invece, c'e' da dire ancora relativamente all'ASI, : non è assolutamente giusto che la sede centrale sia così decentrata rispetto al resto dell' Italia! questo rende non facilmente controllabile la gestione centrale da parte dei soci, sarebbe stato meglio fosse a Roma o a Bologna , ma tant'è.......
Speriamo che lo Stato facia presto la tanto sospirata legge sulle auto d'epoca e che magari si possa ritornare alla lista di auto meritevoli della classificazione.
Saluti   

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #62 il: 17 Febbraio 2008, 08:01:10 »

Offline Pianaz

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #63 il: 17 Febbraio 2008, 10:02:30 »
Cosa c'entra l'attività di un club federato ASI con la gestione dell'ASI??

I CLUB seri ci sono, però ne sono sorti molti finti che hanno come solo scopo incamerare i soldi dell'iscrizione e rilasciare i certificati per l'esenzione e sono quelli che votano a favore dell'attuale dirigenza... tutto un giro di scambi di favori!

Io sono iscritto a 3 club... 2 costano 30 euro e uno 20 euro!!! Tutti e tre non federati ASI!!! L'ultimo è quello fondato con gli amici, 150 iscritti, molti raduni organizzati e anche spontanei, gestione segreteria snella perchè non abbiamo tutta la burocrazia inutile richiesta dall'ASI, molti aiutano a titolo gratuito, gite in germania a caccia di ricambi, sito internet, forum con tutte le sezioni disponibili, assistenza tecnica on line, stand alla fiera di Padova, polizze assicurative dedicate, il tutto nato il 12-12-2004... nei club ci vogliono le persone, la voglia di sbattersi e le idee, non i soldi!! Non siamo il club ufficiale del marchio, ma quando siamo andati in germania al museo mercedes ci hanno accolto come amici e abbiamo potuto visitare anche i capannoni non aperti al pubblico del centro restauri (classic center).

Offline Pianaz

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #64 il: 17 Febbraio 2008, 10:08:24 »
Offtopic:

che una mercedes di elevata cilindrata sia più inquinante di un'altra auto di minore cilindrata è tutto da vedere, la mercedes adotta l'iniezione (meccanica o elettronica) da decenni e dagli inizi degli anni '80 le auto erano predisposte per il montaggio del catalizzatore!!! Ho una 500SL del 1989 ed è già Euro 1!!
Credo che inquini molto di più una Fiat 500 che viene usata tutti i giorni con zero manutenzione!!

Offline paracadutista

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #65 il: 17 Febbraio 2008, 11:37:15 »
ancora una volta non una risposta o parere sulal assoluta illegittimita i spazi e emanazione di atti amministrativi che l'ASI vorrebeb emettere in via monopolistica e sconfinando in assoluto a violazioni di Legge. In quanto a LOI vorrebeb imitare il Boss della formula uno ma e' poca cosa anche nel campo delel competenze amministrative

Offline alfatarlo

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #66 il: 17 Febbraio 2008, 11:43:28 »
Povero Loi, ve lo immaginate a ritornare a fare l'avvocato?

Offline macchia nera

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #67 il: 17 Febbraio 2008, 14:20:17 »
Ma allora caro Pianaz, perchènon si iscrive alla bocciofila locale (con tutto il rispetto) ?  la passione per le auto d'epoca è tutt'altra cosa che le gite con gli amici !  non si tratta di burocrazia, ma di rispetto delle leggi che esistono e che vanno rispettate. Troppo facile criticare e non rispettare !

Offline Pianaz

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #68 il: 17 Febbraio 2008, 16:31:27 »
Quale legge non rispetterei? Mi scusi??? La passione per le auto d'epoca ce l'ho da quando sono nato ed è una cosa tramandata di famiglia! Nella mia famiglia le auto esistono dagli anni '20!! A 27 anni ho fondato con gli amici un club che attualmente è un punto di riferimento per tutti gli appassionati di Mercedes!! Sono anche fondatore del gruppo "Liberiamo le Nonnette" che da anni si batte per il rispetto delle leggi sulle esenzioni!!! In tema di leggi ho studiato senz'altro più di lei.. lei a quale leggi si riferisce, che io non rispetterei??

Offline macchia nera

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #69 il: 17 Febbraio 2008, 17:15:37 »
Mi scusi, evidentemente non mi ero reso conto di aver incontrato un "bambino prodigio" , io non ho intenzione di fare a chi è più bravo. Continui pure la Sua collezione .....di figurine .
Cordialmente

Offline Pianaz

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #70 il: 17 Febbraio 2008, 17:22:27 »
Lei prima attacca personalmente e poi fugge dietro a prese in giro personali! Le figurine le avrà lei che non è altro che un provocatore ed un trolls che deve essere espulso dai tutti i forum perchè non ha niente da dire di costruttivo!

