Autore Topic: Circolare ASI del 10 novembre 2011 !  (Letto 6649 volte)

Offline acton1951

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Re: Circolare ASI del 10 novembre 2011 !
« Risposta #15 il: 22 Novembre 2011, 16:12:28 »
.....................
Se ti dicessero che potrai andare in pensione appena raggiungi i requisiti, ma per poter godere dei benefici (pensione mensile), devi iscriverti ad una associzione, sennò nisba, può essere ?
NO !!!
........................


Non è proprio così.

Tu pensa agli ordini professionali. Esempio il farmacista, se non ti iscrivi all'ordine non puoi lavorare dietro il banco ! ! ! 

Non solo, ma sei anche obbligato ad iscriverti all'ente nazionale previdenza e assistenza farmacisti (ENPAF), che ti costringe a versare contributi aggiuntivi, oltre a quelli che già versi all'INPS.

Naturalmente, dopo 40 anni di contributi versati, 20 anni di occupazione professionale (se no decade tutto), si potrà richiedere il ricco appannaggio di 77 € lordi al mese.

Purtroppo in moltissimi settori esistono enti monopolisti. Altrimenti cosa mangerebbero tutti gli addetti ai lavori alla fine del mese?



Offline dariodb

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Re: Circolare ASI del 10 novembre 2011 !
« Risposta #16 il: 22 Novembre 2011, 21:53:04 »
Quello che scrivi sarebbe giusto se gli Ordini Professionali fossero delle Associazioni, Associazioni per giunta SENZA FINI DI LUCRO !!!
Il club di Torino, dovrebbe essere una associazione senza fini lucro, ti risulta che i 10 MILIONI di euro annui siano configurabili senza fini di lucro ?
Quindi siccome ci sono più o meno "dazioni" ambientali e ingranaggi da ungere, devo pronamente accettare anche questo ?
Non credo proprio !

Offline alfatarlo

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Re: Circolare ASI del 10 novembre 2011 !
« Risposta #17 il: 23 Novembre 2011, 09:11:04 »
Beh direi a sto punto che sarebbe cosa buona e giusta che l'asi pubblicasse sulla manovella il dettaglio delle spese di gestione.
Personalmente mi dispiace che le manifestazioni promosse dall'asi siano riservate alle auto omologate e non anche a quelle certificate e basta, e soprattutto che siano a pagamento (e care per giunta). Ma ci sono tante cose che non vanno. Purtroppo a molti lo stato delle cose attuale va bene, forse per ignoranza o forse per convenienza o forse per pigrizia. Non voglio sputare nel piatto in cui mangio, per carità, ma se la minestra è insipida o sa da bruciato, visto che si paga, è opportuno farlo sapere al cuoco. Il problema è che attualmente non ci sono alternative valide e concrete, eccetto forse nella tua Umbria: o mangi sta minestra o salti sta finestra, per tornare all'esempio.
Caro Dariodb, come me molti ti ammirano per la tua tenacia, a volte un po' irruenta, di combattente di sani e puri principi. Purtroppo però a volte mi sembri come don Chisciotte contro i mulini a vento... E' vero che in passato hai anche vinto, ma a quale costo? Forse un altro metodo è quello di scardinare il sistema dall'interno, combattendolo con le sue stesse armi, cioè quello di avere forte consenso: è legale, perfettamente lecito, ma bisogna far presto affinchè il potere non continui ad alzare barricate protezionistiche come ha già fatto.
Perchè nessuno si prende la briga di fondare un club a costo irrisiorio che sia in grado numericamente parlando di competere con l'asi sullo stesso piano? Non credo sia impossibile visto che tutti i certificati attualmente sono a pagamento e coprono abbondantemente il costo aggiuntivo del personale adibito a questa mansione; tutte le manifestazioni asi sono a pagamento e care per giunta; della manovella possiamo farne anche a meno visto che con meno soldi ci si può comprare qualche altra rivista di settore. Il punto nodale sono il bollo ridotto e le assicurazioni agevolate: il primo si può risolvere avendo un gran numero di soci, il secondo è più difficile ma contando il differenziale tra quota asi e quota nuovo club, credo ci si possa riuscire.
E' un errore cmq cercare di attaccare l'asi: sarebbe un bene se non ci fosse un monopolio o un oligopolio, l'ideale sarebbe un clima di libera concorrenza con la presenza anche dell'asi. E più che contro l'asi bisognerebbe combattere la decisione legislativa anticostituzionale dei benefici fiscali concessi solo ai soci asi: che sia stata pilotata dall'asi o meno, non ha importanza. E bisogna combattere anche con le case assicuratrici che non possono mettere come prerogativa la tessera e la certificazione asi: questo sì è un atto discriminatorio... Facciamo un paio di causette alla corte costituzionale?

