Uno dei nostri soci collezionisti d’auto d’epoca ci ha posto un quesito molto interessante per il quale, allo stato attuale della legge, la risposta “fiscale”sarebbe devastante.
Ecco qui più o meno il problema : “Sono un collezionista con una quindicina d’auto di cui parecchie “importanti” come marca e cilindrata. Ho avuto anche l’accertamento fiscale per cui ho dovuto dimostrare che sono in grado di mantenerle. Accertamento dovuto essendo ora pensionato, e la pensione è l’unica fonte di liquidi attuale e di conseguenza la dichiarazione dei redditi è proporzionata a questa. Col mio lavoro di commerciante ho fortunatamente nel tempo acquisito dei beni immobili e ho anche un conto in banca adeguato , tutto giustificato e verificato (dalla GDF) dai vari incartamenti. Quindi per il fisco io posso avere queste auto, che per il 90% sono sui blocchi e utilizzate solo una volta all’anno per muovere le meccaniche.
Ora, avendo io una certa età, sto già pensando d dare opportuna destinazione a questo capitale su ruote. Quando domani (toccandomi) io verrò a mancare, e parte di questo andrà in eredità alla famiglia o ad un congiunto o altri ( figli, nipoti, chiunque sia il destinatario) che col suo lavoro non raggiunge un adeguato reddito, cosa dovrà fare costui/costei ? Se voglio destinare anche una sola Alfa, o la Porsche 3,2 o la Ferrari, automaticamente queste ,allo stato attuale della legge, determinano un reddito di gran lunga superiore a quello che il mio / i miei congiunti sono in grado di dichiarare. E questi si troverebbero sul collo una eredità scomoda, non potendo lasciare la/le auto sui blocchi , come lo sono ora, e che a loro costerebbero zero mentre per il fisco non sarebbe così.”
Non più tardi di Domenica scorsa, al convegno ASI di Bologna, è stato confermato che per il fisco , relativamente alle auto immatricolate al PRA, vale la cilindrata e la potenza, indipendentemente dall’età e dall’uso o non uso che se ne fa, certificate Asi o ai Registri di marca. Al fisco ciò non interessa.
Quindi è ovvio che ci sarà una corsa alla rottamazione o alla “svendita”, che non riteniamo giusto nei confronti dei piccoli appassionati.
Cosa ne pensate ?