Qualche mese fa quando la febbre per le auto d'epoca cominciava a salirmi più del solito mi ero documentato un pochino.
Il 17/12/2009 è stato emesso un decreto ministeriale con lo scopo di fare chiarezza sul settore auto storiche.
Il decreto è scaricabile
http://www.asifed.it/template_pagine/pg_18.asp?idct=126&idlv=30.
Il decreto all'articolo 3 cita chiaramente:
L’iscrizione ad un registro di un veicolo avente data di costruzione risalente almeno a venti anni prima della richiesta è subordinata al rilascio, da parte del registro presso cui è richiesta l’iscrizione, di certificato di rilevanza storica e collezionistica di cui all’articolo 4.
Ed al 4:
Il certificato di rilevanza storica e collezionistica - conforme all’allegato I, parte integrante del presente decreto - attesta la data di costruzione, la marca, il modello e le caratteristiche tecniche del veicolo,
con specifica indicazione di tutte quelle utili per la verifica dell’idoneità alla circolazione, la sussistenza ed elencazione delle originarie caratteristiche di fabbricazione, nonché specifica indicazione di quelle modificate o sostituite.
Il decreto è un po confuso sotto alcuni punti e successive circolari hanno cercato di chiarirne alcuni punti, anche queste sono pubblicate in asi.
Il problema è che nella prassi comune il certificato di cui sopra è stato considerato necessario solo per le reimmatricolazioni e non per le auto circolanti mentre il decreto a me sembra parlare di tutti i veicoli storici.
Prima di acquistare la mia macchina, che è iscritta asi con il vecchio certificato, ho contattato il club locale presso cui ho intenzione di iscrivermi il prossimo anno per avere informazioni e loro mi hanno assicurato che le macchine circolanti non ne avrebbero avuto bisogno.
La mia paura era proprio quella che il nuovo certificato, a parte il maggior costo, richiedesse una verifica del mezzo più difficile da superare.
Dal punto di vista tecnico/normativo la mia sensazione è che il pra o la motorizzazione non siano in grado di gestire l'aspetto tecnico dei nostri veicoli e la dimostrazione di ciò è, secondo me, la scomparsa delle indicazioni sugli pneumatici dai libretti di nuova emissione (unita, se ho capito bene, all'assenza di tale indicazione anche su alcuni libretti originali).
In questo modo la gestione e pubblicazione delle caratteristiche tecniche dei nostri veicoli viene di fatto demandata all'asi ma mi chiedo questa cosa dove possa portare.
Tra l'altro la lettera pubblicata nel primo post parla di "future procedure" destinate ad adempiere alla pratica citando solo i dati "identificativi" di veicolo e proprietario, dal chè intuisco che allo stato attuale la preparazione della scheda tecnica del veicolo sia ancora a carico dell'appassionato, il che mi fa un po ridere... Spero di aver supposto male, le caratteristiche del veicolo devono essere quelle specificate nell'omologazione non dichiarate in maniera più o meno variopinta dai vari appassionati...