Quello che volevo dire è che mentre per certe auto, poco diffuse, belle stilisticamente, d'elite, o molto sportive e molto di lusso, la partecipazione ad un raduno di auto storiche può passare, per altre no, non c'è ancora la voglia e l'interesse per vedere certe auto che sono ancora abbastanza comuni o che lo sono state.
Per dire, ad un passato raduno c'era un delta integrale. Che ci stava a fare? Nulla, tra l'altro non aveva neanche i 20 anni. Però col fatto che c'erano anche altre auto da rally si amalgamava bene. Ad un raduno precedente c'era una delta lx normalissima, prima serie, tenuta molto bene, che non aveva tanti anni meno della mia gtv. Però stonava parecchio, e senza nessuna imposizione è stata relegata in fondo al gruppo (tra l'altro non aveva il motore in perfette condizioni, bruciava olio). Stonava parecchio anche vicino alle sue antesignane Lancia (appia prima serie, aurelia b50...). Ovvio che non sto dicendo che non aveva diritto ad essere considerata storica a tutti gli effetti. Dico solo che per venir conservata devono sussistere certi prerequisiti, e cioè come già detto che sia un esemplare immacolato, poco usato, praticamente nuovo. Anche perchè fra trent'anni sarà difficile ripristinare correttamente certi rivestimenti interni, o trovare ricambi.
Non fa testo che le auto "storiche" di 40 anni e più erano già interessanti quando avevano 20-25 anni: i tempi sono profondamente cambiati, e se da una parte non succede più che si tiene tanto un'auto, dall'altra assistiamo a produzioni incomparabilmente più numerose per ogni modello, quindi le probabilità di conservare un veicolo moderno per il futuro, sono molte di più. Inoltre stiamo parlando di vetture progettate col computer, fatte dai robot, tutte uguali tra di loro, quindi difficilmente paragonabili a quelle fatte ancora semimanualmente.
Senza contare che non esistono quasi più carrozzieri in grado di fare piccole produzioni. Oggi fare una Fulvia zagato in poche migliaia di esemplari (tra tutte le serie) è impensabile. Al massimo ci sono le serie numerate che oltre ad un'etichetta numerata e magari un allestimento interno o un colore di carrozzeria, non hanno niente di particolare: sono queste le future auto storiche?
Non volevo fare un discorso sui raduni di serie A e di serie B, non è questo il punto. Solo sottolineare che quando la mia alfetta gt aveva 19 anni, e non c'era la storicità a 20 anni, era già un'auto rarissima, non se ne vedevano in giro, e non esisteva internet per poter sapere se in giro per l'Italia ce n'erano in vendita. Viceversa era pieno di Ritmo, golf prima serie 1100, 127, r4. Bene, se oggi ai raduni si vede qualche alfetta gt-gtv, mentre non ho mai visto le ritmo, le golf prima serie, 127 e r4, nonostante siano diventate rare, un motivo ci dev'essere, indipendentemente dalla mia opinione, ti pare?
Un'alfa 6c mi emoziona meno ma mi interessa molto pdi più perchè il ricordo della uno è ancora troppo vivo, mentre di alfa 6c non se ne vedono molte. Per quello sto dicendo che bisogna aspettare molti anni affinchè le auto più comuni diventino delle madeleine proustiane: anzi, a volte per alcuni rivedere la fiat 600 ricorda tempi bui, di auto di sesta mano coi fondi fatti in cartapesta, mentre magari già la topolino del nonno di 70 anni or sono, fa tenerezza. Di uno ne vedo ogni giorno più d'una, così come di 500 che ha già come minimo 37 anni.
E non volevo fare neanche un discorso sul valore economico delle auto in questione. Solo che bisogna stare sempre attaccati alla realtà, e se uno non ha una rimessa in campagna o se non è un museo di auto storiche, tra conservare una uno 45 e una giulietta turbodelta io non avrei dubbi, anche se UNA uno 45 fosse stata l'auto della mamma.