Offline galletto

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #71 il: 18 Febbraio 2008, 10:56:34 »
ma la vogliamo finire con i battibecchi e con le prese di posizione personali?
Purtroppo siamo in Italia, il Paese del diritto, dove quando uno crede di aver piena ragione si sente dire da un giudice di tutto e il contrario di tutto, che poi viene smentito in sede di giudizio superiore, dando così la sensazione dell'INCERTEZZA del diritto! L'attuale legge sulle auto storiche è volutamente (come quasi tutte le leggi che sono suggerite da gruppi di pressione) fatta male, ma leggendo le modifiche apportate alla nuova sono veramente scoraggiato! A mio avviso, però, bisogna battersi contro la prepotenza dei governatori delle regioni, che si permettono di fare leggi come quella di Formigoni e altri (a prescindere dalle convinzioni politiche) solamente per i propri tornaconti (siano pecuniari o meno), perchè i nostri sono beni storici, abbiamo speso fior di soldi per restaurarli, e poi nessuno ci aiuta a tutelarli, nel senso che non sono oggetti statici, anzi sono beni che si preservano al meglio usandoli (non basta metterli in moto ogni tanto). Se si vuole fare dell'Italia uno Stato federale composto dalle varie Regioni ci vuole un controllo statale forte, non può lo stato permettere ad ogni governatore di fare i propri interessi (quasi mai gli interessi dei cittadini)! Bisogna battersi per farle circolare le auto storiche, senza perdersi in beghe di quartiere (club poco seri o meno) che ci porteranno in breve tempo ad avere nei nostri garages dei modellini ingombranti in scala 1:1! Io sono disponibile a qualsiasi azione per poter usare il mezzo storico conquistato a fatica per avere la meravigliosa sensazione di guidare, non di essere guidato come in un videogioco da una auto moderna con limitatori, servomeccanismi eccetera che -forse- possono servire per i neo patentati e per i guidatori inesperti che provocano stragi (ai quali non bisognava dare la patente, istituendo esami di guida molto più seri). In Germania non esistono i limiti a 130 in autostrada, ma ci sono molti incidenti in meno rispetto al nostro Paese, inoltre le statistiche dimostrano che l'alta velocità in pochi casi è causa dell'incidente: la maggior parte degli incidenti è provocata da scarsa conoscenza dei segnali e distrazione del conducente. Ripeterò all'infinito che bisogna battersi per la libera circolazione delle "storiche" prima di cacciare LOI dalla presidenza ASI o catalogare i clubs scorretti!

Offline alfatarlo

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #72 il: 18 Febbraio 2008, 11:25:47 »
Anche il fatto di mettere la quota di iscrizione più alta per il primo anno è una forma di selezione verso l'alto. Cioè: un gruppo di persone magari amici con delle auto molto elitarie costituisce un club per poter offrire a tutti i componenti del gruppo delle agevolazioni fiscali, economiche, assicurative. Però per esser politically correct aprono l'iscrizione a tutti. Salvo poi dichiarare velatamente di non volere estranei e quindi mettendo una sovraquota al primo anno così da scoraggiare nuovi ingressi. Si giustificano dicendo che è per evitare i commercianti e gli speculatori (che cmq ci sono anche nel loro gruppo) ma secondo me per prima cosa uno che compra e vende 20-30 auto storiche all'anno (e ce ne sono!) non si ferma davanti a 50 euro, per seconda questo fatto preclude di fatto l'ingresso a uno che ha magari una 500 o per lo meno lo dirotta in un altro club di serie B.
Tutto questo è stato fatto anche dall'asi facendo la lista non di modelli esentabili in generale (come era nelle intenzioni del legislatore) ma una lista di auto dei soci esentate, con una interpretazione della legge 342 sicuramente tirata, sicuramente non rivolta alla conservazione del patrimonio automobilistico italiano. Questo elitarismo dell'asi lo si vede benissimo quando le quote di iscrizione alle manifestazioni in calendario asi costituiscono metà e più del valore del mezzo, senza contare tutti i paletti buroocratici tipo fiche csai, omologtazione, ecc.
"E' per scremare, per ammettere i veicoli più belli"; non è affatto vero, è per ammettere solo chi ha tanti soldi (e in genere tanto potere).
L'asi a Torino. E' stato un volpone Loi a voler comprare villa Rey. Così adesso anche se dovesse non esser più presidente cmq avrebbe l'asi vicono casa, senza dover andare a Roma. Proprio una gran furbata. Del resto sarebbe stato così per qualsiasi scelta di città, e al giorno d'oggi penso che con internet una vale l'altra. Lo dico io che sono alla stessa distanza da Roma e da Torino. A Torino poi c'è la Fiat, quindi è la città giusta secondo me. Per lo stesso motivo allora vorrei il parlamento anzichè a Roma lo vorrei a Venezia, vicino casa. Nel Veneto che è la locomotiva d'Italia, che insieme a Lombardia ed Emila mantiene tutte le altre regioni dal punto di vista economico. Quindi quello della scelta della città è solo questione di campanilismo. Potrebbe esser opportuno creare un distaccamento dell'asi in sud italia, ma prima mi dovreste spiegare bene perchè.
Piuttosto io personalmente avrei messo come presidente dell'asi un personaggio di spicco nel passato dell'automobilismo, di prestigio. Senza aver niente contro Loi personalmente parlando.

