Beh direi a sto punto che sarebbe cosa buona e giusta che l'asi pubblicasse sulla manovella il dettaglio delle spese di gestione.
Personalmente mi dispiace che le manifestazioni promosse dall'asi siano riservate alle auto omologate e non anche a quelle certificate e basta, e soprattutto che siano a pagamento (e care per giunta). Ma ci sono tante cose che non vanno. Purtroppo a molti lo stato delle cose attuale va bene, forse per ignoranza o forse per convenienza o forse per pigrizia. Non voglio sputare nel piatto in cui mangio, per carità, ma se la minestra è insipida o sa da bruciato, visto che si paga, è opportuno farlo sapere al cuoco. Il problema è che attualmente non ci sono alternative valide e concrete, eccetto forse nella tua Umbria: o mangi sta minestra o salti sta finestra, per tornare all'esempio.
Caro Dariodb, come me molti ti ammirano per la tua tenacia, a volte un po' irruenta, di combattente di sani e puri principi. Purtroppo però a volte mi sembri come don Chisciotte contro i mulini a vento... E' vero che in passato hai anche vinto, ma a quale costo? Forse un altro metodo è quello di scardinare il sistema dall'interno, combattendolo con le sue stesse armi, cioè quello di avere forte consenso: è legale, perfettamente lecito, ma bisogna far presto affinchè il potere non continui ad alzare barricate protezionistiche come ha già fatto.
Perchè nessuno si prende la briga di fondare un club a costo irrisiorio che sia in grado numericamente parlando di competere con l'asi sullo stesso piano? Non credo sia impossibile visto che tutti i certificati attualmente sono a pagamento e coprono abbondantemente il costo aggiuntivo del personale adibito a questa mansione; tutte le manifestazioni asi sono a pagamento e care per giunta; della manovella possiamo farne anche a meno visto che con meno soldi ci si può comprare qualche altra rivista di settore. Il punto nodale sono il bollo ridotto e le assicurazioni agevolate: il primo si può risolvere avendo un gran numero di soci, il secondo è più difficile ma contando il differenziale tra quota asi e quota nuovo club, credo ci si possa riuscire.
E' un errore cmq cercare di attaccare l'asi: sarebbe un bene se non ci fosse un monopolio o un oligopolio, l'ideale sarebbe un clima di libera concorrenza con la presenza anche dell'asi. E più che contro l'asi bisognerebbe combattere la decisione legislativa anticostituzionale dei benefici fiscali concessi solo ai soci asi: che sia stata pilotata dall'asi o meno, non ha importanza. E bisogna combattere anche con le case assicuratrici che non possono mettere come prerogativa la tessera e la certificazione asi: questo sì è un atto discriminatorio... Facciamo un paio di causette alla corte costituzionale?