Offline Mr_V

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Offline alfatarlo

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Re: Circolare ASI del 10 novembre 2011 !
« Risposta #19 il: 01 Dicembre 2011, 12:39:16 »
http://www.eutekne.info:80/Sezioni/Art_365740.aspx

 :)

Si ma scusa, alla fine cosa cambia? Se la "determinzione" di "veicolo di interesse storico e collezionistico" è sempre da richiedersi all'asi, visto che l'asi non lo fa gratis ma ad un costo esorbitante per i non soci... praticamente costa meno associarsi e chiedere i certificati.

Offline Mr_V

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Re: Circolare ASI del 10 novembre 2011 !
« Risposta #20 il: 01 Dicembre 2011, 13:56:41 »
Si ma scusa, alla fine cosa cambia? Se la "determinzione" di "veicolo di interesse storico e collezionistico" è sempre da richiedersi all'asi, visto che l'asi non lo fa gratis ma ad un costo esorbitante per i non soci... praticamente costa meno associarsi e chiedere i certificati.

Rileggiti le ultime due righe dell'articolo che ho postato, ovvero: "l’adesione alle associazioni è libera (l’ASI, appunto, è un’associazione di diritto privato) e non dovrebbe essere correlata a vantaggi non diversamente ottenibili se non iscrivendosi all’associazione unica".

Stando a quanto scrivono non dovrebbero fare distinzione, poi come funziona nella realtà dei fatti in tutta Italia non posso essere certo io a dirlo o a saperlo non operando nel settore. Ma lascia intendere che se pretendono diversamente, sono passibili di denuncia.
Intanto la mia risposta a questa discussione era soprattutto per dare un'informazione in più a riguardo ed eventualmente sentire i pareri del forum con esperienze dirette.

Purtroppo però, anche in questo articolo dicono "non dovrebbe" e non "non devono" o "non dovranno", solita informazione all'italiana...

Io comunque non so dirti altro, non avendo esperienze in merito.

Offline svevo

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Re: Circolare ASI del 10 novembre 2011 !
« Risposta #21 il: 01 Dicembre 2011, 16:53:13 »
Scusate l'ignoranza,ma mi sono riletto le vostre risposte,parlandoci proprio terra terra,se una persona come me che possiede un veicolo storico di quasi trent'anni ed è certificato ASI,cosa deve fare?Per continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali?Bisogna avere il certificato di interesse storico?Bisogna allora richiederlo ulteriormente?Oppure le cose rimangono così come sono.Anche perchè detto dall'ACI sul bollo,passati i trent'anni non lo paghi più,sulle assicurazioni ci saranno dei problemi,poichè ad esempio la mia compagnia dall'anno  prossimo mi ha già comunicato che l'importo della polizza aumenta del 30%,visto che non si sono messi d'accordo,indovinate un p'ò con chi?,con l'ASI.In più questo certificato d'interesse storico collezionistico e bla bla,te lo rilasciano se hai una vettura veramente a posto,perchè credo che ci sia un filo sottile che unisce le due cose.Grazie a tutti Svevo.

 

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