Offline satie

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #73 il: 18 Febbraio 2008, 11:36:01 »
Una cortesia: abbassate i toni.
E' molto interessante questa discussione: i contributi di tutti sono preziosissimi.
Diamo il buon esempio :)

Offline digitaleuro

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Re: ASI? Cosa non funziona?
« Risposta #74 il: 18 Febbraio 2008, 11:57:40 »
 ;D
Purtroppo
appartengo a quella lunghissima schiera di appassionati di auto d'epoca che da almeno un decennio è iscritto ad un club ASI, oltre che a frequentarne anche altri, sempre federati.
Insomma sono nè più ne meno uno tra i tanti che siete iscritti a questo forum.

Non so voi, ma io in tanti anni ho creduto e sperato che in consorzi di tale genere la passione e la cultura fossero elementi fondanti della loro vita, purtroppo così non è.
Una qualche mutazione genetica si deve essere impadronita dell'ASI, quasi che il problema della CASTA, uscendo dall'ambito politico/giornalistico (o di tali "lor signori") fosse diventato qualcosa di più pervasivo "IL POTERE per il PRIVILEGIO".

Non mi riferisco certo alle piccole e miserevoli o grandissime espressioni di vivacità dei club in cui io sono presente - ma che sono pur sempre specchio di ambiti direttivi più importanti.

Ciò che mi lascia perplesso è proprio l'ambiente ormai coriaceo ed aggrappato al business prima ed alla poltrona poi, in un inscindibile binomio.
  :(
La cultura è una parola citata ma nei fatti non praticata.

Parliamone un poco di cultura in questo forum:
qualcuno di voi ha mai visto in RAI un programma culturale sulle auto storiche che non fosse una semplice passerella di auto d'epoca presenti ad una qualche manifestazione nazionale ? 
A volte i giornalisti scambiano (non si sa se involontariamente o perchè costretti) cultura dell'Informazione con l'informazione CULTURALE.
 :o
Quando in RAI si sente dire che programmi culturali costano pur non avendo una audience che ne giustificherebbe le spese io sono tra quei molti che la ritengono una asserzione priva di ogni fondamento.
Perchè se realizzo una nuova strada a pedaggio non debbo pretendere che domani tutti la percorreranno, ma dai e dai - se ne riconoscerà l'indiscutibile vantaggio e seppure a pagamento, in molti vi si inoltreranno.
 :D
Ebbene
pago da 30 anni un canone (tassa sulla circolazione di un libero pensiero) ed ho il diritto (però negato) di pretendere che su 3 reti, almeno 1 valorizzi quest'aspetto;
e
PAGO un esosissima iscrizione ad un Club di affezionati alle auto d'epoca ed avrei il diritto (negato) di pretendere se non una formazione culturale (in fatto di storicità egli automezzi) almeno l'informazione su chi fa cosa, come per chi e con chi spende, dove va ...... quali le "strategie ASI".
Ma il risultato è lo stesso che in RAI
IL NIENTE, anzi sei un sovversivo, perchè seppure non escludi a priori che vi possano essere ambiti per fare business, non mi pare che quella sia la primaria vocazione (viste le finalità degli introiti)
O sbaglio??
 ???
La prima un'azienda pubblica che però non rende pubblico un bel niente.
La seconda una sorta di ONLUS che non rende pubblico ai propri "assistiti" niente.

Se poi constati che lì i detersivi e prosciutti la fanno da padrone perchè arrabbiarsi è lo stesso anche qui in ASI il business (se non il bacino di voti ASI) è il piatto forte
    altro che CULTURA e PASSIONE.

 :'(
Se qualche scettico partecipante a questo forum o qualche novellino volesse (me lo auguro) con mano toccare queste vicende, lo invito più che a rispondermi, di constatare con mano (alla San Tommaso) perchè non occorrono decennali frequentazioni associative nè tanto meno esosissime iscrizioni a Club ASI, basterà andare da semplice osservatore ad un paio di sessioni pubbliche dove, annualmente, gli ESPERTI TECNICI dell'ASI si radunano per dare o negare il proprio assenso alla STORICITA' degli autoveicoli sottopostigli.
Alla seconda visita personale avrete capito tutto ciò che c'era da capire e farete parte della schiera dei "sempre più sanno".
A questo punto si finisce col capire perchè comandino sempre i soliti, o perchè un pezzo di ricambio si acquisti da taluni anzichè da tal altri, perchè le spese dell'ASI e/o dei club siano così elevate, perchè ciononostante aumentino gli iscritti dell'ASI.
 :-[
E' lo specchio del paese, di un paese che vorremmo diverso, molti soci ASI condividiamo lo stesso disagio, ma non sappiamo che fare, contro le "democrazie blindate" nè tantomeno sappiamo accendere ne riflettori ne lampadine sugli AFFAIR della "complessiva dirigenza LOI".

C'è solo la remotissima speranza che qualche comico organizzi un "V.day" imperniato sulla AUTO STORICA, o che qualche giornalista seriamente scriva un saggio non sull'Auto storica, ma su chi fa l'auto storica, i Club?
 ;)

 

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