Carissimi Pianaz e Alfetta GTV, non voglio sostituirmi al moderatore, ma mi pare che non sia il caso di agitarsi tanto per delle cose che secondo me hanno una importanza relativa. Oltretutto mi pare che Alfetta GTV abbia travisato le ultime affermazioni di Pianaz, che mi ha fatto solamente sapere che lui paga molto meno l'assicurazione di un'auto 5000 cc rispetto alla mia che è un 2700 cc (io ho dei forti dubbi, dato che nessuna assicurazione mi fa meno di € 450 per la Tigra 1400 cc! Forse scorda che da regione a regione variano i premi, e io abito nel Veneto).
A parte questo, mi pare che stiamo andando oltre l'argomento, che vuole sviscerare le eventuali pecche dell'ASI: io penso che un organismo di controllo ci voglia, che non debba essere statale, altrimenti la burocrazia blocca tutto, che si debbano fermare i furbi, che si debbano tutelare i veri appassionati come per esempio me, che spendono fior di quattrini, anche il doppio oltre il budget stabilito, e che amano quegli oggetti che non solo sono "semoventi", ma fanno uscire adrenalina ed emozioni e si chiamano vetture d'epoca. Tutto questo ad onor del vero l'ASI non lo fa, anzi, ha una burocrazia simile ad un apparato statale (italiano). Per contro non chiede poi tanto e pubblica una rivista piacevole, anche se a mio parere non proprio obiettiva (per esempio, sempre a mio parere, come Quattroruote con la FIAT, ecc.). Quindi servono una nuova legge all'europea, non all'italiana come l'ultima ancora in discussione e che cerca di peggiorare le cose; serve un nuovo assetto dell'ASI (con legge adeguata); servono nuove leve, che non agiscano in modo ipocrita e di parte come fanno i partiti politici in Italia, senza tenere in minimo conto la delega degli elettori (tanto si possono eleggere solo quelli che presentano loro, non il popolo); serve qualcosa che difenda la rottamazione degli amati veicoli che hanno fatto la storia della motorizzazione in Italia e nel resto del mondo, e che costituiscono patrimonio culturale da non disperdere inutilmente costringendo la gente a liberarsi di un peso burocratico rinunciando all'amato bene (ricordo che fino a non molto tempo fa si pagava il bollo sempre); serve una normativa snella, quasi esente da burocrazia, ma che abbia il polso fermo con i tentativi dei furbi. Tutto questo in Italia è un'utopia, tant'è vero che da alcuni anni seriamente penso di abbandonare questo Paese ormai marcio nelle radici, secolari come i rappresentanti politici che di media fanno 65-70 anni!